Scopo di queste linee guida è di proteggere voi da una scarica elettrica potenzialmente mortale, e l'apparecchio da danneggiamenti accidentali.
Si noti che il pericolo non risiede solo nel vostro corpo che realizza un buon percorso per la corrente elettrica, particolarmente attraverso il cuore. Anche una semplice contrazione involontaria di un muscolo causata da una scarica elettrica, che di per se' non produce alcun danno, potrebbe in effetti causare dei danni collaterali. Ci sono molti punti affilati in questo tipo di apparecchi, così come pure altre parti elettriche scoperte in cui è presente dell'alta tensione, con le quali potreste entrare accidentalmente in contatto.
Scopo di queste linee guida non è quello di spaventarvi, ma piuttosto di rendervi coscienti delle appropriate precauzioni da prendere. La riparazione di televisori, monitor, forni a microonde, e altri apparecchi domestici ed industriali può essere sia gratificante che remunerativa. Facciamo in modo che sia anche sicura!
Non lavorate da soli; in caso di emergenza, la presenza di qualche altra persona potrebbe risultare vitale.
Tenete sempre una mano in tasca quando dovete mettere le mani all'interno di un apparecchio collegato alla rete, o un sistema funzionante ad alta tensione.
Indossate scarpe con suole di gomma o scarpette per ginnastica.
Non indossate gioielli o altra roba del genere, che potrebbe accidentalmente venire a contatto con i circuiti e condurre corrente elettrica, o impigliarsi nelle parti in movimento.
Stabilite la vostra area di lavoro in un luogo distante da possibili masse con cui potreste accidentalmente venire a contatto.
Conoscete il vostro apparecchio: i televisori e i monitor potrebbero utilizzare alcune parti dello chassis metallico come ritorno di massa, eppure lo chassis potrebbe essere elettricamente sotto tensione rispetto alla presa di terra della rete elettrica. I forni a microonde utilizzano lo chassis come ritorno di massa per l'alta tensione. Inoltre, non assumete che lo chassis rappresenti una buona massa per la vostra strumentazione di misura.
Se risulta necessario rimuovere i circuiti stampati dai loro sostegni, interponete del materiale isolante tra le schede e qualunque cosa con cui potrebbero essere cortocircuitate. Sorreggeteli con bastoncini isolanti di plastica o legno.
Se dovete effettuare misurazioni o saldature, o comunque toccare i circuiti dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate i grossi condensatori di filtro delle alimentazioni con una resistenza del valore approssimativo di 100-500 ohms/V, potenza 2 W o maggiore. Per esempio, per un condensatore da 200 Volt, utilizzate una resistenza il cui valore sia compreso tra 20K-100K. Misurate la tensione durante la scarica e/o verificate che non ci sia alcuna carica residua al termine, utilizzando un voltmetro idoneo. In un televisore o un monitor, se state rimuovendo il collegamento di alta tensione al cinescopio (per esempio per sostituire il trasformatore di riga), scaricate per prima cosa il contatto del cinescopio (situato sotto la coppetta isolante all'estremità dello spesso cavo rosso). Utilizzate un resistore del valore compreso tra 1 MOhm e 10 MOhm, potenza 1 Watt o superiore, sorreggendolo dalla punta di un bastoncino isolante o dalla sonda di un voltmetro per alta tensione. Scaricate il contatto sul frame metallico che è connesso alla parte esterna del cinescopio.
Per i televisori ed i monitor in particolare, esiste l'ulteriore rischio di implosione del tubo a raggi catodici; fate attenzione a non battere la superficie del tubo con i vostri strumenti. Un'implosione spargerà schegge di vetro ad alta velocità in ogni direzione. C'è una forza di svariate tonnellate che tenta di frantumare un tipico tubo a raggi catodici. Indossate sempre una protezione per gli occhi.
Connettete/disconnettete i puntali di test con l'apparecchio spento e scollegato dalla rete. Utilizzate puntali con pinzette a coccodrillo o saldate temporanemente dei cavetti per le misurazioni da effettuare in posti stretti o poco accessibili.
