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mercoledì 18 Aprile 2007, 12:56

Euro 2012 a Polonia e Ucraina

Ok, sono contento. Ma non tanto perchè la Juve, se vorrà rifarsi il Delle Alpi, dovrà pagarselo di tasca propria invece che con le mie tasse; non è certo stato quello il motivo della sconfitta. Magari è stato veramente qualche maneggio di basso livello, una vendetta di Platini o chissà cosa; ma ritengo seriamente probabile che il resto d’Europa, pur con tutti i propri limiti, sia seriamente schifato dalla situazione del calcio italiano, e della pervicacia con cui noi rifiutiamo di cambiare alcunchè.

Non credo che all’UEFA abbiano mai letto il nostro appello, ma i fatti riportati erano evidenti e noti a tutti; le immagini della polizia belluina di Roma-Manchester e le facce di Abete e Matarrese appena rieletti hanno fatto il giro del continente.

Naturalmente, sarebbe troppo sperare che ora i suddetti signori – ma anche Moggi, che continua a muovere mezzo campionato, e lo stesso Galliani – mollino le seggiole su cui, col beneplacito di Prodi e Melandri e senza dimenticare quel grand’uomo di Guido Rossi, si sono rimessi. Comincio a pensare che l’Italia abbia solo da marcire definitivamente, mentre sempre più italiani di valore traslocano all’estero.

E quindi, buttiamola sul ridere: includo un regalo per i gobbi (ma anche per i palazzinari affiliati che erano solo lì che aspettavano altri appalti). Se, visto che nessuno ve lo paga, deciderete di non fare più il megastadio, potrete almeno consolarvi con l’immaginazione nel cortile di casa. Bruuum!

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28 commenti a “Euro 2012 a Polonia e Ucraina”

  1. .mau.:

    cvd.

  2. vb:

    Oh, non so più come spiegarlo, che la mia parte infantile ovviamente gode per il mancato furto dei gobbi, ma che ci sono ampi e seri argomenti contro l’operazione stadi, indipendenti dal tifo…

    Dopodichè questo è un paese libero, se trovate normale che i soldi pubblici vengano usati per costruire la sede e gli spazi commerciali di una SPA privata, assegnando appalti vari al genero del sindaco precedente, e chiamando la Digos per schedare chi obietta… tenetevi i “politici” e gli “imprenditori” che ci ritroviamo.

  3. Alberto:

    Caro vb,
    sulla questione delle motivazioni per le quali l’UEFA ci ha bocciato le ipotesi possono essere varie. Ho però seri dubbi sul fatto che abbiano influito le facce di chi ci governa visto quanto già detto su chi governa la Polonia, escluderei poi che abbia influito Calciopoli visto che anche in Polonia non stanno molto meglio….

    http://sport.tiscali.it/feed/news/2007/04/13/italpress/italpressc13042007_0042.html

    Sulla questione soldi pubblici ai privati la pensiamo forse diversamente ma sicuramente non avrei trovato normale neanch’io che i soldi pubblici destinati al rifacimento degli stadi per gli Europei fossero andati invece alla costruzione di aree commerciali ed infatti, come già ripetutamente detto, ciò non era previsto in nessun progetto, almeno a quanto mi risulta.

    In ogni caso la tua affermazione mi convince che il tuo prossimo messaggio sarà di condanna contro il Comune che ha previsto un contributo di 3 milioni e mezzo di Euro per la ricostruzione del Filadelfia per farne il museo del Grande Torino. Attendo con fiducia.

    Ciao ciao

  4. vb:

    Vedo che non sei preparato: difatti il “contributo di tre milioni e mezzo di Euro” non è in realtà altro che la penale che Cimminelli deve al Comune per essere venuto meno al suo impegno di rifare sia l’Olimpico che il Filadelfia… il Comune, visto che (come ho raccontato in qualche post precedente) pare si sia finalmente degnato di avviare le procedure per il recupero crediti, riceverà quei soldi e li girerà al cantiere del Filadelfia, gestito o direttamente o tramite una Fondazione di cui il Comune avrà proporzionalmente le quote. Inoltre, li userà per costruire un complesso sportivo che poi sarà suo e che il Torino eventualmente affitterà… mica per costruire lo stadio del Torino.

  5. Mir:

    Eh no! Cazzo! Non farmi incazzare vb! Non e’ la prima volta che lo dici che gli italiani di valore devono trasferirsi all’estero, ma fai autogoal per due motivi:

    1) Se tu continui a star qua vuol dire che sei un mediocre

    2) Se non sei un mediocre ma continui a star qua ami in un certo senso l’Italia come la amo io e ti da immensamente fastidio che certe merdacce continuino a presentare il loro faccione in pubblico.

    Prendiamo esempio da quello che ha fatto Grillo al CDA di Telecom Italia, che sara’ pure un fenomeno mediatico, ma e’ uno strumento con cui riportare un po’ della merda la’ dove deve essere.
    Con i dati alla mano, chi sottrae risorse alla nazione e non riesce a giustificare le proprie discutibilissime azioni, non deve vivere bene in questa nazione.
    Va additato, svergognato, e schifato per strada.
    Sono loro che se ne devono andare. Loro non sono cittadini d’Italia, da di Merdland! Vadano la’..

  6. Alberto:

    Accidenti vb,
    mi hai colto in fallo! Sapevo che il Comune aveva dei crediti nei confronti di Cimminelli, ma ignoravo che fosse obbligato a destinare quei crediti al Filadelfia. Non dirlo a Blanc se no chiederà al Comune di destinare i crediti nei confronti della Juve a finanziare la ristrutturazione del Delle Alpi!!! ;-))
    Scherzi a parte, è vero che i fondi destinati alla ristrutturazione del Filadelfia saranno raccolti da una Fondazione ad hoc e non andranno direttamente in tasca a Cairo (e meno male direi…) ma rimane il fatto che la struttura sarà ad uso del Toro per allenamenti, per ospitarvi il museo del Grande Toro e per ospitare esercizi commerciali suoi e degli altri privati che vorranno entrare nella Fondazione almeno così dicono le fonti di stampa, se poi tu ne sai di più….
    Per quanto mi riguarda non ci trovo nulla di male se si ritiene che sia un investimento utile per la città ma lo era anche sicuramente, in vista degli Europei, la ristrutturazione del Delle Alpi, secondo il mio parere.

    Ciao ciao

  7. Alberto:

    A proposito ancora della mancata assegnazione: oggi parlandone con altri dicevo: “E’ incredibile: abbiamo mandato Franco Carraro il presunto vertice della cupola di Calciopoli (almeno secondo il teorema che è alla base dell’inchiesta) a rappresentarci nella commissione che doveva decidere per l’assegnazione degli Europei. Sarebbe come se… come se… come se… mandassimo un politico in odore di mafia a rappresentarci nella Commissione giustizia del Parlameno Europeo!!”. Poi mi è venuto di mente che il nostro rappresentante in quella sede è stato a lungo Marcello Dell’Utri e mi son detto “Mah, sì, dai. In fondo non è mica una novità. Perché stupirsi?”.
    Ciao ciao

  8. K:

    da gobbo: abbiamo appena vinto una champions :)

    Il 20 ci sarà la riunione del cda, voglio vedere cosa s’inventeranno e da dove prenderanno i 20 milioni che servono per lo stadio. Tenendo conto che c’è una squadra da rifare. Che dirigenza penosa…

    Boniek lo ha dichiarato ben una settimana fa che gli europei sarebbero andati a loro, non so quali siano state le fonti Melandresche che avrebbero fatto pensare il contrario. Soprattutto tenendo conto del fatto che, come al solito, politicamente l’Italia non ha mosso un dito. L’unica volta che l’ha fatto, ha votato contro Platini.

