OVERCLOCKING F.A.Q. a cura di Simone Tugnoli simonet@tin.it simone@bellquel.bo.cnr.it http://bellquel.bo.cnr.it/~simone Vers. 4.0 del 23/4/1997 NEWS ! : Sono arrivate le schede madri con chipset Intel 430TX ! Pro e contro alla sez. 2.8 Intel ci ha di nuovo fregati con gli MMX ? Alcuni mi dicono che... sez 2.9 Piastre a 75/83Mhz ? Vedere sez. 2.5 di questo documento, e le prove ed impressioni alla sez. 2.7. Dopo numerose richieste ecco come rendere i timing della RAM piu’ aggressivi. Sez. 2.15 ____SOMMARIO____ 1.1 Cosa si intente per overclocking 1.2 I pericoli dell’ overclocking 1.3 Precauzioni 2.1 Overclocking del Bus ISA 2.15 Come “spremere” la RAM 2.2 Overclocking dei processori 80486 2.3 Overclocking dei processori Pentium® 2.4 Overclocking dei processori Cyrix® 6x86 2.5 Le nuove piastre a 75Mhz 2.6 I Pentium MMX (P55C) 2.7 Esperienze con piastre a 75 e 83Mhz : siamo davvero pronti per queste velocita’ ? 2.8 Intel 430TX : supera davvero il 430HX ? 2.9 I Pentium 166MMX sono overcloccabili ? 1.1 Cosa si intente per overclocking Con questo termine ci si riferisce a quella operazione che forza un componente elettronico a lavorare a frequenze maggiori da quelle nominali (ma comunque ampiamente tollerabili). Qualsiasi componente puo’ essere spinto al limite, ma generalmente questa tortura in un PC e’ riservata principalmente alla CPU. 1.2 I pericoli dell’ overclocking Sottoponendo un componente elettronico a tale stress, anche se comunque tollerabile, si possono avere delle controindicazioni. Per prima cosa la temperatura del componente aumenta. Cio’ e’ dovuto al fatto che, se una CPU a 66Mhz in un tempo T1 esegue un numero n di operazioni, ad una frequenza maggiore, diciamo 80Mhz, nel medesimo tempo T1 eseguira’ un numero di operazione maggiori di n, quindi produrra’ piu’ calore, che deve essere in un qualche modo smaltito, pena pericolosi surriscaldamenti. Inoltre, spingendo i componenti elettronici oltre i limiti imposti dalla fisica, si possono infliggere gravi danni irreparabili ai transistor. Questo, ovviamente, in teoria ! 1.3 Precauzioni ..... A parte il buon senso che ci puo’ far evitare di sottoporre a cremazioni le CPU oggetto di overclocking (come in tutte le cose, l’importante e’ non esagerare.... Vedere tabella che segue) ci sono pero’ dei piccoli accorgimenti che possono rendere l’overclocking un’operazione quasi completamente sicura. La maggioranza delle CPU dei PC monta un dissipatore metallico. L’ideale sarebbe andare in un negozio di elettronica ed acquistare un dissipatore (delle dimensioni adeguate!) dall’elevato coefficiente di dissipazione , ma generalmente quelli per CPU vanno gia’ abbastanza bene (piu’ grandi sono e meglio e’ ). Assolutamente non deve mancare la ventolina. Inoltre io consiglio vivissimamente di acquistare del grasso di silicone, una pasta biancastra, e applicarne una patina TRA la CPU E il dissipatore. Infatti la pasta fa passare il calore molto meglio dello strato d’aria che inevitabilmente si crea. Questo vale anche per processori Pentium dal package plastico : appena un po’ di pasta sulla parte metallica non guasta mai, anche se la CPU non funzionera’ in overclock. Parlando dei processori Pentium®, io consiglio di utilizzare un dissipatore di quelli che si “agganciano” al Socket con una molletta metallica. Sono tra i migliori. E ancora, considerando la generose dimensioni dei dissipatori per i processori Cyrix 6x86 e’ possibile in alternativa utilizzare quelli. 