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Archivio per il mese di Gennaio 2007


martedì 23 Gennaio 2007, 13:57

ToShare

Stasera a Torino si apre ToShare, un festival di cultura digitale presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, situata (chi l’avrebbe detto) in via Accademia Albertina al numero sei. Il grosso del festival è concentrato sulle nuove arti digitali e sui nuovi media, ma non poteva mancare una sessione dedicata alla governance di Internet, in cui, a sua volta, non poteva mancare il sottoscritto.

La sessione sarà domani, dalle 10 alle 17, e sarà moderata da Anna Masera della Stampa, con la partecipazione fra gli altri di Magnolfi, Cortiana e Rodotà; il mio intervento è previsto a inizio pomeriggio, alle 14.

Il tema iniziale doveva essere centrato su Torino e sul suo tradizionale ruolo di laboratorio per quanto riguarda i diritti e le forme del lavoro; così, io ho preparato un intervento (di cui è già in linea l’abstract, nella mia nuova sezione dei documenti) centrato su questi temi. Dopodichè, si è deciso di rifocalizzare il tutto sulla governance di Internet, e così aggiungerò una parte anche su quello; son qui che mi preparo la scaletta, visto che il tempo concessomi è piuttosto ampio (quasi mezz’ora).

E’ possibile che sul sito ci sia anche un webcast; non lo so con certezza. Di sicuro, sarà una discussione interessante.

[Update delle 15:50: Adesso il mio intervento è previsto in tarda mattinata.]

[tags]toshare, innovazione, internet governance, torino, libertà digitali[/tags]

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lunedì 22 Gennaio 2007, 16:14

Internet Daddy

Da molti anni uso Godaddy per registrare i miei domini .com, .net e simili: costa meno di Aruba (con il dollaro debole poi…), funziona molto meglio di Aruba, ed ha sempre offerto un servizio impeccabile (Aruba… lasciamo perdere).

Sfortunatamente, ieri qualcuno ha forwardato sulla lista del Board di ICANN un estratto dall’ultimo post del blog di Bob Parsons, che di Godaddy è fondatore, CEO e padre padrone.

Il post comincia con il racconto di lui che vola a Washington per incontrare il nuovo viceministro del Commercio del governo Bush, John Kneuer, che è anche il capo della NTIA, l’autorità delle telecomunicazioni americana. Lo scopo è quello di sostenere l’idea che ICANN debba restare sotto il controllo del governo americano, e di evitare che “Internet cada nelle mani delle Nazioni Unite” (detto con un tono per cui al posto di “Nazioni Unite” avrebbe potuto esserci “l’Unione Sovietica”, “gli alieni di Marte” o direttamente “Darth Vader). Naturalmente, John è d’accordo, e alla fine lui se ne va ben impressionato: “Ha fermamente in mano tutto quello di cui abbiamo parlato.”

Purtroppo, però, non finisce qui: perchè a Washington, ci racconta, ha visitato due altri uffici. Il primo è quello di un ente di beneficenza per i bambini, che naturalmente è in prima linea nella lotta contro quei pornografi dell’Internette (che pure danno a Bob un sacco di soldi per i loro domini). La seconda visita, però, ve la traduco parola per parola. Divertitevi.

A pranzo con Wayne LaPierre.
Dopo di questo mi sono messo in strada per andare a trovare un mio nuovo amico, Wayne LaPierre, il Chief Executive Officer della NRA
[l’associazione americana per la difesa del diritto per ogni cittadino di portare armi da fuoco, Ndvb]. Indipendentemente da come la si pensi sulle armi da fuoco, l’NRA è una associazione di cui si deve essere impressionati. Non si fanno problemi a dire apertamente di essere orgogliosi della nostra nazione e del loro forte interesse a mantenere l’America grande. Personalmente, lo trovo piacevolmente diverso dalla media. (…)

GoDaddy non fa outsourcing di alcun posto di lavoro.
Wayne ha apprezzato il fatto che GoDaddy sia innanzi tutto una azienda Americana. Con una piccola eccezione, GoDaddy sviluppa tutta la tecnologia che offre ai propri clienti qui in America con lavoratori Americani. Non facciamo outsourcing all’estero di nemmeno un posto di lavoro, e tutti i nostri oltre mille operatori del servizio clienti sono situati proprio qui negli USA – tutti in Arizona, per la precisione.

