Guida Introduttiva

al Programma di Crittografia a Chiave Pubblica

PGP (Pretty Good Privacy)

di Giorgio Chinnici [Nimrod]

Versione 1.4.1 - Ottobre 1996

Documento scritto in HTML da Luca Zanin (vagus@to.flashnet.it)

Indice

0. Scopo della Presente Guida
1. Perche' la Crittografia
2. La Crittografia a Chiave Pubblica
3. Status e Versioni
4. Dove Reperirlo
5. Come si Usa
5.1 Installazione e Generalita'
5.2 Generazione della Coppia di Chiavi
5.3 Gestione delle Chiavi
5.4 Codifica e Firma
5.5 Decodifica e Verifica della Firma
5.6 Il File di Configurazione config.txt
5.7 Codifica e Decodifica Convenzionale
6. I Keyservers
7. Considerazioni sulla Sicurezza
7.1 La Sicurezza delle Chiavi Pubbliche
7.2 Norme di Sicurezza per le Chiavi Pubbliche
7.3 Altre Importanti Norme di Sicurezza
8. Come Opera
9. Shell Windows per PGP
10. Risorse e documentazione
11. Problemi Vari
11.1 Editor con "Word Wrap"
11.2 PC con Piu' Dischi Fissi


0. Scopo della Presente Guida

Ho voluto semplicemente scrivere, come dice il titolo, una introduzione al PGP. I criteri che ho seguito sono:
La presente Guida quindi non ha pretese di completezza, ma contiene l'essenziale; non vuole ostituire alcun manuale o documento esistente sul PGP, ne' rappresentare una guida di riferimento.

Questa Guida contiene solo delle informazioni di pubblico dominio: pertanto, come e' consuetudine, si declina ogni responsabilita' per l'uso che ne verra' fatto.

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1. Perche' la Crittografia

PGP (Pretty Good Privacy) e' un programma di crittografia a chiave pubblica, che e' diventato lo standard de facto per l'utilizzo della crittografia nella posta elettronica.
Con PGP e' possibile codificare un messaggio in modo che olo il destinatario possa leggerlo, e non una terza persona. Inoltre, e' possibile autenticare il mittente ed il messaggio. Questo risponde alla esigenza fondamentale di riservatezza e sicurezza della corrispondenza privata.

La corrispondenza per posta elettronica ha da un lato innumerevoli vantaggi, ma purtroppo presenta intrinsecamente un basso grado di sicurezza. E' infatti molto semplice per una terza persona andare a leggere messaggi privati destinati ad altri, oppure alterare un messaggio inviato da un altro, oppure ancora inviarne uno con il nome di un altro.
"Ma io non ho nulla da nascondere" si potra' pensare. Certo, nessuno di noi ha qualcosa da nascondere, pero' vogliamo lo stesso proteggere la nostra corrispondenza da occhi ed orecchie indiscrete, vogliamo riaffermare il diritto alla privacy, diritto elementare di liberta' in uno Stato democratico gia' garantito dalla legge per quanto riguarda la posta ordinaria ed il telefono.

L'articolo 15 della Costituzione della Repubblica Italiana garantisce la privacy per qualunque forma di corripondenza. Anche se parliamo di pastasciutta, vogliamo lo stesso mettere il nostro messaggio dentro una busta: il PGP e' quella busta. Si corrono poi dei rischi di frode quando si trasmettono per posta elettronica senza crittografia dati riservati.

Purtroppo negli ultimi tempi si assiste ad una campagna di disinformazione circa Internet e la Telematica in generale. Non viene risparmiata la crittografia, vista da alcuni come strumento per malintenzionati o societa' segrete. Si tratta invece di uno strumento di liberta' da mettere a disposizione di tutti, e la cui diffusione riveste quindi una importanza fondamentale, in vista del ruolo sempre maggiore assunto dalla telematica quale quotidiano mezzo di comunicazione su scala mondiale.

La realizzazione del programma PGP ha introdotto una cultura nuova della crittografia, perche' ha consentito di fornire questo strumento, prima riservato a pochi iniziati, a chiunque, rendendolo quindi utilizzabile estensivamente quale normale strumento di privacy e sicurezza, e non (solo) quale strumento di protezione di segreti.

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2. La Crittografia a Chiave Pubblica

Il problema storico della crittografia classica si puo' riassumere in questo modo: per potere cifrare un messaggio si deve utilizzare una chiave (segreta) con cui effettuare la cifratura. La stessa chiave deve essere usata per decodificare il messaggio cifrato.

Se Alice vuole inviare il messaggio codificato al destinatario Mad Hatter, ha il problema di fare avere a quest'ultimo la chiave segreta, con la quale egli potra' decodificare il messaggio. Se pero' Mad Hatter sta all'altro capo del mondo e non c'e' un canale sicuro per trasmettere la chiave, questo sistema non puo' funzionare, perche' la chiave puo' essere intercettata.
Per esempio, se io non voglio che un messaggio e-mail sia letto da altri, sarebbe inutile codificarlo in modo convenzionale e poi inviare la chiave usata per la codifica ancora per e-mail.

