Non iniziate a lavorare con strumentazione di misura, iniziate piuttosto con una attenta riflessione. Le vostre facoltà di osservazione, unite ad un po' di esperienza, costituiranno una buona base di partenza. I vostri sensi e il vostro cervello rappresentano il più importante strumento di controllo di cui possiate disporre.
Ad ogni modo, sono necessari alcuni strumenti di misura:
Un tester digitale o analogico: è necessario per controllare le tensioni di alimentazione e le tensioni presenti sui piedini dei circuiti integrati o di altri componenti; la letteratura di servizio (come i SAMs Photofacts citati in qualche altra parte di questo stesso documento) include le misurazioni di tensione su quasi tutti i punti del circuito in un apparecchio regolarmente funzionante. Il tester serve anche per il controllo di componenti come transistor, per verificare la correttezza del valore di resistori e condensatori, e per cercare cortocircuiti o interruzioni. Non è necessario che il tester sia costoso; per la maggior parte dei casi è sufficiente un modello basilare, a condizione che sia affidabile. Se desiderate un tester che vi duri per molti anni a venire, optate per un Fluke. Ad ogni modo, anche i tester digitali di fascia media venduti da Radio Shack si sono dimostrati affidabili e di sufficiente precisione. Per alcune misurazioni, per esempio per dedurre istantaneamente la variazione in più o in meno di un certo valore, è preferibile un tester analogico (sebbene alcuni tester digitali dispongano di una scala realizzata con una barra grafica che è idonea allo scopio quasi come lo strumento di lettura di un tester analogico).
Oscilloscopio: sebbene molti problemi possano essere affrontati con un semplice tester, un oscilloscopio risulterà essenziale per una ricerca dei guasti più approfondita. Le caratteristiche essenziali sono: doppia traccia, larghezza di banda minimo 10-20 MHz (lo sweep ritardato è desirabile ma non essenziale), e un buon set di idonee sonde 10x/1x. Una maggior larghezza di banda è desirabile, ma la maggior parte del lavoro su apparecchi elettronici di consumo può essere effettuato con un oscilloscopio da 10 MHz. Un oscilloscopio con memoria o un oscilloscopio digitale potrebbe far comodo per determinati compiti, ma non è affatto indispensabile per la normale ricerca dei guasti.
Raccomanderei un buon oscilloscopio usato Tektronix o HP piuttosto che uno nuovo di qualunque altra marca; otterrete un apparecchio migliore a parità di spesa, senza contare che questi strumenti durano praticamente una vita. Il mio oscilloscopio 'buono' è la versione militarizzata (AN/USM-281A) dell'oscilloscopio da laboratorio HP180. Si tratta di un oscilloscopio a doppia traccia da 50 MHz vertical plugin ed uno sweep ritardato horizontal plugin. Ho visto questi oscilloscopi venduti a meno di 300 dollari presso rivenditori di equipaggiamenti surplus. Per qualche lira in più (dai 400 ai 700 dollari) è possibile acquistare un oscilloscopio Tek 465 da 100 Mhz, che sarà sufficiente per tutte le riparazioni, fatta eccezione per le più esigenti (circuiti RF o digitali ad alta velocità).
Una sorgente di segnale video, sia in RF che in banda base (jack RCA o connettore SCART). A meno che non dobbiate diagnosticare sia probemi al sintonizzatore RF che agli ingressi audio/video, una sola delle ue sorgenti sarà sufficiente. Tra le sorgenti RF annoveriamo un antenna interna o esterna, una connessione via cavo, o un videoregistratore con un modulatore RF funzionante. Quest'ultima opzione è più versatile rispetto alla una connessione ad un'antenna, visto che è possibile controllare il materiale da visionare. Per esempio, è possibile realizzare delle videocassette di test utilizzando una videocamera o telecamera per registrare delle schermate di test e quindi avere il pieno controllo del contenuto della durata di quanto visualizzato.
Generatore di barre di colore/punti/reticolo. Si tratta di un apparecchio utile se riparate un sacco di televisori o monitor da studio, e vi necessita eseguire le regolazioni di convergenza del cinescopio e della crominanza. Ad ogni modo, ci sono delle alternative altrettanto efficaci: una registrazione VHS di schermate di test va più che bene per la regolazione del televisori. Un PC programmato per generare un idoneo insieme di schermate di test va benissimo per la regolazione dei monitor (ed anche dei televisori se è possibile settare la scheda video in modo da produrre un segnale NTSC/PAL). Questo segnale può essere fatto passare attraverso un videoregistratore per generare un segnale a RF (canale 36) per controllare i televisori che non dispongono di ingressi video diretti (jack RCA o presa SCART).
Ecco dei piccoli aggeggi e tester realizzati in casa, che risultano utili per molte operazioni di riparazione. Elenchiamo qui di seguito alcuni dei più basilari:
Lampadina in serie per la limitazione della corrente utilizzabile durante il controllo di televisori, monitor, alimentatori switching, amplificatori di potenza audio, ecc. Personalmente ho costruito una scatola con due prese di corrente collegate in serie, in modo tale che sia possibile collegare una lampadina su una presa e l'apparecchio sotto controllo nell'altra. Per maggior versatilità è possibile aggiungere una presa di corrente diretta ed un interruttore di rete utilizzando una scatola per quattro prese. L'utilizzo di un carico in serie impedisce a componenti di ricambio costosi come un transistor di uscita orizzontale di bruciarsi se nel circuito è ancora presente un qualche guasto che non siete riusciti a localizzare.
Un Variac. Non è necessario che sia di grande potenza; un Variac da 2 Ampere completato con un interruttore, una presa di corrente ed un fusibile risulterà sufficiente per la maggior parte delle operazioni. Ad ogni modo, sarebbe desiderabile possedere un Variac da 5 Ampere o oltre. Se dovete ricercare dei guasti in apparecchi funzionanti a 220 Volt avendo a disposizione la tensione di rete di 115 Volt AC utilizzata negli Stati Uniti, esistono in commercio dei Variac in grado di produrre una tensione variabile da 0 a 240 Volt AC a partire da una linea elettrica a 115 Volt AC (ma fate attenzione a non dimenticare che una tale tensione può facilmente bruciare gli apparecchi funzionanti a 115 Volt AC). Variando la tensione di alimentazione, non solo è possibile alimentare un monitor appena riparato con una tensione gradatamente crescente in modo da assicurarsi che non vi siano problemi, ma potete anche valutare il comportamento degli apparecchi a tensioni di rete maggiori o minori rispetto a quella di targa. Un Variac pertanto risulta di grande aiuto nel ricercare i guasti nei circuiti di alimentazione. Attenzione: un Variac non è un trasformatore di isolamento e non risulta di nessun aiuto a riguardo della sicurezza; vi occorre anche un trasformatore di isolamento.
Trasformatore di isolamento. E' molto importante per lavorare con sicurezza su un apparecchio con chassis collegato direttamente alla rete elettrica. Poichè quasi tutti i moderni televisori utilizzano degli alimentatori switching o dei circuiti di deflessione connessi direttamente alla rete elettrica, l'utilizzo di un trasformatore di isolamento risulta essenziale. E' possibile costruirsene uno da un paio di trasformatori di alimentazione collegando insieme i due secondari di maggior potenza; io l'ho realizzato utilizzando un paio di trasformatori di alimentazione similari recuperati da vecchi televisori a valvole, montati su una piastra con una presa di corrente comprendente un fusibile. Gli avvolgimenti di alta tensione erano connessi insieme; gli avvolgimenti a bassa tensione inutilizzati possono essere collegati in serie con il primario o con gli avvolgimenti di uscira per regolare la tensione. Alternativamente, sono disponibili in commercio dei trasformatori di isolamento idonei per la riparazione dei televisori a meno di 150.000 Lire, sono soldi ben spesi.
Trasformatore di isolamento variabile. Non è necessario acquistare una elaborata unità combinata; un Variac può essere seguito in cascata da un normale trasformatore di isolamento. E' anche possibile collegare il trasformatore di isolamento seguito in cascata da un Variac, anche se potrebbero esserci delle piccole differenze nella capacità di carico.
Bobina di smagnetizzazione. Da costruire o acquistare. La bobina interna di smagnetizzazione recuperata da un monitor o televisore a colori defunto, avvolta a doppio per dimezzare il suo diametro originale in modo da aumentare l'intensità del campo magnetico generato, collegata in serie con una lampadina ad incandescenza da 200 Watt per limitare la corrente, funzionerà più che bene. Oppure, è possibile acquistarne una idonea per tutti i televisori e monitor, fatta eccezione per quelli di maggiori dimensioni, ad un costo compreso tra circa 15-30 dollari presso distributori come la MCM Electronics. Consultate inoltre il paragrafo "Degauss (smagnetizzazione) di un cinescopio".