Un forte alleato nella battaglia per Internet.
A pranzo, Wayne e io abbiamo discusso la possibilità e le conseguenze negative se Internet finisse sotto il controllo dell’ONU. Come me, Wayne sa che sarebbe un grande errore per gli USA perdere il controllo di Internet. Ha promesso di fare tutto ciò che lui e la NRA possono per fare in modo che questo non accada. Dato tutto ciò che lui e la NRA hanno ottenuto, so che quando la NRA parla, c’è da guadagnarci a starla a sentire.

E’ stato grande sentire di poter contare su una organizzazione come la NRA tra i nostri amici nella battaglia per Internet man mano che si svolge. Francamente, ci serve tutto l’aiuto che possiamo avere.”

Vi risparmio gli altri post del blog, quelli in cui si vanta di aver ingaggiato per i propri spot una testimonial “sexy, hot and blazing fast”, ovvero una guidatrice di Indianapolis (donne e motori), o quelli in cui racconta di essere appena tornato da ventuno giorni di safari in Africa. Vi dico solo che continuano a censurargli gli spot, perchè pieni di ammiccamenti e battutacce sessiste, e lui si lamenta pure della censura bacchettona.

Credo che sposterò i miei domini alla prima occasione.

[tags]icann, godaddy, nra, internet governance, bob parsons[/tags]

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domenica 21 Gennaio 2007, 13:06

Una cena in montagna

Ieri sera sono andato con Fabbrone a una festa di compleanno, e – per la seconda volta in due settimane – mi ha portato senza saperlo in un posto che già conoscevo: questa volta era il rifugio a Celle di Caprie (anzi, Celle di Chiavrie finchè non è arrivato Benito) che sta alla partenza della salita a Rocca Sella, una delle migliori camminate montane negli immediati dintorni di Torino.

Celle è un gruppo di quattro case e una chiesa quasi barocca, abbarbicato a mille metri d’altezza sulla parete settentrionale della Valle di Susa, una parete dove non si direbbe che ci si possa arrampicare, figurarci costruirci dei paesi; tanto è vero che fino agli anni ’50 non c’era nemmeno una strada che ci arrivasse, e gli abitanti – centinaia prima dello spopolamento – si sorbivano due ore di salita a piedi dalla valle. Il rifugio è stato aperto per noi, anche se l’oste e la locandiera della serata, a quanto ho capito, stanno normalmente all’enoteca di Bertesseno, sopra Viù e sotto il Col del Lys: i due locali sono gestiti dalle stesse persone.

Ebbene, la cena è stata assolutamente eccellente: uno dei migliori agriturismi e simili dove abbia mai mangiato. Ci siamo pappati: taglieri di quattro o cinque salumi, millefoglie alla toma di Lanzo, flan di cavolfiore con bagna caoda; gnocchetti alla toma di lait brusch, agnolotti al ragù; cinghiale al civet e bocconcini di vitello alle nocciole con polenta. Poi la torta di meringhe alla panna e cioccolato, quindi un ottimo centerbe fatto da loro, e caffè. Il tutto, pur con prezzo comitiva e senza vino e torta che erano offerti dal festeggiato, per ventiquattro euro a testa!

La cena è stata veramente ottima, in crescendo, tanto è vero che pur essendo già pienissimi dopo i primi ci siamo sforzati di mangiare anche i secondi, visto che il vitello alle nocciole era davvero eccezionale. Ho rischiato veramente di esplodere, tanto è vero che, pur con tutte le processazioni e gli scarti già avvenuti in queste ore, sono ingrassato di due chili in una sola serata… ma ne valeva la pena.

In più, uscendo fuori, a dieci metri dal locale si è nel buio più completo, e ieri, con il cielo spazzato dal vento, c’erano un milione di stelle: non una di meno. Non sono riuscito a non star fuori per un bel po’, tra una portata e l’altra, a guardarle tutte. Meraviglioso.

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sabato 20 Gennaio 2007, 15:11

Signore e signori

Come ben sanno molti dei miei amici, da circa tre mesi, ogni volta che mi si chiedeva cosa stavo facendo, la risposta era una sola: “Sto lavorando al sito nuovo!” Qualcuno aveva avuto l’occasione di vederne qualche beta, mentre molti ne avevano solamente sentito parlare.