2.1 Il Bus ISA Molti BIOS permettono di impostare la frequenza del BUS ISA e delle periferiche ad esso collegate. La frequenza standard di 8 Mhz puo’ essere aumentata agendo sui parametri del BIOS. In questo modo tutte le periferiche ISA dovrebbero lavorare piu’ velocemente, ma non aspettatevi miracoli.... Anche perche’ adesso come adesso le periferiche ISA piu’ critiche sono praticamente inesistenti (vedi controller e schede video). 2.15 Come ottenere il massimo dalla propria RAM Dopo numerose richieste via e-mail che mi sono giunte, finalmente ecco i “segreti” per sfruttare al massimo la propria RAM. Prima di tutto e’ bene precisare che e’ quasi impossibile che la RAM si danneggi a causa di timing troppo aggressivi. Al piu’ il sistema operativo non completera’ il boot, vi ritroverete degli errori di protezione generale, ma riportando i settaggi della RAM nello stato precedente tutto tornera’ a funzionare. Ma veniamo al sodo ! - Entrate nel BIOS - Generalmente sotto il menu “CHIPSET FEATURES SETUP” troverete queste opzioni : AUTO CONFIGURATION [ 60ns – 70ns – Disabled ] Mettendo su 60ns vi ritroverete timing adatti alla maggior parte della RAM a 60ns che si trova in commercio, EDO o fp, ma non aspettatevi miracoli. Su 70 stesso discorso, ma su DISABLED vi accorgerete che, nella maggior parte dei casi, ora alcune opzioni sono diventate modificabili a piacere, e queste sono : DRAM READ BURST TIMING / DRAM WRITE BURST TIMING [ x222 – x333 – x444 e a volte x322] Questo settaggio imposta i cicli di attesa di accesso in burst. Mi spiego meglio. Alla prima locazione a cui si accede occorre aspettare 5 o 4 cicli, mentre nelle successive generalmente il timing e’ piu’ basso. Bene, questo settaggio e’ appunto quel timing. Ovviamente piu’ questi numeri sono bassi e piu’ velocemente si accede alla RAM. Con RAM a 60ns per esperienza vi dico che settaggi x222 sono ben tollerati sino a 75Mhz, mentre a 83Mhz a volte e’ necessario impostare questi valori a x333 RAS to CAS Delay / DRAM R/W Leadoff timing Questi settaggi invece impostano altri parametri di attesa negli accessi in RAM (piu’ precisamente le latenze fra la selezione della riga e della colonna ed il successivo timing in burst). Anche qui la regola e’ sempre quella : a numeri minori, prestazioni maggiori. Un consiglio : e’ piu’ importante il secondo settaggio, quindi prima abbassate questo. DRAM SPECULATIVE LEADOFF [ Enable – Disabled ] Questo settaggio imposta il timing del primo accesso in RAM. In genere DISABLED significa avere un timing di 5-x-x-x mentre in ENABLE si abbassa 4-x-x-x A 66Mhz certe RAM reggono il 4-xxx, altre no. Provate, ma dubito che piu’ del 20% di quanti leggeranno questa FAQ possano metterlo su Enabled. Turn-Around Inserction / Turbo readline pipeling [Enable – Disable ] Mettere su Enable senza neanche pensarci... 2.2 I processori 80486 Queste CPU possono essere overclockate, ma non sempre l’operazione riesce (subito si capisce : il PC o si blocca o si resetta). Fate _molta_ attenzione ai 486 funzionanti a 5Volt (come i DX2) e SEMPRE utilizzate un dissipatore con ventola sopra la CPU. Un Dx2 a 66 puo’ essere portato a 80Mhz impostando il clock della scheda madre a 40Mhz, mentre un Dx4 a 100 potrebbe essere portato a 120 con il medesimo cambio di clock. Cio’ e’ dovuto al fatto che i 486DX2 hanno un moltiplicatore interno di frequenza, mentre i DX4 (che per la cronaca si chiamano solo DX4® e non 80486 DX4 ...) possono essere settati o per la duplicazione del clock, oppure per la triplicazione. Quindi, 80486 Dx2 66Mhz = 33 X 2 80486 DX2 80 Mhz = 40 X 2 DX4 75 Mhz = 25 X 3 DX4 100Mhz = 33 X 3 oppure 50 X 2 Non provate a far funzionare i DX4 a 150 Mhz ! Al massimo si possono spingere a 120Mhz. Ho ricevuto anche richieste di overclock di 486 senza moltiplicatore e/o triplicatore di clock, come ad esempio i 80486Dx e 80486Sx. Ovviamente il mio invito