E' essenziale, sia per la vostra sicurezza che per prevenire danni al dispositivo in riparazione, che prima di effettuare misurazioni o tentare delle saldature, o toccare in qualche modo il circuito, quei condensatori di grossa capacità o alta tensione siano del tutto scaricati. Alcuni dei grossi condensatori di filtro comunemente montati negli apparecchi alimentati dalla rete elettrica accumulano una carica potenzialmente letale.
Con ciò non intendiamo affermare che occorre scaricare ciascuno dei 250 condensaori montati nel vostro televisore ogni volta che si stacca l'alimentazione e si desidera effettuare una misurazione. Ad ogni modo, i grossi condensatori principali di filtro e gli altri condensatori presenti nei circuiti di alimentazione andrebbero controllati e scaricati dopo lo spegnimento dell'apparecchio se è presente una tensione significativa (o meglio ancora prima di effettuare una qualunque misurazione, visto che alcuni condensatori, come quelli ad alta tensione per il cinescopio di un televisore o monitor video, conservano una carica pericolosa o comunque dolorosa per giorni o ancora più a lungo).
La tecnica che suggerisco consiste nell'utilizzare un resistore di alta potenza del valore di circa 100 Ohm/Volt della tensione di lavoro del condensatore. In questo modo si evita la saldatura ad arco provocata da una scarica effettuata tramite un cacciavite, ma nel contempo la costante di tempo è tale che la tensione del condensatore raggiunge dei valori irrisori in pochi secondi al massimo (ovviamente dipendentemente dalla costante di tempo RC e dalla tensione originaria).
Quindi controllate con un voltmetro per essere doppiamente certi dell'avvenuta scarica. Ancor meglio, monitorate la tensione durante la scarica (operazione non necessaria per i condensatori di alta tensione per il cinescopio, visto che la scarica è pressochè istantanea anche utilizzando un resistore da svariati Mega Ohm).
Ovviamente, assicuratevi di essere ben isolati!
Per i condensatori principali montati in un alimentatore switching, che potrebbero essere da 100 uF a 350 Volt, andrà quindi utilizzato un resistore da 5 KiloOhm 10 Watt. RC=0,5 secondi. 5RC=2,5 secondi. E' anche possibile utilizzare un resistore di minor potenza visto che l'energia totale non è poi così tanta. Se volete utilizzare qualcosa di più tecnologico, potete costruire il circuito per la scarica dei condensatori presentato nel documento abbinato "Come controllare i condensatori con un tester e come scaricarli con sicurezza". Questo circuito fornisce una indicazione visibile della carica rimanente e della polarità.
Per i condensatori del cinescopio, utilizzate un resistore di alta potenza, non tanto per le potenze in gioco ma allo scopo di tenere a bada l'alta tensione che potrebbe saltare attraverso un piccolo resistore da 1/4 Watt; il resistore deve essere di alcuni Mega Ohm, e l'estremità libera va scaricata sulla massa dello chassis connessa alla parte esterna del cinescopio, e NON ALLA MASSA DEL SEGNALE SULLA SCHEDA MADRE per evitare di danneggiare dei circuiti sensibili. La costante di tempo è molto ridotta, un millisecondo circa. Ad ogni modo, ripetete la procedura un paio di volte per sicurezza. Anche l'utilizzo di un cavetto di cortocircuito con pinzette potrebbe non rappresentare una cattiva idea mentre si lavora sull'apparecchio, si sono verificate troppe storie di esperienze dolorose provocate dalla carica che si è sviluppata per qualche ragione, pronta a colpire non appena veniva ricollegato il cavo dell'alta tensione. Si noti che prima di toccare il piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio, sarebbe consigliabile scaricare l'alta tensione anche se non vi occorre sconnettere il grosso cavo rosso, visto che le tensioni focus e screen (G2) su questa schedina sono ricavate dall'alta tensione del cinescopio.
Se non dovete rimuovere la connessione all'anodo del cinescopio, sostituire il trasformatore di riga, o armeggiare nelle vicinanze dei componenti presenti sul piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio, consiglierei di stare alla larga dal grosso cavo rosso e da tutto ciò che vi è collegato, inclusi i cavi di focus e screen. Inserendo ripetutamente un cacciavite sotto il cappuccio dell'anodo si rischia di graffiare l'involucro del cinescopio, cosa che davvero non credo vogliate fare.
Ancora una volta, ricontrollare sempre l'avvenuta scarica con un voltmetro affidabile!
Ecco delle ragioni per utilizzare un resistore e non un cacciavite per scaricare i condensatori:
Non distruggerà i cacciaviti ed i terminali del condensatore.