Bene, so che non ci crederete, ma – come vi sarete probabilmente accorti dal fatto che qui sopra è comparsa una testata – il lavoro è finito, e poco fa ho fatto il Grande Scambio: il sito vecchio, un patchwork statico di pezzi aggiunti qua e là nel tempo, è andato definitivamente in pensione; e quello nuovo è apparso, con tanto di nuovo URL (ma senza cambiar troppo, intendiamoci).

Quando il vecchio sito fu rilasciato, era all’avanguardia, con il suo HTML avanzato e il suo ascensore in Javascript. Oggi, oltre otto anni dopo, non era più adeguato, nè come struttura tecnologica, nè come contenuti. Quello nuovo è, credo, ancora all’avanguardia, con tanto di sistema di gestione dei contenuti scritto da me in PHP (inserire qui risata alla Frankenstein), base dati sottostante, e alcune diavolerie in Javascript.

Comunque, questa è davvero ancora una release candidate, e soltanto voi potrete dirmi cosa funziona e cosa non funziona. In teoria, dovrebbe funzionare bene con tutti i browser non vecchissimi, da Internet Explorer 6 in poi. Perdonate eventuali problemucci, specie nel blog, che per problemi tecnici non sono riuscito a testare completamente prima del lancio. Suggerimenti, segnalazioni e commenti di ogni genere saranno graditi.

Nel frattempo, potete andare alla scoperta: non c’è proprio tutto quello che ho in testa di metterci, anzi ce n’è solo una piccola parte, ma c’è già una discreta quantità di nuovo materiale. Nell’help del sito troverete qualche informazione utile, anche se il sistema di gestione delle sessioni dovrebbe avervi già proposto di andarci. Le varie sezioni sono raggiungibili dal menu a tendina della barra arancione. Divertitevi, e lasciatemi riposare per un weekend (anzi no: si sono accumulati almeno altri tre siti da fare, anche se uno di questi è un lavoro pagato).

Buona navigazione!

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venerdì 19 Gennaio 2007, 14:24

Inverno?

Ho capito che oggi c’era qualcosa di sbagliato quando verso mezzogiorno, uscendo di casa e scendendo nei garage per prendere la bici, ho aperto la porta che dal corridoio delle cantine dà nel passaggio dei garage.

Il corridoio è sotto il palazzo e funziona come una grotta, per cui sta alla temperatura media di stagione, moderata dalla casa: ci saranno stati una decina di gradi scarsi. Il passaggio dei garage, invece, è sotterraneo ma illuminato da grandi grate, e comunque grande e completamente aperto: sta più o meno alla temperatura dell’esterno.

Ecco, quando ho aperto la porta, è stato come se dietro ci fosse un gigantesco phon rivolto verso di me: un vento caldo mi ha avvolto immediatamente. Oltre la porta ci saranno stati una decina di gradi in più che nelle cantine!

Insomma, in questo momento a Torino ci sono diciannove gradi; la giornata è perfetta, quasi senza nuvole, anche se ovviamente c’è un vent dla forca, di quelli che ti sparano i pezzettini di foglie secche frantumate dritto negli occhi, e lacrimi per tutto il giorno. Insomma, non mi lamento… però mi chiedo dov’è finito l’inverno.

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giovedì 18 Gennaio 2007, 17:26

Conoscersi al Lidl

Poco fa, tornando da un appuntamento presso un cliente, ho fatto una deviazione al Lidl per comprare gli ingredienti necessari a cucinarmi lo spezzatino al curry con cipolle e patate (tranne il curry, che viene da Marrakesh), nonchè il detersivo per piatti e altre cose che avevo finito.

Ebbene, non solo ho trovato gli ingredienti, ma, quando sono arrivato a pagare, la cassiera – una di quelle che in teoria dovrebbero essere frustate e schiavizzate – ha notato che nella mia spesa c’era il preparato per il pane in busta azzurra; così mi ha guardato e mi ha chiesto se l’avevo già comprato, visto che lei l’aveva appena preso per sé e non sapeva se sarebbe venuto bene. E così, abbiamo chiacchierato per trenta secondi sulle virtù dei preparati per pane del Lidl, finchè il vecchietto dietro di me non ha dato segni di insofferenza.

Forse non è così poi strano che le cassiere del supermercato attacchino bottone, ma a me fa piacere lo stesso!

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giovedì 18 Gennaio 2007, 11:24

Puff

Qualcuno aveva qualche dubbio che non sarebbe successo?

