Meeting IFQ 1.0
(Italiano, Post su it.fan.culo, 18 Luglio 1999)
Il racconto del primo, storico meeting di IFQ (it.fan.culo), nel luglio 1999.
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Subject: [REPORT] Meeting IFQ 1.0
Date: Fri, 23 Jul 1999 20:37:12 GMT
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NOTA: Io questo report l'ho scritto domenica mattina, e' colpa mia se poi
sono rimasto senza provider fino a stasera??
Queste sono le mie impressioni sparse della nottata del primo meeting di IFQ
(con Ospite d'Onore, a questo punto lo si puo' dire per chi ancora non
l'aveva capito, l'inenarrabile Marco d'Itri). Le posto anche su un paio di
altri gruppi rilevanti in tema (per gli iacers: attenzione, contiene torbide
ombre sul futuro di CB).
Il viaggio d'andata inizia a Rivoli, all'ingresso della tangenziale di
Torino. O meglio, inizia venti minuti prima, quando nel bel mezzo della
doccia squilla il telefonino, e dopo un inutile tentativo di parlare con una
spugna insaponandomi con un Nokia 6150 sento per la seconda volta la voce di
.mau. (per la prima, basta visitare la sua homepage). Giunto al luogo
dell'appuntamento, dopo pochi minuti di attesa (dovuti, come mi spiegheranno
poi, ai tempi di trucco di Janis, 'ste donne sono sempre le solite...) vedo
arrivare una Tipo grigia da cui la faccia di .mau. emerge con ampi cenni. La
faccia di .mau. ci e' nota dalla sua homepage, per cui e' riconoscibile. Non
mi era invece nota la faccia di Janis che lo accompagna - lei risultera'
essere piuttosto aderente all'idea che ne avevo, tranne per l'accento
romano.
Durante il viaggio discorriamo di vari argomenti, fino a giungere a Savona,
dove estraiamo la gentile cartina fornitici da d'Itri: un brutale screenshot
della mappa di Virgilio con quindici righe, dico quindici righe scritte di
pugno dal nostro Campione (reperto da conservare). Devo quindi confermare
che la serata ha fruttato alcune cose interessanti dal punto di vista Grande
Fratello (in particolare indirizzo e numero di telefono di casa sia di .mau.
che di d'Itri...). Durante il percorso da Savona a Arenzano eseguo una breve
statistica: d'Itri parla 11 volte, di cui 8 limitate a un monosillabo
(prevalentemente 'No'). Purtroppo non ho fatto in tempo a realizzare il
gadget che volevo regalargli: una paletta che gli evitasse la fatica di
pronunciare i monosillabi, recante da un lato la scritta "No", e dall'altro
la scritta "No". Piu' volte durante la serata, comunque, a me e ad altre
persone viene in mente il triste destino a cui andrebbero incontro le news
italiane se la nostra macchina avesse un serio incidente (toccaball...).
Al casello di Arenzano (stando a Elrond, doveva poter ospitare 15 macchine
tranquillamente parcheggiate per il ritrovo: in realta' e' il solito buco
sul costone di una montagna, intasato di traffico) ci sono gli incontri e le
presentazioni. Non staro' a riparlare di tutti i presenti perche' verrebbe
lungo, ma e' necessario rendere nota al mondo una triste fregatura: da uno
che di nick fa Elrond vi aspettereste che sia una persona alta, esile e
silenziosa, caratterizzata da una nota di ombrosa nobilta' negli occhi e di
triste coscienza del proprio antico retaggio. Bene, in realta' si tratta di
un culturista, alto come me, dal forte accento locale e da una sensazionale
maglietta "Be happy - Battitene o belin" - e perdipiu' e' spiccicato mio
cuggino! (Ho un cugino a Loano che ovviamente parla con un accento
praticamente identico ed e' molto simile anche di aspetto.) Anche lui rimane
sconvolto dal mio aspetto - in particolare dalla barba, che non ho fatto in
tempo a sistemare. Eppure, alla fine nessuno reclama indietro il prezzo del
biglietto, anzi sono soddisfatto della materializzazione.
Da segnalare il fatto che Zonker (rispondente invece all'immagine che ne
avevo) posto di fronte al gruppetto d'Itri-Bertola-Codogno non ne azzecca
uno (nonostante sia nota l'altezza di .mau., 1.93, difficilmente
confondibile con la mia).
A cena, sono collocato in una posizione storica: alla mia destra siede Marco
d'Itri, con cui abbiamo stretto un patto: ci ubriacheremo insieme. Alla mia
sinistra, invece, siede Bakunin - e anche in questo caso, mi dispiace che
non ci sia CB (C R O S S B O N E S per i non iacers) perche', a parte
l'accento sardo, il resto dell'aspetto e' praticamente identico, a partire
dalla lunghezza del taglio di capelli (anche se quello di Bakunin e'
effettivamente un taglio). Ragazzi, incontratevi, diventerete amici! Davanti
a me, siedono Davide Rossi (con cui dividero' un'ottima orata) e Elrond.
Prima dell'orata, una splendida pizza, oltretutto enorme (insomma, si
mangiava proprio bene, complimenti all'organizzazione: mica come quelle
schifide pizzerie lucchesi dei meeting di IAC). Il meeting si svolge come
tutti i meeting, solo che io sono abituato a meeting da 100 persone e 24 mi
sembrano poche. Durante la serata, comunque, espongo a d'Itri la mia
delusione per aver perso la scommessa: avevo scommesso con .mau. che durante
il viaggio da Savona ad Arenzano lui mi avrebbe dato la sua chiave PGP.
