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venerdì 15 Giugno 2012, 12:07

L’insostenibile pesantezza dell’IMU

Se c’è una cosa che mi sorprende sempre di moltissimi italiani, è che più vengono maltrattati e più chinano la testa. Solo così si spiega il fatto che a fronte di un governo di gente scelta non dagli elettori ma dalle banche, che guadagna decine di migliaia di euro al mese (qualcuno sette milioni di euro l’anno), e che impone a tutti una tassa mostruosa come l’IMU, peraltro pasticciandola fino a renderla ingestibile, senza aver ancora nemmeno provveduto a tagliare gli stipendi dei parlamentari e dopo avere esentato dall’IMU stessa le suddette banche, la reazione degli italiani sia quella di mettersi ordinatamente in fila allo sportello per compilare un modulo astruso e versare allo Stato una mesata di stipendio o giù di lì come tassa sulla casa.

Intanto è bene chiarire una cosa: il Comune in questa vicenda è soprattutto un esattore per conto di Monti. L’IMU sulla prima casa resta al Comune, ma lo Stato ha contemporaneamente tagliato i fondi a ciascun Comune per l’equivalente dell’IMU sulla prima casa calcolata al 4 per mille; dunque in realtà al Comune resta solo la differenza, nel caso in cui applichi un’aliquota più alta. Sulle seconde case, invece, l’introito è diviso a metà tra Comune e Stato. Nel complesso, dunque, più di metà del gettito va nelle casse nazionali.

A fronte di una situazione del genere, un sindaco coscienzioso avrebbe dovuto fare una sola cosa: disobbedienza civile. Avrebbe dovuto dire: se volete aumentare le tasse agli italiani, andate avanti voi e non mandate avanti me. Avrebbe dovuto far notare che molte famiglie non sono assolutamente in grado di pagare alcune centinaia di euro sulla casa in cui vivono, e su cui spesso, con gran fatica, stanno ancora pagando il mutuo. Avrebbe dovuto farlo in pubblico, anche con gesti clamorosi. Ma non ora: avrebbe dovuto farlo mesi fa.

E infatti, il 19 aprile noi abbiamo presentato un ordine del giorno che chiedeva più o meno questo; e la maggioranza, dopo aver sforbiciato le parti più polemiche, ha pure approvato la versione rivista. Ma per scherzo, perché poi Fassino ovviamente non ha fatto nulla di tutto ciò.

Al contrario, vista anche la situazione disperata delle casse comunali, Fassino ha alzato le aliquote il più possibile. La proposta della giunta dice 5,75 per mille per la prima casa e 10,6 per mille – il massimo – per le altre, tutte, senza nemmeno più la distinzione tra sfitte e affittate, con pochissime riduzioni. E qui, in ottica di riduzione del danno, noi abbiamo presentato da settimane le nostre richieste; abbiamo chiesto un trattamento agevolato per chi sta ancora pagando un mutuo significativo, e poi per tutta una serie di situazioni che fino all’anno scorso sono (quasi tutte) sempre state equiparate alla prima casa e che oggi, grazie a Monti, non lo sono più, a partire dalle case date in uso gratuito come prima casa ai parenti fino al secondo grado, da quelle rimaste vuote degli anziani che sono in casa di riposo, e poi quelle acquistate tramite cooperativa, quelle occupate abusivamente da terzi, quelle date in uso all’ex coniuge dopo il divorzio (abbiamo anche chiesto che il governo si occupi di ripartire equamente le detrazioni tra gli ex coniugi). Abbiamo chiesto che tutte le pertinenze della prima casa usate direttamente (cantina, box ecc.) siano tassate alle aliquote della prima casa, mentre il regolamento della giunta prevede che solo una per tipo lo sia. Abbiamo poi chiesto che vengano corrette le rendite catastali, che spesso contengono errori macroscopici, come appartamenti identici dello stesso palazzo che risultano in zone diverse della città e con rendite molto diverse.

Di tutto questo, la questione degli anziani e quella dei divorziati è stata affrontata a livello nazionale, mentre a livello locale è stata accolta la questione delle cooperative e sarà concesso uno sconto dal 10,6 al 7,6 per mille alle case date ai parenti, ma solo per i parenti di primo grado (genitori e figli) e non quelli di secondo (fratelli, zii, nonni). Ci saranno agevolazioni per le case in affitto convenzionato. Tutti gli altri, probabilmente, pagheranno il massimo; noi possiamo anche proporre degli emendamenti, ma difficilmente passeranno.

