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Novembre 2002


EUTANASIA DI UNA TELEVISIONE

La7 trascurata dal gruppo, potrebbe cadere vittima di uno smantellamento


La7 è la Tv del gruppo Telecom Italia, che fu venduta da Cecchi Gori (allora si chiamava Tmc) a Colaninno e Pelliccioli, rispettivamente presidente di Telecom Italia e amministratore delegato della Seat.
In quel momento andava di moda la convergenza tra telefonia e televisione, America on line si fondeva con il gruppo CNN-Time-Warner, Vivendi operava in Internet ed acquisiva l'Universal. Oggi la convergenza, almeno in termini di fusioni societarie, è in crisi: tira aria di divorzio tra Aol e Time-Warner, Vivendi sta crollando per i debiti.
Anche La7 non se la cava bene: dopo Colaninno che voleva investire mille miliardi di vecchie lire, che aveva assunto Fazio e Lerner, che aveva suscitato le ire del Cavalier Berlusconi (allora solo capo dell'opposizione), è arrivato Tronchetti Provera.
Quest'ultimo ha licenziato Fabio Fazio, ha messo in un angolino Lerner, ha rassicurato Berlusconi che non avrebbe mai fatto una vera Tv concorrenziale. Infine ha dichiarato che avrebbe venduto La7 nel più breve tempo possibile ma, dopo aver capito che lo avrebbe fatto troppo in perdita, ci ha rinunciato.

Oggi La7 langue, Rai e Mediaset si contendono più del 95% delle risorse pubblicitarie televisive. Una situazione anomala anche se il presidente del senato Marcello Pera, che si dichiara liberale, la trova "perfettamente costituzionale". Chi ne fa le spese sono il lavoratori di La7; che purtroppo non fanno notizia come Fazio e Lerner.
In questi giorni vengono licenziati- con circa 7 mensilità di arrotondamento della liquidazione e senza un ricollocazione nel Gruppo Telecom Italia- circa 70 lavoratori della concessionaria di pubblicità.
Questo perché Seat-Pagine Gialle (proprietaria di La7) pur essendo una delle più grandi concessionarie italiane appalta all'esterno la pubblicità della Tv ottenendo poi di dover liquidare la sua concessionaria interna.

Anche i servizi amministrativi vengono portati fuori da La7, con una mobilità del personale verso Telecom Italia.
In pratica quello che i dipendenti di La7 ed i giornalisti dell'emittente televisiva temono stia avvenendo è una silenziosa eutanasia di questa Tv fino al momento in cui scadrà la concessione governativa.
In questo modo Telecom Italia contribuirà alla Pax Televisiva berlusconiana: la Rai ridimensionata e Mediaset senza concorrenti. Vorrà dire che i contenuti per l'Umts di Tim non li fornirà un'azienda del gruppo Telecom Italia ma la stessa Mediaset.

FONTE NOTIZIA: Pier Luigi Tolardo di www.zeusnews.it




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