Se dovete necessariamente effettuare le misurazioni mentre l'apparecchio è in funzione, coprite completamente i puntali con del nastro isolante, tranne qualche millimetro all'estremità, allo scopo di evitare la possibilità di un cortocircuito accidentale che potrebbe danneggiare svariati componenti. Collegate con una pinzetta la massa del tester o dell'oscilloscopio al punto di massa appropriato, in modo tale che tutte le misurazioni potranno essere condotte con una sola mano.
Eseguite il maggior numero di misurazioni possibili con l'apparecchio spento e scollegato dalla rete. Per esempio, eventuali cortocircuiti presenti nei semiconduttori della sezione di alimentazione di un televisore o di un monitor possono essere scoperti con un ohmmetro.
Utilizzate un trasformatore di isolamento nel caso durante la riparazione ci sia un qualche rischio di venire a contatto con le parti del circuito connesse alla rete. Attenzione, un Variac(tm) non è un trasformatore di isolamento! L'utilizzo di una presa di corrente protetta da un interruttore differenziale (il noto "salvavita") rappresenta una buona idea, ma non è comunque in grado di proteggervi dalla scosse che potreste ricevere da un televisore o un monitor connessi alla rete elettrica, o le parti ad alta tensione di un forno a microonde, per esempio. Si noti che comunque un inerruttore differenziale potrebbe scattare senza alcun motivo all'accensione degli apparecchi o in modo casuale a causa di perdite di isolamento (provocate ad esempio dalla massa della sonda del vostro oscilloscopio) o delle caratteristiche di ingresso altamente capacitive o induttive degli apparecchi alimentati dalla rete elettrica. Un fusibile o un disgiuntore sono troppo lenti ed insensibili per garantire protezione per voi ed in molti casi anche per il vostro apparecchio; un interruttore differenziale ad ogni modo potrebbe risultare utile per salvare il cavo di massa della sonda dell'oscilloscopio se questo dovesse accidentalmente toccare uno chassis soggetto a tensione di rete.
Non mettetevi al lavoro quando siete stanchi. Non solo farete le cose con minore attenzione, ma il vostro principale strumento di diagnosi, il ragionamento deduttivo, non funzionerà al massimo delle proprie capacità.
Infine, non date niente per scontato senza aver prima controllato personalmente! Non prendete scorciatoie!
Molti problemi hanno semplici soluzioni. Non crediate subito che il vostro problema sia una qualche combinazione di guasti esoterici e complessi. Nel caso di un monitor, potrebbe semplicemente trattarsi di una cattiva connessione o di un fusibile bruciato. Mettetevi in testa che i problemi con il più catastrofico impatto sul funzionamento (per esempio un monitor del tutto inerte) di solito sono i più semplici da sistemare.
Il tipo di problemi che vorremmo evitare a tutti i costi sono quelli intermittenti o difficili da riprodurre: un tremolio occasionale o un monitor che brucia il suo transistor di uscita orizzontale ogni sei mesi.
Se arrivate ad un punto morto, dormiteci su. Alcune volte, il solo fatto di lasciare che il problema rimbalzi nella vostra testa può portare ad un approccio o soluzione di maggior successo. Evitate di lavorare quando siete davvero stanchi, è pericoloso e soprattutto improduttivo (o forse addirittura distruttivo).
Ogniqualvolta lavorate su apparecchi di precisione, prendete nota della disposizione dei componenti e disegnate degli schizzi; sono cose che risulteranno infinitamente utili quando sarà ora di rimontare l'apparecchio. La maggioranza dei connettori sono conformati in modo tale da non poter essere inseriti a rovescio o essere scambiati con altri connettori similari, ma non sempre è così. Viti apparentemente identiche potrebbero risultare di lunghezza differente o avere un tipo di filettatura diversa; componenti minuscoli potrebbero essere inseriti in più di un posto o con orientamenti differenti, ecc.
Bottigliette di pillole vuote, contenitori per pellicole fotografiche, e contenitori in plastica per cubetti di ghiaccio sono tutti oggetti che ritornano utili per ordinare e conservare le viti ed altri piccoli componenti dopo lo smontaggio. Ciò vale in particolar modo nel caso in cui abbiate l'abitudine di portare avanti contemporaneamente più di una riparazione.
