Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 19 - 12:00
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 17 Dicembre 2007


lunedì 17 Dicembre 2007, 11:35

Grattacieli

Ieri mattina, approfittando della giornata ad ingresso libero per l’anniversario della riapertura, sono andato a visitare Palazzo Madama.

Il museo in sé non ha nulla di particolarmente interessante, a parte forse un po’ di decorazioni lignee subito all’inizio, alcuni bassorilievi in marmo e in avorio, e il famoso (ma microscopico) ritratto di Antonello da Messina; è però veramente bella la vista dalla cima della torre dell’ascensore, una veduta del centro di Torino che non ti aspetti ma che è proprio all’altezza giusta, non così in alto come dalla Mole (dove tutto sembra piccolo e perduto) ma abbastanza in alto da spaziare fino ai confini della città.

Il museo ospita però in queste settimane anche la mostra sui sei progetti per il discusso grattacielo che il fu Sanpaolo dovrebbe costruire sui giardinetti accanto alla futura stazione di Porta Susa 2.0, su quel fazzoletto di terra dove per decenni c’è stata la stazione degli autobus.

Dall’esame della mostra emerge chiaro che non ha vinto il progetto migliore, ma quello più conservatore: un banalissimo parallelepipedo che Renzo Piano deve aver disegnato con la mano sinistra, ma che probabilmente aveva gli appoggi giusti (in senso architettonico, s’intende). Praticamente tutti gli altri progetti – a parte forse quello degli spagnoli – erano più originali, più innovativi, più scenografici, insomma più belli. Due in particolare erano magnifici: quello di Perrault, fatto di sei enormi cubi appoggiati in modo irregolare l’uno sull’altro, e quello di Libeskind, una forma a cristallo fatta di superfici piatte ma sghembe, in relazione con tutti i punti cardinali della città e del circondario, dal Monviso a piazza Castello.

L’impressione è che la banca abbia scelto il progetto che, oltre a minimizzare i costi e massimizzare il valore edilizio dell’opera, potesse sembrare più rassicurante per le vecchiette sabaude, notoriamente critiche a priori di qualsiasi innovazione. Il risultato però è discutibile: perché – anche senza andare a discutere i problemi di traffico, di sostenibilità energetica, di effettiva utilità a fronte di una quantità abnorme di aree industriali da risistemare e di edifici per uffici vuoti e in decadenza, a partire dal grattacielo Rai qualche centinaio di metri più in là – un’opera del genere è innanzi tutto un nuovo monumento, che ridefinisce pesantemente l’immagine della città.

Allora, la Torino del futuro qual è: la città apparentemente provinciale e cullata dalle montagne che vediamo adesso? O la città innovativa e fuori dagli schemi che sceglie per simbolo un grattacielo destrutturato come quello di Perrault o anticonformista come quello di Libeskind? (Ma anche, per dire, come la bellissima biblioteca civica di Bellini, di cui infatti nessuno s’è lamentato.) Oppure la città anonima e grigia che comincia a fare banali parallelepipedi di vetro e cemento cinquant’anni in ritardo su tutti gli altri, senza guardare alla qualità, purché siano firmati?

Io, sul fare grattacieli a Torino, non ho una posizione a prescindere, a differenza del “club no tutto” che è prontamente sorto anche su questo tema. I grattacieli, se fatti bene, sono un investimento per il futuro; ma possono anche diventare errori ingestibili (e tremo all’idea del secondo grattacielo in arrivo, quello di Fuksas: uno che a Porta Palazzo è riuscito a costruire un edificio bellino ma talmente inadatto allo scopo che è ancora lì abbandonato dopo anni, che disastro potrà fare su una scala venti volte maggiore?). Per cui non contesto l’idea in sé, ma il progetto che è stato scelto: ce ne presentino uno più bello, e poi se ne potrà parlare.

[tags]torino, grattacieli, sanpaolo, palazzo madama[/tags]

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike