Note per la ricerca dei guasti e la riparazione di monitor video e per computer

Indice dei contenuti:

4.3) Perchè la shadowmask o aperture grill è realizzata con materiale magnetico?

Da: Jeroen Stessen, (stessenj@am.umc.ce.philips.nl)

E' una domanda che sorge molto spesso: bene, se la magnetizzazione e la necessità di smagnetizzazione sono dei problemi, perchè non realizzare la shadowmask o aperture grille in materiale amagnetico?

La shadowmask DEVE essere realizzata con materiale magnetico! Ciò potrebbe sembrare indesiderabile o contrario ad ogni logica, ma continuate a leggere:

Insieme con il rivestimento interno di schermatura, la shadowmask forma una sorta di spazio chiuso in cui si cerca di ottenere una zona libera da campi magnetici. Lo scopo del degauss NON è quello di smagnetizzare il metallo, ma di creare una magnetizzazione che compensi il campo magnetico terrestre. La somma dei due campi deve essere vicina allo zero! La bobina di degauss crea un forte campo magnetico alternato che gradualmente decresce a zero; come risultato, il campo magnetico terrestre presente viene "congelato" nello schermo magnetico, ed il campo all'interno dello schermo viene ridotto quasi a zero; un leggero campo magnetico provocherà degli errori nella purezza del colore.

Comprenderete ora il motivo per cui occorre smagnetizzare nuovamente un cinescopio dopo averlo spostato relativamente al campo magnetico terrestre. Comprenderete anche il motivo per cui i monitor per computer più costosi montati su un piedistallo orientabile prevedono un pulsante manuale di smagnetizzazione, che occorre premere ogni volta dopo aver ruotato il monitor.

La componente assiale del campo magnetico è più difficile da compensare tramite il degauss. E' possibile ottenere una miglior compensazione attraverso una "bobina rotante" (intorno al collo del cinescopio o attorno allo schermo), che richiede una regolazione dipendente dal campo magnetico locale. I cinescopi montati nei veicoli mobili (come gli aereoplani militari) potrebbero essere dotati di 6 bobine per ottenere un campo magnetico nullo in tutte le direzioni; utilizzano dei sensori di campo magnetico e un sistema di compensazione attiva, e quindi non hanno bisogno di una funzione di smagnetizzazione. Tutto ciò risulterebbe eccessivamente costoso per un apparecchio di consumo.


4.4) Cinescopi per tutte le nazioni

Da: Jeroen Stessen, (stessenj@am.umc.ce.philips.nl)

I produttori di cinescopi realizzano in effetti versioni differenti per l'emisfero nord e l'emisfero sud, e a volte anche un terzo tipo neutrale. Questi cinescopi sono per così dire precorretti per un campo magnetico non compensato. Si noti che il termine cinescopio in questo caso comprende anche buona parte del sistema di convergenza, e non solo quanto si trova all'interno dell'involucro in vetro.

Ricordo quando abbiamo esportato dei televisori a proiezione dal Belgio all'Australia un paio di anni addietro; all'arrivo si rese necessaria per tutti una nuova regolazione dei settaggi di rotazione sul pannello di convergenza, a causa del differente campo magnetico in Australia. I televisori a proiezione non dispongono di circuito di smagnetizzazione (non c'è niente da smagnetizzare), e l'utente può solo regolare lo scostamento del rosso e del blu, ma non la rotazione.

La nostra squadra di lavoro adibita ai cinescopi dispone di una sorta di "gabbia magnetica". Si tratta di un cubo di legno, con spigolo lungo approssimativamente 2 metri, con bobine di rame attorno a ciascuna delle 6 superfici. Tramite questo strumento è possibile simulare il campo magnetico terrestre per qualunque luogo della terra (indicato su una mappa sul muro).


4.5) Degauss (smagnetizzazione) di un cinescopio

La smagnetizzazione potrebbe risultare necessaria se si notano dei problemi di purezza del colore nell'immagine visualizzata. In rare occasioni, potrebbero anche verificarsi delle distorsioni geometriche causate da campi magnetici, senza che il colore venga influenzato. Il cinescopio può magnetizzarsi:

Ogniqualvolta si riscontrano problemi di purezza al colore, la smagnetizzazione del cinescopio dovrebbe essere la prima cosa da tentare. Come meglio descritto in seguito, provate per prima cosa ad attivare i circuiti di smagnetizzazione interna del televisore o del monitor ciclando per alcune volte l'alimentazione (tenendo acceso il monitor per un minuto, spento per 30 minuti, acceso per un minuto, ecc.). Se in questo modo non si riesce a risolvere il problema o lo si risolve solo in parte, allora è il caso di tentare la smagnetizzazione manuale.

