FAQ - Pace
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(e-mail: a.marescotti@freeworld.it)
Ai giudici che lo interrogavano non cesso' mai di ripetere: "Non ho fatto che obbedire. Ho fatto solo il mio dovere." (A.Eichmann, gerarca nazista, uno dei piu' coinvolti nello sterminio degli ebrei)
Fare obiezione alle spese militari significa rifiutarsi di versare
allo Stato fino al 5,5% delle imposte (quota che lo Stato impiega per
spese militari). Tale somma viene versata su un "fondo di pace"
finalizzato allo sviluppo della Difesa Popolare Nonviolenta e di
progetti di pace e messo a disposizione del Presidente della
Repubblica. Le conseguenze sono di tipo amministrativo (pignoramenti)
e non penale.
Per altre informazioni: Comitato Promotore della Campagna OSM, presso
Centro per la Nonviolenza, Via Milano 65, 25128 Brescia,
tel.030-317474.
Richiedibili i seguenti materiali: Guida pratica all'obiezione
fiscale, Guida ai pignoramenti, materiali adesivi e pubblicitari,
"Obiezione di coscienza alle spese militari" (Drago-Mattai),
"L'obiezione fiscale all'estero", "Dal dovere di obbedienza al diritto
di resistenza" (Domenico Gallo).
E' chiamata anche "obiezione professionale". Chi non vuole in
coscienza fare un lavoro o una mansione che prepara alla guerra, come
la fabbricazione di armi, la ricerca scientifica di nuovi modi di
uccidere, può rifiutarsi e diventare allora un obiettore di coscienza
al lavoro bellico. Se perde il posto puo' rivolgersi a Maurizio
Saggioro, Via Palestro 20, 21140 Cislago (VA), che e' in contatto con
una rete di assistenza per casi simili. Maurizio ha lasciato il lavoro
bellico molti anni fa e ora fabbrica giocattoli.
[aggiornamenti di Loris Rinaldo]
Perche' dare i nostri soldi a banche che poi li investono in armi e
aiuti a regimi dittatoriali?
E' sorta percio' l'idea dell'obiezione bancaria (o monetaria) che
consiste nella non-collaborazione monetaria con banche ed enti che
finanziano la preparazione delle guerre o il rafforzamento di
situazioni di ingiustizia, sfruttamento, discriminazione razziale.
In passato c'e' stata un'iniziativa del genere nei confronti delle banche
che collaboravano con il Sudafrica e della BNL che aveva collaborato
con il regime di Saddam Hussein.
Chi deposita i propri soldi in una banca non ha alcun potere di
controllo sull'impiego che di essi fa la banca. Li usa per traffici di
armi? Per finanziare la preparazione di una guerra? Per progetti di
distruzione delle foreste tropicali e sfruttamento dei lavoratori del
Terzo Mondo? Sono perciò nate alcuni anni le MAG - cooperative finanziarie
(Mutua AutoGestione) - che attuano una forma di non-collaborazione monetaria
con questo modello di sviluppo energivoro ed iniquo che richiede modelli
di difesa "extraterritoriali", proiettiati verso la difesa internazionale degli
"interessi nazionali" (ossia economici).
Le cooperative MAG utilizzano i soldi dei risparmiatori (remunerati
con un tasso di interesse) per promuovere e dare consulenza a
progetti a forte connotazione sociale, culturale, ecologica.
Alcune delle MAG sono:
Piazzetta G. Beato Forzate` 1 35137 PADOVA Tel. 049. 651865 FAX 049. 8755714
Via Pacini 11; 20131 MILANO Tel 02 . 2665474 Fax 02. 26680508
via Vigone 54 10139 Torino tel. 011/4474555 fax 011/4344400 Email: MAG4Piemonte@mbox.icom.it
OBIEZIONE DI COSCIENZA A VIOLAZIONI DELLA COSTITUZIONE
Si puo' essere obiettori di coscienza al servizio militare in maniera
"selettiva", anche se cio' non e' riconosciuto per legge.
Si puo' cioe' decidere di non imbracciare le armi in casi in cui la
guerra si trasformi da guerra di difesa in guerra di offesa.
E' il caso, per l'Italia, di un'eventuale violazione dell'articolo 11 della
Costituzione.