e’ sempre quello di applicare un dissipatore con ventola, anche se si porta un 486 da 33 a 40Mhz. In questa affermazione ho un po’ anticipato il tema dell’overclocking. Infatti io consiglio di overclockare i 486 solamente al “passo” successivo, vale a dire : da 25 a 33 Mhz da 33 a 40 Mhz (provare anche a 50, ma prestare molta attenzione alla temperatura del chip !!) da 40 a 50 Mhz Queste operazione si effettuano cambiando i ponticelli dell scheda madre, ma non tutte le motherboard hanno questa possibilita’. Manuale di istruzione alla mano, e’ da verificare volta per volta. Importante !! Non dimenticate di impostare correttamenti gli stati di attesa di memoria e/o cache per la nuova frequenza. Non e’ solo la CPU che puo’ far fallire un overclocking .... 2.3 I processori Pentium® Un discorso piu’ complesso meritano queste CPU. Esse non dispongono di un moltiplicatore di frequenza : e’ la scheda madre che permette la regolazione del clock della medesima e del fattore di moltiplicazione. Infatti un P120 e’ ottenuto impostando la scheda madre a 60Mhz ed il fattore di moltiplicazione a 2X ( 60 X 2 = 120 Mhz ). Un P133 e’ ottenuto sempre con fattore 2X ma con motherboard funzionante a 66Mhz (e Bus PCI a 33Mhz, ma questo si adegua automaticamente in base alla frequenza della scheda madre). Nota bene : Sono gia’ arrivati in Italia i Pentium che non possono essere overclockati, per meglio dire, supportano SOLO il fattore di moltiplicazione per il quale sono stati “marchiati”. Generalmente sono dei Pentium a 133Mhz, che anche se vengono spinti a 166Mhz, funzionano e mostrano da BIOS, sempre i 133Mhz. Processore Frequenza fattore di X frequenza ester. BUS PCI P 90 90 1.5 60 30 P100 100 1.5 66 33 P120 120 2.0 60 30 P133 133 2.0 66 33 P150 150 2.5 60 30 P166 166 2.5 66 33 P180 180 3.0 60 30 P200 200 3.0 66 33 Considerando le nuove possibile frequenze di clock delle nuove mainboard, e’ possibile ottenere anche : 150 Mhz da 75x2 166 Mhz da 83x2 187.5Mhz da 75x2.5 208 Mhz da 83x2.5 (che sto usando in questo momento...) ...e cosi’ via. Fate moltissima attenzione e fate bene i calcoli : prima di cambiare i ponticelli sulla scheda madre, ricontrollate tutto. Potete correre il rischio di spingere un P90 a 180Mhz ! Dopo queste precisazioni, andiamo ad esaminare i possibili overclocking, sempre che il vostro Pentium supporti ogni fattore di moltiplicazione (e c’e’ solo un modo per accorgersene : provare) : CPU Frequenza nominale Overclocking “sicuro” Overclocking “spinto” (da pazzi) P 75 75 90 100 (120) P 90 90 100 120 P100 100 120 133 P120 120 133 (150) P133 133 150 / 166 180 (200) P150 150 166 187.5 (200 o piu’) P166 166 180 / 187.5 200 o piu’ P200 200 200 o piu’ Comunque e’ molto difficile stabilire se l’overclocking e’ sicuro o meno. Personalmente ho visto Pentium a 133 andare a 180Mhz senza fare una piega, mentre dei P100 rifiutarsi di lavorare a 120Mhz .... Un rivenditore di computer molto famoso in tutta Italia (ehm ... di questo non posso fare il nome...) ha venduto un paio di anni fa ad un mio amico un P90 che in realta’ era un P75 overclockato. La CPU in 2 anni non ha mai dato nessun problema, egli se n’e’ accorto solo perche’ overclockandola a 100 Mhz si scaldava moltissimo ...... E ancora la stessa Intel, in momenti in cui il mercato richiedeva P90, vendeva P75 come Pentium a 90Mhz... (Consultare sezione 2.5 per le piastre a 75 e 83Mhz !) Se il computer funziona bene, dopo una un’ora di lavoro, si puo’ provare a toccare la parte metallica del dissipatore della CPU. Se’ e’ “caldino” allora tutto e’ OK, se e’ caldo e’ normale, se invece non si riesce a tener appogiato il dito per piu’ di 5/6 secondi, allora : 1) provare ad applicare della pasta al silicone come descritto 2) la ventola e’ nuova ? 