Marco non si scompone, estrae il portafoglio, tira fuori una fisarmonichetta
di carta, ma non si fa un cannone: ne strappa un pezzo, che contiene la sua
fingerprint PGP!!! Cosi' ora ho una sua fingerprint autografa. Notevole
anche sul foglio delle dediche, quando tutti firmano col proprio nome e lui
firma (testuale)
Marco d'Itri
(con tanto di brackets attorno all'indirizzo!)
A questo punto, devo aprire una ulteriore parentesi dedicata al nostro
Marco. Non mi era mai successo, durante l'attivazione di una corrispondenza
biunivoca tra entita' virtuali e persone reali (aka "newsgroup meeting"), di
accorgermi di aver inquadrato cosi' male una persona. Non voglio svelarvi
tutti i suoi misteri (a parte il colore dei capelli, che rimane tuttora
ignoto: c'e' chi dice rosso, c'e' chi dice castano chiaro, lui sostiene
biondo ma non ci crede nessuno) ma e' completamente diverso dal tipo di
persona che mi immaginavo, per tutto: eta', aspetto (beh no, in realta' per
aspetto non tanto), modo di fare, carattere... Insomma, voi laggiu' che
pensate che sia un po' stronzo oppure cretino (a partire dal Previtera),
ripensateci, non e' affatto vero. Una scoperta decisamente in positivo (per
Marco: il conto per l'attivita' di PR ti arriva a parte, io aspetto ancora
l'AU di Stallman).
(A proposito del Previtera, da Janis ne abbiamo avuto un ritratto piuttosto
interessante: un'altra persona da conoscere. Cavolo, perche' non
organizziamo un primo Meeting Globbale Totale delle News Italiana di
Internet? In fondo mi manca anche la conoscenza di StaminK. E si': i VS
hanno i giorni contati. Che si provino poi a passare da it.arti.cartoni, se
ci riescono.)
Tornando alla serata, va ancora ricordata la telefonata con la Manu',
lunghissima (tanto pagava lei). Durante la mia fettina di conversazione, lei
mi espone il fatto che sta a Milano per un po' di tempo, e io le rispondo
che, come dice il nome, CB abita a Cinisello Balsamo, quindi potrebbero
anche combinare quell'incontro per cui tutti spingiamo. Lei reagisce con
sorpresa al fatto che CB non sia veneto, ma mi autorizza a dare a CB il suo
numero di telefonino, che dovro' pero' reperire da Riccardo (io). Insomma,
ditemi se devo combinare questa vicenda :-)
Ah, durante la cena preannuncio anche la prossima RFD per
it.arti.cartoni.anime-3 o come si chiamera' il gruppo degli ex-top poster di
IACA. Sia .mau. che d'Itri fanno una faccia un po' cosi', ma non gliene puo'
importare piu' di tanto, anche perche' le RFD al momento sono bloccate e i
bot di moderazione anche.
Dopo la cena si prosegue per un paio d'ore tra parcheggi e auto che si
perdono e si ritrovano (un classico, pero' ci abbiamo messo di meno a fare
una comitiva di 15 auto a Lucca per IAC piuttosto che una di quattro per
IFQ. Vabbe' che a Lucca avevamo le precise indicazioni di Don Zaucker e un
incontestabile punto di riferimento nello stadio...) Il progetto originario
era di tornare a casa subito, ma Janis utilizza tutte le proprie arti di
seduzione per convincere .mau. a cambiare programma e andare con gli altri a
Genova a folleggiare (.mau. pero' resiste almeno due secondi - due secondi e
mezzo).
Cosi', per la prima volta nella mia vita, vedo Genova, citta' in cui mia
mamma e' nata e ha vissuto (in piazza Manin) per i primi sei anni della sua
vita. Capisco che questa citta' ingenera deformazioni professionali: difatti
c'e' una curva oppure una salita ogni cinquanta metri, ci sono case appese
le une sulle altre, ponti a cinquanta metri d'altezza quando meno te lo
aspetti, binari ferroviari dappertutto, ogni tanto le case a fianco della
strada su cui sei si aprono e ti accorgi che sotto, di traverso, passa
un'altra strada. Insomma, un incubo. Cerco disperatamente un viale diritto
con degli alberi, ma non esiste. Mi sento veramente in un altro mondo.
Dopo lunga peregrinazione, comunque, troviamo un locale, dove sostiamo dalle
3 alle 4:30. Io ero un po' cotto quindi ho prevalentemente ascoltato, tranne
quando Zonker comincia a contestare la qualita' tecnica dei cartoni
giapponesi che passano in TV, Bakunin dichiara di aver visto un capolavoro
ma di non ricordarsi come si chiama, io sparo "Ghost in the shell" e ci
azzecco (beh, facile...). Per la cronaca, .mau. ordina un Paradise Tea
caldo.
Il ritorno - a parte il giro per uscire dal centro di Genova: dopo dieci
minuti ci ritroviamo esattamente nel punto da cui eravamo partiti, anche se
dieci metri piu' in alto (sulla sopraelevata), e vediamo gli altri ancora
li' a chiacchierare - e' piuttosto tranquillo. Arrivo a casa alle 7,15
piuttosto distrutto. Teoricamente dovevo partire immediatamente per andare a
camminare quattro ore in montagna, ma la cosa salta :-)
In conclusione, un bel meeting. Sono proprio soddisfatto di aver creato
questo gruppettino, anzi, adesso comincio a pensare un po' di altre RFD.
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