Il problema viene risolto brillantemente dalla crittografia a chiave pubblica, alla cui base sta un'idea semplice e geniale. Ogni utente genera, mediante una funzione di PGP, una coppia di chiavi. L'algoritmo matematico che effettua questa operazione e' tale che:
Questo risolve tutti i problemi posti sopra.

Privacy
Alice vuole inviare un messaggio a Mad Hatter, e codifica quel messaggio usando la chiave pubblica di quest'ultimo. Solo Mad Hatter, che ha la corrispondente chiave segreta, e' in grado di decodificare e leggere il messaggio.

Autenticazione del mittente
Alice codifica il suo messaggio con la propria chiave privata. Chiunque, avendo accesso alla chiave pubblica di Alice, puo' decodificare quel messaggio. Se la decodifica riesce, si e' allora sicuri che esso e' stato scritto da Alice, l'unica a possedere la corrispondente chiave segreta. Alice ha posto la sua "firma" elettronica sul messaggio.

Autenticazione del mittente e del messaggio
E' possible autenticare, facendo un passo in piu', oltre al mittente anche il contenuto del messaggio. Alice effettua un "hashing" del suo messaggio. Si tratta di una funzione unidirezionale, che a partire da un certo messaggio ricava un valore di lunghezza fissa, detto hash, che caratterizza il messaggio: una sorta di "checksum". Se il messaggio viene alterato, l'hash non corrisponde piu'. Alice attacca allora in fondo al suo messaggio il corrispondente hash. Alice puo' codificare con la propria chiave privata ("firmare") tutto l'insieme, oppure lasciare il messaggio vero e proprio in chiaro e firmare solo l'hash. Chiunque puo' decodificare l'insieme ricevuto o il solo hash con la chiave pubblica di Alice, ed e' cosi' sicuro del fatto che il messaggio proviene da quel mittente.
Se inoltre, una volta effettuata la decodifica, messaggio ed hash si corrispondono, si e' sicuri che nessuno dei due e' stato alterato in qualche maniera. In pratica, la firma elettronica realizzata dal PGP effettua sempre l'autenticazione sia del mittente sia del messaggio. Essa ha dunque le stesse funzioni della firma ordinaria su un documento cartaceo.

Trasmissione della chiave
Col sistema di crittografia a chiave pubblica non c'e', come nella crittografia convenzionale, una sola chiave usata per entrambe le funzioni di codifica e decodifica, e che deve essere posseduta solo dal mittente e dal destinatario. Pertanto non si pone il problema di dovere trasmettere in modo sicuro quella chiave. Ogni utente deve semplicemente tenere al sicuro la propria chiave segreta, e puo' diffondere senza alcun problema la propria chiave pubblica. Anzi, piu' questa viene diffusa e meglio e'.

Il PGP consente di effettuare tutte queste funzioni mediante semplici comandi. E' possibile avere varie funzioni insieme. Due procedure comuni sono per esempio:
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3. Status e Versioni

Il PGP e' stato realizzato da Philip Zimmermann negli Stati Uniti. In seguito anche altri hanno lavorato alle versioni successive. Il norvegese Stale Schumacher e' l'autore della versione Internazionale. Il programma e' freeware, quindi puo essere liberamente utilizzato e copiato senza dovere pagare nulla, se per uso non commerciale.
Inoltre, e' un programma aperto, nel senso che i sorgenti, scritti in C, sono di pubblico dominio. Il PGP e' disponibile per DOS (con versioni compilate sotto Windows 3.1 e Windows 95), OS/2, Mac, Amiga, Atari e, mediante compilazione dei relativi sorgenti, Unix e VMS.
Le versioni per piattaforme diverse sono tutte compatibili tra di loro: un file codificato p. es. con PGP per DOS puo' essere decodificato con PGP per Unix, e viceversa.

Le versioni piu' recenti del programma sono:
Questa e' la versione consigliata per utenti non residenti negli USA. Files per DOS:

Queste due versioni, USA ed Internazionale, sono compatibili tra di loro.
Tutti i files compressi, ove non diversamente speificato, contengono inoltre un dettagliato manuale in due volumi di Philip Zimmermann, in formato ASCII.
Vi e' poi una versione commerciale, proposta da ViaCrypt, nota come PGP 2.7.1

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4. Dove Reperirlo

Il PGP si puo' trovare su moltissimi siti Internet dove si trovano anche files di documentazione e informazioni varie.
Segnalo i siti seguenti.

WWW
The International PGP Home Page (il miglior sito PGP!): http://www.ifi.uio.no/pgp/
Nimrod/PGP (in italiano, links ai files pgp del precedente): http://www.serve.com/nimrod/pgp.html

FTP
ftp://ftp.informatik.uni-hamburg.de/pub/virus/crypt/pgp/
ftp.ox.ac.uk/pub/crypto/pgp/
DSI - Universita' Statale di Milano: ftp://ftp.dsi.unimi.it/pub/security/crypt/PGP/

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5. Come si Usa

5.1 Installazione e Generalita'

In quanto segue si fa riferimento a scopo di esemplificazione all'ambiente DOS (ove non diversamente specificato, i nomiqui usati per i files sono a titolo di esempio). L'uso del PGP su altri sistemi e' del tutto identico.

