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venerdì 26 Settembre 2008, 14:53

Prezzi cinesi

Stamattina ero in ufficio da Glomera, e per pranzo mi hanno portato al ristorante pizzeria cinese Millefiori di via Stradella; un posto normale, ben tenuto, con le pareti dipinte da poco e i tavoli (generalmente deserti) in ordine. Bene, il pizzaiolo cinese in cinque minuti ci ha sfornato quattro pizze al tegamino, di dimensione normale, ottime, condite nei modi più vari, che ci siamo portati via; prezzo totale, 11,30 euro con tanto di scontrino.

Sarà sicuramente vero che, pur con gli scontrini, si tratta di imprese a conduzione familiare che risparmieranno (o evaderanno?) contributi e balzelli vari; la stessa cosa, peraltro, si può dire delle tonnellate di club e circoli Arci gestiti da italiani e spuntati come funghi in questi anni, che però hanno quasi sempre prezzi da ristorante quattro stelle.

Insomma, sul come facciano i cinesi-italiani a mantenere prezzi tanto ridicoli si intrecciano sempre molte teorie; generalmente si va a parare sul fatto che, in un modo o nell’altro, sono malvagi evasori che rubano il lavoro agli italiani-italiani e dovrebbero essere visitati tutti i giorni dalla Finanza, come mi ha detto l’altra settimana il mio parrucchiere mentre, per i venti euro chiesti per tagliarmi i capelli, mi faceva una ricevuta non fiscale su un pezzo di carta da formaggio.

Qualcuno ha delle idee migliori?

[tags]economia, italia, cina, pizza, evasione fiscale[/tags]

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6 commenti a “Prezzi cinesi”

  1. D# AKA BlindWolf:

    Se mi ricordo bene ho mangiato lì anch’io un paio di volte con un amico che allora lavorava a ToWi, e mi diceva che appena i cinesi avevano rilevato il locale dalla proprietaria precedente la pizza era terrificante… poi la ex proprietaria ha insegnato loro come cucinare pizze e focacce e la qualità è salita notevolmente.
    Se ricordo bene a pranzo hanno il menu pizza a prezzo speciale.

  2. Attila:

    Vb, spero tu abbia preso una pizza senza prodotti caseari a guarnizione… ultimamente hanno trovato che quelli cinesi ti si appiccicano un po’ al palato…

  3. D# AKA BlindWolf:

    Non si attaccano se hai il palato rivestito del cromo esavalente della Dora.

  4. mfp:

    vb, i miei due centesimi (ie: parlo per ignoranza, pero’ mi butto): i cinesi sono una comunita’ chiusa (vedi medico cinese, insegnante cinese, etc)… come gli ebrei… non so come funziona tra i cinesi, ma gli ebrei romani si radunano settimanalmente per risolvere i problemi della loro comunita’ locale. Semplificando: se per esempio un giovane si vuole sistemare con la sua donzella, il vecchio con i soldi si offre di dargli il necessario (prestito, ovviamente) per aprire un negozio… e spesso il tipo di negozio e’ scelto insieme agli altri in base alle necessita’ contingenti della comunita’… se per esempio il giovane finisce a vendere mozzarelle, tutti gli ebrei compreranno le mozzarelle da lui, così come lui fara’ shopping da loro per contraccambiare. In pratica i soldi che finiscono nella comunita’ ebraica… ci rimangono per sempre :)
    Secondo me con i cinesi funziona in modo analogo – ovvero la vita gli costa di meno e/o hanno meno rischi d’impresa e/o altri possibili effetti – solo che gli ebrei… ehm… fanno prezzi “di mercato”… tirano la corda… e quindi non li distinguiamo dagli altri negozi, non ce ne accorgiamo; mentre invece i cinesi attribuiscono personalmente un valore alle cose che vendono. E questo mi sembra in linea con le filosofie orientali…

    D#

    Quanti impacchi di acqua della Dora consigli per stare tranquilli? Ho il palato foderato dai metalli pesanti che si trovano anche nelle macine del mulino bianco… pero’ vorrei rinforzare il tutto con il cromo esavalente… non si sa mai cosa si trova nel cibo al giorno d’oggi.

  5. simonecaldana:

    Non hanno un’auto e un appartamento a testa.

  6. D# AKA BlindWolf:

    @mfp: mah, secondo l’ARPA il cromo esavalente nella Dora non esiste. Ma è la stessa agenzia che non ha trovato tracce di diossina nel rogo De’Longhi (perbacco, un incendio all’aria aperta più efficiente di un inceneritore). Comunque sembra che sia un regalo della stessa simpatica ditta che da Dicembre scorso ha 7 morti in più sulla coscienza.

    Per quanto riguarda i metalli nelle merendine: i risultati vanno presi un po’ con le molle, dato che lo stesso ricercatore che ha fatto le analisi ha detto che ha analizzato una confezione a scopo esplorativo e che non è da considerare una statistica attendibile.

 
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