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domenica 6 Agosto 2006, 23:57

Una domenica e un pallone

Nonostante mi fossi alzato di umore triste e quasi depresso, oggi è stata una bella giornata, grazie alla gita collettiva dei Geneticamente Granata per una delle prime amichevoli dell’anno, a Borgomanero.

In breve, la partita non è ovviamente stata un granchè, con il primo gol solo al 40′ (bel tiro di Stellone), e altri tre nel secondo tempo (riserve contro riserve), nell’ordine Vailatti, Doudou (impiegato da regista alla Pirlo!) e il nuovo idolo Cioffi. Lo spettacolo è stato quindi dato più che altro dai tre-quattromila tifosi accorsi per vedere il nuovo Toro, nonchè da un improbabile Cairo con il colletto della camicia rigirato in alto fuori dalla giacca (sei un grand’uomo, ma fa nen ël picio) che si portava dietro il nuovo acquisto Barone, e da un raggiante De Biasi che ospitava il neo ct della nazionale Donadoni. E un ct della nazionale ad una partita del Toro non lo si vedeva da secoli…

C’era anche una nutrita pattuglia di Ultras e di esponenti degli altri gruppi organizzati, il che ci ha permesso di entrare senza biglietto nella tribuna VIP. Noi pezzenti avevamo il biglietto della gradinata dei poveri; questi di Borgomanero, evidentemente quasi biellesi, pur con una quantità di pubblico mai visto da quelle parti hanno messo a dieci euro le gradinate e a quindici la tribuna, più sponsor dappertutto (geniale il panificio che “ha gentilmente offerto il pallone della partita”, e noi a pensare: non bucatelo che se no poi tocca trovare qualcuno che ne offra un altro…). Ma basta avvicinarsi, fare lo sguardo truce e dire “siamo con gli Ultras” che tutte le porte si aprono.

Certo, poi devi subirti qualche incidenticchio, cioè – a parte la gente completamente fatta o sbronza che si prende a testate, testa su testa, per provare la propria virilità – il solito cameraman della Rai che non solo non si fa i cazzi suoi riprendendo dal basso e dettagliatamente l’intera balconata (no, non c’erano assolutamente dei diffidati lì in mezzo), ma poi, ricevuti un paio di cristoni poco gentili per invitarlo a spegnere la telecamera, nonostante due reti e tre metri d’altezza in mezzo, va a frignare dai carabinieri come un bambino di cinque anni, indicando col dito quelli cattivi, e provocando ovviamente una intensificazione del lancio di bottigliette vuote e sberleffi vari.

Comunque, il momento migliore della giornata è venuto prima, quando noi G.G. (quelli senza maglietta) abbiamo sfidato a pallone La Ghenga del forum Nonsense (quelli con la maglietta), sotto il solleone e sul piazzale sterrato del parcheggio dello stadio. Ringrazio quelli tra il pubblico che mi hanno ribattezzato Cannavaro (ma lo accetto solo perchè non è più un gobbo ed è anzi fuggito a Madrid dicendo “la Juve? io? no, ho sempre tifato Real”) per la mia gestione della difesa, che ci ha permesso di passare dallo 0-2 al 4-3 finale, conquistato con tanta difesa arcigna e un paio di fulminei contropiede.

E’ questo episodio che mi permette di lasciarvi con la considerazione personale della giornata: quando mi sono tolto la maglietta qualcuno ha un po’ ironizzato sulla mia panzetta. Eppure, nessuno (tranne forse un paio di persone con la sensibilità di un Nelson Muntz appena un po’ ripulito) si era mai permesso di ironizzare sulla mia panzona quando ero molto più grasso e ci stavo molto peggio per tutto ciò che riguardasse il cibo. Insomma, l’ho preso come un segno del passaggio allo stato di “persona normale un po’ sovrappeso”, dal precedente “persona obesa”, e mi ha fatto piacere.

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