L'installazione del PGP non presenta particolari difficolta'. Per installare una versione DOS nel directory c:\pgp occorre semplicemente: * scompattare il file compresso in c:\pgp con "pkunzip"; al suo interno c'e' un altro file zip; * scompattare in c:\pgp, con "pkunzip -d", l'ulteriore file compresso contenuto all'interno del primo (prima di farlo, fate una copia di questo file zip interno: vi servira' in seguito se volete verificarne la firma); · aggiungere le seguenti righe ad autoexec.bat:
SET PGPPATH=C:\PGP
SET PATH=C:\PGP;%PATH% (aggiunge c:\pgp al "path")
SET TZ=MET-1DST

Una volta installato, il programma si usa mediante comandi dal prompt del DOS; un esempio di comando e' il seguente: pgp -sta c:\doc\testo.txt (questo comando firma in chiaro il file c:\doc\testo.txt, producendo un file ASCII, ed e' quello che io ho usato per il presente testo).
In un generico comando, quindi, alla parola "pgp" possono seguire, in vario ordine:
  • le opzioni, introdotte dal segno "-"
  • identificativi d'utente
  • nomi di files.

  • I comandi disponibili possono essere classificati secondo diverse categorie: comandi per la gestione delle chiavi, per codificare, per decodificare, ecc.

    E' molto importante leggere i manuali. Essi contengono anche una "Quick Reference", elenco sintetico di tutti i comandi, che conviene estrarre e tenere a portata di mano. Lo stesso elenco si puo' inoltre avere a video con il comando di help: pgp -h

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    5.2 Generazione della Coppia di Chiavi

    La prima cosa da fare, subito dopo l'installazione, e' la generazione delle chiavi.

    Generate la vostra coppia di chiavi con il comando: pgp -kg

    PGP vi chiede di:

    Scegliere la lunghezza delle chiavi. Vi vengono proposte tre alternative, delle quali la terza genera chiavi di 1024 bit. Con la versione internazionale 2.6.3i e' possibile generare chiavi della lunghezza di 2048 bit digitando appunto il numero 2048 invece di scegliere una delle tre alternative proposte. Suggerisco di generare chiavi a 2048 bit, a meno che non abbiate un sistema particolarmente lento (386 o inferiori), nel qual caso e' preferibile generare chiavi a 1024 bit.

    Scegliere il vostro "User Name", chiamato anche "User ID". Generalmente, si usa nome e cognome seguito dall'indirizzo e-mail in parentesi angolari, p. es.: Mad Hatter <mad.hatter@wonderland.it> (E' possibile assegnare alle chiavi piu' identificativi, cosa che si fa quando si hanno piu' indirizzi e-mail, per esempio.) Questo e' cio' che viene anche suggerito a video dalla messaggistica di pgp, ed e' la cosa preferibile. In alternativa, se e' facile che il vostro indirizzo e-mail cambi, per creare il vostro "User Name" potete far seguire il vostro nome e cognome, anzicche' dall'indirizzo e-mail, da un qualunque altro dato che vi identifichi.

    Scegliere la vostra "Pass Phrase". E' molto importante, perche' si tratta della frase di accesso che vi permette di utilizzare la vostra chiave segreta (p. es. per firmare un messaggio da voi scritto, o per decodificare un messaggio a voi indirizzato). Senza la pass phrase la vostra chiave segreta e' inutilizzabile. E' una password estesa: puo' essere un testo molto lungo contenente qualunque carattere. Scegliete una frase lunga che non sia intuibile (niente dati personali!), nell'eventualita' che la vostra chiave segreta vada in mano a terzi. Deve pero' trattarsi di una frase costruita in modo che potete facilmente ricordarla (importante!). Ancora meglio se intercalate dei caratteri non alfabetici ed usate maiuscole e minuscole, sempre a patto che non rischiate poi di non riuscire a ricordare la frase esatta.
    Due esempi:

    Premere casualmente dei tasti, procedura i cui tempi vengono usati da PGP per la generazione dei numeri casuali necessari all'algoritmo.

    A questo punto, PGP genera la vostra coppia di chiavi. Assumendo che il directory in cui e' installato PGP sia c:\pgp, trovate: la vostra chiave segreta nel file c:\pgp\secring.pgp (secret ring); la vostra chiave pubblica nel file c:\pgp\pubring.pgp (public ring). Questi nomi sono di default.
    Se state usando PGP internazionale 2.6.3i, la procedura termina qui. Se usate un'altra versione, c'e' ancora una cosa da fare subito.