3) l’alimentazione e’ VRE o STD ? Provare quella STD.. 4) ridurre purtroppo il clock ... Molto consigliati sono gli overclocking 90 --> 100 ; 120 --> 133 e 150 --> 166 per poter sfruttare tutta la potenza di una scheda madre a 66 Mhz e bus PCI a 33Mhz. Per chi invece avesse la possibilita’ di testare la temperatura della CPU (e lo consiglio caldamente, scusate il gioco di parole) tenga presente che : - sino a 40 C e’ tutto OK ! - da 40 a 50 C va bene - da 50 a 60 C potrebbe andare meglio - sopra ai 60 C .... ALT !!! Spegnere tutto !! 2.4 I processori 6x86 Queste CPU (prodotte da Cyrix® & IBM®) hanno una architettura interna molto piu’ vicina al Pentium PRO® che al Pentium® stesso. Un 6x86 funzionante a 120Mhz eguaglia le prestazione di un P150 (ecco il nome P150+) ma purtroppo e’ molto deludente per la sezione FPU. In tema di FPU e Quake, sempre ricorrente come benchmark per le FPU, vi dico questo. Ho letto in un gruppo internazionale che Quake NON E’ un Benchmark affidabile per CPU non Intel. Infatti e’ ottimizzato per l’unita’ a virgola mobile del Pentium, e non per una FPU di AMD o Cyrix. Quindi quei 3 o 4 frame in piu’ che forse si ottengono con un Pentium non sono dovuti solo alla velocita’ dell’ FPU di questo processore, ma anche ad un lavoro di ottimizzazione del codice. Queste CPU hanno una lavorazione piu “grezza” dei rivali Pentium® di Intel®, quindi hanno transitori delle notevoli dimensioni (relativamente alle CPU : stiamo sempre parlano di micron, quindi millesimi di millimetro!) che li porta a produrre una notevole quantita’ di calore, anche se dalla rev del chip 2.7 in poi questo problema sembra parzialmente risolto, come pure quelli che si riscontravano usando NT 4.0. Comunque, a tutti i possessori di 6x86 consiglio l’utilizzo di un dissipatore apposito per Cyrix. Quando provai un P150+ (a 120Mhz) dopo pochi minuti la CPU si scaldo’ moltissimo, tanto che spensi il PC e controllai se avevo ben impostato i ponticelli. Quindi io sconsiglio l’overclocking con queste CPU, ma se uno ama il rischio .... beh, io non posso farci niente ..... Un overclock “classico” per questa CPU e’ quello P166+ -> P200+ e si esegue mandando la CPU a 150Mhz, dati da 75x2. 2.5 Le nuove schede a 75Mhz Da un po’ di tempo a questa parte si stanno diffondendo sempre piu’ schede madri capaci di funzionare a 75Mhz, contro i 66 dei Pentium a 100, 133, 166 e 200Mhz. Generalmente montano chipset Triton 430VX, ma adesso come adesso non e’ raro trovare anche 430HX. Modello di punta : l’Asus P55T2P4 (disponibile anche in ATX), che oltre a supportare i Pentium MMX (addirittura permette di abbassare la tensione anche a 2.5Volt), dalla rev. 3.0 in poi, monta un chipset 430HX funzionante a 75Mhz e certe volte anche a 68 e 83Mhz. Se volete avere ulteriori informazioni riguardo la ponticellatura contattatemi via e-mail. Piu’ che per prestazioni, ma su questo punto torneremo in seguito, si e’ portato il bus a 75Mhz per supportare il Cyrix 6x86 P200+. Infatti tale CPU deve funzionare internamente a 150Mhz, e fino ad ora questa frequenza poteva essere ottenuta solamente da 60x2.5 ( = 150Mhz). Purtroppo i 6x86 NON possono funzionare con fattore di moltiplicazione non intero (2.5) ma solo con 2x o 3x. Da qui l’idea di inalzare il bus esterno a 75Mhz, ottenendo cosi’ 150Mhz da 75x2. Ed il BUS PCI ? Nonostante sulla carta il PCI potrebbe funzionare sino a notevoli frequenze di clock, attualmente il massimo e’ di 33Mhz. Ma aumentato da 66 a 75Mhz anche il PCI ne risente e si porta cosi a 37.5Mhz INTEL non ha mai commentato questi “aggiornamenti” anche perche’ sulla carta