Scegliete un'area di lavoro ben illuminata e dove sia possibile localizzare facilmente eventuali componenti che cadono per terra, quindi lontano da eventuali tappeti ricoperti con folto pelo. La collocazione ideale dovrebbe inoltre essere relativamente non polverosa e permettervi di sospendere le vostre sessioni di lavoro per mangiare e dormire, senza dover essere costretti ogni volta ad ammucchiare i pezzi dell'apparecchio sotto torchio dentro una scatola di cartone.
Un altro punto da tenere in considerazione è la ESD (Electro-Static-Discharge), cioè la scarica delle cariche elettrostatiche. Alcuni componenti montati nei monitor (come i circuiti integrati) possono essere facilmente danneggiati dalle scariche elettrostatiche. Non è necessario esagerare con le precauzioni, ma è sufficiente prendere l'abitudine di toccare una parte collegata alla massa, come ad esempio lo chassis in metallo, prima di toccare un qualunque componente del circuito.
Un set basilare di utensili di precisione costituirà tutto quanto necessario per smontare gli apparecchi ed eseguire regolazioni sulla maggioranza degli apparecchi elettronici di consumo. Non è necessario che gli strumenti siano realmente costosi, ma strumenti di scarsa qualità sono meno che utili e possono finanche causare danni. Tra quelli necessari non devono mancare una selezione di cacciaviti Philips e a lama piatta, pinze a becco dritto e ricurvo, pinza tagliafili e pinzette di precisione. Un cacciavite da gioielliere è d'obbligo specialmente se dovete lavorare su apparecchi compatti. Per le regolazioni, è utile un cacciavite miniatura con lama da 1/16 di pollice, dotato di punta non metallica, onde impedire che il metallo alteri le proprietà elettriche del circuito e per minimizzare la possibilità di cortocircuitare qualcosa a causa di contatti accidentali con il circuito. Un set di utensili di allineamento in plastica risulterà utile per la regolazione dei nuclei (sebbene raramente richiesta).
Un saldatore di bassa potenza (per esempio da 25 Watt), dotato di punta fine, e del filo-stagno con disossidante idoneo per saldature elettroniche sono necessari se avete necessità di disconnettere eventuali cavi saldati, oppure per sostituire i componenti saldati. Un saldatore di maggior potenza o un piccolo saldatore a pistola risulterà utile per i componenti di maggiori dimensioni. Sui circuiti elettronici non va MAI utilizzato filo-stagno con disossidante acido o quella roba utilizzata per la saldatura dei tubi in rame.
Per i problemi di natura termica o di riscaldamento, possono venire in aiuto una bombola di spray refrigerante ed un asciugacapelli per identificare i componenti le cui caratteristiche variano con la temperatura. L'utilizzo di un tubicino di estensione per lo spray o di un beccuccio realizzato con del cartone per l'asciugacapelli aiuta a controllare in modo molto preciso la direzione del freddo o del caldo in modo da influenzare i soli componenti interessati.
Per informazioni su utili prodotti chimici, adesivi e lubricanti, consultate il documento " Riassunti di riparazioni, un introduzione" come pure altri documenti disponibili presso questo stesso sito.
Non iniziate a lavorare con strumentazione di misura, iniziate piuttosto con una attenta riflessione. Le vostre facoltà di osservazione, unite ad un po' di esperienza, costituiranno una buona base di partenza. I vostri sensi e il vostro cervello rappresentano il più importante strumento di controllo di cui possiate disporre.