    Firmate la vostra chiave pubblica con il comando: pgp -ks "id"
    dove id e' l'identificativo d'utente, che va posto tra virgolette. Puo' essere lo User Name che avete usato prima; PGP riconosce anche una parte dello User Name, p. es. solo il nome o solo l'indirizzo e-mail. Per seguire l'esempio precedente, potete digitare quindi: pgp -ks "Mad Hatter" Lo scopo di questa operazione e' di rendere impossibili determinate manipolazioni della chiave pubblica da parte di terzi (vedi: Considerazioni sulla Sicurezza). Per poter effettuare questa operazione, PGP vi chiede di digitare la pass phrase, come sempre avviene quando occorre impiegare la chiave segreta.
    La versione internazionale 2.6.3i esegue automaticamente questa procedura di auto-firma della propria chiave pubblica, senza chiedere nulla. Quindi, se poi cercate esplicitamente di firmare la vostra chiave con pgp -ks, vi compare un messaggio di errore che vi comunica che la vostra chiave e' gia' firmata da voi.

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    5.3 Gestione delle Chiavi

    Il secret ring (file secring.pgp) contiene la vostra chiave segreta e va tenuto riservato. PGP va a cercare la vostra chiave segreta in questo file tutte le volte che volete decodificare un messaggio a voi indirizzato, oppure volete firmare un messaggio.

    Il public ring (file pubring.pgp) e' destinato a contenere, insieme alla vostra, tutte le chiavi pubbliche che userete: e' il vostro database personale di chiavi pubbliche, una sorta di agenda del telefono. PGP infatti, tutte le volte che volete codificare un messaggio destinato all'utente Cheshire Cat, va a cercare la chiave pubblica di quest'ultimo nel vostro public ring.
    Lo stesso avviene quando volete verificare una firma. All'inizio, il public ring contiene solo la vostra chiave pubblica, poi a mano a mano potete aggiungere quelle di altre persone con cui corrispondete.

    Aggiungete al vostro public ring una o piu' chiavi pubbliche contenute nel file c:\chiavi\keys.asc con il comando: pgp -ka c:\chiavi\keys.asc
    Potete aggiungere in questo modo la mia chiave pubblica, che trovate in fondo al presente testo, usando come nome file nel comando appena visto quello del presente testo con il suo path. In tal caso infatti PGP considera solo le chiavi contenute nel file, ed ignora tutto il resto. Quando aggiungete una chiave, PGP vi chiede se volete certificarla. Rispondete NO (n) (vedi: Considerazioni sulla Sicurezza).

    Esaminate il contenuto del vostro public ring con il comando: pgp -kv
    E' possibile estrarre una copia di una o piu' chiavi pubbliche (tipicamente la vostra) dal vostro public ring. Questa operazione consiste nel copiare la chiave in un file ASCII armored in modo da poterla passare ad altri utenti che la inseriranno nel loro public ring con la procedura descritta sopra.

    Estraete la vostra chiave pubblica con il comando: pgp -kxa "Mad Hatter" c:\chiavi\cappell.asc
    Essa sara' allora contenuta nel file ASCII c:\chiavi\cappell.asc, che potete distribuire. Io ho seguito questa procedura ed ho poi copiato il file ASCII ottenuto in fondo a questo testo.

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    5.4 Codifica e Firma

    Codificate il file c:\doc\mess.txt per l'utente Cheshire Cat, e firmatelo, con il comando: pgp -esta c:\doc\mess.txt "Cheshire Cat" -o c:\crypt\gatto.txt

    * Viene prodotto il file codificato c:\crypt\gatto.txt. Se omettete l'opzione "o" e relativo nome di file, il file prodotto sara' c:\doc\mess.pgp, quindi nello stesso directory del file in chiaro, con lo stesso nome ma con estensione "pgp".

    * Se omettete l'opzione "s" (sign), quindi digitate -eta, il file viene codificato ma non firmato.

    * Se omettete l'opzione "e" (encrypt), quindi digitate -sta, il file viene firmato in chiaro, ma non codificato.
    Non e' detto che il file da codificare e/o firmare sia un testo, bensi' puo' essere indifferentemente un file binario qualunque.
    PGP vi chiede in ogni caso di digitare la vostra pass phrase, in modo da poter utilizzare la vostra chiave segreta.
    Inoltre, la prima volta che codificate un messaggio per Cheshire Cat, PGP vi chiedera' se volete davvero adoperare la chiave pubblica di questo utente pur non essendo certificata. Rispondete SI (y) (vedi: Considerazioni sulla Sicurezza).

    In ogni caso, e' importante che il comando per codificare e/o firmare (nonche' quello per estrarre la vostra chiave pubblica) contenga sempre l'opzione "a" (ASCII Armor), come si vede dal comando riportato sopra. Il motivo e' il seguente. Quando si invia un file per e-mail, esso passa attraverso e arriva su sistemi di tipo molto diverso. Qualunque sistema pero' e' in grado di riconoscere e trattare caratteri ASCII il cui codice decimale e' compreso tra 0 e 127 (il cosiddetto ASCII basso). Percio' e' indispensabile che un file inviato per e-mail sia formato esclusivamente da tali caratteri (file ASCII armored o semplicemente ASCII), e non da caratteri qualsivoglia. PGP trasforma, mediante l'opzione "a", il file prodotto in modo che sia ASCII armored.