i chipset 430VX e 430HX non superano i 66Mhz. Il discorso, probabilmente, cambiera’ per il 430TX. Se siete in possesso di una di questo piastre (basta consultarne il manuale) allora tenete presente che : Avendo come base 75Mhz si possono “creare” frequenza di clock molto strane. Infatti si puo’ avere: 75x1.5 = CPU a 112.5 Mhz 75x 2 = CPU a 150 Mhz 75x2.5 = CPU a 187.5 Mhz 75x3 = CPU a 225 Mhz Queste “nuove” frequenze si aggiungono quindi a quelle gia’ note. Se la piastra dispone anche del settaggio a 83Mhz allora si ottengono nuove frequenze : 83x 2 = CPU a 166 Mhz 83x2.5 = CPU a 208 Mhz 83x3 = CPU a 249 Mhz Un P166 potrebbe quindi essere spinto a 187.5, oppure un P200 portato a 207.5Mhz. Inoltre, se si considera che alcune CPU possono supportare solo il fattore di moltiplicazione per il quale sono state vendute ( 2x i P133) allora i piu’ furbi si sono gia’ resi conto che, sfruttando l’innalzamento del BUS, si mantiene costante il fattore di moltiplicazione ma la frequenza della CPU aumenta.... Quindi, per “fregare” INTEL, un P133 (66x2) puo’ essere portato a 150 (75x2). Ma in fin dei conti, a chi giova tutto cio ? In maniera piu’ che ovvia tutto questo fa aumentare la frequenza della CPU, aumentato in modo inequivocabile le prestazioni (anche solo di un 5%, ma di sicuro non calano) e questo e’ dovuto anche al fatto che si innalza la frequenza della cache di II livello, ma purtroppo c’e’ un aspetto importantissimo da tenere in considerazione : la RAM. Ormai stanno scomparendo le memorie a 70ns e si stanno diffondendo sempre piu’ le 60ns e le EDO (che sono comunissime fast page con un buffer latch in uscita). La RAM e’ una delle parti piu’ lente del sistema (ovviamente escludendo HD, CD-rom..) e che in una percentuale inversamente proporzionale alla quantita’ di cache montata “frena” ogni operazione. Certo, avere una piastra a 75Mhz potrebbe si’ migliorare l’accesso alla memoria, ma l’aumento di velocita’ del BUS con il quale la RAM e’ messa in comunicazione col sistema NON IMPLICA ANCHE l’aumento della velocita’ della RAM stessa. Quindi molti BIOS ancora si trovano impacciati a dover gestire i wait state su schede a 75Mhz con RAM molto lente, con inevitabili crash. Anche perche’ solo EDO a 50ns o BEDO potrebbero sfruttare al meglio 83Mhz.... Il mio consiglio ? Provare non costa nulla, ma attenzione : i risultati ci sono, ma l’affidabilita’ a volte non e’ garantita. (vedere 2.7) 2.6 I Processori Pentium MMX Finalmente! Dopo tanti annunci sono arrivati. Parlo delle CPU che Intel chiama P55C, ovvero Pentium con estensioni multimediali. Queste CPU esternamente sono quasi identiche ai Pentium che tutti conosciamo, piu’ precisamente gli ultimi modelli con package plastico e non ceramico. Ma che cosa hanno di diverso questi processori ? Vediamone le caratteristiche piu’ importanti. 57 istruzioni aggiuntive Queste sono le tanto pubblicizzate “estensioni multimediali”, ovvero sono istruzioni assembler, quindi ad un livello di programmazione fra i piu’ bassi, che permettono di manipolare dati multimediali in modo piu’ efficiente. Ovviamente il software DEVE supportare queste istruzioni, ed i giochi con cui adesso ci divertiamo dovrebbero essere riscritti per sfruttare i P55C al meglio. Piedinatura Praticamente identica al Pentium che tutti conosciamo. Quindi upgrade sempre possibile ? Assolutamente no, ed ecco il perche’ : Tensione di alimentazione Intel ha deciso di abbassare ulteriormente la tensione di alimentazione delle nuove CPU. Questo significa che se montassimo un Pentium MMX a 166Mhz in una scheda su cui era installato con successo un Pentium 166 (senza MMX) la nuova CPU dopo pochi attimi si danneggerebbe