Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Sat 20 - 17:04
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register
sabato 6 Settembre 2008, 09:53

Contrattempi

Ieri era il giorno delle visite: infatti, il progetto per cui sono qui è legato anche allo studio della lotta all’AIDS e dell’accesso ai medicinali, e così ogni tanto mi aggrego al gruppo che va a incontrare chi lavora sul campo.

L’inizio di mattinata, però, va raccontato perché è molto indicativo di come funziona la vita in Africa. Infatti, dovevamo alzarci, prendere la macchina parcheggiata sotto casa, guidarla per due-isolati-due fino all’ufficio, dove l’autista nero doveva prenderla in consegna e portarci tutti alla prima visita.

E invece, ci siamo alzati, siamo scesi (ieri mattina funzionava addirittura l’ascensore), abbiamo preso la macchina, e immettendoci da bordo strada nel caotico traffico di Maputo abbiamo centrato col nostro fuoristrada una vecchia berlina verde che ha stretto di colpo; nulla di grave, data la velocità minima, ma un copricerchione è saltato per aria ed è rimbalzato in giro. Ci siamo fermati, abbiamo contato i copricerchioni delle due auto, e ce n’erano quattro per ognuna: abbiamo concluso che o quello volato via era stato frutto di magia, oppure era lì abbandonato per terra in mezzo alla strada e in realtà non ci eravamo toccati.

Fatti i due isolati, siamo arrivati all’ufficio; lì ci hanno detto che c’era un po’ di casino perché il giorno prima erano andati a rubare in casa a uno degli italiani che lavorano lì; l’inferriata che proteggeva l’ingresso era rotta da settimane e non era mai stata riparata dai padroni di casa, e comunque si sospetta che siano state le guardie del palazzo. Hanno portato via un computer e un proiettore, e l’ultimo backup era di dicembre: costernazione.

Quindi, uno dei due autisti dell’ufficio era stato mandato a riparare la porta di casa del derubato; l’altro doveva essere lì per noi, ma non c’era perché, secondo le segretarie, era andato un attimo a trombare. Non scherzo: l’autista è un gran bel ragazzo, quindi quasi tutti i giorni, stazionando davanti all’ufficio, rimorchia una tipa per strada, si appartano, trombano un po’ (non so dove, onestamente) e poi lui torna in servizio.

Pertanto, con già mezz’ora di ritardo, siamo partiti noi, due donne bianche e il sottoscritto a proteggerle, per andare in uno dei bairro lontani. Per fortuna il posto che cercavamo non era tra le casupole del bairro, ma sulla strada principale che collega Maputo al nord del paese, quindi non era pericoloso arrivarci. Però ci è andata bene, anche perché siamo riusciti ad evitare i posti di blocco della polizia: non avevamo gli specchietti (li hanno rubati tre giorni fa dalla macchina parcheggiata) e ciò, almeno per i bianchi, è causa di multa immediata; dovevano essere sistemati dall’autista di cui sopra, ma avete capito che non è molto affidabile.

Andando via, abbiamo chiesto se serie così di imprevisti accadevano spesso: la risposta di chi vive qui è stata “tutti i giorni, basta farci l’abitudine”.

P.S. Il posto dove siamo andati è un ospedale rionale per malati di AIDS realizzato e gestito dalla Comunità di Sant’Egidio, con fondi donati da alcune ONLUS torinesi. Gli stessi abitanti del posto dicono che, fatta 1 la quantità di aiuto concreto fornita contro l’AIDS dall’apposita agenzia ONU finanziata dai contribuenti mondiali, quella fornita da Medici Senza Frontiere è tipo 5, e quella fornita da Sant’Egidio è tipo 100. Sapevatelo.

[tags]viaggi, mozambico, maputo, africa, contrattempi, aids[/tags]

divider

3 commenti a “Contrattempi”

  1. Fabrizio:

    Fammi capire. Con tutti i problemi e per come mi par di capire siano integre le auto, la polizia si preoccupa degli sspecchietti ?!?!? Come quando a Napoli venne emessa ordinanza che vietava di fumare nei parchi con l’immondizia tutt’attorno?

  2. vb:

    Beh, ogni scusa è buona per scucire una multa da circa 30 euro (o una corrispondente “mancia” per evitarla), specialmente ai cooperanti bianchi stranieri, che sono quasi gli unici che possono permettersi di pagarla… Il punto non è certo lo specchietto :-)

  3. simonecaldana:

    Come in Italia, del resto.

 
Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike