Per le normali operazioni di riproduzione e registrazione video è richiesta una singola coppia di testine video. Utilizzando un numero maggiore di testine, è possibile ottimizzare vari aspetti di queste funzioni allo scopo di migliorare la qualità dell'immagine, in particolar modo negli effetti moviola in avanti e indietro. Per esempio, di solito sono necessarie 4 testine per produrre una qualità di immagine decente negli effetti moviola per le videocassette registrate in velocità SP.
Un'altra coppia di testine è richiesta per l'audio HiFi.
L'unica differenza possibile per la registrazione o la normale riproduzione nelle varie velocità risiede nella qualità dell'immagine poichè con 4 o più testine, le dimensioni e il traferro delle testine possono essere meglio ottimizzate per ciascuna velocità. Per esempio, una traccia più larga può essere utilizzata a velocità SP ed una traccia più stretta a velocità EP. Non ho idea di quali apparecchi adottino questo sistema, ma comunque le differenze nella qualità dell'immagine possono essere avvertite dai normali utenti solo in un paragone diretto tra due apparecchi, in condizioni controllate.
La stabilità della riproduzione video non ha niente a che fare con il numero di testine video. Il saltellamento di un'immagine durante la riproduzione è causata da un problema nel sistema di servocontrollo. Se questo tipo di problema si presenta su un videoregistratore nuovo, durante la visione di cassette preregistrate o prese a noleggio, è molto probabile che non si tratti di un guasto ma di un qualche problema causato da alcuni schemi di protezione contro le copie.
Da: Paul Weber (webpa@aol.com)
Sul tamburo rotante di un videoregistratore VHS a 6 testine sono montate 4 testine video e 2 testine audio. Le 2 testine audio registrano e riproducono l'audio VHS Hi-Fi; la loro larghezza è di circa 1/3 rispetto a quella delle testine video più strette (circa 6 micron). Un videoregistratore a 4 testine non dispone delle testine audio e non è pertanto in grado di riprodurre o registrare l'audio Hi-Fi. Esistono in commercio anche videoregistratori con sole 2 testine, che utilizzano la stessa coppia di testine video per tutte le velocità del nastro; gli apparecchi dotati di 4 e 6 testine utilizzano le testine larghe 28 micron per la velocità SP (la più alta), e le testine larghe 19 micron per le velocità LP (media) e EP o SLP (la più bassa). Alcuni videoregistratori dispongono di una settima testina, la testina di cancellazione rotante, larga circa 40 micron che, quando attivata, può cancellare le tracce di entrambi i campi video che compongono un frame. La maggioranza dei videoregistratori utilizzano tutte le 4 testine per migliorare la qualità dell'immagine durante gli effetti moviola in avanti e indietro; questo è il motivo per cui gli apparecchi dotati di due sole testine producono un'immagine molto più rumorosa durante gli effetti moviola.
Alcuni videoregistratori dispongono di un commutatore per disattivare le testine larghe 19 micron, allo scopo di migliorare la riproduzione dei nastri registrati su vecchi apparecchi a 2 velocità (SP e LP), che montavano testine video a volte larghe fino a 22 micron. Infatti la riproduzione di questi nastri con un moderno apparecchio produce a volte risultati inaccettabili.
I problemi di compatibilità tra i vari apparecchi sono all'ordine del giorno a causa delle differenze meccaniche. Effettuando le registrazioni alla massima velocità possibile i problemi video vengono minimizzati, ma sono ancora possibili problemi di tracking nell'audio visto che le tracce audio sono molto sottili. Se riscontrate problemi di tracking video tra apparecchi a 4 testine ed apparecchi a 6 testine anche con nastri registrati alla massima velocità, la causa risiede nelle differenze meccaniche e non nella differenze nel numero delle testine. Il problema risiede nell'allineamento della testina audio/controllo che controlla la sincronizzazione del tamburo delle testine video, e nell'allineamento delle testine video stesse.
Trovo sempre divertente ascoltare i commenti di chi sostiene che qualunque apparecchio più vecchio di 6 mesi (o 30 minuti) debba essere messo da parte a favore di uno più nuovo ed economico, senz'altro meno robusto e duraturo. Certamente, le varie nuove funzioni e l'audio HiFi hanno reso i moderni videoregistratori molto più attraenti sotto certi versi. Ma per la visione differita delle trasmissioni televisive e per l'utilizzo da parte dei ragazzi, anche un vecchio catorcio va più che bene. Alcuni dei più vecchi apparecchi possono essere mantenuti operativi all'infinito con la semplice pulizia e la sostituzione di alcune parti in gomma di tanto in tanto; lo stesso non si può affermare dei videoregistratori più moderni, realizzati in modo molto più economico.
D'altro canto, ho dovuto riparare il mio videoregistratore Mitsubishi di fascia alta (per il 1990), usato con moderazione, perchè una parte in plastica del costo di 10 centesimi (che però mi è stata fatta pagare 10 dollari) si era rotta; si trattava chiaramente di un esercizio per la progettazione di componenti progettati-per-rompersi. Per solo mezzo centesimo in più, il componente poteva essere costruito in modo da non rompersi per l'eternità. Poichè il ricambio era identico all'originale, ho stimato circa altri 4 anni di vita.
Da: Stan Cramer (stvcrm@Gramercy.ios.com)
Negli ultimi anni, il rapido declino nella qualità di costruzione dei videoregistratori è stato un argomento ampiamente discusso in questo ed in altri forum. Nel corso di queste discussioni, ho fermamente difeso la JVC come l'ultimo bastione dell'integrità di costruzione. Ahime, non è più il caso!
Questa sera mi è capitato di aprire un videoregistratore JVC HR-J620U e sono rimasto scioccato per quello che ho visto! Sono spiacente di dover annunciare che anche la una volta venerabile JVC ha ceduto al concetto di costruire macchine troppo leggere e davvero disprezzabili! Questi nuovi meccanismi di trasporto JVC rappresentano l'epitome della progettazione di macchine "usa e getta", sono addirittura peggiori dei meccanismi di trasporto offerti da Matsushita o Funai! In modo evidente è assente l'alimentatore modulare; non è più possibile ricorrere all'ultima risorsa, la sostituzione dell'alimentatore! Gente, hanno proprio toccato il fondo!
Sia come consumatore che come tecnico specializzato nella riparazione dei videoregistratori, mi ritengo sinceramente offeso dalla scadente costruzione di tutti i nuovi meccanismi di trasporto e, in particolare, dalla tendenza della JVC a costruire delle macchine del livello più basso possibile. Tutti noi dovremmo ritenerci oltraggiati!
Da: Greg Monbourquette (gregm@globalserve.net)
Sono molto preoccupato per la poca cura riposta da parte dei progettisti di questi apparecchi, se considero l'ammontare di smontaggio richiesto anche per pulire semplicemente una misera cinghietta. Parlo in modo particolare dei modelli RCA/GE dotati di un basamento in plastica che copre tutta la parte inferiore dell'apparecchio. Sono proprio finiti i tempi in cui si poteva vendere un videoregistratore ed essere certi che l'acquirente non avrebbe avuto alcun problema per almeno 5 anni. Sono solito dire a tutti i miei clienti che decidono di rimpiazzare il proprio televisore vecchio di 15 anni con uno nuovo: "non aspettatevi che il nuovo apparecchio che state acquistando vi duri 15 anni". Oh bene, abbiamo (ho) predicato troppo. Ma ora so che il mio punto di vista non è solo il mio. <sigh>
Forse si, ma a quale scopo? Molto probabilmente sarete comunque limitati dalla circuiteria del videoregistratore.
Le uniche differenze del S-Video sono (1) uno speciale connettore e (2) i segnali di luminanza (Y) e crominanza (C) separati al posto del video composito.
In un videoregistratore, occorrerebbe bypassare la circuitazione di ingresso ed arrivare al posto dove i segnali Y e C sono separati; ciò potrebbe essere più o meno possibile dipendentemente dalla progettazione dell'apparecchio.
Probabilmente non ne vale la pena in quanto la qualità dell'immagine non ne guadagnerà molto; ad ogni modo, se siete davvero determinati, sarà necessario procurarsi uno schema del videoregistratore.
Se la vostra intenzione è semplicemente quella di aggiungere un ingresso S-video, esistono circuiti integrati in grado di combinare i segnali Y e C in un normale segnale videocomposito.
Sarebbe interessante poter generare singoli frame tramite un PC, per esempio, per registrare animazioni su una videocassetta. Ciò consentirebbe di generare delle immagini lentamente e quindi riprodurle in tempo reale.
Ad ogni modo, il tentativo di registrare in modo chiaro singoli frame su un videoregistratore consumer comporta alcuni problemi:
Senza spostare il nastro è possibile registrare solo uno dei due campi interlacciati di un frame video, poichè le tracce delle testine A e B verrebbero a sovrapporsi. Dubito inoltre che un normale videoregistratore non progettato appositamente per la registrazione di singoli frame abbia un qualche supporto per spostare il nastro in questo modo.
La circuitazione di controllo e sincronizzazione necessaria per commutare senza disturbi la registrazione per un singolo frame potrebbe non essere presente, dipendentemente dal modello. Maggiore è la sofisticazione delle funzioni di editing supportate, e maggiore è la probabilità che questa circuitazione sia supportata.
Il videoregistratore deve disporre di una testina di cancellazione rotante, in caso contrario è indispensabile utilizzare nastri nuovi o pre-cancellati, onde evitare l'interferenza effetto arcobaleno sulle prime centinaia di frame di qualunque registrazione effettuata su di una precedente.
Oltre a ciò, non c'è alcun motivo per cui il circuito di registrazione video non possa essere attivato durante la pausa; alcuni videoregistratori lo fanno se vengono messi in registrazione durante la pausa.
Ovviamente, tutto ciò che si può fare tramite il pannello frontale o tramite telecomando si può anche fare tramite controllo remoto con l'ausilio di un computer; potrebbero inoltre essere disponibili delle funzioni nascoste accessibili tramite uno speciale connettore o sequenza di tasti, ma in questo caso avrete bisogno della documentazione per il vostro apparecchio, che potrebbe non essere facilmente disponibile, o non esserlo affatto.
Ecco un approccio che consente di utilizzare un PC per controllare più di un videoregistratore. Ovviamente, le tecniche descritte qui di seguito possono essere estese a funzioni più complesse; è anche possibile aggiungere dei segnali di ritorno per informare il PC di eventi tipo fine-nastro o altre condizioni di funzionamento irregolare.
Da: Bill Mohler (bill@cs.oberlin.edu)
Abbiamo realizzato un progetto per controllare diversi videoregistratori, tenendo principalmente in considerazione i fattori "breve tempo di realizzazione" e "basso costo". I nostri videoregistratori erano tutti della stessa marca (vari modelli con gli stessi codici IR), così abbiamo manomesso uno dei loro telecomandi per interfacciarlo alla porta parallela di un PC. L'idea era quella di selezionare uno dei videoregistratori tramite il PC, e quindi "premere" un pulsante per attivare una funzione.
Le modifiche al telecomando consistevano semplicemente in un interruttore analogico (input TTL) in parallelo ai pulsanti del telecomando e un driver di periferica 754XX per selezionare uno dei LED a raggi infrarossi montato direttamente su ciascuno dei sensori telecomando dei videoregistratori.
Il software era semplice. Avevamo bisogno di soli quattro videoregistratori e quattro funzioni, così dividemmo gli 8 bit dell'uscita stampante in due comandi di quattro bit ciascuno ("selezione videoregistratore" e "funzione da attivare") e utilizzammo in parallelo questi due comandi. Non male per un lavoro di pochi giorni.
Potete utilizzare dei decodificatori collegati alla porta stampante per ottenere i bit aggiuntivi di cui necessitate.
Alcuni videoregistratori e televisori potrebbero disporre di un selettore o potrebbero essere universali; ad ogni modo dovreste consultare il manuale di istruzioni.
L'utilizzo di un trasformatore esterno per adattare la tensione di alimentazione non dovrebbe portare ad alcun problema; la frequenza della rete elettrica non viene usata da nessun circuito nei televisori e nei videoregistratori, fatta eccezione forse per l'orologio del videoregistratore, che potrebbe andare più lentamente o velocemente.
