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mercoledì 30 Gennaio 2008, 13:46

I computer mi odiano

Cioè no, però ogni tanto il dubbio ti viene, quando succedono cose come quelle di stamattina:

1) Collegando con un normale cavo VGA il mio server Linux, che parte in una tranquillissima modalità testo 640×480, al nuovo schermo LCD Sony, dopo aver visto apparire il BIOS lo schermo diventa nero, e si ottiene una risposta di “Segnale fuori gamma” (ovviamente attaccandolo al vecchio televisore al plasma si vede benissimo).

2) Le mie connessioni FTP dal portatile restano misteriosamente piantate per interi minuti, tipicamente nella fase di apertura connessione o in quella di richiesta dell’elenco dei file nella directory. Eppure l’FTP a riga di comando funziona perfettamente; ma capite che se avete un cliente con un rollout previsto per stasera e una pioggia di bug funzionali legati alla sicura abitudine dell’utente medio di un sistema informativo pronto da sei mesi di rimandare le prove agli ultimi due giorni (e poi diventare aggressivo perché i problemi non vengono corretti in due minuti), dover aspettare tre minuti per poter aprire qualsiasi file sul server rende idrofobi.

E infine,

3) Il mio nuovo modem-router ADSL2 Siemens (di cui ho fatto male a non parlare ancora male come meriterebbe) ha, in una posizione annurca nella configurazione, una opzione “NAT” che dispone dei due valori “attivato” e “disattivato”; nel caso lo si attivi, compare una schermata che ti chiede di inserire l’indirizzo IP privato della macchina da abilitare a fare NAT. Di conseguenza, la conclusione logica – suffragata anche dalle prove di stamattina – è che non è possibile collegarsi a Internet da casa mia con più di un computer per volta, e anzi se si vuole cambiare computer bisogna riconfigurare e riavviare il router. Ma naturalmente, una “funzionalità” del genere sarebbe talmente cretina che ancora non ci posso credere: probabilmente è solo poco intuitiva la configurazione.

Resta la sensazione, che covo da tempo, che il nostro attuale livello tecnologico – specie nella telematica – ci sia sfuggito di mano, e che il fatto che più prodotti e servizi provenienti da fonti diverse, al di là dei bachi introdotti per errore dai tecnici e delle barriere introdotte appositamente dai marchettari, riescano a funzionare insieme, sia sostanzialmente un miracolo casuale: per cui spesso tocchi riarrangiare i vari pezzetti a turno finché funzionano, senza ben sapere perché.

[tags]tecnologia, adsl, router, siemens[/tags]

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4 commenti a “I computer mi odiano”

  1. bruno:

    I computer non funzionano.
    Mi stupisco spesso di come ci sia gente che si guadagna la vita, con i computer, e di come altra gente ancora ci abbia addirittura fatto i soldi.

  2. Andrew:

    2) Succede anche a me. Al mio vicino di scrivania no. I computer mi odiano.

  3. BlindWolf:

    Donne e calcolatori, gioie e dolori.

  4. .mau.:

    Avevo scritto che io il detto lo ricordavo Donne e calcolatori, solo dolori, ma il commento è stato mangiato.

 
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