L’effetto dell’IMU sarà pesante: un normale appartamento da 70 mq in periferia, anche con le detrazioni da prima casa, paga alcune centinaia di euro; se poi per caso se ne possiede un altro, magari comprato in tempi migliori o ereditato, solo per quello si arriva tranquillamente a un migliaio di euro o più. Ma forse non ve ne rendete conto; già, perché la prima rata è calcolata sulle aliquote base, mentre la vera mazzata arriverà a dicembre – un trucchetto deciso all’ultimo per rimandare la rivolta. Ma c’è di peggio: se in autunno i conti dello Stato e/o del Comune non torneranno, entrambi gli enti potranno ancora aumentare le aliquote…

Ora, capite che leggere sui giornali cittadini di questi ultimi due giorni la gara tra PD e PDL a chi contesta di più l’IMU fa davvero girare le scatole. Già, perché questi due partiti sono proprio quelli che reggono il governo Monti che l’ha decisa, nonché quelli che hanno retto l’Italia portandola nella situazione in cui sta. I giornali, invece di partecipare a questo teatrino, dovrebbero scandalizzarsi per la lunga lista di poteri più o meno forti che non la pagheranno, grazie agli aggiustamenti approvati in Parlamento da questi partiti.

Del resto, durante la prima riunione di commissione sul tema ormai molte settimane fa, quando ancora non era stato deciso a livello nazionale, qual era la prima richiesta di agevolazione menzionata da entrambi questi partiti? I grandi costruttori edili con tante case invendute. Alla faccia dell’italiano medio.

[tags]imu, tasse, monti, fassino, torino, casa, governo[/tags]

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15 commenti a “L’insostenibile pesantezza dell’IMU”

  1. Claudio C:

    Se qualcuno organizzasse una manifestazione di protesta contro l’IMU vedi quanta gente parteciperebbe.

  2. Claudio C:

    #Claudio C: ne sei sicuro?

  3. Scrofalo:

    Vittorio, ma tu fai obiezione fiscale o paghi comunque l’IMU?

  4. Alberto:

    Alcune precisazioni sul tuo post
    “governo nominato dalle banche e non dagli elettoriâ€
    Argomento d’effetto ma destituito di fondamento. Nella realtà infatti questo governo è stato nominato in base alle stesse norme costituzionali che hanno portato alla nomina di tutti gli altri governi della nostra storia repubblicana. E’ stato incaricato nel suo leader Monti dal Presidente della Repubblica e fiduciato dal Parlamento, che era stato democraticamente eletto nel 2008. Che poi le banche e altri poteri abbiano avuto un ruolo nella scelta è indubbio, ma non ho elementi per dire che questo sia accaduto in maniera più marcata che per tutti gli altri governi repubblicani dal ’46 ad oggi. Tu ne hai?

    “moltissimi italiani più vengono maltrattati e più chinano la testaâ€
    Argomento che reputo offensivo nei confronti di quegli elettori dotati di sufficiente senso civico per pagare le tasse anche se glielo chiede un governo di cui non condividono le scelte. Questo non solo per una questione di responsabilità nei confronti del paese, ma soprattutto per la consapevolezza che quanto non versi tu (per “protestaâ€â€¦) verserà qualcun altro al posto tuo e allora la tua “protesta†consisterà fondamentalmente nello sfilare soldi a quel qualcuno. Quello che io trovo invece incredibile è che, a quasi vent’anni dai primi riferimenti di Bossi allo sciopero fiscale, ci siano ancora in Italia forze politiche che blandiscono lo spirito prevaricatore degli italiani, riuscendo a far sentire il solito furbetto un autentico paladino della libertà.

    “dopo avere esentato dall’IMU stessa le suddette bancheâ€
    Argomento d’effetto ma anche qui quantomeno fuorviante. Il governo non ha esentato le banche. Le fondazioni bancarie in Italia sono considerati enti no-profit quindi hanno da sempre diritto all’esenzione fiscale di immobili non commerciali, esattamente come associazioni di volontariato e ONLUS. Si può discutere che le fondazioni bancarie siano enti no-profit (ma non l’ha deciso il governo Monti), si può discutere del fatto che tali enti siano esenti (ma anche qui l’esenzione esiste da che esiste l’ICI) e d’altronde se il governo avesse fatto pagare l’IMU agli enti di volontariato si sarebbe scatenato un putiferio, peraltro giustamente.

