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giovedì 29 Marzo 2007, 18:16

.xxx, dichiarazione

Mi spiace non poter raccontare nel dettaglio la seduta pubblica di stamattina e soprattutto le corrispondenti discussioni nel Board di ICANN. A tutti i livelli, si vedono certi “argomenti” volare…

Stamattina al “public forum”, poi, era pieno di lobbisti sia pro che contro, compreso uno che, mi hanno detto, è un mega-avvocato superquotato in termini di diritto costituzionale americano. C’era puzza di soldi per tutta la stanza: al di là delle vecchine del Kansas che mandano le lettere prefabbricate per minacciare di morte Paul Twomey se approverà un dominio popolato da materiale contrario alla parola di Dio, questa è una rissa senza esclusione di colpi tra gente che vuol fare milioni di dollari col porno su Internet, e gente che fa milioni di dollari col porno su Internet e ha paura di perderli. In tutta la discussione, la cosa più spiacevole – a parte la nota di fondo su come a nessuno freghi granchè dell’impatto di questa proposta al di fuori degli Stati Uniti – è non sapere mai chi sta pagando chi altro perchè dica la propria “libera opinione”.

Come tale, pur con tutte le implicazioni di principio, auspico che si prenda una decisione e che si cominci a parlare di questioni che, non per le vecchine del Kansas ma per i veri utenti dei nomi a dominio, sono molto più direttamente importanti.

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5 commenti a “.xxx, dichiarazione”

  1. zazza:

    secondo me ad essere piu’ precisi e’ una sfida tra chi fa milioni di dollari con il porno su internet e chi vuole farsi milioni di dollari vendendo degli inutili domini .xxx a milioni di aziende e privati cittadini che per tutelare la propria immagine ed evitare di trovarsi il proprio nomeazienda.xxx come sito porno quando il business per adulti non e’ il loro campo dovranno acquistare un dominio in piu’ oltre agli ormai classici .net, .com, .org e .info.

    Per curiosita’, c’erano anche quelli della freespeachcoalition ( http://freespeechcoalition.com/FSCView.asp?action=preview&coid=138 )?

  2. vb:

    Guarda, mi sto mordendo le mani per non digitare ulteriori dettagli, visto che certamente, qualsiasi sia la decisione, ci saranno delle cause multimiliardarie contro ICANN (insomma il sottoscritto rischia un bel viaggio in California per testimoniare davanti a una corte americana). Per cui si scrive in pubblico il meno che si può… anche se, in effetti, dei tizi che menzioni ho già parlato.

  3. zazza:

    ok, allora evito di chiedere troppi ulteriori dettagli anche se la curiosita’ e’ proprio tanta :-D

  4. zazza:

    uh, mi sono ricordato ora, cambiando argomento, ma i .web alla fine che fine hanno fatto? Mi giungeva voce dovessero essere in fase di approvazione in questo periodo ma non se ne e’ saputo piu’ nulla. Spero anche quelli scomparsi nel vuoto…

  5. vb:

    Se siete interessati, consiglio di dare un’occhiata domani mattina al webcast della seduta pubblica del Board, che inizia verso le 9 ora locale (10 in Italia). Vedi qui.

 
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