Configuriamo il PC con Win95

L'ambiente operativo

Per lavorare al meglio col nostro PC è opportuno configurare l'ambiente operativo in modo da utilizzare in modo razionale le risorse e ritrovare facilmente i nostri file. Quello che viene descritto in seguito è un esempio basato sulla configurazione utilizzata dall'autore sul proprio PC; alcuni elementi possono differire dalla vostra dotazione hardware, ma i principi di base esaminati sono comunque validi in ambito generale.

La dotazione hardware

Il PC preso in considerazione è un Pentium 133 dotato di

I controller e le periferiche SCSI sono meno diffusi (nel mondo PC) rispetto alle periferiche in tecnologia EIDE; l'esempio di configurazione riportato può essere utile a chi sia intenzionato ad utilizzare la tecnologia SCSI e ad esclusione di alcuni punti specifici rimane valida anche per chi utilizza solamente EIDE.

Una scelta definitiva...

Windows 95 contiene MS-DOS 7.0, per cui potete tranquillamente abbandonare la precedente versione di MS-DOS anche se volete mantenere la versione precedente di Windows; in questo caso basterà qualche piccolo accorgimento per far convivere i due ambienti ed avere la possibilità di avviare il PC con l'ambiente desiderato.

Vedremo in un altro articolo come far convivere l'ambiente Windows 3.x.

Preparazione all'installazione

Il dischetto di avvio

Prima di tutto è necessario preparare un dischetto di avvio formattandolo da un PC con Windows 95 o con una versione precedente del DOS; quindi provvederemo a copiarci i file necessari all'avvio del PC, alla preparazione dei dischi fissi, all'utilizzo del CD-ROM ed alle operazioni preliminari di base.

A questo proposito dovremo copiare

La preparazione dei dischi

Avviamo il PC con il dischetto precedentemente preparato e procediamo a partizionare i dischi fissi (FDISK). Le partizioni servono a suddividere i dischi e presentarli al sistema come diverse unità di dimensioni inferiori alla capacità totale, ed utilizzando la FAT a 16 bit permettono un migliore sfruttamento dello spazio disco.

La tabella seguente riporta le dimensioni assegnate ai cluster (unità di registrazione dei file) a seconda delle dimensioni della partizione:

dimensione partizione

settori per cluster

dimensione cluster

0-15

8

4k

16-127

4

2k

120-255

8

4k

256-511

16

8k

512-1023

32

16k

1024-2048

64

32k

Le dimensioni del cluster si riflettono nello spazio effettivo utilizzato per memorizzare i file: utilizzando ad esempio una partizione di oltre 512 MB, i file di piccole dimensioni causeranno un notevole spreco di spazio, in quanto la quantità minima di disco utilizzato è di ben 16k (anche se il file contiene un solo byte !)

Per un utilizzo generico sono consigliabili partizioni sotto i 256 MB e sotto i 512 MB, vediamo quindi come suddivideremo i dischi:

lettera

etichetta

Primario

Secondario

C

Sistema

255

n/a

D

Applicativi

n/a

511

E

Giochi

511

n/a

F

Utente

255

n/a

G

riserva

194

n/a

H

Archivio

n/a

488

Va notato che l'ordine delle unità logiche (le lettere per intenderci) assegnate alle partizioni sembra poco logico; in realtà questo succede perchè il sistema riconosce inizialmente le due unità fisiche, quindi le ulteriori unità logiche formate dalle partizioni. Le lettere C e D vengono quindi assegnate alle rispettive partizioni primarie dei due dischi mentre le seguenti lettere vengono assegnate in ordine alle rimanenti partizioni estese.

Dopo aver così suddiviso i dischi dobbiamo ricordarci di rendere attiva la partizione primaria del disco C:, in modo che sia possible utilizzarlo per l'avvio del PC.

Il disco di sistema

Terminate le operazione di cui sopra riavviamo il PC utilizzando ancora il dischetto, quindi procediamo con la formattazione del disco C: e la predisposizione dello stesso all'avvio (ovvero FORMAT C: /S /U).

Teminata la formattazione togliamo il dischetto e riavviamo il PC; questa volta utilizzarà il disco fisso. Possiamo approfittare per entrare nel BIOS SETUP (normalmente premendo DEL o la barra spazio durante le prime fasi di riavvio) ed impostare la sequenza di avvio (boot sequence) in "C:, A:", in modo cha il PC non tenti di utilizzare il floppy per l'avvio quando dimentichiamo un dischetto inserito. Questo accorgimento può salvare il PC dall'attacco di eventuali virus da boot che vi abbiano infettato dei dischetti.

Una volta avviato il PC dal disco fisso provvederemo alla creazione di alcune directory ed alla preparazione dei file CONFIG.SYS ed AUTOEXEC.BAT di base. Creiamo le directory:

Definiamo il percorso di ricerca dei comandi in modo da poter utilizzare l'editor ed il programma format.exe senza dover specificare ogni volta il percorso completo; per fare questo utilizziamo il comando PATH C:\DOS.

Creiamo quindi il file CONFIG.SYS contemente le istruzioni:

ed il file AUTOEXEC.BAT contenente i comandi:

terminiamo la preparazione dei dischi procedento alla formattazione delle rimanenti partizioni (D..H).

L'installazione

Installazione di Windows 95

Riavviando il PC dovremmo essere ora in grado di vedere correttamente il disco SCSI ed il CD-ROM; inseriamo il CD di Windows 95 e lanciamo il programma di installazione (I:\Win95\Setup.exe).

