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domenica 2 Marzo 2008, 20:33

Toglieteglielo dalle mani!

Oggi questa frase si è applicata due volte!

La prima quando, a cinque minuti dalla fine di Samp-Toro, Cassano ha dato di nuovo di matto: perché è un evidente caso psichiatrico. Già durante la partita si comporta da ossesso, continua a incitare il pubblico, e per festeggiare calcia la bandierina che per tutta risposta gli rimbalza addosso e gli fa pure male; e nel tunnel, a fine primo tempo, cerca la rissa con Di Loreto, che avrebbe offeso l’onore della guardalinee donna, arrivando persino a spingere verso la porta degli spogliatoi avversari – ed è fortunato che Novellino con una mano tiene lui e con l’altra oscura la telecamera.

Poi, a pochi minuti dalla fine, gli fischiano un fallo contro, un normalissimo fallo di gioco, e improvvisamente scatta il raptus: parte coi vaffanculo all’arbitro con gli occhi spiritati, e l’arbitro ovviamente lo espelle. Di lì in poi è un crescendo: grida all’arbitro “uomo di merda”, fa due passi, poi ci ripensa, schiva Barone e cerca di mettergli le mani addosso. Poi si toglie la maglietta e la lancia, cercando di colpire l’arbitro con quella. Fa finta di andar via, poi si rigira e corre di nuovo verso l’arbitro; Rosina (suo buon amico) gli si aggrappa cercando di fermarlo, lui lo sradica, alla fine gli si aggrappano in quattro, compagni e avversari, e lo portano via, anche se a metà percorso, senza preavviso, ha una crisi di pianto e si accascia. Finalmente arriva a bordo campo, e contrariamente al regolamento non va negli spogliatoi, ma resta lì; punta l’arbitro e, in favor di telecamera, gli dice minacciosamente: “Ti aspetto dopo, io sono qui!”, come un qualsiasi tarro che vuole menarti per strada. Per completare la festa, sugli spalti il pubblico doriano individua il capo degli arbitri Collina, lo accerchia, lo insulta, lo minaccia finché gli steward non lo scortano fuori: perché violenza e intemperanze sul campo chiamano con matematica certezza violenza e intemperanze sugli spalti.

Cassano ha gran bisogno di uno psichiatra; ho anche il dubbio che giocare faccia tutt’altro che bene alla sua salute mentale, così come riprendere a correre fece malissimo a Pantani. A Genova e non solo lì, poi, invece di educarlo lo coccolano: prova ne è che di fronte a un episodio che, fatto da un calciatore dilettante su un campetto di periferia, porterebbe alla squalifica a vita, oggi in televisione era già pieno di vallette e commentatori che lo scusavano perché “è un ragazzo” (di ventisei anni) ed “è un patrimonio del calcio italiano”. Già prevedo che una debole squalifica di quattro o cinque giornate sarà bollata come durissima e ingiusta, e tutti ne invocheranno lo sconto in appello, mentre alcuni parleranno anche di complotto contro Cassano e la sua squadra. Certo che se lo portassero veramente agli Europei con la Nazionale, e si facesse una scenata del genere in mondovisione, noi italiani non potremmo più mettere il naso fuori dai patrii confini.

Comunque, c’è anche un altro caso in cui la frase suddetta si è applicata: è che oggi ho aperto il vasetto delle acciughe al verde che mi sono preparato ieri, e non riuscivo più a smettere…

[tags]toro, samp, calcio, cassano, acciughe al verde[/tags]

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8 commenti a “Toglieteglielo dalle mani!”

  1. Hayabusa:

    Eh… come ti capisco.
    (per le acciughe, ovviamente :D )

  2. bruno:

    Si vede che Cassano sta passando dei momenti difficili a casa.

