Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Thu 18 - 23:45
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register
mercoledì 21 Maggio 2008, 11:06

Razzismo

L’idea di rendere reato l’immigrazione clandestina mi pare peregrina: un clandestino che lavora dovrebbe essere regolarizzato, mentre uno che non lavora e non ha lavorato per un certo tempo dovrebbe essere espulso, a maggior ragione se commette reati o vive di espedienti ai semafori; non si capisce a cosa serva metterlo in carcere, se non ad affollare le carceri. Mi sembrerebbe quindi più urgente risolvere il problema per cui l’80% dei clandestini che andrebbero espulsi restano in Italia perché non c’è abbastanza posto nei CPT per accoglierli in attesa di caricarli su un aereo.

Detto questo, sono rimasto indignato dall’offensiva anti-italiana che si è scatenata in giro per l’Europa, a partire dal governo spagnolo; Zapatero, peraltro, è un noto affondatore di gommoni, e sta biecamente sfruttando Berlusconi per rifarsi una verginità con l’ala buonista del suo partito, magari anche impaurito dall’idea che un po’ più di severità alle frontiere italiane comporti più gommoni sulle coste spagnole. Tempo fa, a fare la voce grossa era la Romania; e poi, esponenti politici di mezza Europa. E noi che facciamo? Non solo chiniamo la testa, ma ci facciamo del male da soli, ad esempio mandando a Strasburgo l’inneffabile Agnoletto ad esibire un cartello che dà del razzista al governo scelto da quelli che gli pagano il lauto stipendio, cioè i cittadini italiani: senza vergogna.

Noi, se avessimo ancora un po’ di dignità nazionale, risponderemmo nell’unico modo sensato: tutti insieme, di destra e di sinistra, diremmo a Zapatero e soci che l’Italia ha il diritto di scegliersi il governo che vuole e di adottare le politiche che vuole, nell’ambito dei trattati internazionali che abbiamo firmato; e se li stiamo violando, che ci denuncino nelle sedi opportune (dove l’Italia peraltro perde regolarmente le cause). Ma anche se Zapatero e sodali avessero ragione, non è accettabile che si immischino in questo modo, né che insultino regolarmente l’Italia un giorno dopo l’altro.

Sicuramente in Italia c’è del razzismo, alimentato dall’incapacità delle istituzioni (ma anche di troppi gruppi sociali italiani, a partire dalla sinistra e dalla Chiesa) di distinguere tra l’immigrazione sana e i delinquenti, di aiutare i primi e punire i secondi senza lassismo e senza buonismo. Ma dopo questi giorni mi pare chiaro che in Europa c’è altrettanto razzismo: contro l’Italia e gli italiani.

[tags]razzismo, europa, italia, immigrazione, zapatero[/tags]

divider

20 commenti a “Razzismo”

  1. elena:

    Non credo che in Europa ci sia razzismo contro l’Italia e gli italiani, o meglio, io nelle mie peregrinazioni non l’ho mai percepito, pregiudizi forse, ma razzismo no.

    C’è demagogia un po’ da tutte le parti, questo è vero, però noi italiani non facciamo molto per evitarlo. Per esempio, perchè tutti dicono che l’Italia va bene solo per farci le vacanze? Perchè qui da noi davvero non si ha idea di cosa sia il rispetto delle regole. Noi si cerca sempre la scappatoia, la strada più breve, la furbata, e i “foresti”, i cittadini degli altri paesi europei ormai questo lo sanno, quindi non solo si comportano come e peggio di noi quando sono da noi, ma non ci pigliano sul serio. E questo è ovvio, se siamo noi per primi a non prendere sul serio le nostre regole, rispettandole, come possiamo pretendere le rispettino e ci rispettino gli altri?

  2. Marco:

    Quand’è che Zapatero avrebbe affondato dei gommoni?

  3. elena:

    io mi ricordo benissimo gli “incidenti” di Ceuta, nell’ottobre 2005, dove l’esercito sparò su migranti aggrappati alla rete di confine mentre tentavano di entrare nell’enclave spagnola, 6 morti (per chi volesse più informazioni, basta googlare i nomi delle due enclavi spagnole in marocco).
    Ci furono altre esplosioni di violenza contro i migranti, tanto a Ceuta quanto a Melilla, ma tutto tace, chissà perchè…

  4. simonecaldana:

    Qualcosa mi dice pero’ che la Spagna s’e’ vista ridurre la quantita’ di gommoni in arrivo. /avvocatodeldiavolo

  5. .mau.:

    I gommoni arrivano alle Canarie, ma non ci arrivano perché le correnti oceaniche sono molto peggio di quelle del Mediterraneo.