irrimediabilmente. Infatti il core della CPU e’ sceso da 3.3 a 2.8 Volt. Quindi per poter effettuare l’upgrade la scheda madre deve supportare a tutti gli effetti i P55C (basta consultarne il manuale). Ottimizzazioni Anche se attualmente il software che supporti le istruzioni MMX scarseggia, i nuovi Pentium sono ugualmente piu’ veloci, ovviamente a parita’ di clock, dei “vecchi” P54C. Infatti Intel ha ottimizzato internamente il microcodice della CPU ed ha raddoppiato le dimensione della cache di secondo livello (e cio’ e’ molto positivo : questa infatti lavora alla medesima velocita’ della CPU). Quindi un P54C a 200Mhz dovrebbe equivalere un P55C a 166Mhz nel codice NON MMX. 2.7 Esperienze con i 68,75,83Mhz Questa parte delle FAQ e’, piu’ che un avvertimento, una riflessione su come ottenere prestazioni maggiori, dove fare attenzione e perche’. Tralasciano i 68Mhz, in quanto difficilmente 2Mhz in possono creare problemi e solo un tipo di scheda madre in commercio a volte lo supporta, occupiamoci ora dei 75Mhz. Prima di iniziare ricordo che il passaggio da 66 a 75Mhz comporta a : overclock del BUS PCI overclock del chipset overclock della cache L2 overclock della CPU overclock della RAM overclock di tutte le periferiche PCI overclock di tutte le periferiche ISA Considerando che questo e’ un documento sull’overclocking e che probabilmente chi sta leggendo e’ interessato all’overclocking, allora direi che ci siamo ! A volte certe periferiche PCI non gradiscono l’innalzamento della frequenza del BUS. Certi controller SCSI o certe SVGA ne sono l’esempio. Sebbene generalmente le piastre a questa velocita’ modificano la latenza del PCI e le temporizzazzioni interne si possono verificare ugualmente crash. Personalmente so che a volte il controller Adaptect 2940 puo’ non reggere questa frequenza, ma c’e’ un modo che a volte risolve il problema dei crash. Infatti nel menu’ del BIOS della controller stessa e’ possibile modificare la massima velocita’ del protocollo SCSI da utilizzare per ciascun ID SCSI. Abbassando questa impostazione non si peggiorano le prestazioni, al piu’ il sottosistema disco rimane invariato, ma a volte si rende il sistema stabile. Stesso discorso vale anche per chi utilizza dischi rigidi EIDE. Alcuni modelli, tra cui gli ultimi IBM, danno moltissimi problemi. Vale anche qui il discorso fatto per le controller SCSI : basta abbassare da BIOS il settaggio da PIO 4 a PIO 3/2 e a volte il sistema puo’ ritornare stabile. Un discorso piu’ complesso merita la RAM. Se ancora siete in possesso di fast paged a 70ns il mio consiglio e’ quello di cambiarla assolutamente in (EDO e’ forse meglio) a 60ns, specie se siete interessati a frequenza maggiori uguali di 75Mhz. Certo anche della fp a 70ns puo’ funzionare a 75Mhz, ma sarebbero neccessari molti cicli di attesa. Concludendo, il mio consiglio e’ quello di, dopo aver settato la piastra a 75Mhz o piu’, portare immediatamente da bios i settaggi quasi al massimo, verificare la stabilita’ del sistema e di conseguenza abbassare o provare ad innalzare i tempi di accesso. NB : a numeri maggiori (es 444 ) corrispondono stati di attesa maggiori. Un altro aspetto da tenere in considerazione e’ la tensione di voltaggio della CPU. Infatti certi Pentium funzionano perfettamente in STD (3.3 volt) ma quando si overclockano preferiscono il VRE (3.45volt). Se il sistema dopo un overclock a qualche problema, specie con CPU Pentium a 150/166Mhz dal package ceramico, allora “giocate la carta” VRE : puo’ rivelarsi vincente. Un appunto per chi usa il mitico Linux : se il GCC vi da dei Signal 11 in compilazione, provare a settare l’alimentazione in VRE. Attenzione, come sempre, alla