Di solito ciò accade nei punti in cui la maniglia è avvitata allo sportello.
NON consiglio di effettuare la riparazione in qualunque maniera che comprometta le funzioni di schermaggio dello sportello (già vedo qualcuno pronto ad utilizzare dei bulloni da mezzo pollice attraverso lo sportello e la maniglia, il che costituisce sicuramente una cattiva idea). Qualunque oggetto che passa attraverso il sigillo della sportello costituisce un potenziale rischio di fuga di microonde, forse un rischio molto piccolo, che comunque non vale la pena di affrontare.
Pertanto, raccomaderei di limitarsi alle riparazioni effettuabili totalmente dall'esterno, a meno che non ci sia rischio di compromettere l'integrità dello sportello. Per esempio, sostituire le viti con delle altre di simili dimensioni che facciano miglior presa o utilizzare dello stucco per ricostruire o rafforzare i fori filettati potrebbero essere delle soluzioni accettabili.
Generalmente è difficile incollare la plastica, specialmente nel caso in cui sia richiesta una certa robustezza e le parti incollate siano soggette ad abusi meccanici. Ad ogni modo, dipendentemente dal tipo di plastica, una o più soluzioni tra le seguenti potrebbero funzionare: adesivo semiflessibile come sigillante per parabrezza, cemento per plastica (il tipo che fonde la plastica, non quello per modellismo), Duco cement, cemento per tubi PVC, o finanche attaccatutto (sebbene sembri che non tutte la marche siano ugualmente efficaci). Assicuratevi che le superfici da incollare siano perfettamente pulite (rimuovete qualunque colla per carta se avete già tentato con quella!) e approntate un sistema per tenere unite le parti da incollare fino a che la colla non faccia presa (del nastro adesivo e/o elastici potrebbero essere tutto quanto necessario). Prendete in considerazione l'aggiunta di qualche rinforzo attorno alla giunta (per esempio, assicelle di plastica) onde garantire una maggior resistenza.
I manici e/o gli interi sportelli di ricambio potrebbero essere disponibili dal produttore del forno. I ricambi per alcuni modelli Panasonic sono anche in magazzino presso la MCM Electronics (e senza dubbio anche presso altri distributori).
Da: John Gallawa (mtek@pen.net)
Ecco le istruzioni per lo smontaggio dello sportello tratte da un manuale di servizio Amana. Molti altri modelli sono similari:
Attenzione: ogni volta che lo sportello viene rimosso, sostituito, smontato o regolato per una qualche ragione, occorre eseguire un controllo di fughe in microonde.
Sollevate la finitura più interna della porta con un piccolo cacciavite sul lato dove lo sportello si aggancia.
Rimuovete le due viti che assicurano il gancio e lo sportello al pannello più esterno (ciò potrebbe essere tutto quanto necessario per sostituire la maniglia).
Rimuovete le sei viti e sganciate le quattro striscette conduttive che assicurano il choke al pannello più esterno.
"Nel mio forno a microonde c'è un'incrinatura nel vetro della porta. E' sicuro continuare ad utilizzarlo o devo farlo riparare? Si verificherà una qualche perdita di radiazioni?"
Così stavate di nuovo scagliando arrosti contro il forno, eh? :-)
Se lo schermo in retina metallica è situato posteriormente ed è separato dal vetro, non c'è alcun rischio. In questo caso, la funzione del vetro è principalmente estetica ed una piccola incrinatura non dovrebbe costituire un problema.
Ad ogni modo, se lo schermo è situato all'interno del vetro ed è anch'esso rotto, potrebbero verificarsi delle fughe di microonde. Anche se lo schermo al momento non è effettivamente rotto, è probabile che si rompa in futuro. Pertanto, andrebbe sostituito il pannello in vetro o l'intero sportello.
Se il cibo rovesciato, solido o liquido, non viene pulito subito dopo che si è terminato di utilizzare il forno, esso tenderà a indurirsi e carbonizzarsi. Non solo lo sporco con il tempo diverrà sempre più difficoltoso da rimuovere, ma potrebbero svilupparsi punti caldi che potrebbero risultare in scintille, archi elettrici, e danni alla verniciatura interna.