    Nessuno vuole venire a giocare in Italia per vedere il proprio pubblico mazzulato, o per ricevere un motorino in testa, o per chiedere al tifo organizzato dove sono i biglietti. Nei famosi palazzi continuano ad esserci gli stessi di sempre. Fanno 3 anni d’indagine e in 500 pagine di rapporto fanno solo deduzioni, non una prova d’illecito, anzi la prova c’è ma è a carico di Galliani-Carraro-Sensi, quindi “non vale”. I 3/4 dei club sono sospettati di falso in bilancio, Inter e Roma vendono il marchio a se stessi, qualcuno costruisce dossier illeciti su propri tesserati e sui dirigenti di mezza serie A e se non ci danno l’europeo di chi è la colpa? Indovina :)

  9. Bruno:

    Ok, sei contento. E se ti avessero tagliato le palle, saresti contento perché la tua fidanzata è rimasta fregata. Non ti sembra una visione un po’ troppo parziale?

  10. .mau.:

    (ah: io sono contento ma semplicemente perché fosse per me quest’anno non si sarebbero giocati i campionati di calcio…)

  11. vb:

    Non mi sembra che ci siamo tagliati le palle, anzi, fosse la volta buona che si riparte da zero… riuscire a sostenere il sistema affaristico attuale grazie a maneggi in sede europea sarebbe stato molto peggio.

  12. elena:

    A me non ha stupito per nulla l’assegnazione degli Europei a polonia e ucraina (riusciranno a non farsi la guerra, nel frattempo?) piuttosto si tratta della proiezione di una policy (soprattutto comunitaria, ma generalizzata) che investe moltissimo nei Paesi dell’Est, in Polonia soprattutto. non voglio giocare a risiko da scrivania, ma sembra quasi un’occasione per trascinarsi i polacchi e gli ucraini “con noi”, quasi per “distrarli” dalla fascinosa attrazione per gli USA, e ubriacarli di europeismo. Poi non va dimenticato che si tratta della prima volta che una manifestazione così importante è stata affidata a Paesi appartenenti all’ex Patto di Varsavia. Ok, tutte queste sono considerazioni politologiche che viste con gli occhi italici possono essere non importanti, tuttavia lasciatemi dire l’impressione di chi ha visto e letto la notizia su tg e giornali foresti. In effetti tutti quanti hanno evidenziato le sinistre ombre lunghe degli scandali italiani, delle violenze (più la morte di Raciti che gli incidenti con gli inglesi), la scarsità di rinnovamento; poi vedere CNN che intervista bubka e shevchenko fa riflettere, specie quando dopo ti vedi la melandri con un inglese non troppo fluente (eppure non è nata a NY?) con l’occhio lucido che cerca di giustificarsi. Possibile che non ci fosse nessuno sportivo di rilievo da spedire a Cardiff, che so…. Baldini, la Simeoni, i Fratelli Abbagnale, la piccola Vanessa Ferrari, oppure i tanti altri. No, noi ci abbiamo mandato i politici. E questo la dice lunga sulla nostra Weltanschauung.

    Per quanto riguarda le palle tagliate, magari fosse la volta buona per ricominciare tutto daccapo, ranzare da zero l’attuale vegliarda classe dirigente e lasciare spazio ai più giovani con idee innovative. Invece no, sento solamente i soliti latrati di autocommiserazione. Sgrunt.

  13. BlindWolf:

    Quoto Elena: “Possibile che non ci fosse nessuno sportivo di rilievo da spedire a Cardiff, che so…. Baldini, la Simeoni, i Fratelli Abbagnale, la piccola Vanessa Ferrari, oppure i tanti altri. No, noi ci abbiamo mandato i politici.”

    Beh, prova a chiedere ad un atleta non-calciatore, in Italia, di rappresentare il calcio… molto probabilmente ti manderà a quel paese, e giustamente, data la differenza di trattamento tra il calcio e gli altri sport in Italia. Gli Abbagnale (grandissimi) si allenavano alle 5 del mattino perchè uno dei due di giorno lavorava in banca: altro che miliardi, sponsor e stadi in eterna ristrutturazione! Forse il compromesso migliore era mandarci degli ex calciatori che sono stati anche parlamentari (Gianni Rivera, Massimo Mauro).