Gli standard televisivi differiscono da nazione a nazione, e potreste non essere in grado di vedere o registrare le trasmissioni televisive via etere o via cavo, a meno che il vostro apparecchio non supporti più di uno standard.
L'unica differenza tra l'utilizzo di una videocassetta vergine acquistata negli Stati Uniti e quindi utilizzata in Europa consiste nella differente durata di riproduzione; per esempio una videocassetta T120 (2 ore) acquistata negli Stati Uniti durerà di più in Europa, a causa della diversa velocità del tamburo delle testine video, cioè 60 Hz negli Stati Uniti (1800 rpm) e 50 Hz in Europa (1500 rpm).
Un videoregistratore non è semplicemente un 'riproduttore di segnali analogici' nello stesso modo in cui ad un registratore audio non importa se registrate musica classica o rock. Il videoregistratore deve sincronizzarsi sulle temporizzazioni video e demodulare le informazioni di luminanza e crominanza onde poter registrare le tracce sul nastro. Ci sono così tante differenze tra gli standard video utilizzati nel mondo che, sebbene sia possibile realizzare un apparecchio in grado di gestire i vari standard (esiste infatti in commercio qualche apparecchio multistandard), la cosa non è però immediata, o economica. Le temporizzazioni video e le tecniche di modulazione per i formati video come NTSC, PAL, SECAM, ecc. sono sufficientemente differenti da rendere necessario l'utilizzo di circuiti aggiuntivi per gestire più di un formato. Perlomeno negli Stati Uniti, non c'è una sufficiente richiesta di mercato tale da giustificare la spesa aggiuntiva.
La tecnologia della videoregistrazione costituisce un interessante argomento di lettura e la sofisticazione della circuitazione e dei meccanismi di un videoregistratore da 300.000 lire è abbastanza stupefacente.
I televisori sono più propensi ad accettare standard differenti rispetto ai videoregistratori; anche un normale televisore potrebbe essere utilizzato per visionare dei nastri riprodotti da un videoregistratore funzionante con un diverso standard video. Per esempio, gli standard NTSC 30/525 e PAL 25/625 utilizzano frequenza orizzontali molto simili, ma frequenze verticali e codifica dei colori differenti. La riproduzione sarebbe possibile (perlomeno in bianco e nero) se la circuitazione di aggancio verticale (o il controllo di aggancio verticale se presente) sul televisore possiede una gamma di aggancio abbastanza ampia. Un semplice convertitore di standard colore può essere facilmente costruito utilizzando una coppia di circuiti integrati ed alcuni componenti discreti.
L'utilizzo di una videocassetta T120 del costo minore di 5.000 lire con un videoregistratore HiFi consente di registrare fino a due ore di audio con qualità vicina a quella di un CD.
Ad ogni modo, alcuni apparecchi richiedono in ingresso un segnale video per poter stabilizzare la velocità del tamburo, cosa che potrebbe portare ad un minimo degrado del segnale audio, per esempio wow e flutter, rumore, ecc. Alcuni videoregistratori funzionano correttamente anche in assenza di segnale video, altri lo utilizzano per stabilizzare la velocità del tamburo tramite gli impulsi di sincronismo verticale. Per ottenere i migliori risultati nella registrazione del solo audio, è consigliabile trovare una sorgente di schermata nera, come ad esempio una videocamera con il coperchio sull'obiettivo, allo scopo di minimizzare la possibile interferenza causata dal segnale video (sebbene di solito ciò non rappresenti un problema).
"E' possibile registrare nuovamente le tracce video e audio lineare preservando la traccia audio HiFi?"
Non è possibile farlo senza disabilitare la testina o le testine di cancellazione; ad ogni modo, disabilitando la cancellazione, si otterranno delle interferenze provocate dal video registrato in precedenza, cioè le forme color arcobaleno presenti all'inizio delle registrazioni effettuate su del vecchio materiale su apparecchi non dotati di testine di cancellazione volanti.