Se la versione in nostro possesso è quella di aggiornamento dovremo tenere pronto il dischetto 1 di installazione della versione precedente di Windows (3.x) o di uno dei prodotti elencati sulla confezione; ci verrà richiesto per poter proseguire l'installazione.

Invece di utilizzare la directory proposta (C:\Windows) installa su C:\W95, questo accorgimento potrà rendersi utile in seguito se decidiamo di far convivere Windows 3.x.

Permettiamo quindi al programma di installazione di riconoscere automaticamente le periferiche presenti sul PC. Dopo un paio di riavvii automatici l'installazione di Windows 95 sarà completata; se disponiamo anche di Microsoft Plus! procediamo anche all'installazione di quello.

Se disponiamo già del Service Pack 1 (ed eventuali altri successivi) avremo cura di installarlo.

La personalizzazione

Ora abbiamo Windows 95 installato e funzionante, possiamo quindi raffinare alcuni aspetti e completare la personalizzazione.

Possiamo cancellare la directory C:\DOS ed i file che ci avevamo copiato dentro, ora sono presenti nelle apposite directory dove abbiamo installato Windows 95.

Iniziamo ad eliminare la visualizzazione del logo ed a configurare un comodo menu per poter selezionare all'avvio l'ambiente desiderato; per fare questo modifichiamo alcune opzioni nel file MSDOS.SYS e perfezioniamo la struttura del CONFIG.SYS per sfruttare le capacità di molticonfigurazione ereditate da MS-DOS 6.x.

Il file MSDOS.SYS va sprotetto per poterlo editare, per fare questo utilizziamo il comando DOS ATTRIB -R - H - S MSDOS.SYS, quindi potremo utilizzare EDIT per modificarlo; al termine delle operazioni di modifica provvederemo a ripristinare le protezioni col comando ATTRIB +R +H +S MSDOS.SYS.

Nel file MSDOS.SYS cerchiamo la sezione [Options] ed inseriamo (o modifichiamo) le impostazioni seguenti:

ora perfezioniamo il CONFIG.SYS nel seguente modo:

modifichiamo AUTOEXEC.BAT in modo che contenga:

siamo pronti, riavviamo il PC e selezioniamo dal menu l'ambiente operativo desiderato: Windows 95, MS-DOS 7.0 con la visibilità dei dispositivi speciali (SCSI e CD-ROM) o MS-DOS 7.0 in configurazione minima.

Possiamo notare che avviando con Windows 95 non abbiamo bisogno di caricare i driver di periferica quali il controller SCSI ed il CD, in quanto sono riconosciuti e gestiti direttamente da Windows stesso.

Avviando in DOS necessiteremo dei driver per poter utilizzare le suddette periferiche e anche se normalmente il controller ed il disco SCSI sono già gestiti dal BIOS del controller stesso, il driver è comunque richiesto per poter utilizzare il CD.

Come sfruttare i dischi

Ora dovremo installare le nostre applicazioni preferite; per fare questo teniamo presente che la partizione primaria del disco C: ha solo 255 MB di spazio, del quale ne rimangono liberi circa 160 MB. Questo spazio rimanente può essere destinato al file di scambio di Windows ed ai file temporanei; provvediamo quindi a deframmentarlo per ottimizzare le prestazioni del sistema. Il fatto di avere poca movimentazione su quel disco ci aiuterà a non far decadere le prestazioni a causa dell'aumento della frammentazione. Inoltre l'uso di una partizione con cluster di soli 4k permetterà un minore spreco da parte dei file temporanei.

Il disco D: è stato dedicato all'installazione delle applicazioni; ogni volta che installiamo una nuova applicazione dovremo ricordarci di usare tale disco invece del C: che viene proposto come predefinito.

Prima di iniziare ad installare delle applicazioni, dovremo provvedere a creare manualmente la directory D:\Programmi, altrimenti incapperemo in un errore dato dall'impossibilità di creare la sottodirectory di destinazione dell'applicazione.

Per il disco E: vale un discorso simile al D:, soltanto che lo abbiamo dedicato ai giochi (separiamo il serio dal faceto...)

Il disco F: è invece dedicato all'area utente; qui creeremo una directory per ogni utente del PC, dove tenere i propri lavori. Di nuovo la scelta di una partizione inferiore ai 256 MB ci eviterà lo spreco di spazio causato dai file di piccole dimensioni (normalmente frequenti tra i file di lavoro dell'utente).

Il disco G: è rimasto libero come riserva di spazio, non vi mancherà certo la fantasia per destinarlo ad un uso appropriato.

Il disco H: rimane a coprire una delle funzioni più importanti e spesso tralasciate: il salvataggio e l'archiviazione dei dati. Controllando sulla tabella relativa al partizionamento dei dischi, potete notare che il l'unità logica F: (Utente) è fisicamente su un disco diverso da quello contenente l'unità H:.

Prendete la buona abitudine di salvare regolarmente i vostri dati sul disco H: (ed eventualmente su un ulteriore supporto esterno quale un nastro, dei floppy ad alta capacità ecc.). Nel caso il disco su cui lavorate dovesse rovinarsi, o vi scappasse un comando di cancellazione, avrete sempre la copia di sicurezza sulla partizione H:, che potrete recuperare con estrema semplicità.


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