Non danneggerà il condensatore a causa dell'impulso di corrente.
Ridurrà il livello di stress della vostra consorte, che non sarà costretta ad ascoltare quegli allarmanti colpi secchi e scoppiettii.
Quando si alimenta un monitor (o un qualunque altro moderno dispositivo elettronico che monta dei costosi semiconduttori di potenza) dove sono state eseguite delle riparazioni su dei circuiti di alimentazione, si preferisce minimizzare il rischio di bruciare dei nuovi componenti installati nel caso ci fosse ancora un qualche guasto passato inosservato. Ci sono due sistemi per raggiungere lo scopo: utilizzare un Variac per aumentare gradatamente la tensione di rete, o utilizzare un carico in serie per limitare la corrente ai semiconduttori di potenza.
In realtà l'utilizzo di un carico in serie (per esempio una lampadina ad incandescenza che costituisce un carico economico e facilmente reperibile), presenta dei vantaggi rispetto ad un Variac (beh l'utilizzo di entrambi sarebbe il massimo) poichè la corrente verrà (si spera) limitata a livelli non distruttivi.
Lo scopo è quello di limitare la corrente verso le parti critiche, di solito il transistor di uscita orizzontale. La maggior parte delle volte riuscirete nell'intento collegando la lampadina in serie con la rete di alimentazione in corrente alternata. Ad ogni modo, alcune volte potrebbe essere consigliabile collegare la lampadina direttamente in serie con il circuito B+ per fornire una migliore protezione, visto che in questo modo verrà limitata la corrente che dai condensatori principali di filtro flusice verso il transistor di uscita orizzontale. In realtà probabilmente sarebbe meglio montare un vero resistore di potenza visto che la sua resistenza è costante, al contrario della resistenza di una lampadina che varia di 1:10 da fredda a bollente. Ad ogni modo la lampadina offre una simpatica indicazione visiva della corrente assorbita dal circuito sotto controllo. Per esempio:
Piena luminosità: corto circuito o carico estremamente pesante; probabilmente è ancora presente un guasto.
Luminosità iniziale che però subito si riduce per stabilizzarsi ad un livello inferiore: i condensatori di filtro si caricano, quindi la corrente che scorre nel circuito si stabilizza ad un valore inferiore. Questo è il comportamento che ci si aspetta quando l'apparecchio funziona normalmente. Potrebbe comunque esserci qualche problema nei circuiti di alimentazione, ma probabilmente non provocherà immediatamente un guasto catastrofico.
Lampadina pulsante: l'alimentatore cerca di avviarsi ma si disattiva a causa di sovracorrenti o sovratensioni. Ciò potrebbe essere dovuto ad un guasto o alla lampadina troppo piccola rispetto alla corrente richiesta dall'apparecchio.
Ecco i wattaggi suggeriti per le prime prove:
Dipendentemente dall'assorbimento di corrente dell'apparecchio, potrebbe risultare necessario aumentare questi valori. Ad ogni modo, iniziate con valori bassi. Se la lampadina si accende a piena luminosità, potrete già concludere che c'è qualche grosso danno. Se la luce della lampadina è tremolante oppure il televisore (o altro apparecchio sotto controllo) non si accende del tutto, allora potrebbe essere il caso di utilizzare una lampadina di maggior wattaggio.
Invaliderete la garanzia, almeno in principio; di solito su un televisore non ci sono sigilli di garanzia e pertanto, a meno che non causate qualche danno visibile o rovinate le viti o la plastica, è difficile scoprire che l'apparecchio è stato aperto. Dovete decidere. Un televisore ancora coperto da garanzia dovrebbe probabilmente essere consegnato ad un centro assistenza autorizzato per la riparazione dei problemi coperti da garanzia, eccetto per quelli con le soluzioni più semplici ed ovvie. Un altro vantaggio nell'utilizzo del servizio di garanzia risiede nel fatto che, nel caso il vostro problema sia coperto da una modifica di progettazione, questa verrà effettuata gratuitamente. E, in genere, non riuscirete a risolvere un problema causato da una cattiva progettazione!
Di solito è molto semplice raggiungere l'interno di un televisore, visto che di solito occorre rimuovere dalle 4 alle 16 viti Philips 1/4" a testa esagonale - la maggior parte attorno al bordo posteriore o sotto il contenitore, forse un paio nel mezzo. Scollegate per prima cosa i cavi di ingresso dell'antenna e/o la connessione della TV via cavo, altrimenti si impiglieranno sul coperchio posteriore che state smontando. Dopo aver rimosso il coperchio potrete collegare tutti i cavi necessari per i vari controlli.