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mercoledì 17 Gennaio 2007, 22:43

Media center

Il seminario di oggi è stato molto interessante; spero di avere tempo di raccontarvi alcune delle cose che Odlyzko ha detto. La cosa che ho più apprezzato è che, a differenza del classico seminario da futurologo, in questo caso il relatore ha documentato e supportato tutte le proprie affermazioni con cifre e argomentazioni precise.

Nel frattempo, abbiamo passato il pranzo a giochicchiare (in mano, visto che non c’era nulla a cui connetterlo) con questo oggetto, chiamato Neuros OSD, che Quintarelli s’è fatto mandare dagli Stati Uniti e che si coccolava come un figlio. Non sono esperto dell’argomento e quindi non riesco a capire quanto sia meglio o peggio dell’Apple TV, se non che questo è basato su Linux e sul free software, e quindi ci potrei anche pacioccare; posso solo dire che come oggettino è veramente bello :-)

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mercoledì 17 Gennaio 2007, 07:19

Eventi internettari

Oggi sarò offline per tutto il giorno, essendo stato invitato alla giornata milanese del professor Andrew Odlyzko, guru della futurologia internettara, portato in Italia da AIIP e da Stefano Quintarelli. Se qualcuno ha il pomeriggio libero, può fare un salto.

Ieri sera, invece, ho fatto la mia prima conference call del Board di ICANN: peccato che la mia ADSL vada giù quando uso il telefono fisso, perchè i membri del Board dovrebbero usare una stanza Jabber dedicata per segnalare a Vint che vogliono prendere la parola… ma sono riuscito a parlare lo stesso quando dovevo.

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martedì 16 Gennaio 2007, 16:44

Il comune senso della spudoratezza (2)

Non c’è nulla di particolare, nella notizia della quattordicenne che, cercando di conquistare un compagno, gli invia il filmato del proprio corpo nudo fatto col telefonino nel bagno della scuola; al che lui, come tipicamente accade, se ne vanta con gli amici e sparge copie a destra e a manca finchè l’intera scuola non possiede il filmato e non comincia a prendersi gioco della malcapitata. (Certo, lui dice che il filmato gli è stato rubato via Bluetooth, ma la credibilità della scusa è piuttosto bassa, per quanto Bluetooth sia attualmente usato nei modi più insicuri possibili.)

Si tratta di storie sempre più frequenti, che in buona misura rientrano in quelle ingenuità che si fanno durante l’adolescenza; non c’è poi nulla di così grave.

A me, però, colpisce quella che è una evidente perdita del senso collettivo del pudore. In particolare col sesso, a partire dal fatto che ormai milioni di italiani, compresi bambini e vecchi, vanno in giro esibendo il disegnino stilizzato di due che si inchiappettano, come se fosse terribilmente cool.

Il senso del pudore, invece, è una delle cose che da sempre distinguono gli adulti dai bambini – i quali godono moltissimo nello svestirsi appena possibile – e gli esseri umani dagli animali. E’ chiaramente una sovrastruttura culturale, ma è anche una conseguenza dei valori aggiuntivi, puramente intellettuali, che l’umanità attribuisce al rapporto sessuale e al contatto fisico, rispetto alla pura funzione biologica e meccanica della riproduzione; e alla necessità degli umani, in quanto animali sociali, di vivere in coppia ed in gruppo. Se fosse soltanto questione di propagare i propri geni, non ci sarebbe da far tante storie; invece, il fatto di giungere al contatto fisico ed all’esibizione reciproca del corpo solo dopo un lungo ed incerto rito di corteggiamento costituisce un piacere aggiuntivo, inventato per appagare non soltanto le terminazioni nervose del nostro corpo, ma anche le misteriose contorsioni del nostro cervello.

E’ questa la cosa più preoccupante della fine del senso del pudore: il corpo nudo diventa un oggetto come gli altri, a cui ci si assuefa per sovraesposizione e che si può dare per scontato, perdendo quindi di fascino e di valore; e che si può usare come un qualsiasi strumento, ad esempio per fare carriera in televisione. La libertà finalmente conquistata dalle regole opprimenti, piene di inibizioni, che la società aveva in merito fino a quarant’anni fa, finisce per fagocitare l’oggetto stesso della liberazione: e proprio quando siamo perfettamente liberi di fare del nostro corpo ciò che vogliamo, alle volte non sappiamo più a che cosa serve e lo sprechiamo, come se non fosse qualcosa di meravigliosamente speciale.

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