  3. Rikko:

    Senza stare a fare tanti paragoni, Mauro Bergamasco, giocatore della nazionale italiana di rugby, è stato giusto settimana scorsa squalificato per 13 settimane, dopo essere stato beccato a cacciare un dito nell’occhio a un avversario. Stesso metro utilizzato nel calcio, ovviamente…

  4. for those...:

    Rikko, mi pare che non lo abbiano nemmeno “beccato” ma che si sia autoaccusato del fatto. Altre piccole diferenze:
    – nonostante abbia commesso il fatto in nazionale, le 13 settimane le sconta personalmente, saltando qualsiasi impegno. Per la gioia del suo club che lo paga (?) per stare in panca fino alla penultima di campionato, a giugno!
    – non è stato squalificato per episodio violeto ma per “fallo antisportivo”. (come se nel calcio ad ogni simulazione in area o fallo tattico dessero una decina di giornate di squalifica. tempo 3 settimane si giocherebbe a calcio a 5!)

  5. AntiZanzara:

    Mi ha ricordato molto Pasquale Bruno in un derby di una quindicina di anni fa… Sono dei raptus. Pero’ rimangono ingiustificabili.
    Ciao vb, non ti conosco ma leggerti e’ un piacere.

  6. vb:

    Grazie :) Bruno comunque non era pazzo, era solo uno incazzoso, perse la testa – in una partita tesissima come un derby – e si beccò le sue otto sante giornate di squalifica; e credo che l’episodio non fosse nemmeno grave come questo, nel senso che Bruno, pur dicendo di tutto all’arbitro (il famoso Ceccarini), cercando di raggiungerlo e dovendo essere portato fuori di peso come Cassano, non gli tirò la maglietta, non rimase a bordo campo nonostante l’espulsione, e non lo minacciò fisicamente per tutto il resto della partita dopo essere stato espulso… Qui la cosa inspiegabile, che fa parlare di problemi psichiatrici, era che la partita non era particolarmente tesa, il fallo fischiato dall’arbitro a Cassano era normalissimo, insomma non c’era alcun motivo scatenante.

    Solo quattro anni fa, comunque, a Maldonado che riuscì effettivamente a tirare un calcio all’arbitro diedero un anno… Solo che questi sono altri tempi per la disciplina in genere, perdipiù per personaggi “simpatici alle TV” perché alzano l’audience, e temo che sarà già tanto se gli daranno quattro giornate.

  7. Alberto:

    Vb, in cinque anni di arbitraggi in Federazione di tarri che mi aspettavano fuori avvertendomi che sapevano dove abitavo o che ero già morto ne ricordo parecchi. Tutti hanno avuto un menzione speciale sui rispettivi rapporti di gara ma nessuno di essi si è preso più di due o tre giornate. A quei livelli non ci sono le trasmissioni sportive ma bastano le società che chiamano i vertici locali dell’AIA per chiedere sanzioni lievi (senza naturalmente incorrere in violazioni dell’art.1 né dell’articolo 6).
    Poi ogni tanto c’è qualche tarro che passa dall’idea all’azione e qualche direttore di gara che finisce in ospedale ma questo rientra, come nella vicenda Cassano, nella nostra difficoltà di accettare costi immediati salati quando i benefici sono lontani ed incerti.

  8. LUCA:

    Che dire, veramente pietosa la disamina del circo fatto da Controcampo e dalla Tv di Stato. I toni mielosi pro-Cassano erano acqua sporca.
    Speriamo che la Samp, sia di parola e non chieda il fatidico sconticino. Pare che abbia anche sanzionato pesantemente l’enfante prodige incompiuto barese.
    Peccato, ma è meglio che in Nazionale non metta piede.
    Rischiare di rimanere in 10 in una presunta finale, sarebbe per noi sempre di meno tifosi degli Azzurri, una beffa e figura di Merda. Intanto, si ricordano ancora del verdone che l’altro coccolato Re di Roma Totti, buttò in faccia ad un avversario.
    Detto ciò, finisco con una bella risata, quando un RECIDIVO come il Bimbo di Bari Vecchia, va a lacrimare sotto la Sud dei Ciclisti. Forza Toro. Luca

 
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