Quando tirate il coperchio verso la parte posteriore (di solito) per poi rimuoverlo, assicuratevi che non siano ancora collegati altri cavetti. Spesso il circuito stampato principale è alloggiato sulla base del coperchio in qualche scanalatura. Procedete con cautela visto che questo circuito stampato potrebbe venirsene via insieme al coperchio posteriore. Una volta rimosso il coperchio posteriore, potrebbe essere necessario sostenere il circuito stampato con un blocchetto di legno per evitare stress meccanici ed eventuali contatti con la superficie di lavoro.
Quasi tutti i televisori possono essere posizionati stabilmente su uno dei tre lati (sul lato sinistro, destro, su quello inferiore) anche senza il coperchio posteriore. Ad ogni modo, alcuni richiederanno la presenza del coperchio per una questione di robustezza meccanica o per evitare che si rovescino facilmente. Agite con cautela: i televisori più grossi in particolare sono abbastanza pesanti e massicci. Fatevi aiutare da qualcuno e prendete precauzioni se il vostro appartiene alla categoria di quelli instabili. Se necessario, il televisore di solito può essere poggiato con sicurezza sulla faccia del cinescopio avendo l'accortezza di interporre un pezzo di gommapiuma o una coperta di lana piegata.
Al termine del lavoro, riassemblate in ordine inverso. Potrebbero essere necessari un paio di tentativi per far scorrere il circuito stampato nei suoi binari, ma per il resto non dovrebbero esserci sorprese.
La prima cosa che noterete una volta rimosso il coperchio è il livello impressionante di impolveramento di tutto l'interno. Non avreste mai pensato che ci potesse essere così tanta polvere, sporcizia e sudiciume in tutta la casa!
Utilizzate un pennello soffice (per esempio un nuovo pennello per pittura) ed un aspirapolvere per rimuovere con cautela la polvere che si è accumulata. Soffiare via la polvere quasi certamente non danneggerà l'apparecchio, a meno che non si vada a ridepositare all'interno di vari controlli o commutatori, ma si tratta di un'operazione non certo salutare per i vostri polmoni, senza contare che la sporcizia si spargerà per tutta la stanza. Non ruotate alcuna regolazione; molte regolazioni critiche sono mascherate come viti che sembra chiedano di essere strette. Resistete alla tentazione di pulire a tutti i costi ogni componente che adocchiate all'interno, a meno che non sappiate esattamente costa state facendo; ponete particolare attenzione ai componenti vicini al collo del cinescopio, poichè alcuni di essi controllano le regolazioni più temibili (purezza del colore e convergenza) e si possono facilmente spostare fuori posizione. In particolare, noterete una serie di magneti ad anello regolabili. E' buona norma contrassegnare la loro posizione in ogni caso con della vernice bianca, del bianchetto o un pennarello indelebile, in modo che se si dovessero accidentalmente spostare, o se venissero spostati deliberatamente, potrete rimetterli nella posizione originaria.
Per una miglior visione è consigliata un'illuminazione soffusa, ma non il buio totale. Ad ogni modo, per un maggior impatto, potrebbe essere preferibile un ambiente oscurato. Effettuate le seguenti regolazioni in quelle che saranno le normali condizioni di visione:
Sintonizzate un canale con un buon segnale o visionate una videocassetta di buona qualità.
Ruotate al minimo i controlli di luminosità e contrasto. Posizionate il controllo di tinta al centro (nel caso di un apparecchio conforme allo standard NTSC).
Aumentate la luminosità fino a che è appena visibile un raster nelle aree più scure (ombre) dell'immagine.
Aumentate il contrasto fino a che le zone più luminose raggiungono l'intensità desiderata.
Poichè i controlli di luminosità e contrasto non sono sempre independenti, ritoccateli entrambi più volte fino ad ottenere la migliore immagine.
Inizialmente regolate il controllo di colore control per ottenere delle sfumature pastello piuttosto che colori molto saturi. Regolate il controllo di tinta fino a ottenere le tonalità di colore più naturali sulla pelle. Quindi, aumentate il controllo del colore fino ad ottenere il grado desirato di saturazione del colore.
Su un televisore decente, dovreste riuscire a distinguere le singole linee di scansione. Se le linee sono confuse, specialmente nelle aree luminose, allora potrebbe essere necessario regolare il fuoco.