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    5.5 Decodifica e Verifica della Firma

    Decodificate il messaggio codificato c:\crypt\notizie.pgp, e verificatene la firma, con il comando: pgp c:\crypt\notizie.pgp -o c:\doc\nuove.txt

    * Viene prodotto il messaggio in chiaro c:\doc\nuove.txt. Se omettete l'opzione "o" e relativo nome di file, il file prodotto sara' c:\crypt\notizie, quindi nello stesso directory del file in chiaro, con lo stesso nome e senza alcuna estensione.

    * Questo comando ha molteplici funzioni, perche' agisce indifferentemente su codifica e firma. Se il messaggio di partenza era codificato, il comando citato lo decodifica. Se in aggiunta esso era anche firmato, il comando verifica inoltre la firma (e quindi l'autenticita' del mittente e del messaggio stesso). Se era solo firmato, viene semplicemente verificata la firma.
    Potete verificare in questo modo la mia firma su questo testo, usando come nome file nel comando appena visto quello del presente testo (pgpintro.txt) con il suo path.

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    5.6 Il File di Configurazione config.txt

    PGP usa un file di configurazione, chiamato config.txt, che si trova nella directory in cui e' stato installato il programma, per esempio c:\pgp. Si tratta di un file ASCII, che puo' essere modificato con un normale editor di testo come Notepad (prima di modificarlo e' buona norma fare sempre una copia di back-up!). In config.txt le righe di commento (ignorate da PGP) sono precedute dal carattere "#".
    Il file config.txt contiene dei comandi di configurazione, che forniscono a PGP una serie di informazioni che il programma usa per le varie operazioni. Un comando di configurazione consiste nell'assegnare ad una variabile un determinato valore. Nel config.txt originario, quasi tutti questi comandi sono preceduti da "#", come le righe di commento, per cui i comandi stessi sono inattivi. Per renderli attivi, occorre cancellare il carattere "#" ed assegnare alla variabile presente nella riga il valore che si desidera.

    Qui di seguito vengono elencate le variabili piu' importanti di config.txt.

    * Il proprio User ID. Ogni volta che Mad Hatter vuole firmare un file o un testo, PGP va a cercare in config.txt qual'e' lo User ID della chiave segreta di Mad Hatter, da usare per la firma. Se non trova la variabile MyName configurata, prende lo User ID aggiunto piu' di recente al secret ring di Mad Hatter. Se quest'ultimo contiene una sola chiave segreta, non c'e' percio' alcuna differenza. E' pero' buona norma configurare in ogni caso la variabile MyName. Per farlo, togliete il carattere "#" e scrivete il vostro User ID completo nella riga di config.txt: # MyName = "John Q. Public" che percio' diventa ad esempio: MyName = "Mad Hatter <mad.hatter@wonderland.it>"

    * ASCII Armor. La variabile Armor fa in modo che automaticamente ogni file codificato e/o firmato sia anche ASCII armored. Togliete semplicemente il carattere "#" in testa alla riga: # Armor = on # Use -a flag for ASCII armor whenever applicable che percio' diventa: Armor = on # Use -a flag for ASCII armor whenever applicable

    * Codifica per se' stessi La variabile EncryptToSelf fa si' che ogni file che Mad Hatter codifica per Alice o per altri utenti PGP venga anche codificato per se' stesso, ossia per lo User ID specificato in MyName. In tal modo, Mad Hatter ha la possibilita' di decodificare il file, cosa che non potrebbe piu' fare se questo fosse stato codificato solo per Alice. Togliete semplicemente il carattere "#" in testa alla riga: # EncryptToSelf = on #Encrypt all messages with your own public key che percio' diventa: EncryptToSelf = on # Encrypt all messages with your own public key

    * Posizione di public ring e secret ring Normalmente, PGP cerca per le sue operazioni il public ring ed il secret ring nel directory c:\pgp. Nel caso in cui i due ring si trovino in un altro directory o su un'altra unita', occorre specificarne il path in config.txt, modificando le righe: # PubRing = "a:\pubring.pgp" # SecRing = "a:\secring.pgp" Questo per esempio va fatto nel caso in cui teniate per ragioni di sicurezza (vedi: Altre Importanti Norme di Sicurezza) public ring e secret ring su un dischetto.

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    5.7 Codifica e Decodifica Convenzionale

    Con PGP e' possibile utilizare anche la crittografia convenzionale. Non vengono in tal caso utilizzate chiavi pubbliche e private, ma semplicamente una pass phrase con la quale codificare convenzionalmente il file.

