Trattamento e benefit dei consiglieri comunali di Torino (2011-2016)
Scritto nel luglio 2011
Non è affatto facile conoscere il trattamento e il benefit di un consigliere comunale fino a che non si svolge questo lavoro per alcuni mesi; le informazioni reperibili in rete o fornite dagli uffici sono spesso lacunose, contraddittorie o direttamente sbagliate. Noi facciamo del nostro meglio per mantenere aggiornata questa pagina man mano che scopriamo le varie cose. Ricordiamo anche che il trattamento varia da Comune a Comune, per cui quanto scritto qui non si applica necessariamente ad altri consiglieri.
Stipendio. Un consigliere comunale di Torino non ha un compenso fisso, ma prende un gettone di circa 120 euro netti a seduta; dunque, ha degli introiti solo quando partecipa alle sedute, mentre nei mesi di ferie (es. agosto), se si ammala o se si assenta per qualsiasi motivo non percepisce nulla. Vengono retribuite sia le sedute del consiglio che quelle delle commissioni, con un tetto massimo di 3 sedute retribuite in un giorno e di 19 sedute retribuite in un mese, oltre le quali non si percepisce più niente. Il tetto mensile - che i consiglieri di gruppi piccoli come il nostro, nei mesi “pieni”, tendenzialmente raggiungono sempre o quasi - è dunque di circa 2200 euro netti (2800 euro lordi), e corrisponde a un quarto dello stipendio del sindaco.
In pratica, facendo la media, se non si hanno altri redditi è come avere uno stipendio di circa 1900 euro netti al mese per 13 mensilità, ovvero un lordo annuo di circa 31.000 euro. Se invece si hanno altri redditi, si dovranno calcolare le imposte sul reddito complessivo, finendo dunque in una fascia di aliquote più alte e pertanto lasciando al consigliere un netto più basso. Inizialmente ci avevano detto che i 120 euro a seduta erano lordi, per cui, quando ci siamo candidati, pensavamo di guadagnare decisamente di meno; comunque, l'impegno del Movimento è quello di tagliare lo stipendio per gli incarichi elettivi se superiore a 2500 euro netti.
Contributi. Per i consiglieri comunali - a differenza di sindaco e assessori e a differenza di consiglieri regionali e parlamentari - non viene versato alcun tipo di contributo previdenziale; facendo il consigliere a tempo pieno, si rimarrà con un "buco" di cinque anni nei contributi pensionistici. Se invece il consigliere svolge in parallelo una attività lavorativa, allora potrà godere degli eventuali contributi versati in tale ambito.
Rimborsi spese. In teoria, il gruppo consiliare può corrispondere rimborsi spese per trasferte istituzionali, come avviene ad esempio per i consiglieri regionali, pagando il costo del trasporto pubblico o il rimborso chilometrico per l'auto. In pratica, noi abbiamo scelto di non avvalerci di questa possibilità, disponendo comunque dell'abbonamento ai mezzi pubblici; nel caso in cui per nostra scelta vogliamo venire in ufficio o recarci a uno dei sopralluoghi ufficiali con la nostra auto, le spese sono a carico nostro. Ovviamente questo vale a maggior ragione per attività politiche non istituzionali come la partecipazione a manifestazioni. Comunque, se mai decidessimo che esiste una situazione in cui un rimborso spese è giustificato, ne pubblicheremo il rendiconto e le motivazioni.
Orario di lavoro. Il consiglio comunale opera per 45 settimane l'anno, prevedendo due settimane di sospensione a Natale e cinque settimane in estate (sono addirittura obbligate dallo Statuto della Città...). Un consigliere comunale non ha orari prefissati e non è nemmeno tenuto a venire alle sedute - sta alla sua coscienza fare bene il proprio lavoro. Tuttavia, nella nostra attuale organizzazione del lavoro, i due consiglieri - oltre a partecipare entrambi al consiglio comunale - si dividono le riunioni di commissione; tipicamente, questo comporta circa 30 ore di sedute ufficiali ogni settimana per ciascuno di noi. A questo tempo si somma tutto quello necessario per preparare le riunioni, approfondire le questioni, scrivere gli atti (mozioni, interpellanze, interrogazioni...) che vogliamo presentare, incontrare i cittadini, e raccontare sul blog e su Facebook quello che facciamo. Di fatto, siamo dipendenti dei cittadini a tempo praticamente pieno, e se vogliamo svolgere altre attività dobbiamo utilizzare il fine settimana, le serate e i ritagli di tempo.
Permessi lavorativi. Il consigliere comunale che lavora in proprio (come attualmente il caso di Vittorio) non riceve alcuna compensazione aggiuntiva per il tempo sottratto al lavoro. Il consigliere comunale assunto da una azienda (come attualmente il caso di Chiara) può invece mantenere il posto di lavoro grazie alla disponibilità di permessi retribuiti, per l'intera giornata nel giorno del consiglio comunale oppure per la durata della riunione (più 45 minuti per gli spostamenti) per le sedute di commissione. Il Comune rimborsa all'azienda il costo dello stipendio per la durata del permesso, ma non il costo di tasse e contributi, che resta a carico dell'azienda.
Staff. Il Comune ha assegnato al nostro gruppo consiliare due dipendenti, che hanno funzione di segreteria e supporto; non possiamo assumere esterni, ma solo suggerire chi preferiamo tra persone che già lavorino in Comune ad un certo livello e che dispongano della nostra totale fiducia. Noi abbiamo indicato due nostri militanti di lunga data, di cui al momento solo uno ci è stato già trasferito.
Ufficio. Il Comune fornisce ai vari gruppi consiliari un ufficio in Municipio, di caratteristiche molto diverse a seconda dello "status" del partito. Noi abbiamo ricevuto tre stanzette affacciate su via Garibaldi, per un totale di 42 mq (siamo in quattro). Gli uffici sono attrezzati con mobili, scrivanie, telefoni e computer, nonché un fax, un televisore collegato all'impianto a circuito chiuso (si può assistere ai lavori dell'aula oppure collegarsi ai normali canali TV), un frigorifero e un paio di condizionatori a finestra.
Fondo di funzionamento. Abbiamo a disposizione un fondo che, per il 2011, è di circa mille euro al mese. Con questi fondi dobbiamo pagare le spese dell'ufficio (bollette telefoniche, cancelleria...) e poi possiamo usare il resto per piccole attrezzature (massimo 260 euro di valore) o per organizzare eventi strettamente legati all'attività istituzionale (non eventi propagandistici del Movimento). Le spese per queste ultime voci devono essere preventivamente controllate e autorizzate dagli uffici del Comune. I fondi non utilizzati tornano al Comune a fine anno; noi pubblicheremo il dettaglio finale delle spese, ma prevediamo di avanzarne buona parte.
Attrezzature personali. Ogni consigliere ha ricevuto un portatile HP (obbligatoriamente con Windows 7...) e una chiavetta per il collegamento a Internet, con tariffa flat (non essendoci il wi-fi e nemmeno una cablatura capillare, per collegarsi a Internet dalle sale riunioni del Municipio bisogna usare la chiavetta...). Inoltre ognuno di noi ha ricevuto un telefono cellulare con una SIM Vodafone; la bolletta è a carico del gruppo consiliare, e ovviamente noi utilizziamo il telefono soltanto per chiamate di lavoro. Opzionalmente, ognuno di noi può attivare con Vodafone l'opzione "dual" che permette di effettuare telefonate private anteponendo la cifra 9 al numero di telefono; queste telefonate vengono poi addebitate a noi privatamente.
Benefit - Trasporti. I consiglieri comunali sono esentati dal pagare il biglietto dei mezzi pubblici per i viaggi urbani; inoltre, il Comune ci dà un posto auto sotto forma di una tessera che concede libero accesso al parcheggio sotterraneo comunale Santo Stefano (quello dietro il Duomo), e di un “permesso viola” per la ZTL, per potervi accedere al mattino. Questi benefit sono a costo zero per il Comune, essendo previsti dalle varie convenzioni con GTT; il valore per noi (quello che spenderemmo per comprarceli da privati cittadini) è attualmente di 124 euro al mese (100 euro al mese per il parcheggio e 290 euro l'anno per i mezzi pubblici). Per decidere se accettarli, abbiamo svolto un sondaggio sulle nostre bacheche Facebook e sul blog; i commenti sono stati prevalentemente positivi, e dunque li abbiamo presi, considerandoli semplicemente una integrazione economica al nostro stipendio (anche con i 124 euro al mese non supereremmo comunque la soglia dei 2500 euro). Abbiamo poi ricevuto anche un buono taxi da 45 euro (annui), che abbiamo intenzione di non utilizzare.
Benefit - Altro. Riceviamo ogni tanto inviti omaggio per spettacoli, partite di calcio e così via; noi rifiutiamo le offerte di biglietti gratuiti per eventi a pagamento, chiedendo eventualmente di poter pagare il biglietto come tutti gli altri. Accettiamo eventualmente la partecipazione se invece l'invito ha carattere istituzionale, ovvero se siamo invitati come rappresentanti della Città a un evento di rilevanza pubblica (inaugurazioni ecc.).
In conclusione, speriamo di essere stati esaustivi; sappiamo che questo è un argomento delicato, che suscita opinioni forti e su cui raramente le persone sono d'accordo, perché ognuno ha una idea un po' diversa di cosa sia giusto o sbagliato fare con i fondi pubblici, e ognuno dà al tema una priorità diversa (c'è chi lo considera il più importante in assoluto e chi dice "prendete ciò che volete, basta che lavoriate bene"). Noi intendiamo essere totalmente trasparenti (a costo di contraddirci da soli man mano che scopriamo come stanno le cose) perché ognuno possa farsi la propria opinione, e come sempre accettiamo volentieri i suggerimenti.