Ad ogni modo, sono necessari alcuni strumenti di misura:
Un tester digitale o analogico: è necessario per controllare le tensioni di alimentazione e le tensioni presenti sui piedini dei circuiti integrati o di altri componenti; la letteratura di servizio (come i SAMs Photofacts citati in qualche altra parte di questo stesso documento) include le misurazioni di tensione su quasi tutti i punti del circuito in un apparecchio regolarmente funzionante. Il tester serve anche per il controllo di componenti come transistor, per verificare la correttezza del valore di resistori e condensatori, e per cercare cortocircuiti o interruzioni. Non è necessario che il tester sia costoso; per la maggior parte dei casi è sufficiente un modello basilare, a condizione che sia affidabile. Se desiderate un tester che vi duri per molti anni a venire, optate per un Fluke. Ad ogni modo, anche i tester digitali di fascia media venduti da Radio Shack si sono dimostrati affidabili e di sufficiente precisione. Per alcune misurazioni, per esempio per dedurre istantaneamente la variazione in più o in meno di un certo valore, è preferibile un tester analogico (sebbene alcuni tester digitali dispongano di una scala realizzata con una barra grafica che è buona quasi come lo strumento di lettura di un tester analogico).
Oscilloscopio: sebbene molti problemi possano essere affrontati con un semplice tester, un oscilloscopio risulterà essenziale per una ricerca dei guasti più approfondita. Le caratteristiche essenziali sono: doppia traccia, larghezza di banda minimo 10-20 MHz; lo sweep ritardato è desirabile ma non essenziale. Un buon set di idonee sonde 10x/1x. Una maggior larghezza di banda è desirabile, ma la maggior parte del lavoro su apparecchi elettronici di consumo può essere effettuato con un oscilloscopio da 10 MHz. Un oscilloscopio con memoria o un oscilloscopio digitale potrebbe far comodo per determinati compiti, ma non è affatto indispensabile per la normale ricerca dei guasti.
Raccomanderei un buon oscilloscopio usato Tektronix o HP piuttosto che uno nuovo di qualunque altra marca; otterrete un apparecchio migliore a parità di spesa, senza contare che questi strumenti durano praticamente una vita. Il mio oscilloscopio 'buono' è la versione militarizzata (AN/USM-281A) dell'oscilloscopio da laboratorio HP180. Si tratta di un oscilloscopio a doppia traccia da 50 MHz vertical plugin ed uno sweep ritardato horizontal plugin. Ho visto questi oscilloscopi venduti a meno di 300 dollari presso rivenditori di equipaggiamenti surplus. Per qualche lira in più (dai 400 ai 700 dollari) è possibile acquistare un oscilloscopio Tek 465 da 100 Mhz, che sarà sufficiente per tutte le riparazioni, fatta eccezione per le più esigenti (circuiti RF o digitali ad alta velocità).
Una sorgente di segnale video. dipendentemente dal tipo di monitor che state riparando, vi potrebbero occorrere sia dei segnali di computer che segnali televisivi.
Monitor per computer: un PC rappresenta una buona sorgente di segnale video. Naturalmente, deve supportare tutte le frequenze di scansione e gli standard video per cui il monitor è progettato. Sono disponibili dei software per visualizzare delle schermate idonee alla regolazione della purezza, convergenza, fuoco, colore, ed altre schermate di controllo. E' anche possibile disegnarsi le proprie schermate di controllo utilizzando un software come il Windows Paint.
Monitor da studio: una sorgente di segnale video in banda base come un videoregistratore o una videocamera possono risultare utili al posto di un generatore di schermate di controllo, e vi consentiranno inoltre di controllare il materiale da visualizzare. In realtà, realizzare alcune videocassette di controllo utilizzando una videocamera per registrare delle schermate di controllo statiche è un sistema che vi permette un pieno controllo sul tipo e sulla durata dell'immagine visualizzata.
Generatore di barre di colore/punti/crosshatch. Si tratta di un apparecchio utile se riparate un sacco di televisori o monitor da studio, e vi necessita eseguire le regolazioni di convergenza del cinescopio e della crominanza. Ad ogni modo, ci sono delle alternative altrettanto efficaci: una registrazione VHS di schermate di test va più che bene per la regolazione del televisori. Un PC programmato per generare un idoneo insieme di schermate di test va benissimo per la regolazione dei monitor (ed anche dei televisori se è possibile settare la scheda video in modo da produrre un segnale NTSC/PAL). Questo segnale può essere fatto passare attraverso un videoregistratore per generare un segnale a RF (canale 36) per controllare i televisori che non dispongono di ingressi video diretti (jack RCA o presa SCART).
Sono disponibili in commercio dei sofisticati (e costosi) generatori universali di schermate di test, in grado di gestire qualunque possibile frequenza di scansione e quindi adattarsi ai più svariati monitor.
Ecco dei piccoli aggeggi e tester realizzati in casa, che risultano utili per molte operazioni di riparazione. Elenchiamo qui di seguito alcuni dei più basilari:
Lampadina in serie per la limitazione della corrente utilizzabile durante il controllo di televisori, monitor, alimentatori switching, amplificatori di potenza audio, ecc. Personalmente ho costruito una scatola con due prese di corrente collegate in serie, in modo tale che sia possibile collegare una lampadina su una presa e l'apparecchio sotto controllo nell'altra. Per maggior versatilità è possibile aggiungere una presa di corrente diretta ed un interruttore di rete utilizzando una scatola per quattro prese. L'utilizzo di un carico in serie impedisce a componenti di ricambio costosi come un transistor di uscita orizzontale di bruciarsi se nel circuito è ancora presente un qualche guasto che non siete riusciti a localizzare.
Un Variac. Non è necessario che sia di grande potenza; un Variac da 2 Ampere completato con un interruttore, una presa di corrente ed un fusibile risulterà sufficiente per la maggior parte delle operazioni. Ad ogni modo, sarebbe desiderabile possedere un Variac da 5 Ampere o oltre. Se dovete ricercare dei guasti in apparecchi funzionanti a 220 Volt avendo a disposizione la tensione di rete di 115 Volt AC utilizzata negli Stati Uniti, esistono in commercio dei Variac in grado di produrre una tensione variabile da 0 a 240 Volt AC a partire da una linea elettrica a 115 Volt AC (ma fate attenzione a non dimenticare che una tale tensione può facilmente bruciare gli apparecchi funzionanti a 115 Volt AC). Variando la tensione di alimentazione, non solo è possibile alimentare un monitor appena riparato con una tensione gradatamente crescente in modo da assicurarsi che non vi siano problemi, ma potete anche valutare il comportamento degli apparecchi a tensioni di rete maggiori o minori rispetto a quella di targa. Un Variac pertanto risulta di grande aiuto nel ricercare i guasti nei circuiti di alimentazione. Attenzione: un Variac non è un trasformatore di isolamento e non risulta di nessun aiuto a riguardo della sicurezza; vi occorre anche un trasformatore di isolamento.
Trasformatore di isolamento. E' molto importante per lavorare con sicurezza su un apparecchio con chassis collegato direttamente alla rete elettrica. Poichè quasi tutti i moderni monitors utilizzano degli alimentatori switching o dei circuiti di deflessione connessi direttamente alla rete elettrica, l'utilizzo di un trasformatore di isolamento risulta essenziale. E' possibile costruirsene uno da un paio di trasformatori di alimentazione collegando insieme i due secondari di maggior potenza; io l'ho realizzato utilizzando un paio di trasformatori di alimentazione similari recuperati da vecchi televisori a valvole, montati su una piastra con una presa di corrente comprendente un fusibile. Gli avvolgimenti di alta tensione erano connessi insieme; gli avvolgimenti a bassa tensione inutilizzati possono essere collegati in serie con il primario o con gli avvolgimenti di uscira per regolare la tensione. Alternativamente, sono disponibili in commercio dei trasformatori di isolamento idonei per la riparazione dei televisori a meno di 150.000 Lire, sono soldi ben spesi.
Trasformatore di isolamento variabile. Non è necessario acquistare una elaborata unità combinata; un Variac può essere seguito in cascata da un normale trasformatore di isolamento. E' anche possibile collegare il trasformatore di isolamento seguito in cascata da un Variac, anche se potrebbero esserci delle piccole differenze nella capacità di carico.
Bobina di smagnetizzazione. Da costruire o acquistare. La bobina interna di smagnetizzazione recuperata da un monitor o televisore a colori defunto, avvolta a doppio per dimezzare il suo diametro originale in modo da aumentare l'intensità del campo magnetico generato, collegata in serie con una lampadina ad incandescenza da 200 Watt per limitare la corrente, funzionerà più che bene. Oppure, è possibile acquistarne una idonea per tutti i televisori e monitor, fatta eccezione per quelli di maggiori dimensioni, ad un costo compreso tra circa 15-30 dollari presso distributori come la MCM Electronics. Consultate inoltre il paragrafo "Degauss (smagnetizzazione) di un cinescopio".
E' essenziale, sia per la vostra sicurezza che per prevenire danni al dispositivo in riparazione, che prima di effettuare misurazioni o tentare delle saldature, o toccare in qualche modo il circuito, quei condensatori di grossa capacità o alta tensione siano del tutto scaricati. Alcuni dei grossi condensatori di filtro comunemente montati negli apparecchi alimentati dalla rete elettrica accumulano una carica potenzialmente letale.
Con ciò non intendiamo affermare che occorre scaricare ciascuno dei 250 condensaori montati nel vostro televisore ogni volta che si stacca l'alimentazione e si desidera effettuare una misurazione. Ad ogni modo, i grossi condensatori principali di filtro e gli altri condensatori presenti nei circuiti di alimentazione andrebbero controllati e scaricati dopo lo spegnimento dell'apparecchio se è presente una tensione significativa (o meglio ancora prima di effettuare una qualunque misurazione, visto che alcuni condensatori, come quelli ad alta tensione per il cinescopio di un televisore o monitor video, conservano una carica pericolosa o comunque dolorosa per giorni o ancora più a lungo).
La tecnica che suggerisco consiste nell'utilizzare un resistore di alta potenza del valore di circa 100 Ohm/Volt della tensione di lavoro del condensatore. In questo modo si evita la saldatura ad arco provocata da una scarica effettuata tramite un cacciavite, ma nel contempo la costante di tempo è tale che la tensione del condensatore raggiunge dei valori irrisori in pochi secondi al massimo (ovviamente dipendentemente dalla costante di tempo RC e dalla tensione originaria).
Quindi controllate con un voltmetro per essere doppiamente certi dell'avvenuta scarica. Ancor meglio, monitorate la tensione durante la scarica (operazione non necessaria per i condensatori di alta tensione per il cinescopio, visto che la scarica è pressochè istantanea anche utilizzando un resistore da svariati Mega Ohm).
Ovviamente, assicuratevi di essere ben isolati!
Per i condensatori principali montati in un alimentatore switching, che potrebbero essere da 100 uF a 350 Volt, andrà quindi utilizzato un resistore da 5 K 10 Watt. RC=0,5 secondi. 5RC=2,5 secondi. E' anche possibile utilizzare un resistore di minor potenza visto che l'energia totale non è poi così tanta. Se volete utilizzare qualcosa di più tecnologico, potete costruire il circuito per la scarica dei condensatori presentato nel documento abbinato "Come controllare i condensatori con un tester e come scaricarli con sicurezza". Questo circuito fornisce una indicazione visibile della carica rimanente e della polarità.
Per i condensatori del cinescopio, utilizzate un resistore di alta potenza, non tanto per le potenze in gioco ma allo scopo di tenere a bada l'alta tensione che potrebbe saltare attraverso un piccolo resistore da 1/4 Watt; il resistore deve essere di alcuni Mega Ohm, e va l'estremità libera va scaricata sulla massa dello chassis connessa alla parte esterna del cinescopio, e NON ALLA MASSA DEL SEGNALE SULLA SCHEDA MADRE per evitare di danneggiare dei circuiti sensibili. La costante di tempo è molto ridotta, un millisecondo circa. Ad ogni modo, ripetete la procedura un paio di volte per sicurezza. Anche l'utilizzo di un cavetto di cortocircuito con pinzette potrebbe non rappresentare una cattiva idea mentre si lavora sull'apparecchio, si sono verificate troppe storie di esperienze dolorose provocate dalla carica che si è sviluppata per qualche ragione, pronta a colpire non appena veniva ricollegato il cavo dell'alta tensione. Si noti che prima di toccare il piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio, sarebbe consigliabile scaricare l'alta tensione anche se non vi occorre sconnettere il grosso cavo rosso, visto che le tensioni focus e screen (G2) su questa schedina sono ricavate dall'alta tensione del cinescopio.
Se non dovete rimuovere la connessione all'anodo del cinescopio, sostituire il trasformatore di riga, o armeggiare nelle vicinanze dei componenti presenti sul piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio, consiglierei di stare alla larga dal grosso cavo rosso e da tutto ciò che vi è collegato, inclusi i cavi di focus e screen. Inserendo ripetutamente un cacciavite sotto il cappuccio dell'anodo si rischia di graffiare l'involucro del cinescopio, cosa che davvero non credo vogliate fare.
Ancora una volta, ricontrollare sempre l'avvenuta scarica con un voltmetro affidabile!
Ecco delle ragioni per utilizzare un resistore e non un cacciavite per scaricare i condensatori:
Non distruggerà i cacciaviti ed i terminali del condensatore.
Non danneggerà il condensatore a causa dell'impulso di corrente.
Ridurrà il livello di stress della vostra consorte, che non sarà costretta ad ascoltare quegli allarmanti colpi secchi e scoppiettii.
Quando si alimenta un monitor (o un qualunque altro moderno dispositivo elettronico che monta dei costosi semiconduttori di potenza) dove sono state eseguite delle riparazioni su dei circuiti di alimentazione, si preferisce minimizzare il rischio di bruciare dei nuovi componenti installati nel caso ci fosse ancora un qualche guasto passato inosservato. Ci sono due sistemi per raggiungere lo scopo: utilizzare un Variac per aumentare gradatamente la tensione di rete, o utlizzare un carico in serie per limitare la corrente ai semiconduttori di potenza.
In realtà l'utlizzo di un carico in serie (per esempio una lampadina ad incandescenza che costituisce un carico economico e facilmente reperibile), presenta dei vantaggi rispetto ad un Variac (beh l'utilizzo di entrambi sarebbe il massimo) poichè la corrente verrà (si spera) limitata a livelli non distruttivi.
Lo scopo è quello di limitare la corrente verso le parti critiche, di solito il transistor di uscita orizzontale. La maggior parte delle volte riuscirete nell'intento collegando la lampadina in serie con la rete di alimentazione in corrente alternata. Ad ogni modo, alcune volte potrebbe essere consigliabile collegare la lampadina direttamente in serie con il circuito B+ per fornire una migliore protezione, visto che in questo modo verrà limitata la corrente che dai condensatori principali di filtro flusice verso il transistor di uscita orizzontale. In realtà sarebbe probabilmente meglio montare un vero resistore di potenza visto che la sua resistenza è costante, al contrario della resistenza di una lampadina che varia di 1:10 da fredda a bollente. Ad ogni modo la lampadina offre una simpatica indicazione visiva della corrente assorbita dal circuito sotto controllo. Per esempio:
Piena luminosità: corto circuito o carico estremamente pesante; probabilmente è ancora presente un guasto.
Luminosità iniziale che però subito si riduce per stabilizzarsi ad un livello inferiore: i condensatori di filtro si caricano, quindi la corrente che scorre nel circuito si stabilizza ad un valore inferiore. Questo è il comportamento che ci si aspetta quando l'apparecchio funziona normalmente. Potrebbe comunque esserci qualche problema nei circuiti di alimentazione, ma probabilmente non provocherà immediatamente un guasto catastrofico.
Lampadina pulsante: l'alimentatore cerca di avviarsi ma si disattiva a causa di sovracorrenti o sovratensioni. Ciò potrebbe essere dovuto ad un guasto o alla lampadina troppo piccola rispetto alla corrente richiesta dall'apparecchio.
Ecco i wattaggi suggeriti per le prime prove:
Dipendentemente dall'assorbimento di corrente dell'apparecchio, potrebbe risultare necessario aumentare questi valori. Ad ogni modo, iniziate con valori bassi. Se la lampadina si accende a piena luminosità, potrete già concludere che c'è qualche grosso danno. Se la luce della lampadina è tremolante oppure il televisore (o altro apparecchio sotto controllo) non si accende del tutto, allora potrebbe essere il caso di utilizzare una lampadina di maggior wattaggio.