    Codificate il file c:\doc\mess.txt convenzionalmente con il comando: pgp -c c:\doc\mess.txt.
    PGP vi chiedera' di digitare una pass phrase. Attenzione: per ovvie ragioni di sicurezza, questa non deve MAI essere uguale alla pass phrase della propria chiave segreta PGP della crittografia a chiave pubblica. Per ogni files da codificare occorre una pass phrase: ovviamente si puo' usare sempre la stessa, volendo, ma MAI una pass phrase corrispondente ad una chiave segreta.

    Decodificate il messaggio codificato c:\crypt\notizie.pgp, codificato convenzionalmente, con lo stesso comando usato normalmente per la decodifica: pgp c:\crypt\notizie.pgp
    PGP si accorge che il file e' codificato convenzionalmente e vi chiede la corrispondente pass phrase, con la quale effettua la decodifica.

    Alice puo' voler adoperare la crittografia convenzionale:
    * se ha modo di concordare una pass phrase con il destinatario del suo messaggio in modo sicuro, per esempio di persona. Potendo pero' usare il sistema a chiave pubblica con tutti i suoi vantaggi non c'e' alcun motivo per voler fare questo, neanche in questa condizione.
    * se vuole codificare dei files del suo computer per proteggerli da occhi indiscreti, ma poi sara' sempre lei a decodificarli con la pass phrase che ha scelto. Anche in questo caso, Alice puo' molto piu' semplicemente e convenientemente usare PGP normalmente come crittografia a chiave pubblica, e codificare i files scegliendo se' stessa come destinatario.

    In entrambi i casi, se usa comunque la crittografia a chiave pubblica:
    * un ulteriore vantaggio e' quello di non dover inventare e ricordare altre pass phrase oltre alla pass phrase della propria chiave segreta.
    * ancora un ulteriore vantaggio e' dato dal fatto che e' possibile firmare il file (cosa non realizzabile con la crittografia convenzionale) garantendo cosi' l'identita' del mittente e l'integrita'del file.

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    6. I Keyservers

    Sono dei database automatici di chiavi pubbliche PGP, accessibili ed utilizzabili da tutti. Ogni Keyserver ha in pratica un enorme public ring, a cui tutti possono aggiungere la propria chiave pubblica e da cui e' possibile estrarre una chiave pubblica di cui si ha bisogno. Una sorta di elenco pubblico del telefono. Tutte le operazioni avvengono per e-mail in modo automatico.
    Di Keyservers ce ne sono diversi in tutto il mondo, e si aggiornano automaticamente tra di loro, quindi e' sufficiente utilizzarne uno qualunque. Di solito sono gestiti presso Universita', quali ad esempio il MIT negli Stati Uniti e il Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Universita' Statale di Milano.
    Per utilizzare quest'ultimo, scrivete a: <pgp-public-keys@dsi.unimi.it> mettendo il comando nel campo SUBJECT.
    I comandi piu' importanti sono:

    HELP - Si ottengono le istruzioni.
    ADD - Per aggiungere la propria chiave pubblica (la chiave stessa va messa nel corpo del messaggio).
    INDEX - Lista tutte le chiavi contenute nel Keyserver.
    GET - Si ricevono tutte le chiavi del Keyserver (non conviene perche' sono troppe!).
    GET [id] - Si riceve la chiave dell'utente avente l'identificativo [id].
    MGET stringa - Si ottengono tutte le chiavi il cui identificativo contiene 'stringa'.

    * Se inviate la vostra chiave pubblica in un messaggio avente come Subject: ADD essa viene aggiunta al Keyserver.
    * Se inviate un messaggio vuoto con Subject: GET Giorgio Chinnici [Nimrod] ricevete la mia chiave pubblica.
    I Keyservers possono essere utilizzati da WWW all'indirizzo: http://www-swiss.ai.mit.edu/~bal/pks-commands.html

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    7. Considerazioni sulla Sicurezza

    7.1 La Sicurezza delle Chiavi Pubbliche

    Questo argomento e' estremamente importante, in quanto la gestione delle chiavi pubbliche rappresenta il punto debole del PGP.
    La crittografia a chiave pubblica, avendo eliminato la necessita' di trasmettere una chiave segreta, riduce praticamente a zero il rischio che qualcuno si impadronisca della chiave segreta. Tuttavia, la gestione delle chiavi e' il punto debole anche di questo sistema di crittografia, perche' una chiave pubblica puo' non essere sicura.

    Il problema sostanzialmente e' il seguente. Quando Mad Hatter riceve la chiave pubblica di Alice, non ha modo di essere sicuro che quella chiave:

    Va rimarcato che le dimensioni del problema sono completamente diverse nei due sistemi di crittografia:
    Gli "attacchi", nel sistema a chiave pubblica sono azioni piuttosto complesse da effettuare, ed hanno quindi probabilita' ridotte in circostanze normali. Inoltre essi sono, mediante una serie di norme di sicurezza, prevenibili.