Anche se ciò fosse possibile, non so quanto sia affidabile registrare del segnale al di sopra delle tracce audio HiFi, potreste riscontare un certo degrado dopo 1 o 2 doppiaggi.
Alcuni videoregistratori non dispongono di una memoria che possa veramente definirsi a lungo termine, nel caso di mancanza di tensione di rete. E' possibile utilizzare su questi videoregistratori un gruppo di continuità progettato per alimentare un computer, in modo da non perdere tutte le programmazioni (e forse anche i settaggi dei canali) ogni volta che la tensione di rete viene a mancare?
Se il vostro videoregistratore utilizza un'alimentatore a commutazione (senza trasformatore di potenza), la cosa potrebbe essere fattibile visto che in questo caso la forma d'onda non è poi così importante. Se invece utilizza un trasformatore di potenza, allora potrebbero verificarsi dei problemi se la forma d'onda generata dal gruppo di continuità è ben diversa da quella sinusoidale, come sovente accade.
Un altro problema è che il videoregistratore è un carico di corrente molto ridotto; non so se questo possa essere un problema con qualche particolare gruppo di continuità.
Se il vostro videoegistratore ha contratto tale amnesia solo di recente, allora potreste prendere in considerazione il tentativo di localizzare la causa (una batteria di backup al NiCd in cortocircuito o un supercondensatore guasto) e porvi rimedio invece di utilizzare un gruppo di continuità.
La risposta è affermativa, anche se non lo raccomanderei. Per ottenere un backup affidabile, devono essere garantite una memorizzazione e una lettura dei dati totalmente esenti da errori; si tratta di un problema tutt'altro che banale considerando che il nastro video è un mezzo di memorizzazione analogico soggetto a rumore e dropout. Sarebbe necessario memorizzare informazioni ridondanti e prevedere sofisticati circuiti per la rivelazione e correzione degli errori; raggiunto lo scopo, la capacità teorica di una cassetta T120 di, ammettiamo, 5-10 Gbyte viene enormemente ridotta. Inoltre, con molta probabilità desidererete un rapido accesso casuale ai dati memorizzati, che è molto difficile da ottenere su meccanismi di trasporto di consumo destinati alla visione dei film e la visione differita delle soap opera.
Considerando che delle affidabili unità di memorizzazione dati su disco o su nastro, che dispongono di sufficiente capacità per il backup di un hard disk da 1 Gbyte, sono ormai disponibili a meno di 300.000 lire, non ha senso utilizzare un videoregistratore con un formato totalmente incompatibile ed affidabilità discutibile proprio nel momento in cui il suo utilizzo sarebbe necessario (una perdita di dati sull'hard disk).
Non ho idea della bontà dei seguenti prodotti (ne dubito), ma vari prodotti di questo tipo furono sviluppati prima che sistemi di backup come le cartucce a nastro (e ora il drive Zip(tm)) divennero popolari.
Da: Robin Gilham (gilham@stb.dfs.co.za)
Solo ieri ho visto la pubblicità relativa ad una scheda da inserire in uno slot libero del PC, corredata di software, in grado di memorizzare 2GByte di dati su una videocassetta da 4 ore. Eccola....
Il prodotto in questione è denominato "BACKER", e nei Paesi Bassi è disponibile dalla Timtronics (+31-50-314 0937). Costa 159 DFL (intorno alle 150.000 lire), viene fornito con una scheda di interfaccia e software per Windows, ed è in grado di effettuare il backup di harddisk a velocità che vanno fino a 9MByte per minuto.
E da: then@superpallo.cs.hut.fi (Tomi Holger Engdahl)
Il produttore di BACKER è la Danmere Technologies Ltd, che dispone di un sito WEB all'indirizzo http://www.danmere.com/. I 9 MByte per minuto da loro pubblicizzati si riferiscono alla massima velocità di trasferimento, massima compressione e minima correzione di errori; la velocità di trasferimento non compressa è di 5 MByte al minuto sempre alla massima velocità.
Per prima cosa, dovreste provare a riparare il videoregistratore e prolungare la sua vita. Perchè state leggendo questo paragrafo e prendendo in considerazione una tale trasgressione? Grrrr.
OK, avete proprio deciso di utilizzare il suo timer. Ci sono due cose che dovrete fare:
Fate in modo che i meccanismi di trasporto pensino che sia stata caricata una cassetta registrabile; non è un compito difficile, probabilmente il guscio di una vecchia cassetta sarà tutto quanto necessario. In tal modo non dovrete preoccuparvi del fatto che il vostro nastro non-registrato arrivi alla fine o si consumi.
Trovate un segnale che possa essere utilizzato per controllare un relè, un relè a stato solido, o un triac optoisolato; se siete pratici di elettronica, il compito non dovrebbe essere dei più ardui. Se non c'è nient'altro disponibile, la spia di registrazione o qualunque bus di alimentazione commutato dal timer dovrebbe risultare sufficiente. Un relè a stato solido o un triac optoisolato viene pilotato da un segnale logico per controllare un carico resistivo in corrente alternata; controllate le specifiche se desiderate controllare qualche altro tipo di carico come un motore o un registratore a nastro esterno. E' anche possibile utilizzare un normale relè in grado di reggere il carico richiesto, ma in questo caso potrebbe essere necessario l'utilizzo di un circuito di pilotaggio per alimentare la bobina del relè
Alcuni (rari) videoregistratori dispongono di una presa di corrente attivata dal timer; in questo caso la soluzione del problema è banale.
La domanda formulata in origine potrebbe essere stata del tipo: "cos'è questo componente dall'aspetto strano montato nel mio videoregistratore?"
L'oggetto in questione potrebbe assomigliare ad un pezzo di vetro smerigliato di forma pentagonale, con due paia di terminali che fuoriescono dalle estremità adiacenti. Si tratta di una linea di ritardo acustica che implementa un ritardo di una linea TV (circa 63 microsecondi per lo standard NTSC). Il cristallo è una cavità modellata e le estremità lucenti sono dei riflettori acustici. Ci sono un paio di trasduttori piezoelettrici, uno per lanciare un'onda acustica e l'altro per raccoglierla; l'onda acustica rimbalza tutt'intorno con un percorso a zig-zag, che serve per accrescere l'effettiva lunghezza del percorso, da cui il motivo della forma insolita.
La linea di ritardo è utilizzata in un videoregistratore come filtro a pettine, e per mascherare i dropout del nastro.
Il filtro a pettine è parte integrante del circuito di crominanza; il suo compito consiste nel calcolare la somma della linea video corrente e della precedente durante la registrazione e la riproduzione. La linea di ritardo acustica quindi implementa un ritardo di esattamente una linea orizzontale. A causa dei vari giochetti sulla fase dei segnali di crominanza messi in atto nel sistema NTSC-VHS (così come nel BETA e PAL), il risultato finale è che l'ampiezza del segnale di crominanza viene raddoppiata, e viene annullato il crosstalk fra le tracce adiacenti. Questo perchè il segnale di crominanza si trova sempre esattamente in fase tra le linee video successive ma il crosstalk fra le tracce adiacenti si trova sempre esattamente in opposizione di fase. Il nome 'filtro a pettine' è stato derivato dalla forma della risposta in frequenza di questo filtro, i suoi picchi spaziati uniformemente assomigliano ad un pettine per capelli e questa caratteristica viene utilizzata per annullare le componenti di crosstalk del segnale di crominanza.
Un altro utilizzo per una linea di ritardo è nel mascheramento dei dropout del nastro; la superficie del nastro non è sempre perfetta, dei frammenti di ossido possono staccarsi e cadere oppure delle piccole inclinazioni o urti possono causare una momentanea perdita di contatto tra nastro e testina. Un modo per minimizzare striature visibili sull'immagine consiste nel rimpiazzare il segnale perso con il video della linea di scansione precedente.
Niente di strano quindi, solo un componente elettronico diverso da quelli di ogni giorno.
Da: Jeroen H. Stessen (stessen@am.umc.ce.philips.com)
Non c'è alcun bisogno di un filtro a pettine nelle videocamere!
I segnali del sensore CCD non sono prima combinati in un segnale CVBS per poi essere nuovamente separati da un filtro a pettine; non avrebbe senso.