temperatura. Dopo tutte queste precisazioni anche i meno curiosi si saranno gia’ posti la domanda : “Ma se per ottenere un sistema Pentium 166 dato da 83x2 devo prestare attenzione a tutte queste cose, in fondo chi me lo fa fare ?” Assolutamente nessuno obbliga nessuno a smanettare continuamente, ma consideriamo questo. I nuovi Pentium MMX con codice non MMX sono piu’ veloci non tanto per le ottimizzazioni interne, ma perche’ hanno una cache L1 di dimensioni doppie rispetto quella dei Pentium tradizionali. Quindi un aumento di frequenza di tutti i componenti presenti sulla scheda madre, compresa la cache L2, porta ad un significativo aumento di prestazioni. Un Pentium a 166Mhz ottenuti da 83x2 il piu’ delle volte e’ nettamente superiore ad un sistema P200 “tradizionale”. Generalmente non parlo di benchmark, ma ho fatto moltissimi test CPUMark32 e vi posso assicurare che la frequenza di lavoro della scheda madre e della cache L2 influisce notevolmente sulle prestazioni globali del sistema. Ma attenzione a non esagerare! 2.8 Il nuovo chipset 430TX Finalmente e’ arrivato! Questo nuovo chipset esteticamente si presenta come 2 chip in package BGA (gia’ l’avevano visto i possessori della Matrox Mystique e del 430HX). Purtroppo per questioni di marketing NON supportera’ il nuovo BUS AGP (dovrebbe comparire sulle piastre per Klamath o Pentium II) ma ha caratteristiche che lo rendono appetibile. Prima pero’, le cattive notizie : anche le piastre Asus con 430TX non possono andare oltre i 75Mhz. Questo chipset supporta sia i moduli DIMM sia i SIMM, e, oltre alla “classica” RAM EDO e fast paged, anche la piu’ veloce (ma costosa...) SDRAM, ovvero RAM sincrona. Inoltre la controller EIDE PIIX4 del 430TX sembra gestire senza problemi qualsiasi disco rigido anche a 75Mhz. Tale controller permette di utilizzare il nuovo protocollo DMA/33 (ovviamente con i dischi rigidi DMA/33 capable...) sulla carta piu’ performante del multi word DMA 2 o PIO4. E le prestazioni ? Ottima domanda, ed ecco la risposta : Montando RAM EDO le prestazioni di questo chipset non si discostano molto dal 430HX. Certi benchmark messi in rete dicono che avrebbe addirittura prestazioni inferiori al 430HX, ma dalle mie prove ho rilevato prestazioni uguali, o comunque di poco superiori al 430HX. Con la SDRAM, invece, in discorso e’ lievemente diverso. Sull’I/O puro questo tipo di RAM e’ molto piu’ veloce della EDO a 60ns, ma le prestazioni globali del sistema aumentano non di tantissimo. Negli states la SDRAM costa quasi come la EDO, quindi perche’ rinunciarci, ma da noi il prezzo e’ ancora elevato e, secondo la mia modestissima opinione, non siamo ancora pronti per la SDRAM. Di certo c’e’ questo : la RAM sincrona sara’ per me la RAM del futuro. 2.9 Intel ha bloccato i Pentium 166MMX ? Ebbene si’. Non ho ancora potuto verificarlo di persona, ma so di un paio di CPU Intel Pentium cloccate a 166Mhz con funzioni MMX che supportano solo il fattore di moltiplicazione 2.5X Non so se si tratti di un difetto o qualcosa d’altro, ma sta di fatto che gli ultimissimi P166MMX potrebbero andare solo a 2.5X :-( Gli overclock possibili, quindi, sono 75x2.5, cioe’ 187.5Mhz e 83x2, cioe’ 209Mhz. Se cosi’ fosse sarebbe un vero peccato non poter spingere questa CPU a 225Mhz... Ma non e’ ancora tutto perduto. Se qualcuno ha un P166MMX che funziona solo a 2.5X, ovvero impostando il fattore a 3X compare sempre “Pentium-MMX at 166Mhx” e’ pregato di avvertirmi via e-mail. Grazie! ATTENZIONE !!!!!!!!!!!!! IL SOTTOSCRITTO SIMONE TUGNOLI NON E’ ASSOLUTAMENTE RESPONSABILE DEGLI EVENTUALI DANNI CHE LA TECNICA DA LUI DESCRITTA PUO’ PROVOCARE. QUINDI SI ASSOLVE DA OGNI RESPONSABILITA’