La Guerra del Golfo ha significato per l'Italia la violazione
di fatto dell'art.11 della Costituzione. Per aggirare l'ostacolo
dell'art.11 il Governo ha chiamato la "guerra" "operazione di polizia
internazionale". Ha cambiato le parole visto che non poteva cambiare
la Costituzione. Ora si sta cercando anche di cambiare la Costituzione
(ma una modifica dell'art.11 non sarebbe giuridicamente possibile
appartenendo esso alla sfera dei 12 articoli fondamentali e dunque
intangibili). Tentativi simili hanno toccato Giappone e Germania (le
cui Costituzioni non hanno permesso la "missione nel Golfo"). Di
fronte al tentativo di aggirare e stravolgere la Costituzione è sorto
in Italia - durante la Guerra del Golfo - un movimento di
"disobbedienza civile in obbedienza alla Costituzione" e si è
costituito un "Comitato di giuristi contro la guerra".
BIBLIOGRAFIA SULL'OBIEZIONE A VIOLAZIONI DELLA COSTITUZIONE:
Domenico Gallo, "Dal dovere di obbedienza al diritto di resistenza",
Quaderni di Azione Nonviolenta (richiedibile al Centro per la
Nonviolenza, Via Milano 65, 25128 Brescia, tel.317474 e ad Azione
Nonviolenta, tel.045-8009803).
[modificato da Loris Rinaldo]
Ognuno puo' decidere, con la propria azione e convincendo gli altri, di
negare il consenso a qualcosa di immorale. Le azioni che si possono
intraprendere sono moltissime. Ad esempio un medico puo` rifiutarsi di
non praticare l'aborto perche` va contro i suoi principi, altri possono
decidere di non comprare più pellicce e boicottarle promuovendo azioni
di sensibilizzazione (a Londra cio' ha provocato la chiusura di numerosi
negozi di pellicce.) ecc.
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3. COSA E' LA DIFESA POPOLARE NONVIOLENTA (DPN)?
La DPN e' l'organizzazione che un popolo puo' darsi per resistere ad
invasioni straniere, o a colpi di stato o ad ogni altra forma di
minaccia violenta sulla collettività (mafia, ecc.). La DPN si basa
sulla considerazione che nessuno puo' imporsi e governare senza la
collaborazione del popolo ed il suo consenso. La strategia della DPN
si basa su una graduale transizione da un modello di difesa della
collettività basato sulle armi ad un modello di difesa basato sulla
non-collaborazione con l'aggressore e sulla disobbedienza civile
generalizzata nei confronti di chi minaccia le liberta' e i diritti
della collettivita'. La DPN presuppone perciò non la semplice assenza
di violenza (e di conseguenza la non azione e la passivita') ma un
capillare addestramento secondo piani ben studiati in precedenza.
Per ricevere materiali sulla DPN: Roberto Tecchio, Via del Quadraro
64, 00174 Roma, tel.06-7663043 (mattina).
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4. ESISTE UN LIBRO COMPLETO CON LE INFORMAZIONI ESSENZIALI SULLA
NONVIOLENZA E SULLA STRATEGIA DI GANDHI?
Si', ed e':
Gandhi, "Teoria e pratica della nonviolenza", Einaudi.
E' un'antologia di scritti di Gandhi. Fondamentale e' la lettura
dell'introduzione di Giuliano Pontara.
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5. QUALI SONO I PRINCIPALI RIFERIMENTI TELEMATICI PER GLI OBIETTORI?
C'e' la conferenza - mailing list di PeaceLink: NOME CONFERENZA: PCK.PUB.OBIEZIONE NOME REALE: Obiezione di coscienza MODERATORE: Annalisa Marini LINGUA: Italiano NOTE: Condivisa in mailing list Internet : Indirizzo amministrativo - listserv@peacelink.it : Indirizzo lista - obiezio@peacelink.itEd inoltre vi sono questi riferimenti:
Fonte: C.Gubitosa, E.Marcandalli, A.Marescotti
"Telematica per la pace", ed.Apogeo
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Ulteriori informazioni saranno prossimamente inserite in questa guida. Si ringrazia chi vorra' completarla con altre informazioni e suggerimenti.
Chi avesse altre segnalazioni per questa "GUIDA ALLE OBIEZIONI DI COSCIENZA" puo' comunicarle all'e-mail dell'autore della presente guida.