Se ciò si verifica nelle vicinanze del coperchio in mica della guida d'onda, anche quest'ultimo potrebbe essersi danneggiato. Inoltre, alcune volte degli spruzzi possono farsi strada nel coperchio della guida d'onda e causare problemi sul tetto della cavità di cottura nella guida d'onda.
Inutile dirlo, ripulite rovesciamenti ed esplosioni di cibo il più presto possibile. Non solo l'operazione risulterà più semplice, ma sarà minimizzata la probabilità che si verifichi in futuro un problema costoso da riparare.
Per impedire la formazione di archi elettrici e scintille, l'interno deve risultare liscio. Bordi affilati e residui carbonizzati induriti in particolare creano delle aree dove i gradienti del campo elettrico si elevano a sufficienza per essere causa di problemi; da qui la raccomandazione di non utilizzare utensili di metallo in un forno a microonde.
Una volta verificatosi il danno, la vernice si gonfia e si spella, o diventa impossibile rimuovere i depositi di carbone ormai induriti: è necessario ricorrere a mezzi più drastici:
Supponendo che con la pulizia non si riesca a rimuovere i residui carbonizzati, anche dopo ripetuti tentativi, grattatela con cura utilizzando un coltello smussato o altro utensile idoneo. Questa operazione probabilmente danneggerà la verniciatura. Utilizzate della carta smeriglio fine per lisciare completamente il metallo e smussare i bordi della vernice nell'area immediatamente circostante.
E' disponibile in commercio della speciale vernice per la cavità di cottura dei forni a microonde, ma suppongo che qualunque smalto non infiammabile idoneo per alte temperature andrà ugualmente bene (oltre a costare un decimo). Utilizzate una vernice per ritocco (con l'aiuto di un pennellino) o della vernice spray. I colori tipici sono beige, mandorla, o qualche altra forma di bianco sporco, da abbinare al colore del vostro forno (se ci tenete all'estetica).
Fino a che non vi procurate la vernice, il forno funzionerà comunque bene, ma visto che la cavità di cottura è realizzata con lamiera di acciaio, potrebbe eventualmente formarsi della ruggine. Quindi, provvedete appena possibile alla verniciatura.
Se il coperchio della guida d'onda è seriamente danneggiato, al punto tale che non è più in grado di impedire agli schizzi di infiltrarsi all'interno della guida d'onda, procuratevi del materiale di ricambio da ritagliare in base alle vostre necessità. Lasciare la copertura più abbondante rispetto al necessario non fa male. Utilizzate un trapanino a mano con punta adeguata per praticare dei forni nella mica per le viti di montaggio o i ganci di plastica.
Come alternative alla mica vanno bene anche altri materiali in grado di resistere alle elevate temperature di un forno a microonde. Tra le possibili scelte annoveriamo la plastica o il laminato di fiberglass, ma tenete presente che non tutti i materiali consentono il passaggio delle microonde senza riscaldarsi in qualche modo. Si tratta di un particolare da controllare: riscaldate una tazza d'acqua ed il materiale candidato ad alta potenza per un paio di minuti. Se il materiale non si riscalda, dovrebbe risultare idoneo. Naturalmente, non deve essere rivestito in metallo (non utilizzate un pezzo di quei cartoni usati per le pizze e rivestiti di alluminio :-). La mica inoltre è non infiammabile, e questo potrebbe non essere il caso di altri materiali.
Se l'interno dello sportello è danneggiato seriamente, al punto da non poter più garantire l'adeguato sigillo dei bordi o se la maglia di schermo è lacerata, occorrerà un ricambio per assicurare la sicurezza continuata riguardo alla minimizzazione delle emissioni in microonde.
Vernice per cavità di cottura dei forni a microonde, fogli di mica per ricoprire la guida d'onda, e finanche alcuni sportelli di ricambio sono disponibili presso i distributori di materiale elencati al termine di questo documento. Per la maggior parte dei forni, ricambi come gli sportelli saranno però disponibili solo direttamente dal produttore dell'apparecchio.
Oltre ai componenti per generare le microonde, questi forni comprendono anche una ventola per far circolare l'aria, un elemento riscaldatore elettrico ed un termistore per la rivelazione della temperatura. Uno o qualunque di questi componenti può guastarsi.
Un forno a convezione che si spegne dopo un paio di minuti durante il ciclo di preriscaldamento, con il display della temperatura (se presente) bloccato su un BASSO valore (anche se dopo aver aperto il forno si scopre che è bollente), potrebbe avere un cattivo termistore sensore di temperatura.