Presso distributori come la MCM Electronics sono anche disponibili degli smagnetizzatori commerciali per cinescopio, costituiti da un centinaio circa di spire avvolte su un nucleo di diametro compreso tra 6 e 12 pollici, un cordone di alimentazione ed un pulsante momentaneo. Si porta l'interruttore in posizione di accensione, e si avvicina la bobina a una decina di centimetri dalla superficie dello schermo. Quindi si trascina lentamente il centro della bobina verso un bordo dello schermo e si segue il perimetro dello schermo. Si ritorna quindi alla posizione originaria della bobina, piatta contro il centro dello schermo. Per finire, si decreasce lentamente il campo magnetico a zero allontanandosi dritti dallo schermo verso la stanza. Quando siete distanti almeno 1 metro e mezzo dal monitor, potete rilasciare l'interruttore di accensione.

La parola chiave per questa operazione è LENTAMENTE. Se procedere con eccessiva velocità congelerete l'intensità instantanea del campo magnetico variabile a 50/60 Hz AC nei componenti ferrosi del cinescopio e peggiorerete ulteriormente il problema.

E' davvero entusiasmante effettuare questa operazione con il monitor acceso. Ai bambini piaceranno gli effetti di colore.

Cancellatori per nastri magnetici, smagnetizzatori per testine audio, trasformatori non schermati, e la parte dell'impugnatura di un saldatore a pistola possono essere utilizzati come smagnetizzatori per cinescopi anche se occorre un po' di tempo in più. Fate attenzione a non graffiare lo schermo con qualcosa di ruvido o tagliente. E' essenziale che il monitor sia acceso quando si utilizzano questi approcci poco ortodossi, in modo da poter osservare se ci sono ancora delle impurità. Non spegnete mai l'arnese utilizzato per la smagnetizzazione se non prima esservi allontanati di almeno 1 metro e oltre dallo schermo, o sarete costretti a ricominciare daccapo.

Non ho mai sentito di cinescopi danneggiati da un eccesso di smagnetizzazione manuale, sebbene raccomanderei di mantenere a distanza di almeno mezzo metro dal cinescopio dei potenti cancellatori di nastri magnetici quando li utilizzate come smagnetizzatori per cinescopi.

Se non disponete di una bobina di smagnetizzazione o di un valido sostituto, si potrebbe anche tentare la smagnetizzazione utilizzando un magnete permanente, anche se lo sconsiglio visto che è più probabile peggiorare la situazione che migliorarla. Ad ogni modo, se il monitor è inutilizzabile come lo è, allora l'utilizzo di un piccolo magnete non può causare alcun danno. Non utilizzate un magnete da 10 Kilogrammi o un magnetrone perchè correreste il rischio di lacerare la shadowmask situata proprio dietro lo schermo, o almeno di distorcerla oltre ogni speranza di riparazione. Quello che ho in mente è un magnete potente quanto i magneti utilizzati per attaccare i foglietti sulla porta del frigorifero.

Tenete i campi magnetici utilizzati per la smagnetizzazione a debita distanza dai supporti magnetici. E' buona idea evitare la smagnetizzazione in una stanza piena di floppy disk o nastri di backup. Quando rimuovete i supporti magnetici da una stanza, non dimenticate di controllare anche i cassetti delle scrivanie ed i manuali di istruzione dei software.

E' improbabile che possiate realmente influenzare i supporti magnetici, ma meglio prevenire che curare. Di tutti i dispositivi sopra menzionati, solo un cancellatore per nastri magnetici o un potente magnete permanente potrebbero provocare un qualche effetto, e solo se si trovano nelle estreme vicinanze (a contatto diretto con l'involucro del supporto magnetico).

Tutti i cinescopi a colori montano una bobina di smagnetizzazione avvolta attorno al perimetro della parte frontale del cinescopio; questa bobina viene attivata ogniqualvolta il monitor viene acceso da freddo, grazie un dispositivo termistore a 3 terminali o altro circuito di controllo. E' questo il motivo per cui spesso si afferma che i problemi di purezza del colore potrebbero scomparire "in pochi giorni". Non si tratta di una questione di tempo, ma dipende dal numero di volte che l'apparecchio viene acceso da freddo. Occorrono circa 15 minuti di spegnimento per ciascun ciclo di raffreddamento; queste bobine interne con controllo termico non sono mai così efficaci come le bobine esterne.


4.6) Con quale frequenza occorre effettuare il degauss

Alcuni produttori di monitor mettono specificamente in guardia l'utente sull'eccessivo utilizzo del circuito di degauss, molto probabilmente allo scopo di evitare un eccessivo stress ai componenti nella circuitazione di degauss, progettata (economicamente) per un utilizzo poco frequente. In particolare, spesso è montato un termistore che dissipa una potenza significativa per il periodo di un secondo o due durante il quale il degauss è attivo. Inoltre, la grossa bobina attorno al cinescopio non è idonea per il funzionamento continuo e può surriscaldarsi.

Se una o due attivazioni del pulsante di degauss non sono sufficienti ad eliminare i problemi al colore, potrebbe essere il caso di ricorrere al degauss manuale tramite una apposita bobina di smagnetizzazione esterna, o il monitor potrebbe necessitare di regolazioni interne di purezza e colore. Oppure, è probabile che abbiate appena posizionato le casse acustiche del vostro impianto stereo megawatt proprio accanto al monitor!

E' necessario smagnetizzare il cinescopio solo se osservate dei problemi di purezza di colore; in caso contrario l'operazione è perfettamente inutile. La ragione per cui la smagnetizzazione sembra agire solo alla prima attivazione è dovuta al fatto che la durata della smagnetizzazione è controllata da un termistore che si riscalda e riduce la corrente fino ad interrompere del tutto il circuito. Se premete il pulsante di smagnetizzazione due volte di seguito, il termistore è ancora caldo e quindi non lascia passare corrente.

Una chiarificazione: perchè l'operazione di smagnetizzazione sia efficace, l'intensità della corrente alternata nella bobina deve avvicinarsi a zero prima che il circuito si interrompa. Il circuito che consente di raggiungere lo scopo spesso comprende un termistore per ridurre gradualmente la corrente (in un intervallo di svariati secondi) e, nei monitor di maggior pregio, un relè per staccare del tutto la corrente dopo che è trascorso un determinato intervallo. Se la corrente fosse interrotta di scatto, molto probabilmente il risultato sarebbe un cinescopio ancora più magnetizzato. Nei circuiti sono presenti degli elementi di ritardo che impediscono di eseguire più operazioni di smagnetizzazione in successione. Indipendentemente dal fatto che ciò avvenga per precisa volontà del progettista o per puro caso, si impedisce che la bobina di smagnetizzazione, di solito abbondantemente sottodimensionata per il funzionamento continuato, si surriscaldi.


4.7) Perchè nei cinescopi vengono utilizzati dei catodi a riscaldamento indiretto

Ecco tre buone ragioni:

  1. Il catodo può essere realizzato e/o rivestito con un materiale ideale per l'emissione di elettroni senza preoccuparsi della sue efficienza come elemento riscaldante.

  2. Il catodo separato ed il filamento possono essere elettricamente isolati in modo tale che la tensione del filamento e il segnale di pilotaggio del catodo, se presente, non interferiscano.

  3. Il catodo può essere conformato in maniera ottimale per la specifica applicazione; ciò è di primaria importanza per i cinescopi. Il puntino luminoso sullo schermo è una immagine focalizzata di dimensioni ridotte della forma effettiva della porzione emittente del catodo.


4.8) Cosa sono queste sottili linee attraverso lo schermo del mio televisore o monitor Trinitron?

Non si tratta di un difetto, si tratta di una 'caratteristica'.

Tutti i cinescopi Trinitron (o cloni), che utilizzano una aperture grille, richiedono 1, 2, o 3 filini molto sottili attraverso lo schermo per stabilizzare l'insieme dei filini verticali nella aperture grille. Senza di essi, l'immagine potrebbe risultare molto sensibile a qualunque shock o vibrazione e potrebbero verificarsi evidenti luccichii o ondulazioni. (In realtà, anche con l'aiuto di questi filini di stabilizzazione, è di solito possibile osservare queste ondulazioni se si prova a percuotere un monitor Trinitron.). Le linee che vedete sono le ombre proiettate da questi sottili filini.

