Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 19 - 19:03
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 27 Febbraio 2012


lunedì 27 Febbraio 2012, 13:50

La rabbia a Torino

Quando si parla di ordine pubblico è dovere di tutti mantenere la calma, senza generalizzare. Non esiste la “polizia assassina”, però esistono situazioni in cui il comportamento delle forze dell’ordine, della magistratura e delle istituzioni in generale suscita molte domande; ed è giusto cercare di capire. A Torino, il clima è sempre più teso; e colpisce come in una sola settimana si siano verificati in città ben tre episodi di violenza che hanno coinvolto le forze dell’ordine.

Delle cariche di sabato sera a Porta Nuova si sa già molto; ci sono immagini che fanno vedere come la carica parta a freddo, senza apparente motivazione, e poi la seconda carica e il lancio di lacrimogeni che finiscono dentro il treno, con conseguenze immaginabili. L’ultima carica, secondo le testimonianze, pare essere stata fatta alle spalle, quando le persone – molte nemmeno No Tav, solo normali viaggiatori – stavano salendo tranquillamente sul treno. E’ inquietante sapere che il capo della polizia ferroviaria di Torino è il questore Spartaco Mortola, tristemente famoso per i fatti della scuola Diaz al G8 di Genova, condannato in primo e secondo grado e assolto in Cassazione. E qui la domanda è ovvia: ma è proprio il caso di farlo lavorare a Torino in questo momento?

Il secondo fatto è successo venerdì pomeriggio: un gruppo di studenti, in protesta per i tagli al diritto allo studio, cerca di entrare in Comune per attirare i giornalisti e tenere una conferenza stampa. Scoppia un parapiglia nel quale gli studenti accusano la polizia di averli malmenati gratuitamente, mentre due vigili restano contusi. In questo caso non possiamo sapere cosa sia successo esattamente, ma è l’ennesimo episodio di scontri tra cittadini e forze dell’ordine per motivi politici.

Il terzo fatto risale a lunedì sera: allo stadio, al termine della partita Torino-Sampdoria, in un clima assolutamente pacifico e di grande festa per la vittoria dei granata, un tifoso della curva Maratona scavalca la recinzione per prendere la maglia lanciata da un giocatore. Non sarebbe successo nulla, ma l’intervento delle forze dell’ordine si conclude sotto gli occhi di migliaia di persone ancora sugli spalti, con il tifoso portato via di peso. Su questa vicenda abbiamo anche presentato una interpellanza, dato che il sindaco ha comunque la responsabilità di vigilare sulla gestione dell’ordine pubblico; è giusto combattere con fermezza la violenza negli stadi, ma che senso ha un intervento di questo tipo in una situazione assolutamente pacifica?

Sono episodi diversi, ma accomunati da un clima di tensione crescente e dall’allargarsi della fascia di sfiducia verso l’operato delle forze dell’ordine: ormai sono decine di migliaia a Torino le persone che non si fidano più. E’ una situazione molto pericolosa, e dovrebbe far riflettere tutti sull’opportunità di fermarsi un attimo, di evitare da tutte le parti, politica compresa, il muro contro muro; uno scontro continuo e generalizzato che sarebbe subito strumentalizzato da chi auspica il regime del manganello.

Stamattina nel “cantiere” di Chiomonte è caduto un ragazzo, è gravissimo al CTO, e i lavori non sono nemmeno stati fermati, quando normalmente la magistratura, per molto meno, sequestra il cantiere per secoli. Il cantiere sta venendo allargato con procedure da stato di polizia, perché se si deve lavorare su un terreno privato si fa un esproprio, non si arriva con una lettera del prefetto che te lo requisisce. Sembra che le istituzioni facciano tutto il possibile per fomentare la rabbia delle persone. Perchè?

[tags]no tav, chiomonte, violenza, polizia, torino, porta nuova[/tags]

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike