Note per la ricerca dei guasti e la riparazione di televisori

Indice dei contenuti: [Versione 2.20] [Ultimo aggiornamento: 26 Marzo 1996]

Capitolo 1) Notizie sull'Autore & Copyright

Autore: Samuel M. Goldwasser
Correzioni/suggerimenti: [Feedback Form] [mailto]

Traduzione: Antonio Cristiani
Correzioni/suggerimenti: ik7nxq@geocities.com

Copyright (c) 1994, 1995, 1996
Tutti i diritti riservati

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  1. Questa nota venga inclusa per intero all'inizio del documento.
  2. Non venga richiesto denaro, fatta eccezione per le spese di riproduzione.

Capitolo 2) Introduzione


2.1) Televisione al bivio

La televisione nella sua forma sostanzialmente attuale è stata presente per quasi 50 anni. E' merito del National Television Standards Committee (NTSC) se gli standard televisivi per il colore sui quali si raggiunse l'accordo nei primi anni '50 hanno funzionato più che bene, sfruttando in modo abbastanza efficiente il prezioso spettro delle frequenze radio e le caratteristiche psicovisive del sistema occhio-cervello umano. Ad ogni modo, la HDTV (High Definition TV) affiancherà gli standard correnti per poi soppiantarli; tutti noi non vediamo l'ora di apprezzare la sua superiore risoluzione, immunità al rumore e sdoppiamenti di immagine, ed il suono con qualità CD. Ma ancora una volta, il problema che affliggerà la maggior parte dei consumatori non sarà tanto la qualità tecnica delle trasmissioni televisive, siano esse via etere o via cavo: i contenuti continueranno piuttosto a costituire il problema maggiore.

E' probabile che in più o meno 15 anni la HDTV, immagini elaborate digitalmente e trasmesse come sequenza di zeri e uni, rimpiazzerà completamente il sistema corrente. L'accettazione nel mercato non è in alcun modo assicurata, ma con la fusione dei televisori e dei computer, e con Internet come forza pilotante, sembrerebbe che l'apparecchio televisivo stand-alone abbia i giorni contati.


2.2) Principi fondamentali di un ricevitore televisivo

Un moderno televisore a colori deve svolgere basilarmente le stesse funzioni di un apparecchio analogo prodotto 40 anni addietro. Poichè lo standard televisivo in bianco e nero rappresenta un sottoinsieme di quello a colori, la maggior parte delle informazioni contenute in questo documento faranno riferimento alle trasmissioni a colori, salvo dove messo in rilievo. Un monitor video da studio include tutte le funzioni di un televisore, fatta eccezione per gli stadi sintonizzatori e IF (che raramente si guastano fatta eccezione per cattive connessioni o forse dei fulmini che colpiscono l'antenna o la connessione via cavo). Pertanto, la maggior parte delle informazioni sulla riparazione contenute nel presente documento si applicano sia ai televisori che ai monitor da studio. I moderni monitor per computer condividono molte similarità con i televisori, ma i circuiti multisync e di deflessione ad alte frequenze di scansione complicano le operazioni di assistenza tecnica.

Attualmente, la maggior parte dei televisori, fatta eccezione per quelli di piccolissime dimensioni, sono ancora basati sul tubo a raggi catodici come dispositivo di visualizzazione. I piccoli apparecchi tascabili, i mirini delle videocamere e altra roba del genere iniziano ad utilizzare i panelli a cristalli liquidi (LCD), ma la qualità di questi ultimi è ancora inferiore a quella dei tubi a raggi catodici per visualizzare dei filmati in tempo reale. Si è molto spesso parlato di schermi da appendere al muro come fossero dei quadri. Sebbene siamo più che mai vicini ad una tale possibilità, ritengo che la produzione in massa di uno schermo televisivo ad un prezzo abbordabile sia ancora distante qualche decina d'anni. La ragione è semplicemente di carattere economico, è davvero difficile battere la semplicità del tubo a raggi catodici shadowmask. Per esempio, un pannello LCD a colori a matrice attiva di qualità decente potrebbe aggiungere 1.500.000 di Lire al costo di un computer notebook, invece delle 300.000 Lire di un monitor VGA. La maggior parte di questi pannelli finisce nei rifiuti piuttosto che proseguire nella catena di montaggio, a causa di imperfezioni di produzione.

I televisori ed i monitor a proiezione a grande schermo d'altro canto potrebbero trarre vantaggio dagli ultimi sviluppi nella micromachining integrata, il Digital Micromirror Device (DMD) della Texas Instruments Inc. Si tratta basilarmente di un circuito integrato con un microspecchio inclinabile per ciascun pixel, fabbricato sulla base di una cella di memoria statica (RAM). Questa tecnologia permetterebbe di realizzare schermi a proiezione praticamente di qualunque dimensione, e quindi potrebbe essere utilizzabile per i monitor per computer ad alta risoluzione così come per la HDTV. Poichè si tratta di un dispositivo a riflessione, la sorgente di luce può essere luminosa a volontà. Non si tratta ancora di un prodotto commerciale, ma state all'erta.


2.3) Riparazione dei televisori

Diversamente dai videoregistratori o lettori CD dove ogni eventuale disastro può influenzare con molta probabilità solo il vostro portafoglio, i televisori possono essere molto pericolosi. Ogniqualvolta lavorate su televisori, monitor o altri apparecchi simili ad alta tensione, leggete, comprendete, e seguite le linee guida sulla sicurezza riportate più in avanti in questo stesso documento.

Quando mettete le mani all'interno, fate attenzione alla tensione di rete (immagazzinata su grossi condensatori) ed all'alta tensione (sul tubo a raggi catodici), presenti anche molto tempo dopo aver staccato la spina dalla presa di corrente. Esiste l'ulteriore rischio di implosione del tubo a raggi catodici provocata da utensili che cadono dove non dovrebbero, ed anche di ferirvi sui vari schermi realizzati con lamierini metallici affilati a seguito di una reazione involontaria causata dall'aver toccato qualche componente sotto tensione che non avreste dovuto toccare. L'interno di un televisore o di un monitor non è posto per gli sbadati o gli ingenui.

Detto ciò, una conoscenza basilare dei principi di funzionamento di un televisore e delle possibili cause di guasto possono essere di enorme valore anche se non intendete intraprendere la riparazione autonomamente. Sarete in grado di dialogare intelligentemente con il tecnico del laboratorio di assistenza; sarete maggiormente in grado di accorgervi se venite presi in giro da un tecnico disonesto o semplicemente incompetente. Per esempio, un tubo catodico guasto NON può essere la causa di un televisore a colori che visualizza l'immagine in bianco e nero. La maggioranza dei consumatori probabilmente non è a conoscenza nemmeno di questo semplice fatto; un problema del genere è di solito dovuto ad un cattivo condensatore o altro componente da 200 Lire.

Questo documento vi fornirà le conoscenze necessarie per risolvere più dell'85% dei problemi che probabilmente incontrerete con i vostri televisori, vi metterà in grado di diagnosticare i problemi e nella maggior parte dei casi anche di correggerli. Salvo rare eccezioni, non verranno presi in considerazione specifici produttori e modelli, poichè esistono così tante varianti che una tale analisi richiederebbe un testo molto più voluminoso e dettagliato. Piuttosto, verranno esaminati i più comuni problemi e verranno forniti i principi basilari di funzionamento sufficienti a mettervi in grado di circoscrivere il problema e forse determinare le modalità per effettuare la riparazione. In molti casi, sarete in grado di fare quanto richiesto per una frazione del costo che sarebbe normalmente richiesto da un centro di assistenza.

Anche nel caso in cui non riusciate a trovare una soluzione, avrete comunque approfondito le vostre conoscenze in materia al punto tale da formulare domande appropriate e fornire informazioni importanti per la soluzione del vostro caso se decidete di postare messaggi sul newsgroup sci.electronics.repair. Sarà inoltre più semplice effettuare uno studio più approfondito utilizzando un testo sulle riparazioni elettroniche, come quelli elencati al termine del presente documento. In ogni caso, avrete la soddisfazione di aver fatto tutto il possibile prima di arrendervi o (semprechè la riparazione sia conveniente) di portare l'apparecchio presso un centro di assistenza tecnica. Con le conoscenze che avete acquisito, avrete la situazione in pugno e non sarete facilmente sopraffatti da un tecnico disonesto o incompetente.


2.4) Riparare o sostituire

Se avete necessità di portare il vostro televisore presso un centro assistenza, il costo della riparazione può facilmente eccedere metà del costo di un nuovo apparecchio. I centri assistenza possono richiedere 50.000 lire o più per fornire una stima iniziale del costo della riparazione, anche se tale stima viene di solito sottratta dal costo finale della riparazione. Naturalmente, devono pur farlo per compensare il loro lavoro.

I prezzi dei televisori stanno scendendo quasi con la stessa velocità di quella dei PC. Quindi, pagare dei prezzi elevati per una riparazione potrebbe non aver senso. Fatta eccezione per i problemi al tubo a raggi catodici, la maggior parte dei guasti dei televisori può essere risolta senza l'acquisto di componenti costosi. Ad ogni modo, mantenere in vita un televisore con 5 anni di lavoro alle spalle potrebbe risultare conveniente, visto che le prestazioni basilari di un televisore e le più importanti caratteristiche non sono variate nel corso degli anni.

Se siete in grado di effettuare la riparazione in modo autonomo le cose cambiano del tutto, poichè i vostri ricambi costeranno la metà o un quarto rispetto al prezzo richiesto dai professionisti, e naturalmente il vostro tempo non vi costa niente. Non vanno inoltre sottovalutati gli aspetti educativi, impararete un sacco di cose nel corso della riparazione. Per tali motivi, potrebbe aver senso riparare quel vecchio rottame buttato da qualche parte, così da utilizzarlo per la vostra stanza dei giochi o per la casa al mare (stavo per suggerire la stanza dei bambini, ma visto che la maggior parte dei programmi televisivi corrompono la mente, allora un televisore rotto potrebbe risultare di maggior valore educativo rispetto ad uno funzionante).


Capitolo 3) Principi basilari sui televisori


3.1) Sottosistemi di un televisore

Un televisore è composto dai seguenti blocchi funzionali:

  1. Alimentatore a bassa tensione. (alcuni alimentatori potrebbero anche essere parte integrante del punto (2)). La maggior parte delle basse tensioni utilizzate nei televisori potrebbero essere derivate dai circuiti di deflessione orizzontale; alcune volte è presente un alimentatore switching separato, ma si tratta di una eccezione. Un raddrizzatore, condensatore di filtro e un regolatore della tensione di rete forniscono la tensione B+ all'alimentatore switching o al sistema di deflessione orizzontale. Il circuito di degauss provvede a smagnetizzare il cinescopio, operando direttamente dalla rete elettrica ogniqualvolta viene applicata l'alimentazione (dopo che il televisore è stato spento per alcuni minuti).

  2. Deflessione orizzontale. Questi circuiti forniscono le forme d'onda necessarie per consentire al raggio elettronico nel cinescopio di effettuare la scansione dell'immagine in senso orizzontale avanti e indietro (alla frequenza di 15,734 KHz nello standard NTSC, di 15,625 Khz nello standard PAL). L'impulso di sincronismo orizzontale proveniente dal separatore di sincronismi aggancia la deflessione orizzontale al segnale video.

  3. Deflessione verticale. Questi circuiti forniscono le forme d'onda necessarie per consentire al raggio elettronico nel cinescopio di effettuare la scansione dell'immagine in senso verticale dal bordo superiore a quello inferiore (alla frequenza di 60 Hz nello standard NTSC, di 50 Hz nello standard PAL). L'impulso di sincronismo verticale proveniente dal separatore di sincronismi aggancia la deflessione verticale al segnale video.

  4. Alta tensione al cinescopio (anche parte del punto (2)). Un moderno cinescopio a colori richiede fino a 30 KiloVolt per fornire un'immagine viva e luminosa. Piuttosto che montare un alimentatore del tutto separato, la maggior parte dei televisori derivano l'alta tensione (così come molte altre tensioni) dalla deflessione orizzontale utilizzando uno speciale trasformatore denominato 'flyback' o 'trasformatore di riga' per noi qui dall'altra parte dell'Atlantico.

  5. Sintonizzatore, stadio IF, AGC, demodulatori video e audio. Questu circuiti provvedono ad estrarre i segnali audio e video in banda base dal segnale che entra dalla presa d'antenna o dalla connessione alla TV via cavo. Di solito all'interno dei televisori c'è qualche punto dove sono disponibili i segnali video a audio a livello linea, anche se questi segnali non sempre potrebbero essere accessibili tramite degli appositi connettori sul retro dell'apparecchio, a meno che non abbiate acquistato il modello più costoso dotato dell'opzione A/V. Molto spesso, il sintonizzatore RF è uno scatolino metallico schermato, posizionato in basso a destra (guardando l'apparecchio dalla parte frontale), separato dal circuito stampato principale. Alcune volte invece i componenti del sintonizzatore sono montati direttamente sul circuito stampato. La sezione IF potrebbe essere localizzata dovunque.

    Sui televisori più vecchi o più economici, dotati di manopola per la sintonia, il sintonizzatore è di solito montato a parte sul pannello frontale, e di solito sono presenti contenitori separati per i sintonizzatori VHF e UHF.

  6. Demodulatore di crominanza. Riceve in ingresso il segnale video in banda base, e fornisce in uscita verso il cinescopio i segnali separati per il rosso, verde, e blu.

  7. Driver video (RGB). Sono quasi sempre collocati su un piccolo circuito stampato inserito direttamente sul collo del cinescopio. I driver amplificano il segnale proveniente dagli amplificatori video ai circa cento Volt richiesti per pliotare i catodi (di solito) del cinescopio.

  8. Separatore di sincronismi. Riceve in ingresso il segnale video in banda base,egnali di sincronismo, e fornisce in uscita gli impulsi di sincronismo orizzontale e verticale per controllare i circuiti di deflessione.

  9. Amplificatore audio/uscita audio. Il segnale audio a livello linea viene amplificato per pilotare degli altoparlanti o casse acustiche. Se si tratta di un televisore stereofonico, allora questi circuiti devono anche effettuare la decodifica stereo.

  10. Controllo di sistema. La maggior parte dei moderni televisori utilizzano un microprocessore per l'esecuzione di tutte le funzioni di controllo e di interfaccia utente direttamente dal pannello frontale e dal telecomando. Sebbene questi circuiti stiano diventando sempre più sofisticati, raramente si guastano. I televisori più vecchi utilizzano invece un insieme di manopole e selettori, molto più inclini al consumo ed alla sporcizia.

La maggior parte dei problemi si presentano nei circuiti di deflessione orizzontale e di alimentazione; entrambi funzionano con potenze relativamente elevate e quindi alcuni componenti si surriscaldano. La sezione ad alta tensione è incline a guasti ed archi elettrici come conseguenza di incrinature nei circuiti stampati, umidità, sporcizia, ecc.

I componenti del sintonizzatore RF sono generalmente abbastanza affidabili e si guastano di rado, a meno che un fulmine non colpisca l'antenna. Ad ogni modo, sembra che dopo 20 anni e più di sviluppo tecnologico nei televisori a stato solido, i produttori non siano ancora in grado di effettuare delle saldature affidabili sul connettore del sintonizzatore RF e sugli schermi, e quindi delle cattive connessioni di saldatura in queste zone sono molto comuni anche nei nuovi apparecchi.


3.2) Per maggiori informazioni sulle tecnologie utilizzate nei televisori

I libri elencati nel paragrafo "Riferimenti suggeriti" contengono ulteriori informazioni sulla teoria ed implementazione delle tecnologie utilizzate negli standard televisivi e nei televisori.

Per una introduzione on-line alla tecnologia della videoreistrazione, consultare il sito WEB Magnavox Technical Library.

Nel sito troverete link ad un certo numero di articoli sui principi basilari di funzionamento di lettori CD, laserdisc e drive ottici, televisori, videoregistratori, registratori a cassette, altoparlanti, amplificatori, ricevitori via satellite, ed altri apparecchi audio/video consumer.


Capitolo 4) Principi basilari dei tubi a raggi catodici


4.1) Tubi a raggi catodici a colori, Shadowmask, campi magnetici, e Degauss

Tutti i cinescopi a colori utilizzano una shadowmask o aperture grill di una frazione di pollice (tipicamente nell'ordine di 1/2"), montata dietro lo strato dei fosfori, per dirigere i raggi elettronici relativi ai segnali rosso, verde e blu ai fosfori appropriati. Poichè i raggi elettronici relativi ai fosfori rossi, verdi e blu hanno origine da posizioni leggermente differenti (ogni colore è associato ad un particolare cannone elettronico) e quindi arrivano ad angoli leggermente differenti, grazie alla shadowmask o aperture grill solo i giusti fosfori vengono eccitati, a condizione che la purezza sia opportunamente regolata e che all'interno del cinescopio la regione interessata venga mantenuta libera da campi magnetici. Si noti che la regolazione della purezza assicura che il corretto segnale video ecciti il fosforo del giusto colore, mentre la convergenza determina l'allineamento geometrico dei 3 colori. Entrambe le regolazioni sono influenzate dai campi magnetici. Una cattiva purezza produce dei colori venati, chiazzati o scorretti. Una cattiva convergenza produce una iridescenza di colori ai bordi di caratteri o grafici.

La shadowmask è costituita da una sottile lamina di acciaio o InVar (una lega ferrosa) con un minuto reticolo di forellini, uno per ciascuna tripletta di fosfori, ed è posizionata a circa 1 centimetro dietro la superficie dello strato di fosfori. Nella maggior parte dei cinescopi, i fosfori sono posizionati in formazioni triangolari, denominate triadi, con ciascuno dei punti di colore all'apice del triangolo. In molti televisori ed in alcuni monitor, i fosfori sono invece posizionati in gruppi verticali, con i fosfori relativi ai 3 colori posizionati uno accanto all'altro.

Una aperture grille, utilizzata esclusivamente nei Sony Trinitron (e cloni), sostituisce la shadowmask con una serie di filini verticali finemente tensionati. Oltre ad altre caratteristiche, l'approccio aperture grille permette di raggiungere una luminosità in qualche modo maggiore, e risulta maggiormente immune ad altri problemi, come l'effetto Moire indotto dalla rete elettrica e variazioni di purezza causate da surriscaldamenti locali che provocano la distorsione della shadowmask.

Ad ogni modo, i progetti con aperture grille presentano alcuni svantaggi:

Apparentemente, non si è a conoscenza di nessun modo per evitare che i sottili filini vibrino o cambino posizione a causa di shock meccanici nei cinescopi ad alta risoluzione, e quindi tutti i monitor Trinitron montano attraverso lo schermo 1, 2, o 3 filini di stabilizzazione (dipendentemente dalla dimensione del cinescopio), che appaiono come delle linee molto sottili su immagini luminose. Alcuni ritengono discutibile la presenza di questi filini sull'immagine, e per alcune applicazioni (per esempio diagnosi mediche) la loro presenza è addirittura inaccettabile.


4.2) Perchè la shadowmask o aperture grill è realizzata con materiale magnetico?

Da: Jeroen Stessen, (stessenj@am.umc.ce.philips.nl)

E' una domanda che sorge molto spesso: bene, se la magnetizzazione e la necessità di smagnetizzazione sono dei problemi, perchè non realizzare la shadowmask o aperture grille in materiale amagnetico?

La shadowmask DEVE essere realizzata con materiale magnetico! Ciò potrebbe sembrare indesiderabile o contrario ad ogni logica, ma continuate a leggere:

Insieme con il rivestimento interno di schermatura, la shadowmask forma una sorta di spazio chiuso in cui si cerca di ottenere una zona libera da campi magnetici. Lo scopo del degauss NON è quello di smagnetizzare il metallo, ma di creare una magnetizzazione che compensi il campo magnetico terrestre. La somma dei due campi deve essere vicina allo zero! La bobina di degauss crea un forte campo magnetico alternato che gradualmente decresce a zero; come risultato, il campo magnetico terrestre presente viene "congelato" nello schermo magnetico, ed il campo all'interno dello schermo viene ridotto quasi a zero; un leggero campo magnetico provocherà degli errori nella purezza del colore.