  6. simonecaldana:

    Pubblicita’ di Tenerife in radio: “Paesaggi esotici, sicurezza europea”.

  7. for those...:

    concordo al 100% con elena. non lasciamoci prendere da vittimismo patriottico. Non c’è razzismo nei nostri confronti ma un atteggiamento di sfiducia. Non abbiamo credibilità proprio per i motivi di cui parla elena.
    Su Zapatero e gli Spagnoli stendiamo un velo pietoso. Anche se – da quel che ho potuto trovare in rete – le ultime morti nelle 2 enclave spagnole risalgono a 2 anni fa, ci sono stati 35 morti. La maggior parte dei quali uccisi dalle forze dell’ordine. Si facessero un bel esame di coscienza!

  8. D# AKA BlindWolf:

    @Elena (commento #1): con i prezzi che abbiamo ormai non andiamo più bene neppure per le vacanze.

    Zapatero ha sicuramente detto la stroxxata. Ma non per razzismo contro gli italiani. Il motivo è un altro: il facile tiro al Berlusca (non che lui non se le cerchi, per carità…)

    Il “razzismo contro gli italiani” sicuramente qualche testa bacata ce l’ha, ma non esiste un grande complotto contro il Bel (?) Paese. Il complotto razzista è un luogo comune, magari un po’ piangioccione.

    Negli ultimi mesi ho partecipato a dei tornei internazionali di korfball ( http://korfball.blog.de/2008/05/12/germany-u19-wins-4-nations-4164662 ).
    All’Europa Cup in Germania ad ogni decisione arbitrale non compresa i miei compagni di squadra inveivano dicendo “ce l’hanno con noi perchè siamo italiani”; poi ho scoperto che non conoscevano bene le regole. Ma il razzismo era una buona scusa.

    L’unica caratteristica comune a tutti i popoli italiani dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e dal Veneto alla Campania è il vittimismo.

  9. Attila:

    Ma il geverno presieduto da Zapatero all’epoca dei tentativi di “infiltrarsi nelle enclavi spagnola”, diede in un primo tempo la colpa alle autorità marocchine, le quali avrebbero aperto il fuoco contro i poveri migranti… salvo poi controllare che i proiettili in corpo a parecchi dei caduti non erano in dotazione alle forze locali, ma ad altri…

    Le statistiche confermano che è stato un ottimo deterrente per comprimere le ondate… chissà se rientra negli standard europei?

  10. Agu:

    E’ un po’ forte quello che penso e scrivo …… ma forse sarebbe meglio per l’Italia uscire sall’unione Europea e farsi e fatti Suoi senza interferenze, multe ecc, da Brusselles!
    Quote latte, come devono essere le zucchine, i pomodori le nostre leggi ecc. ecc.
    Quest’unione, che ricordiamocelo ci costa …. e non poco, forse stà facendo un po’ acqua da qualche parte.
    Ok per l’Euro ormai c’è ma le interferenze Spagnole, Olandesi, Tedesche e poi magari Rumene ecc. sarebbe meglio darci un taglio netto.

  11. napule:

    agu la soluzione è molto semplice, emigra in swizzera e chiedi la cittadinanza.

  12. mantopelo:

    Torino 22 maggio 2008, h 9, via Pianezza all’altezza del carcere delle Vallette.
    Per puro caso evito di venire tamponato da una Golf di zingari (li chiamo col loro nome); sono fermo allo stop per immettermi in via Pianezza, loro lo bruciano completamente, li intravedo con la coda dell’occhio e riesco a spostarmi in tempo.
    Guardo, smadonnando il relitto di auto; bollata ovunque, vetro post dx sfondato e sostituito da un sacco di plastica, abbaglianti e antinebbia accesi. Una testolina biondissima che esce dal finestrino ant dx attira la mia attenzione sugli occupanti: giovane zingara al cellulare al volante, al suo fianco una seconda donna più anziana con 2 bimbi sui 2-3 anni in braccio che saltano e zompano (uno, biondissimo, si spencola fuori dal finestrino), seduti dietro un’altra donna e altri 2-3 bimbi piccoli. Allibito li seguo con lo sguardo mentre mi superano e bruciano anche il semaforo (ROSSO) che permette di svoltare verso il carcere…..
    Sul lato destro della strada, tre dico tre auto dei Vigili Urbani di Torino ignorano completamente il tutto, spasmodicamente impegnati come sono nei controlli su di una normalissima Punto con una normalissima signora sui 40 alla guida…..
    E poi mi si parla di razzismo… e poi mi si parla di “disprezzo per le istituzioni ..
    Buongiorno a tutti.