    E' quindi fondamentale attenersi alle norme di sicurezza. In linea di principio, perche' Mad Hatter abbia la certezza che la chiave pubblica di Alice non e' falsa o manipolata, occorre che egli abbia ottenuto la chiave non per e-mail o da una banca dati, ma tramite un incontro personale, una persona fidata, o altro canale sicuro. In tal caso, Mad Hatter puo' firmare egli stesso la chiave, oppure che la chiave sia firmata (con il comando: pgp -ks "Alice") da un utente March Hare del quale Mad Hatter possiede una chiave sicura.

    PGP ha un sistema di gestione della sicurezza delle chiavi, e ne tiene conto in fase di utilizzo delle chiavi stesse. In pratica, PGP sa quale chiave e' sicura e quale no secondo le definizioni precedenti, ed avverte l'utente.

    L'incontro personale e simili, ove sia possibile farlo con facilita' (p. es. i due utenti abitano nella stessa citta') e' sempre preferibile, per scambiarsi le chiavi pubbliche e per firmarle a vicenda. Inoltre, in casi in cui la sicurezza deve essere assoluta (p. es. comunicazione di segreti industriali) non ci si deve mai fidare di una chiave non sicura ottenuta per via telematica. Se pero' ci si attenesse sempre strettamente a questa norma, si potrebbe fare un uso molto limitato del PGP. Normalmente quindi si utilizzano senz'altro chiavi ottenute per e-mail, attenendosi pero' alle norme di sicurezza seguenti.
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    7.2 Norme di Sicurezza per le Chiavi Pubbliche

    Non firmate mai una chiave pubblica che non avete ottenuto in modo assolutamente sicuro. Questo e' molto importante, perche' firmando la chiave di Alice, Mad Hatter la dichiara sicura. Benche' sia accettabile usare una chiave pubblica non canonicamente sicura, non la si deve dichiarare tale se non lo e'. Infatti, quando la chiave viene passata da Mad Hatter a Mock Turtle, questi avrebbe una falsa informazione che invaliderebbe tutto il sistema di sicurezza delle chiavi pubbliche.

    Utilizzate occasioni di incontro personali per scambiare e firmare reciprocamente le proprie chiavi pubbliche. In tal modo si crea una "rete" di certificazione. Ogni firma di un altro utente su una chiave rende inoltre sempre piu' difficile manipolare o sostituire quella chiave, perche' bisognerebbe riprodurre le firme.

    Firmate voi stessi la vostra chiave pubblica, e firmate inoltre ogni indirizzo e-mail od indentificativo che vi aggiungete. Se Mad Hatter segue questa norma, e' impossibile per Cheshire Cat aggiungere lui un indirizzo alla chiave di Mad Hatter, perche' questo sarebbe l'unico non firmato da Mad Hatter.

    Diffondete il "fingerprint" della vostra chiave pubblica. Il fingerprint e' un hash di 128 bit, ossia 32 cifre esadecimali, della chiave pubblica, e la identifica univocamente. Alice puo' ottenerlo a video per la sua chiave pubblica con il comando: pgp -kvc "Alice" Il fingerprint presenta il vantaggio di essere facilmente leggibile. Alice diffonde il suo fingerprint scrivendolo sulla sua pagina WWW, in messaggi pubblici, su documenti cartacei (ad es. biglietti da visita), su cui non puo' essere contraffatto senza che la cosa si scopra. Mad Hatter legge il fingerprint di Alice da varie fonti, e lo confronta con quello ottenuto dalla chiave pubblica di Alice che Mad Hatter ha nel proprio public ring. Se sono identici, cio' garantisce l'autenticita' della chiave di Alice che Mad Hatter ha. Se Mad Hatter e' in grado di riconoscere Alice al telefono, egli puo' verificare la chiave di Alice telefonicamente, confrontando il fingerprint sul proprio video con quello che lei gli detta al telefono.

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    7.3 Altre Importanti Norme di Sicurezza

    Mantenete una copia di sicurezza, su un dischetto tenuto in luogo sicuro, del vostro secret ring e public ring, nell'eventualita' di un crash del vostro computer.

    Non lasciate il vostro secret ring su un computer cui hanno accesso altre persone, come potrebbe essere quello dell'ufficio. In tal caso usate invece secret ring e public ring da un dischetto che tenete con voi o in luogo sicuro.

    Non scrivete la vostra pass phrase da nessuna parte, ma ricordatela bene a memoria.

    Ricordate che un file cancellato con un semplice comando di "delete" puo' successivamente essere recuperato. Se percio' volete eliminare definitivamente il messaggio in chiaro che avete codificato dovete farne il "wipe" o cancellazione definitiva. Cio' viene realizzato da varie utility, e dallo stesso PGP usando l'opzione "w" nel comando di codifica.

    Cancellate in modo sicuro il file c:\doc\testo.txt con il comando: pgp -w c:\doc\testo.txt

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    8. Come Opera

    Il PGP utilizza in realta' una intera collezione di algoritmi, tra i piu' sicuri ed internazionalmente conosciuti nel campo della crittografia. Allo scopo di illustrare il processo messo in atto da PGP, supponiamo di partire da un messaggio che deve essere firmato e codificato. La sequenza delle operazioni e' la seguente.