Comprenderete ora il motivo per cui occorre smagnetizzare nuovamente un cinescopio dopo averlo spostato relativamente al campo magnetico terrestre. Comprenderete anche il motivo per cui i monitor per computer più costosi montati su un piedistallo orientabile prevedono un pulsante manuale di smagnetizzazione, che occorre premere ogni volta dopo aver ruotato il monitor.

La componente assiale del campo magnetico è più difficile da compensare tramite il degauss. E' possibile ottenere una miglior compensazione attraverso una "bobina rotante" (intorno al collo del cinescopio o attorno allo schermo), che richiede una regolazione dipendente dal campo magnetico locale. I cinescopi montati nei veicoli mobili (come gli aereoplani militari) potrebbero essere dotati di 6 bobine per ottenere un campo magnetico nullo in tutte le direzioni; utilizzano dei sensori di campo magnetico e un sistema di compensazione attiva, e quindi non hanno bisogno di una funzione di smagnetizzazione. Tutto ciò risulterebbe eccessivamente costoso per un apparecchio di consumo.


4.3) Cinescopi per tutte le nazioni

Da: Jeroen Stessen, (stessenj@am.umc.ce.philips.nl)

I produttori di cinescopi realizzano in effetti versioni differenti per l'emisfero nord e l'emisfero sud, e a volte anche un terzo tipo neutrale. Questi cinescopi sono per così dire precorretti per un campo magnetico non compensato. Si noti che il termine cinescopio in questo caso comprende anche buona parte del sistema di convergenza, e non solo quanto si trova all'interno dell'involucro in vetro.

Ricordo quando abbiamo esportato dei televisori a proiezione dal Belgio all'Australia un paio di anni addietro; all'arrivo si rese necessaria per tutti una nuova regolazione dei settaggi di rotazione sul pannello di convergenza, a causa del differente campo magnetico in Australia. I televisori a proiezione non dispongono di circuito di smagnetizzazione (non c'è niente da smagnetizzare), e l'utente può solo regolare lo scostamento del rosso e del blu, ma non la rotazione.

La nostra squadra di lavoro adibita ai cinescopi dispone di una sorta di "gabbia magnetica". Si tratta di un cubo di legno, con spigolo lungo approssimativamente 2 metri, con bobine di rame attorno a ciascuna delle 6 superfici. Tramite questo strumento è possibile simulare il campo magnetico terrestre per qualunque luogo della terra (indicato su una mappa sul muro).


4.4) Degauss (smagnetizzazione) di un cinescopio

La smagnetizzazione potrebbe risultare necessaria se si notano dei problemi di purezza del colore nell'immagine visualizzata. In rare occasioni, potrebbero anche verificarsi delle distorsioni geometriche causate da campi magnetici, senza che il colore venga influenzato. Il cinescopio può magnetizzarsi:

Ogniqualvolta si riscontrano problemi di purezza al colore, la smagnetizzazione del cinescopio dovrebbe essere la prima cosa da tentare. Come meglio descritto in seguito, provate per prima cosa ad attivare i circuiti di smagnetizzazione interna del televisore o del monitor ciclando per alcune volte l'alimentazione (tenendo acceso il monitor per un minuto, spento per 30 minuti, acceso per un minuto, ecc.). Se in questo modo non si riesce a risolvere il problema o lo si risolve solo in parte, allora è il caso di tentare la smagnetizzazione manuale.