Il potenziometro del fuoco è di solito montato sul trasformatore di riga oppure su un pannello ausiliario nelle sue vicinanze. Il cavo del fuoco di solito proviene dal trasformatore di riga o dall'area circostante o da un terminale del modulo elevatore di tensione (se utilizzato). Si tratta di solito di un cavo isolato che va al piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio.
Accendete il televisore e lasciatelo riscaldare per almeno una mezz'ora circa. Visualizzate un segnale di buona qualità. Per prima cosa ruotare le regolazioni utente di luminosità e contrasto completamente in senso antiorario: si tratta del caso peggiore. Regolate il controllo di fuoco per ottenere nell'insieme la migliore nitidezza possibile. Potreste non riuscire ad ottenere un fuoco netto per tutto lo schermo, al centro così come negli angoli. Se il fuoco migliore è raggiunto al finecorsa della regolazione e non è ancora ottimale, potrebbe esserci un problema nel divisore del fuoco, nel potenziometro del fuoco, o alcuni componenti correlati.
Il controllo screen andrebbe regolato con una schermata in bianco e nero (l'effetto neve prodotto dal sintonizzatore in assenza di segnale potrebbe andar bene, oppure ruotate al minimo il controllo utente del colore). Settate l'apparecchio in Service mode (linea orizzontale), se il televisore dispone di un tale selettore sul pannello posteriore o all'interno. In caso contrario, utilizzate semplicemente il raster in una stanza oscurata. Regolate il controllo screen per ottenere una pallida linea bianca (raster). Se la linea non appare bianca nel suo punto meno luminoso, dovrete regolare i controlli di pilotaggio e cutoff relativi al rosso, verde e blu.
Alternativamente, potreste utilizzare la seguente procedure:
(Da LEE)
Ruotate al minimo i controlli screen (o background) relativi ai tre colori fondamentali Red, Green e Blue. Ora ruotate al minimo anche il controllo utente del colore. Ora aumentate il controllo screen del Red fino a che sullo schermo non inizia ad apparire un colorito rosso. Ora abbassate la regolazione del cannone rosso fino a che il colorito rosso scompare, non oltre. Seguite la stessa procedura per i controlli screen Green e Blue. Ora regolate i due controlli DRIVE fino ad ottenere la migliore immagine in bianco e nero; è tutto quanto c'è da fare. Personalmente preferisco non lavoare con una schermata contenente una sola linea sottile. I cartoni animati a mio parere rappresentano la cosa migliore da visualizzare sullo schermo mentre si esegue la procedura sopra descritta. Potreste anche utilizzare l'effetto neve (assenza di segnale) se preferite. Se alla fine delle regolazioni riuscite ad ottenere una buona immagine un bianco e nero, è segno che il cinescopio è in buone condizioni e la circuitazione del televisore molto probabilmente funziona in modo regolare. Siate pazienti ed effettuate le operazioni con calma, mentre osservate l'ampio specchio che avrete preventivamente posizionato davanti allo schermo per poterlo osservare riflesso dalla parte posteriore del televisore.
E' necessario effettuare la regolazione del bilanciamento del colore se le zone luminose e/o le ombre di un'immagine in bianco e nero (ruotate al minimo il controllo del colore per ottenere un'immagine in bianco e nero) non appaiono di un color grigio perfettamente neutro.
Per regolare il bilanciamento del colore, ruotate il controllo del colore al minimo in modo da ottenere un'immagine in bianco e nero. Regolate i controlli utente di luminosità e contrasto a circa metà corsa. Il controllo di tinta non dovrebbe avere alcun effetto in questo momento (in caso contrario, c'è qualche altro problema nei circuiti di crominanza o un selettore 'autocolor' è attivato e limita l'intervallo di regolazione di alcuni controlli).
Regolate i controlli sub-brightness (che potrebbero essere denominati color screen, background, o roba del genere) in modo tale che le zone scure dell'immagine siano appena visibili e risultino di un color grigio neutro. Quindi, regolate i controlli di guadagno del colore fino a che le zone più luminose siano di color bianco neutro, ma non così luminose da causare sbordature dei colori nelle zone più luminose.
Questa procedura dovrebbe portarvi vicino alla regolazione ottimale. Se dopo il periodo di riscaldamento notate che qualcosa tende a slittare, procuratevi dello spray refrigerante o finanche una piccola ventola e tentate di localizzare il componente che slitta. Molto probabilmente si tratterà di un transistor o di un condensatore.