    A. PGP applica l'algoritmo di hashing MD5 per generare l'hash del messaggio, avente lunghezza fissa pari a 128 bit. L'hash viene attaccato al messaggio.

    B. PGP applica l'algoritmo di compressione dati ZIP per comprimere l'insieme messaggio piu' hash ottenuto in A.

    C. PGP applica un algoritmo di generazione numeri casuali per generare una sequenza di 128 bit casuali.

    D. PGP applica l'algoritmo di crittografia convenzionale IDEA per codificare il messaggio compresso ottenuto in B, usando come chiave ("session key") il numero casuale generato in C.

    E. PGP applica l'algoritmo di crittografia a chiave pubblica RSA per codificare la session key. Il risultato viene attaccato al messaggio codificato ottenuto in D. La crittografia convenzionale e' molto piu' veloce di quella a chiave pubblica. PGP unisce i vantaggi della crittografia a chiave pubblica e la velocita' di quella convenzionale, Il messaggio viene in realta' codificato convenzionalmente, ed e' la session key usata che viene codificata con l'algoritmo a chiave pubblica.

    F. PGP applica l'algoritmo di ASCII Armor Radix-64 per trasformare il messaggio ottenuto in E in modo che esso contenga solo caratteri ASCII bassi. Questo algoritmo trasforma ogni gruppo di tre bytes in un gruppo di quattro bytes.

    Il messaggio ottenuto in F e' quello finale, che puo' essere inviato per e-mail. Il destinatario esegue la sequenza inversa di operazioni.

    Gli algoritmi utilizzati da PGP sono considerati assolutamente sicuri. Per esempio, l'algoritmo di crittografia a chiave pubblica RSA si basa sul prodotto di due numeri primi. Per poter ricavare una chiave privata dalla corrispondente chiave pubblica occorrerebbe fattorizzare questo prodotto. Nel caso di chiavi a 1024 bit, e' stato stimato che una rete di un milione di computers impiegherebbe 10^10 anni a risolvere il problema, un tempo pari all'eta' dell'Universo!
    Poi, ci sarebbe ancora il problema di ricavare la pass phrase. E questo per una sola coppia di chiavi tra tutte quelle esistenti al mondo.
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    9. Shell Windows per PGP

    PGP e' un programma DOS, e quindi sotto Windows 3.1 e Windows 95 va utilizzato da una finestra DOS. Allo scopo di rendere piu' semplice ed automatico possibile l'uso di PGP sono stati sviluppate diverse shell per Windows. Si tratta semplicemente di programmi Windows per mezzo dei quali e' possibile usare dialog box e pulsanti per le varie operazioni di PGP; per effettuare queste operazioni, la shell Window lancia automaticamente PGP in una finestra DOS. Il programma PGP deve quindi essere gia' stato in precedenza installato e configurato.

    Per i principianti di PGP, consiglio comunque di usare il programma cosi' com'e' da DOS, senza alcuna shell. In tal modo si comprendono molto meglio i meccanismi di PGP. Dopo essersi impratichiti si puo' passare all'uso di una shell Windows.
    Ne esistono diverse.

    Trovate elenchi completi con descrizione presso:
    Trovate le shell anche nei siti ftp citati in "Dove Reperirlo"
    Segnalo qui tre ottime shell.
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    10. Risorse e documentazione

    * Siti WWW:

    * Newsgroups:
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    11. Problemi Vari

    11.1 Editor con "Word Wrap"

    Puo' presentarsi a volte il seguente problema. Alice scrive un proprio messaggio con un Editor dotato di "Word Wrap", ossia di "a capo" automatico. Puo' trattarsi di un Editor quale Notepad oppure di quello interno ad un programma di gestione della posta elettronica, quale Eudora. Alice firma poi in chiaro il messaggio. Al momento di preparare il messaggio da spedire, il programma di e-mail (Eudora, Offline Mailer ecc.) puo' introdurre esplicitamente il carattere di "a capo" alla fine di ogni riga del messaggio, alterando cosi' di fatto il messaggio stesso. Come conseguenza, Mad Hatter, che riceve il messaggio e ne verifica la firma, trova che la firma non corrisponde al messaggio!
    Rimedio: Alice puo' rinunciare al "Word Wrap", andando a capo a mano ad ogni riga (che e' meglio mantenere al di sotto dei 70 caratteri).
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    11.2 PC con Piu' Dischi Fissi

    Alice ha piu' di un disco fisso, oppure diverse partizioni sullo stesso disco fisso. Alice ha installato PGP non sul disco C: bensi' sul disco D:, nel directory d:\pgp. Si verifica un piccolo problema: PGP va a cercare comunque il file di configurazione config.txt in c:\pgp, e non trovandolo, emette un messaggio di errore.
    Rimedio: Alice crea il directory vuoto c:\pgp e ci mette una copia del file d:\pgp\config.txt.

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