    “se in autunno i conti dello Stato e/o del Comune non torneranno, entrambi gli enti potranno ancora aumentare le aliquoteâ€
    Se capisco bene quindi ciò significa che se l’appello alla disobbedienza fiscale avrà successo, e quindi se le entrate dell’IMU saranno inferiori alle attese, il governo potrà ancora aumentare le aliquote. Quindi se dovrò pagare di più dovrò ringraziare chi ha fatto la sciopero fiscale. Chiaro… Prendo nota…

    Concludendo, non sono per nulla un fan del Governo Monti, ma personalmente non mi sorprende affatto che il governo abbia reintrodotto l’IMU, visto che la cosa più semplice, in una situazione nella quale era necessario introdurre nuove entrare per fermare la corsa del debito, era recuperare una tassa abolita demagogicamente e malaccortamente dal precedente governo. Quello che invece mi sorprende negativamente è che moltissimi italiani, nonostante siano usciti con le ossa rotte da venti anni di governi che ci spiegavano che le tasse erano un’invenzione dei comunisti e che i conti dello stato a posto erano una paranoia degli economisti, continuino a farsi incantare dalle cicale che propongono il mito dello Stato che ti offre i servizi ma che il conto lo va a chiedere sempre a qualcun altro.
    Non essendo tra questi mi aspetterei che chi legittimamente critichi provvedimenti come l’IMU (specie se è rappresentante di un movimento politico che secondo i sondaggi potrebbe essere la seconda forza nel quadro politico italiano) spieghi ai suoi potenziali elettori come pensa di finanziare altrimenti la spesa pubblica, o in alternativa dove pensi di tagliarla, o ancora come pensi di pagare altrimenti gli interessi sul debito pubblico ai risparmiatori che hanno comprato Buoni del Tesoro. Questo articolo poteva essere un’occasione per farlo, peccato non averla sfruttata…

  5. Piero:

    Il legislatore spesso e volentieri pensa che i cittadini siano tutti giovani sani e belli, a disposizione dei suoi capricci burocratici e non tiene conto del fattore burocratico e del fattore tempo perso collegato alla tassa IMU, come a tante altre tasse, che appesantisce la vita di tante persone.

    Famiglie, persone anziane, spesso sole o malate, stanche, diabetiche, con problemi di vista, maculopatie e cataratta, bisognose di assistenza si trovano così di fronte al rebus IMU e agli impietosi caccia intercettori F24. Quelle persone, purtroppo prive di contraerea, devono per prima cosa capire come si applica la tassa e come si affronta un F24, quali codici imu usa , dedicandogli prezioso tempo di quel poco che resta loro da vivere, per documentarsi e informarsi, prima di essere fatti fuori da un missile codice imu 3912.

    Tanti scoprono di non essere in grado di calcolare la traiettoria del missile codice 3912 da soli, figuriamoci un F24 in volo e di conseguenza si vedono costrette a ricorrere ai propri parenti facendo perdere altro tempo prezioso ad altre persone, per poi ricorrere esauste ai centri di assistenza fiscale e psicologica o a qualche professionista del settore per venirne a capo.

  6. polemico74:

    Quindi se io ho comprato una casa adeguata alle mie possibilita’ senza necessita’ di aprire un muto devo pagare l’IMU.

    Se invece ho 200.000 euro sul conto corrente e ho comprato casa facendo un mutuo, perche’ magari lavoro in banca e me lo danno allo 0,5%, non devo pagare l’IMU

    Bella proposta…complimentoni…

  7. vb:

    Quante persone normali conosci che hanno comprato casa senza aprire un mutuo?!? Se hai comprato casa senza fare un mutuo vuol dire che o ne avevi già un’altra e l’hai venduta, o sei comunque benestante…

  8. polemico74:

    Terza ipotesi: ho risparmiato per 10 anni per non dover impiccarmi con un mutuo.

    La tua proposta e’ l’ideale per chi invece si tiene i soldi potendo ottenere mutui a tassi ridicoli.

