Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Thu 25 - 11:16
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register

toblòg

toblòg <<>> fotoblòg

Blog sospeso!
Il mio blog attuale:
Near a tree

Su di me
Chi è vb?
Cos'è toblòg?
Cos'è fotoblòg?
La mia home page

toblòg per e-mail
Lascia la tua e-mail per essere avvisato in automatico dei nuovi post di toblòg.

Cerca in toblòg

Gravitazioni
Elena
Simone, Rutto, Gaglia,
Dumbo, Lobo, Sciasbat,
Fabbrone, Susan, Bruno
.mau.
Dariofox, Matteo
Lenders
Fraser, Mugly, Laurence
Thomas, Bret, Esther, Wendy, Karl A., Ross

Aggregami! RSS 0.92 RSS 2 RDF

[powered by b2 + molte modifiche - login]

The Bitter End
Numero 10 - 20 Maggio 2003 (Martedì), 19:20

Vecchio Commonwealth Oggi su fotoblòg

Vecchio Commonwealth

Molto inglese.

Dunque, occhèi. I marines non c'erano, per il momento è tutto tranquillo. Ma nonostante questo, il resto della storia iniziata ieri sulle principali corporation americane in materia di telecomunicazioni e loro controllo dovrà attendere ancora qualche giorno, per lasciare spazio alla solita, tragica storia di armi e di violenza.

La storia l'avrete sentita certamente, anche perchè ricapita ciclicamente; un tabaccaio (un gioielliere, un farmacista) solo in negozio di sera; un paio di giovani più o meno sbandati, più o meno drogati; una pistola; un morto. Alle volte, il morto è uno dei rapinatori; alle volte, il morto è il negoziante.

Tutto qui, dieci, massimo trenta secondi, un attimo, un flash. E' abbastanza pero' per creare strascichi infiniti: ore di assedio dei giornalisti, giorni di discussione tra la gente, mesi di ospedale per quelli che non ci sono restati secchi, anni di processi per i responsabili, dall'una o dall'altra parte.

Alla fine però la questione è sempre quella: e se dietro a quel bancone ci fossi io?

Allora, diciamo subito che a me non è mai piaciuta la retorica del povero diavolo che, reietto dalla società e dalle discriminazioni sociali, va a fare una rapina perchè è costretto dalle circostanze. Come dimostrano le migliaia di immigrati che invece di fare gli spacciatori vanno a spaccarsi il culo facendo i muratori e i facchini - cosa che i nostri bravi ragazzi disagiati non prendono nemmeno più in considerazione - una strada legale, volendo, si trova persino nei periodi di crisi.

In altre parole, so che farà effetto, ma resto convinto che uno che sceglie volontariamente di andare a fare una rapina, specialmente se con un'arma in tasca, sceglie anche volontariamente di prendersi i suoi bravi rischi. Incluso quello di farsi sparare. E che ci può essere pietà, ma non rispetto o tolleranza, per chi per primo sceglie di porsi al di fuori delle regole di convivenza civile al punto da mettere la vita di qualcun altro a rischio per denaro. Ed è vero che, come dicono le associazioni di categoria, parlare dalla poltrona è sempre facile, e che non sparare vuol dire molto spesso farsi ammazzare per due lire.

Però... in questo caso esiste anche un però. Perchè in questo caso, leggendo bene i racconti, scavando tra le raccolte di firme leghiste e le dichiarazioni ad effetto come "scenderemo in piazza se proveranno a processarlo", si scopre che non siamo di fronte al solito caso del negoziante che spara per primo per paura o per difesa. Stando ai racconti, si scopre che in questo caso il tabaccaio di Milano non si è accontentato di sparare ai rapinatori e metterli in fuga, ma è uscito fuori dal negozio, li ha inseguiti di corsa per duecento metri, e ha piazzato le sue pallottole nella schiena del rapinatore che fuggiva, per ucciderlo.

E allora, forse bisogna abituarsi a pensare che non tutte le rapine che finiscono in tragedia sono la solita rapina finita in tragedia, ma che, come in tutte le cose della vita e della legge, bisogna capire, distinguere, individuare le scelte personali. Magari sono scelte prese in un attimo; magari sono effetto dell'adrenalina o della rabbia. Ma se questo non è omicidio volontario - un assassinio, in altre parole - non si capisce cosa sia.


Musica di supporto: ovviamente The Bitter End dei Placebo. Che siano maledetti davvero o più probabilmente maledetti per finta commerciale, resta sempre un gran pezzo.


--vb.

<< Il telefonino della libertàAgonia portale >>

<Commenti>

Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero.
Simone Caldana
20 Maggio
20:15
Io ho sempre pensato che se mi trovassi faccia a faccia con uno armato di coltello (coltello, eh, perche' pistola non c'e' storia) per la strada uno dei due non ne uscirebbe vivo.
 


<Lascia un commento>
Nome E-mail
Url
Testo
Auto-BR (vai a capo a fine riga)

Oggi
Cambio di blog

Nel passato recente
14/4Lo schermo
13/4Fine (I feel)
27/3Rottami
25/3Perso e tradotto
6/3Una salita a Superga
15/2Miracolo a Torino
31/1L'Italia che filtra gli IP

Recenti su fotoblòg

Molto inglese.Attacco degli UFO?Anche qui!
La città vista dall'alto.Scappando dai cavi.La baia di Wellington.
Sull'Oceano al tramonto.Un albero sul cielo in fiamme.Un foro di luce sulla città.

Archivi
Aprile 2006
Marzo 2006
Febbraio 2006
Gennaio 2006
Dicembre 2005
Novembre 2005
Ottobre 2005
Settembre 2005
Agosto 2005
Luglio 2005
Dicembre 2004
Ottobre 2004
Settembre 2004
Aprile 2004
Marzo 2004
Febbraio 2004
Gennaio 2004
Dicembre 2003
Novembre 2003
Ottobre 2003
Settembre 2003
Agosto 2003
Luglio 2003
Giugno 2003
Maggio 2003

Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike