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mercoledì 13 Luglio 2011, 22:54

Prima o poi doveva accadere

Oggi abbiamo ricevuto la nostra prima lettera anonima di ingiurie, anzi due, una indirizzata al “Movimento Grillo 5 Stelle” e una personalmente a me. Sono scritte dalla stessa mano, ripetono all’infinito che “No Tav = merde” e danno al sottoscritto del “bastardo”, e così via.

Credo che si tratti di un semplice squilibrato e non do certo peso a queste cose, però in un momento in cui le lettere minatorie volano da ogni parte (son quasi deluso che nella mia non ci fossero proiettili) mi pare opportuna una riflessione: che i toni di questa faccenda sono diventati davvero troppo alti, da parte di quasi tutti. So che non tutti hanno gradito il nostro comunicato della scorsa settimana dopo gli scontri di Chiomonte, giudicandolo troppo poco schierato contro la polizia, ma continuo a pensare che chi ha assunto ruoli istituzionali debba portare per quanto possibile parole di calma e di pace.

Certo, stamattina abbiamo “audito” Virano, insieme a due commissioni del Consiglio Comunale, ed è stata un’esperienza frustrante; lui ha avuto un’ora e mezza per parlare, poi a noi sono stati concessi due minuti per fare domande – che io peraltro ho devoluto al professor Angelo Tartaglia, che è stato così gentile da venire in qualità di nostro esperto.

Virano è un ottimo affabulatore, e ha i media ufficiali ai suoi piedi (vedasi lo spot senza contraddittorio che anche oggi gli ha dedicato La Stampa); la verità è che anche i consiglieri della maggioranza sono usciti dalla sala piuttosto perplessi per la quantità di fattori indefiniti che ormai aleggiano attorno al progetto. A fronte delle richieste di giustificare il senso economico dell’opera, lui ha risposto “stiamo ultimando il nuovo business plan”… adesso?

La perla per me poi è stato il nuovo fasaggio dei cantieri, secondo cui la linea dovrebbe entrare in servizio nel 2025 avendo realizzato solo il tunnel di base e la galleria Buttigliera-Rivalta-Orbassano, e così restare per cinque o dieci anni. In pratica, tutto questo fantasmagorico traffico che rende necessario investire 20 miliardi di euro nel Tav sarebbe talmente esiguo da poter tranquillamente entrare nel passante ferroviario di Torino, nonostante esso sarà (da piani) già occupato da un treno ogni pochi minuti per il servizio ferroviario metropolitano, e dove i merci sfreccerebbero tranquillamente davanti ai marciapiedi sotterranei di Porta Susa pieni di gente in attesa del treno. Mah…

[tags]no tav, comune, virano, tensione[/tags]

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3 commenti a “Prima o poi doveva accadere”

  1. Claudio C:

    La TAV è il futuro, la TAV è il progresso, i NO TAV sono dei retrogradi….e ve lo scrivono tramite “snail mail” (la posta cartacea) scritta a mano (niente Word).

  2. mike:

    Caro VB, io per otto anni ho preso il treno da Alpignano per andare al Poli ed al mattino pur essendoci un treno passeggerti ogni 15/20 minuti di solito riuscivano ad infilargli in mezzo un merci, a volte si arrivava in stazione con un merci sul binario di precedenza. Ogni tanto passavano degli strani oggetti che sembravano due Fiat 238 saldati assieme e con le ruote in ferro anziche gli pneumatici.

  3. Pippo:

    Facciamo il TAV perché se no restiamo isolati dall’Europa.

    Basta dire a chi pronuncia questa frase:”Ha ragione, infatti la Val Susa è proprio isolata adesso. Pensi che ha già una ferrovia, due strade statali e un’autostrada!”
    Io proporrei anche un aeroporto, secondo me Perino sarebbe d’accordo.
    La butto sul ridere perché veramente Virano, il governo regionale e nazionale, la finta opposizione del PD, la Confindustria, sono diventate delle macchiette ridicole.
    L’unica spiegazione che mi riesco a dare verso l’accanimento del fare quest’opera è che avranno fatto delle promesse alla mafia per i cantieri.
    E qui non mi fa più ridere.

 
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