    Attendo poi risposte chiare su matrimoni gay e adozioni

  9. Lollo:

    Beato te che hai potuto startene in casa coi tuoi a mettere via i soldini per la casa da prendere poi con calma… io questa possibilità non l’ho avuta. E pago il mio mutuo (e la mia Imu) senza fare tanto il piangina.
    La proposta porterebbe a fare un po’ per uno, cioè che quelli più fortunati aiutano quelli meno fortunati… almeno questo dovrebbe essere il senso della civiltà. Ma forse, caro Polemico, tu sei più del partito dei “cazzi vostri, fatevi furbi o affidatevi alla divina provvidenza”.

  10. Cloud:

    Hai ragione Lollo io L’ICI sulla prima casa l’ha farei pagare solo ai ricchi invece alle famiglie che hanno fatto fatica a pagarlo il mutuo o che ancora l’ho stanno pagando ancora il mutuo non l’ho farei pagare L’ICI sulla prima casa.

  11. Alberto:

    @Lollo: Non so di che partito sia polemico74 ma so che io, pur avendo un mutuo su casa mia, non sono del partito della pancia, che rincorre l’emotività delle persone, ma preferisco il partito della testa che analizza le reali situazioni di difficoltà. C’è mutuo e mutuo, c’è non mutuo e non mutuo.

    Provo ad evidenziare quel che intendo con qualche esempio ipotetico:

    1. Giovanni ha ereditato casa sua dai genitori. Ci vive con moglie e figli, ha un reddito modesto e fa fatica a pagare l’IMU.

    2. Luisa ha comprato casa con un mutuo ma nel frattempo l’azienda per cui lavorava ha chiuso bottega, lei ha trovato per scommessa un altro lavoro, ma è pagata meno di prima e adesso fa fatica a pagarsi le rate.

    3. Filippo ha comprato un appartamento signorile in cui vive da solo con un mutuo e adesso si sente dire che, oltre alle rate del mutuo, deve pagare pure l’IMU. Anche al netto del mutuo guadagna molto più di Giovanni e di Luisa, però il fatto di pagare due volte sulla casa gli dà fastidio.

    Se vogliamo dare importanza non all’emotività di Filippo, ma all’oggettiva difficoltà di Giovanni e Luisa, affrontiamo seriamente il problema dell’IMU, che è poi il fatto di essere una tassa non progressiva e introduciamo una differenziazione delle aliquote o della detrazione prima casa sulla base della rendita catastale dell’immobile o del reddito del proprietario (cosa quest’ultima più difficile e complicata per il rischio di intestatari fittizi dell’immobile). Questo genere di proposte mi interesserebbe sentire da chi critica l’iniquità dell’IMU…

  12. polemico74:

    Un po’ per uno in base alle proprie possibilita’ e’ anche la mia idea.

    Quindi per l’IMU chiediamo una aliquota differenziata in base all’ISEE (cioe’ alla ricchezza totale) perche’ ad oggi chi ha fatto i sacrifici per comprarsi la casa e ora e’ in pensione a 800 euro al mese paga tanto quanto chi ha magari un muto da 500 euro ma ne guadagna 5000.

    E soprattutto una revisione efficace dei valori catastali, perche’ tra la periferia di Torino e la prima provincia che magari e’ anche servita meglio, ci sono differenze inaccettabili.

    Chiediamo poi la progressivita’ dell’Irpef comunale e di quella regionale, che cosi’ com’e’ puzza tanto di anticostituzionalita’.

    Invece di proporre solo le soluzioni piu’ banali e spesso errate bisognerebbe avere l’umilta’ di approfondire gli argomenti per capire di cosa si sta parlando.

  13. Scrofalo:

    Vittorio,scusa se ripeto la domanda, ma tu fai obiezione fiscale o paghi comunque l’IMU?

  14. Cloud:

    Vittorio adesso siamo al 21,0 per cento e il PD-L e al 25,5 per cento mettiti in contatto con Beppe Grillo e digli di trovare già dei ministri sento una vittoria nel 2013.

  15. Cloud:

    Senti Vittorio quella roba delle olimpiadi 2006 perchè il comune non li recupera e li affitta a qualcuno a prezzi ragionevoli invece di lasciarli a marcire così recuperano un pò di soldi.

 
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