  14. BlindWolf:

    Piccola autocorrezione: “Forse il compromesso migliore esarebbe stato mandarci…”
    (scusate ma non avevo riletto la frase e non mi piace passare da sgrammaticato)

  15. Attila:

    No ti prego Massimo Mauro no … un po’ di cristiana pietà… non riuscirei a sopportare anche quest’ultima umiliazione al Bel Paese (mi bastano i suoi commenti insulsi su Sky, che già pago…)!

  16. vb:

    Sul forum hanno raccontato così lo scambio di opinioni tra Mauro e Cairo domenica scorsa su Sky:

    Mauro: “I risultati latitano…”
    Cairo: “Tu capisci per primo, dopo due anni di presidenza al Genoa senza raggiungere la promozione” (Mauro sbianca) “che il calcio non è facile. Però, noi, la promozione l’abbiamo anche raggiunta!” (Mauro diventa verde)
    Poi dopo un lungo diverbio Cairo dice che la città di Torino non lo ha aiutato affatto.
    Mauro: “Urbano, però se dici che la città non ti ha aiutato ad acquistare la società sei un ingrato”
    Cairo: “Calma. Io non ho detto che non mi ha aiutato ad acquistare la società. Però dal 2 settembre 2005, quando ho rilevato il Torino, non mi ha più aiutato per niente. E va benissimo! Mica pretendo che la città pensi al Torino continuamente, anche perchè probabilmente pensa di più ad un’altra squadra!”
    Nello studio cala il gelo. Mauro sorride smerdato.
    Cairo: “Perchè Mauro lo so che sotto la camicia hai una maglietta… una maglietta a strisce…”
    Mauro: “Pensa che gli juventini mi dicono che ho la maglietta dell’Inter. Significa che faccio bene il mio lavoro…”
    Cairo: “Massimo, nessuno ti dice mai che hai la maglietta del Toro…”
    Mauro: “No… quello no… Però ho il massimo rispetto…”
    Cairo: “L’ho visto che sei diventato rosso”
    Urbano sorride soddisfatto. Mauro sorride smerdatissimo.

  17. BlindWolf:

    Attila, vb, suvvia… il mio era una commento un ironico! (ho dimenticato la faccina :-) per farlo notare. Oggi non so proprio dove ho la testa.)

    Però vi ho fatti divertire un pochino, eh? :-D

  18. Alberto:

    E’ interessante questa guerra dei poveri per la quale Cairo si scaglia contro l’unico commentatore di Sky (oltre a Causio) che non sia in quota intermilanista.
    Ciao ciao

  19. elena:

    Altrettanto interessante notare come non si riesca ad uscire dall’ottica “guelfi/ghibellini”… e pensare che il medioevo dovrebbe essere finito da un pezzo… oppure non è che ci siamo rientrati?

  20. Alberto:

    Concordo in pieno.
    I have a dream: che domani Cairo e Blanc si sentano e decidano di creare una fondazione “Stadio Vittorio Pozzo” che costruisca con soldi delle due società un nuovo stadio, più centrocommerciale, più museo, più multisala, più quellochevuoi.
    Lo so che la metà di quelli che leggono diranno che vaneggio e l’altra metà avranno dei conati di vomito, mica per niente è solo un sogno…
    Ciao ciao

  21. elena:

    uh, guarda che la contrapposizione non c’è solo per gli stadi, in codesto Paese, ma per qualsiasi cosa. Basterebbe avere un po’ più di interesse per gli interessi generali invece che solo per i propri interessi particolari.
    Sono stata cacofonicamente ripetitiva, lo so, l’ho fatto apposta.

  22. Alberto:

    Riconcordo, basti pensare, rimanendo a casa nostra, alla vicenda Torino film festival… Purtroppo noi passiamo la metà del nostro tempo a creare divisioni, steccati, orticelli e l’altra metà a litigare contro i cattivoni che stanno dall’altra parte dello steccato…
    Ciao ciao

  23. BlindWolf:

    In Italia la mentalità “bianco o nero” (qui “bianconero o granata” :-D)non è poi così radicata. Guardate come ragionano gli statunitensi e poi ne riparliamo.
    A Torino per decine di anni entrambe le squadre hanno condiviso lo stesso stadio; a Milano, Roma e Genova idem (che poi due squadre della stessa città/provincia/regione litighino è la norma). Anche in politica il sistema maggioritario (che ora in realtà non c’è più) non ha mai funzionato perchè i partiti dei cani sciolti ci sono in entrambi gli schieramenti.