  13. agu:

    @ napule;
    bè certo per me sarebbe anche facile, il confine è a pochi chilometri!
    Ma non penso sia così che si risolvono certi problemi ….!
    Sarebbe meglio invece affrontarli, per cercare di superarli e denuciare che approfitta di certe situazioni di privilegio, per badare ai fatti suoi e non al fine per il quale ha ricevuto un certo mandato.
    Ora si parla di “Razzismo” …. tutti, in qusto periodo, stanno parlando del “razzismo” e nessuno che ha il coraggio di urlare “Si sono razzista! Lo sono e lo sarò sempre nei confronti di chi urla il suo DIRITTO in senso lato senza praticare anche il suo DOVERE e senza alcuna distintinzione di etnia!”

  14. vb:

    Mantopelo: E poi i vigili si stupiscono se la gente in piazza Vittorio li prende a insulti e sputi… Il problema però è far capire alle istituzioni (perché alle persone che si comportano in quel modo, rom o meno che siano, non ci riuscirai mai) che o si mettono d’impegno a reprimere quel genere di comportamento, o tra poco anche la gente normale smetterà di seguire le regole.

  15. mantopelo:

    @ vb; ah si certo… io parto dall’assunto che “razzista” so di esserlo (nel senso etimologico del termine, e sfido francamente chiunque a dimostrarmi di non esserlo). A prescindere poi da ciò, mi girano le balle perchè per un pelo non mi demoliscono l’auto -di qualunque razza fossero!-.
    Ma mi indigna a morte il comportamento degli esimi VV.UU. che si comportano tra il pilatesco (mi volto per non vedere, sotto il loro naso!) e peggio (molto più sicuro fare multe con la telecamera o assediare in tre equipaggi una quarantenne che va al lavoro).
    e poi mi incazzo con me stesso, che ancora mi indigno per ‘ste cose…

  16. Alberto:

    vb, mi hai dato un’idea geniale! Da oggi quando qualcuno dirà che non è d’accordo con me gli dirò che la sua è “una forma di razzismo nei confronti delle mie opinioni“. ;-))
    Scherzi a parte, forse sarebbe il caso di usare la parola razzismo in modo più adeguato, specie quando, come oggi, di razzismo vero in giro ce n’è parecchio e non solo in Italia.
    Venendo al merito della questione, terrei conto del fatto che l’Unione Europea non è solo un accordo economico-commerciale (anche se a molti fa comodo pensarla così) ma si basa su valori comuni che speriamo a breve saranno anche sanciti in una Carta Europea. Avendo noi aderito all’Unione Europea siamo tenuti a rispondere non solo nelle sedi competenti, ma anche al di fuori di quelle sedi, di comportamenti che vìolino quei valori comuni. Zapatero ed i suoi ministri possono anche avere torto ma, come qualunque altro cittadino dell’Unione Europea, ha il pieno diritto anzi il dovere di immischiarsi nei fatti italiani perché sono a tutto diritto anche fatti suoi. E’ vero che la cultura del “non immischiarsi” è molto italiana ma è un pezzo della cultura italiana che mi lascereri volentieri dietro le spalle.
    Io credo che la dignità nazionale si difenda soprattutto prendendo le distanze da chi ci governa quando, a torto o a ragione, crediamo che stia venendo meno a certi valori comuni, dimostrando in ciò di essere un paese nel quale vi è ancora una ricchezza democratica ed un dibattito.