Presso distributori come la MCM Electronics sono anche disponibili degli smagnetizzatori commerciali per cinescopio, costituiti da un centinaio circa di spire avvolte su un nucleo di diametro compreso tra 6 e 12 pollici, un cordone di alimentazione ed un pulsante momentaneo. Si porta l'interruttore in posizione di accensione, e si avvicina la bobina a una decina di centimetri dalla superficie dello schermo. Quindi si trascina lentamente il centro della bobina verso un bordo dello schermo e si segue il perimetro dello schermo. Si ritorna quindi alla posizione originaria della bobina, piatta contro il centro dello schermo. Per finire, si decreasce lentamente il campo magnetico a zero allontanandosi dritti dallo schermo verso la stanza. Quando siete distanti almeno 1 metro e mezzo dal monitor, potete rilasciare l'interruttore di accensione.

La parola chiave per questa operazione è LENTAMENTE. Se procedete con eccessiva velocità congelerete l'intensità instantanea del campo magnetico variabile a 50/60 Hz AC nei componenti ferrosi del cinescopio e peggiorerete ulteriormente il problema.

E' davvero entusiasmante effettuare questa operazione con il monitor acceso. Ai bambini piaceranno gli effetti di colore.

Cancellatori per nastri magnetici, smagnetizzatori per testine audio, trasformatori non schermati, e la parte dell'impugnatura di un saldatore a pistola possono essere utilizzati come smagnetizzatori per cinescopi anche se occorre un po' di tempo in più. Fate attenzione a non graffiare lo schermo con qualcosa di ruvido o tagliente. E' essenziale che il monitor sia acceso quando si utilizzano questi approcci poco ortodossi, in modo da poter osservare se ci sono ancora delle impurità. Non spegnete mai l'arnese utilizzato per la smagnetizzazione se non prima esservi allontanati di almeno 1 metro e oltre dallo schermo, o sarete costretti a ricominciare daccapo.

Non ho mai sentito di cinescopi danneggiati da un eccesso di smagnetizzazione manuale, sebbene raccomanderei di mantenere a distanza di almeno mezzo metro dal cinescopio dei potenti cancellatori di nastri magnetici quando li utilizzate come smagnetizzatori per cinescopi.

Se non disponete di una bobina di smagnetizzazione o di un valido sostituto, si potrebbe anche tentare la smagnetizzazione utilizzando un magnete permanente, anche se lo sconsiglio visto che è più probabile peggiorare la situazione che migliorarla. Ad ogni modo, se il monitor è inutilizzabile come lo è, allora l'utilizzo di un piccolo magnete non può causare alcun danno. Non utilizzate un magnete da 10 Kilogrammi o un magnetrone perchè correreste il rischio di lacerare la shadowmask situata proprio dietro lo schermo, o almeno di distorcerla oltre ogni speranza di riparazione. Quello che ho in mente è un magnete potente quanto i magneti utilizzati per attaccare i foglietti sulla porta del frigorifero.

Tenete i campi magnetici utilizzati per la smagnetizzazione a debita distanza dai supporti magnetici. E' buona idea evitare la smagnetizzazione in una stanza piena di floppy disk o nastri di backup. Quando rimuovete i supporti magnetici da una stanza, non dimenticate di controllare anche i cassetti delle scrivanie ed i manuali di istruzione dei software.

E' improbabile che possiate realmente influenzare i supporti magnetici, ma meglio prevenire che curare. Di tutti i dispositivi sopra menzionati, solo un cancellatore per nastri magnetici o un potente magnete permanente potrebbero provocare un qualche effetto, e solo se si trovano nelle estreme vicinanze (a contatto diretto con l'involucro del supporto magnetico).

Tutti i cinescopi a colori montano una bobina di smagnetizzazione avvolta attorno al perimetro della parte frontale del cinescopio; questa bobina viene attivata ogniqualvolta il monitor viene acceso da freddo, grazie un dispositivo termistore a 3 terminali o altro circuito di controllo. E' questo il motivo per cui spesso si afferma che i problemi di purezza del colore potrebbero scomparire "in pochi giorni". Non si tratta di una questione di tempo, ma dipende dal numero di volte che l'apparecchio viene acceso da freddo. Occorrono circa 15 minuti di spegnimento per ciascun ciclo di raffreddamento; queste bobine interne con controllo termico non sono mai così efficaci come le bobine esterne.


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