  24. Attila:

    A me Massimo Mauro non da’ l’impressione di essere juventino…
    ma solo deficiente… basta il suo commento più intelligente nell’ultima giornata di Champion’s League: “Ha sbagliato lo stop perchè non ha trovato la palla!” Momento di agghiacciato stupore in Caressa e di beato autocompiacimento in Mauro (Immaginatevi gli altri commenti).
    A me non interessa se uno è guelfo o ghibellino, a me interessa (dato che lo pago io) che uno non dica queste cazzate (e scusate se è poco… e anche il linguaggio non da educanda, ma quando sento commentare il Nostro mi altero visibilmente)…

  25. Attila:

    Anche ieri il nostro eroe Massimo Mauro ha proferito la sua saggezza a piene mani…

  26. Alberto:

    @Blindwolf: Non mi è molto chiaro il tuo riferimento agli Stati Uniti. Una delle più grande virtù che riconosco agli americani è proprio lo straordinario spirito di unione, dimostrato dal fatto che in secoli di democrazia il panorama politico è rimasto sempre estremamente semplificato, con due candidati espressione dei due partiti (che è il minimo riconosciuto in democrazia). In molti paesi democratici esiste, a differenza degli USA, una terza forza che ha la funzione di raccogliere gli indecisi e di cercare poi un’alleanza con la forza vittoriosa. Da noi invece esistono miriadi di partitini che formano improbabili coalizioni il giorno prima delle elezioni e non sono rari i casi di politici che, nonostante il panorama variegato, non riescano nemmeno in questo contesto a ritrovarsi in un gruppo e decidono di diventare battitori liberi (gli esempi in questa legislatura sono insigni…). Il giorno stesso in cui due partiti (DS e DL) si fondono per fare il partito Democratico c’è una parte dei DS che fuoriesce per creare un nuovo partito. Mi sembra che siano elementi su cui varrebbe la pena di riflettere o no?

    Ciao ciao

  27. BlindWolf:

    Risposta: negli USA la mentalità “o di qui o di là” è molto radicata, vale nella politica (te ne sei accorto benissimo anche tu), nella società, nell’economia (in molti settori le aziende si fondono o si coalizzano in modo da formare due poli). E non è detto che sia un male, anche se a mio parere “semplifica” un po’ troppo argomentazioni complesse.

    Gli italiani sono un popolo più “artistico” ed individualista e non amano scegliere tra due “poli”: daranno precedenza ai propri “distinguo” e si collocheranno dove pare a loro. Sempre parlando di politica: i partiti maggiori hanno sempre avuto parecchie correnti interne e la forza centrifuga interna li ha smembrati alla prima crisi. Senza contare che il sostanziale equilibrio tra i poli politici porta i partiti minori a ricattare gli schieramenti perchè il loro “uno virgola” può essere determinante per la vittoria.

  28. Alberto:

    Oggi sul blog di Beppe Grillo c’è un breviario (pur decisamente incompleto) delle porcherie fatte dell’autoproclamato onesto per antonomasia Massimo Moratti. Spulciando sui commenti degli utenti ho trovato la solita rassegna di invettive tra interisti che dicevano “Moratti rubava? E allora Moggi?” oppure juventini che chiedevano l’immediata restituzione dello scudetto e la beatificazione di Moggi. Io sinceramente penso che il giorno in cui nella nostra mente lo spartiacque tra onestà e disonestà, tra legalità e illegalità, tra giusto ed ingiusto, cesserà di essere disegnato sulla base della nostra appartenenza ad un partito (che sia politico, sportivo o religioso) vivremo in un mondo migliore.
    Ciao ciao

 
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