  17. Alberto:

    Caro mantopelo,
    ti faccio una semplice domanda. Immaginati di essere un vigile un cui collega è finito pochi giorni fa in ospedale perché picchiato da un gruppo di benestanti bevitori di mojito e ti sei pure preso gli insulti di forumisti e blogger che dicevano che la colpa non è delle grandissime puttane delle mamme degli scimmioni di Piazza Vittorio ma delle istituzioni che non capiscono il dramma umano di chi non ci ha voglia di fare cinquanta metri a piedi, perché la fidanzata ci ha i tacchi alti, e quindi posteggia sulle rotaie del tram. Se tu fossi quel vigile ti metteresti poi all’inseguimento di un gruppo di zingari su una macchina scassata? Sinceramente lo faresti? Massimo apprezzamento per chi lo fa lo stesso, ma quando uno vede un tale disprezzo per le istituzioni è difficile pensare che decida lo stesso di fare l’eroe.
    Evitiamo per decenza e dignità di dire poi che la colpa di questo è del vigile che fa la multa, la colpa è delle agenzie di socializzazione, famiglia, scuola, media, che non ne vogliono sapere di abituarci all’idea che vivere in un contesto sociale impone certi limiti alla propria libertà.

  18. Mantopelo:

    @ Alberto (senza polemica sterile o acrimonia, giuro)

    basta con ‘sta storia che “la colpa è sempre di qualcun altro”, di chiunque tranne che mia… davvero, basta! il VV UU il lavoro se lo è scelto, non c’è stato deportato per ukase, e tra i doveri (si, proprio i DOVERI, sono di vecchia scuola) che la sua professione impone non mi risulta ci sia quella di voltarsi dall’altra parte, scegliere il rischio minore o tirare a campare fino al 27. Forse un tempo poteva pensare di fare il netturbino in quel modo, ora nemmeno più quello.
    Fai bene a chiedermi direttamente di immaginare di essere lui, ti rispondo altrettanto direttamente: si me lo immagino, anzi diciamo che ho qualche esperienza e trascorso come “ex” ufficiale (in SPE, quindi mica tanto ex), un fratello tuttora in servizio per lo stato (e mica l’esercito) e ben più esposto di un VV UU… si, senso del dovere e della responsabilità personale ce li ho, DNA e EDUCAZIONE.
    Proprio per questo mi permetto di dire BASTA a tutta ‘sta gente che per far quadrare la cassa del Comune (il mio, come altri) è buona per es. a fare agguati con la telecamera a chi svolta a sinistra da via Cernaia in corso Palestro -ben nascosti dietro le colonne dei portici o in una anonima panda parcheggiata in divieto di sosta- ma di affrontare a muso duro 4 “piciu” piemontesismo spero chiaro debosciati col SUV in 3° fila mentre si sbronzano e scassano le palle agli abitanti della zona… quello no.
    Allora cerchiamo di capirci tra tutti; il disprezzo per le istituzioni, è come tutto coimputabile a mezzo. 50% alle “istituzioni” (e magari le identifichiamo una a una nomi e cognomi? il gioco all’ammasso non serve a nessuno) che si sono svilite da sole, e 50% a noi, il privato cittadino che parla ma si volta dall’altra parte, quello che non vuole noie, che c’ha famiglia. Il resto come vedi (quelli del SUV, i ROM di cui ecc) nemmeno li prendo in considerazione per discutere di responsabilità. Troppo comodo, tutto troppo comodo.

  19. Alberto:

    Mantopelo,
    Giustissimo non dare sempre la colpa agli altri ma allora, per coerenza, non diciamo che la colpa della mancanza di rispetto delle istituzioni in quanto tali è nostra solo al 50%. Diciamo che è nostra al 100% e se proprio dobbiamo trovare correi troviamoli nelle nostre mamme e nei nostri papà, nei nostri insegnati scolastici, in chi non ci ha spiegato che le istituzioni sono il collante della società e non rispettarle significa non rispettare gli altri componenti della società.
    I vigili che fanno gli “agguati”, come tu li definisci, sono persone che fanno il proprio mestiere che comprende il fatto di far rispettare il codice della strada. Se è vietato svoltare a sinistra da Via Cernaia a Corso Palestro benissimo fanno i vigili a fare la multa a chi non rispetta quel vincolo e come cittadino mi indignerei se non lo facessero. Sarebbe certamente bello che i tutori dell’ordine riuscissero a perseguire e punire tutte le violazioni di legge ma sarebbero certo aiutati se le violazioni delle regole comuni, dalla svolta vietata al falso in bilancio, non fossero il nostro passatempo preferito.

  20. mantopelo:

    @ alberto….confermo; troppo comodo, tutto troppo comodo
    e se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata un trattore…

 
Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike