Vittorio Bertola, torinese, nato nel 1974, è laureato con lode in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino. Si occupa di Internet a tutto tondo, comprendendo gli aspetti tecnici, economici, sociali e politici, in qualità di imprenditore, scrittore, attivista e ingegnere, e ha svolto inoltre "servizio civile" come politico nelle istituzioni italiane.
Attualmente lavora per Open-Xchange, una azienda tedesca che produce alcuni dei più usati software liberi che fanno funzionare Internet, in cui si occupa delle attività di ricerca e innovazione, concependo e sviluppando nuovi potenziali prodotti; coordina inoltre le attività di policy e di rapporto con la comunità della rete. Precedentemente, ha lavorato come libero professionista in progetti riguardanti la rete; è stato inoltre Associate Partner di The Innovation Group, una "boutique" di alta consulenza per i manager delle grandi aziende; fondatore di Novajo/Quotidiano Piemontese, quotidiano online di notizie locali; socio fondatore di Dynamic Fun, azienda leader dell'innovazione italiana nell'utilizzo di tecnologie wireless e Internet per l'organizzazione aziendale, e di Glomera, una piattaforma di televisione via Internet. Precedentemente è stato tra gli artefici di Vitaminic, azienda leader della new economy italiana, con la carica di Vice President for Technology (Direttore Tecnico), ricoperta sin dalla fondazione dell'azienda e attraverso tutto il processo di crescita multinazionale e quotazione in Borsa. Ha anche lavorato per Omnitel (ora Vodafone Italia) e per il Politecnico di Torino, presso il quale, da studente, è anche stato membro del Consiglio di Amministrazione.
Egli partecipa come relatore in convegni in Italia e all'estero, mantiene un frequentato blog e ha scritto su riviste di settore quali Punto Informatico e Nòva. Inoltre, si occupa da molti anni delle politiche di Internet a livello nazionale e internazionale; è stato membro del Working Group on Internet Governance (WGIG) delle Nazioni Unite, su nomina del Segretario Generale Kofi Annan, e membro del Comitato Consultivo per la Governance di Internet del Governo Italiano, partecipando come membro della delegazione italiana al secondo World Summit on Information Society (WSIS) e all'Internet Governance Forum (IGF) delle Nazioni Unite. All'IGF, è anche stato coordinatore globale dell'Internet Governance Caucus della società civile, ed è tra i leader della coalizione per la Carta dei Diritti di Internet, promossa da Stefano Rodotà. Ha rappresentato gli utenti Internet mondiali all'interno del Board di ICANN, l'entità di amministrazione globale dei domini Internet, dove ha presieduto per tre anni il "parlamento" mondiale degli utenti Internet. E' stato portavoce di NNSquad Italia, sezione italiana della campagna internazionale in difesa della neutralità e della libertà di Internet, e corrispondente italiano per la libertà di espressione in rete di Freedom House. E' inoltre stato membro del comitato promotore dell'Internet Governance Forum Italia e consigliere di Società Internet, la sezione italiana della Internet Society, per cui è stato anche vicepresidente del coordinamento europeo; è stato più volte eletto membro degli organismi di regolamentazione dei domini Internet italiani (.it) e del dominio .mobi. Negli ultimi quindici anni è stato autore di vari paper e artefice in rete di numerose iniziative, che lo hanno reso una figura nota dell'Internet nazionale e globale.
E' stato per un mandato (2011-16) consigliere comunale a Torino e capogruppo del Movimento 5 Stelle, acquisendo esperienza sul funzionamento della pubblica amministrazione di una grande città e nella comunicazione stampa, radiotelevisiva e online verso il grande pubblico, e stabilendo il record di attivismo nella storia della Sala Rossa. E' stato tra i fondatori del Movimento 5 Stelle di Torino, promuovendo la democrazia partecipativa applicata alle istituzioni politiche italiane, per poi uscirne in seguito alla sua trasformazione in partito. Nel 2009 è stato candidato a Presidente della Provincia di Torino per la lista Torino a 5 Stelle; nel 2010 è stato candidato al Consiglio Regionale per il Movimento 5 Stelle, risultando il secondo più votato a Torino e cintura con 1.375 preferenze; nel 2011 è stato candidato a sindaco di Torino, risultando il terzo più votato (dopo i candidati delle due maggiori coalizioni e prima di quello di centro) con oltre 22.400 voti, pari a circa il 5%.