Il numero di questi filini dipende dalla dimensione dello schermo. Al di sotto dei 15 pollici di solito è presente un solo filino; tra i 15 ed i 21 pollici sono presenti di solito 2 filini; oltre i 21 pollici ce ne potrebbero essere 3.

Sta a voi decidere se questo difetto sia così serio da evitare l'utilizzo di un monitor basato su un cinescopio Trinitron. C'è chi non riesce ad abituarsi a queste linee sottili, ma molta gente apprezza la qualità generalmente elevata degli schermi basati sul Trinitron e riesce ad ignorare questo piccolo difetto.


4.9) Graffi sulla superficie frontale del cinescopio

I graffi di minore entità possono essere rimossi con pasta lucidante da gioielliere o un simile abrasivo ultra-fine. La pasta lucidant da gioelliere è la stessa roba utilizzata nella lucidatura finale delle lenti e degli specchi, e risulta quindi idonea per una rifinitura finale. Ad ogni modo, qualunque graffio abbastanza profondo da potersene accorgere al tatto non è idoneo ad essere trattato con questo approccio.

Attenzione: qualunque graffio di una certa profondità presente su un cinescopo è da considerare un serio rischio per la sicurezza. Ciò vale in modo particolare per i moderni cinescopi, che prevedono una 'protezione integrale contro l'implosione', quella striscia di acciaio attorno alla parte esterna. I cinescopi più vecchi utilizzano o (1) uno schermo di sicurezza separato, quella lastra in vetro laminato sulla parte frontale del televisore della vostra nonna, o (2) un secondo pannello di vetro conformato attaccato alla reale faccia del cinescopio. In entrambi i casi, il secondo pannello svolge una funzione strettamente protettiva e non ha alcuna funzione strutturale. Quindi, un qualunque danno non compromette il cinescopio in alcun modo. Nel caso dei moderni cinescopi, la striscia di acciaio unita all'involucro basilare del cinescopio viene utilizzata per mantenere l'integrità dell'intero cinescopio. Un qualunque danno riduce significativamente la robustezza ed aumenta il rischio di implosione del cinescopio.

A proposito, eventuali graffi sul cinescopio non hanno assolutamente alcun effetto sull'emissione di raggi X; i raggi X infatti vengono bloccati molto prima che arrivino nelle vicinanze della superficie e il vetro ha un effetto irrilevante sulla loro direzione. Un graffio profondo a sufficienza per avere un qualche effetto sull'emissione di raggi X (in realtà, dovrebbe trattarsi di uno sgorbio profondo un paio di centimetri) farebbe implodere il cinescopio.


Capitolo 5) Posizionamento del monitor e manutenzione preventiva


5.1) Considerazioni generali sul posizionamento del monitor

Una adeguata manutenzione del monitor non richiede eccessivo sforzo. Seguendo le raccommandazioni seguenti verrà assicurata una lunga durata dell'apparecchio e verrà minimizzata la necessità di riparazioni.


5.2) Manutenzione preventiva

La manutenzione preventiva di un monitor è cosa abbastanza semplice: è sufficiente mantenere il mobile pulito e libero da ostruzioni. Pulite lo schermo con un panno soffice appena inumidito con acqua e al più un detergente neutro. NON utilizzate niente di così bagnato al punto che il liquido possa infiltrarsi all'interno del monitor attraverso i bordi del cinescopio. Potreste finire con una riparazione molto costosa se il liquido decidesse di cortocircuitare il circuito stampato principale situato immediatamente al di sotto. Pulite il cinescopio con un un soffice panno inumidito ed asciugate accuratamente. Se preferite, potete utilizzare gli appositi spray per la pulizia del cinescopio venduti nei negozi di computer, ma anche in questo caso assicuratevi che il liquido non si possa infiltrare all'interno. Se non avete pulito lo schermo per un bel po', sarete sorpresi per la quantità di sporcizia nerastra che si è raccolta, attirata dall'elettricità statica prodotta dall'alta tensione di alimentazione del cinescopio.