Ad ogni modo, poichè le moderne videocamere sono dei completi videoregistratori senza sintonizzatore, questa funzione potrebbe essere ancora necessaria per trattare una sorgente di segnale video esterna.
Altre applicazioni di una linea di ritado consistono nella compensazione dei drop-out e nell'equalizzazione del ritardo tra la luminanza e la crominanza.
Vi siete mai chiesti cosa è accaduto alle linee di ritardo ultrasoniche a vetro che una volta erano utilizzate a milioni in tutti i televisori PAL, per la separazione U/V? Sono state rimpiazzate in quasi tutte le applicazioni dalle linee di ritardo a capacità commutata TDA4660(-61,-62) della Philips.
Da: "David Lawson"
Il segnale del colore (crominanza) impiega più tempo ad essere elaborato rispetto al segnale bianco/nero (luminanza), e quindi per allineare il segnale del colore all'immagine in bianco e nero, quest'ultimo deve essere leggermente ritardato.
Probabilmente a volte non siete riusciti a dormire pensando a questo argomento!
I due componenti sono simili, forse identici in alcuni casi poichè le due denominazioni indicano lo stesso oggetto. Se non è previsto alcun ingresso/uscita ottico, allora si tratta probabilmente dello stesso tipo di dispositivo.
Gli optoisolatori sono utilizzati negli alimentatori a commutazione per accoppiare il feedback proveniente dalla sezione a bassa tensione con l'ingresso connesso alla rete elettrica (non isolato).
I dispositivi dotati di 4 piedini sono una combinazione di un LED e un fotodiodo o fototransistor.
Nei dispositivi dotati di 6 piedini, potrebbe essere presente ulteriore ciruiteria per fornire un'uscita a livello logico, o una connessione alla base del fototransistor, o semplicemente dei piedini aggiuntivi inutilizzati.
I fotointerruttori o sensori a riflessione sono utilizzati per rilevare la rotazione delle bobinette, la presenza della cassetta, e la posizione dei meccanismi. In questo caso il percorso della luce, sia diretta che riflessa, è esterno al dispositivo.
Un datasheet sarà utile per chiarire qualunque dettaglio funzionale o circuitale.
I foto interruttori o sensori riflettenti sono utilizzati per rilevare la rotazione delle bobinette; per il controllo va utilizzato un tester per verificare che il LED non sia interrotto o in corto, quindi occorre pilotare il LED e controllare se la resistenza del fotodiodo o fototransistor tende a scendere enormemente, come è normale che sia quando il LED si accende.
Consultate anche i paragrafi relativi ai sensori ed al controllo dei sensori.
Non aspettatevi una risposta risolutiva; si tratta in realtà di un insieme di domande.
Perchè esistono così tanti progetti totalmente differenti per svolgere basilarmente lo stesso compito? Comprendo perfettamente le sempre maggiori esigenze di riduzione dei costi e semplificazione delle attività produttive. Ad ogni modo, nel mondo dei videoregistratori per esempio, sembra che ogni produttore (anche se esiste solo un limitato numero di industrie che produce realmente gli apparecchi) ed ogni modello sia caratterizzato da una progettazione del tutto unica. Si potrebbe pensare che dopo 20 anni di produzione di videoregistratori VHS, la tecnologia sia ormai matura. Certamente, ci sono state delle innovazioni riguardo al quick start, audio HiFi, e così via. Cionondimeno, le funzioni richieste non sono variate di molto, ed anche le prestazioni della parte meccanica di un videoregistratore non sono poi migliorate di tanto negli ultimi 10 anni. Senza contare che i vecchi progetti risultano notevolmente più robusti: posso continuare a far funzionare il mio videoregistratore vecchio di 10 anni praticamente per sempre sostituendo le parti in gomma ad intervalli di qualche anno; non credo che si possa fare lo stesso con un moderno apparecchio.
E' solo una questione di massimizzare le prestazioni mantenendo un certo costo o c'è dell'altro? Sindrome del 'Non-Inventato-Qui'? Volontà di mantenere il controllo sulle parti di ricambio o l'assistenza? O forse utilizzo di ingegneri principianti che potrebbero apportare nuove vedute sulla progettazione?