In situazioni davvero polverose, la pulizia periodica dell'interno effettuata con un aspirapolvere e l'utilizzo di uno spray puliscicontrolli per i vari potenziomentri potrebbe non rappresentare una cattiva idea, ma realisticamente credo che ben pochi saranno propensi ad un tale intervento di manutenzione periodica; come non detto!


5.3) Riallineamento del monitor?

Quanto segue da: Bob Myers (myers@fc.hp.com)

La maggior parte dei produttori riportano un MTBF (Mean Time Before Failure = Tempo medio prima di un guasto) compreso tra 30.000 e 60.000 ore, fatta eccezione per il cinescopio. Il tipico cinescopio, non dotato di catodo a vita estesa, fornisce delle buone prestazioni per 10.000 o 15.000 ore prima di raggiungere la metà della sua brillantezza iniziale. Si noti che se il monitor viene lasciato continuamente acceso, un anno corrisponde a sole circa 8.000 ore.

L'unico "riallinamento" eventualmente richiesto da un monitor (fatta eccezione per le regolazioni necessarie dopo la sostituzione di un componente guasto) consiste nella regolazione dell'amplificatore video e/o bias del cinescopio, per compensare l'invecchiamento del cinescopio. Ovviamente un tale riallineamento va effettuato solo se utilizzate il monitor per applicazioni dove è richiesta una corrispondenza esatta sul colore e luminosità. Naturalmente, potrebbe rendersi necessaria la smagnetizzazione del monitor ad intervalli regolari, ma non considero questa come operazione di "riallinamento" o come regolazione.


Capitolo 6) Ricerca dei guasti nei monitor


6.1) Sicurezza

I televisori e i monitor video o per computer sono tra gli apparecchi elettronici più pericolosi quando occorre effettuare interventi di assistenza tecnica. Solo i forni a microonde sono probabilmente i più pericolosi in assoluto, a causa dell'alta tensione con potenza sufficiente a friggere la carne e causare un arresto cardiaco.

Ci sono due aree che presentano dei pericoli elettrici particolarmente indisiosi: la parte dell'alimentatore non isolata dalla rete e l'alta tensione sul cinescopio.

I principali componenti della maggioranza dei moderni televisori e di molti monitor per computer sono direttamente connessi alla rete elettrica; non esiste alcun trasformatore di alimentazione per fornire la essenziale barriera di sicurezza e per minimizzare il rischio di danni all'apparecchio. Nella maggioranza dei progetti, le parti soggette a tensione di rete in un televisore o monitor sono limitate alla connessione con la rete elettrica, filtro di linea, circuito di degauss, ponte raddrizzatore, condensatori principali di filtro, regolatore di bassa tensione (B+) se presente, transistor di uscita orizzontale, primario del trasformatore di riga, e componenti del circuito di startup e dell'alimentatore di standby. Il trasformatore di riga genera la maggioranza delle altre tensioni utilizzate nell'apparecchio e fornisce una barriera di isolamento in modo tale che i circuiti per il trattamento dei segnali non siano connessi direttamente alla linea e risultino quindi più sicuri.

Poichè nella sezione di alimentazione viene generalmente utilizzato un ponte raddrizzatore, entrambi i versi di una spina di corrente polarizzata causano situazioni pericolose, e quindi è caldamente consigliabile l'utilizzo di un trasformatore di isolamento, per proteggere la vostra persona e prevenire seri danni alla vostra strumentazione ed al televisore. Alcuni televisori non prevedono affatto alcuna barriera di isolamento, l'intero chassis è soggetto alla tensione di rete. Si tratta di casi particolarmente pericolosi.

L'alta tensione fornita al cinescopio, sebbene oltre 200 volte maggiore rispetto alla tensione di rete, presenta un pericolo quasi nullo per svariate ragioni. Per prima cosa è presente in un'area molto limitata del televisore o del monitor, dall'uscita del trasformatore di riga all'anodo del cinescopio attraverso lo spesso cavo rosso e connettore a ventosa. Se non vi necessita rimuovere la scheda principale o sostituire il trasformatore di riga o il cinescopio, allora lasciate tutto al suo posto e non dovreste ricevere dolorose sorprese. Inoltre, sebbene la scossa causata dall'alta tensione potrebbe risultare abbastanza dolorosa a causa della capacità del rivestimento del cinescopio, non è molto probabile che sia letale visto che la corrente disponibile dall'alimentatore collegato alla rete è molto maggiore.


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