Il sensore di protezione contro l'eccesso di temperatura (piuttosto che il normale sensore di temperatura) ha provocato lo spegnimento del forno. Di solito il termistore è accessibile dopo aver rimosso il coperchio del forno; questo componente di solito è localizzato proprio sopra il condotto del soffito del forno o da qualche altra parte nel flusso dell'aria di convezione. Si tratta di un dispositivo a due terminali che somiglia ad un piccolo resistore o diodo, e potrebbe essere montato su di un supporto metallico e fissato con un paio di viti. Smontatelo e misuratelo con un ohmmetro; una lettura di resistenza infinita è indice di un guasto. Per un controllo, collegate un potenziometro da 50 KiloOhm al posto del termistore. Durante il preriscaldamento, man mano che abbassate la resistenza del potenziometro dovreste veder salire la lettura della temperatura. Il forno indicherà READY quando la temperatura simulata supera il valore di soglia. I termistori di ricambio sono disponibili al prezzo di circa 20 dollari presso il produttore del forno. Potrebbero esserci delle altrnative più a buon mercato, ma vi occorrerebbe conoscere le esatte specifiche, ed è praticamente impossibile ottenere questo tipo di informazioni.
Consultate inoltre il paragrafo seguente "Problemi ai sensori".
Se il ciclo di preriscaldamento a convezione non viene mai completato e il forno è freddo quando viene aperto, allora o l'elemento riscaldante è guasto (controllatelo con un ohmmetro) oppure il relè che controlla l'elemento riscaldante o il controller stesso sono guasti. Se la ventola per la circolazione dell'aria è alimentata dallo stesso relè e funziona, allora il problema risiede nell'elemento riscaldante.
L'elemento riscaldante è costituito o da un tipo Calrod (marchio depositato GE?), un tubo in acciaio contenente una spirale in filo al Nickel-Cromo ricoperto da ceramica, o un elemento spiralato al Nickel-Cromo sospeso tra isolatori ceramici. Nel primo caso probabilmente il ricambio è disponibile solo presso il produttore del forno, sebbene vale la pena di provare a contattare i distributori di ricambi per elettrodomestici o fornitori come la MCM electronics. Potreste riuscire a reperire una spirale di ricambio al Nickel-Cromo e modellarla per adattarla alle vostre esigenze. Accertatevi che lo spessore e lunghezza del filo siano identiche.
La ventola per la circolazione dell'aria è probabilmente azionata tramite una cinghietta, che potrebbe spezzarsi o deteriorarsi. Se la cinghietta è allentata, incrinata, o non ritorna alla sua normale lunghezza dopo essere stata stirata del 25% circa, allora occorre sostituirla. Controllate che il motore della ventola e la ventola stessa siano adeguatamente lubrificati. Verificate che la pale della ventola non siano corrose o danneggiate.
I forni a microonde o microonde/convezione più sofisticati montano varie sonde che possono essere utilizzate per spegnere il forno quando si suppone che la cottura sia terminata, o per mantenere il cibo ad una temperatura prefissata.
Un problema con un sensore, il controller, o il cablaggio, potrebbe provocare un funzionamento scorretto (il forno che non riesce a superare la fase di 'preriscaldamento' o che non termina un ciclo di cottura) o far visualizzare sul display un messaggio tipo 'EEEE', 'FFFF', ERROR, o qualcosa di simile:
Da: Wilton Itamoto (witam40231@aol.com)
Il display che visualizza "FFFF" è un problema comune nei più vecchi forni a convezione della Panasonic. Il problema è provocato dal termostato sensore di temperatura localizzato in alto nella parte posteriore del forno: si tratta del sensore di temperatura di convezione per tenere sotto controllo la corretta temperatura del forno. La sostituzione di questo sensore è sufficiente a correggere il problema.
Quando si sviluppano dei problemi con queste funzioni automatiche, il sensore ed il cavo della sonda devono essere le prime cose da sospettare. Ad ogni modo, è possibile che anche i circuiti elettronici possano essere influenzati da una sonda danneggiata o difettosa.
Verificate la eventuale presenza di cattive connessioni nei punti in cui la sonda è collegata, come pure verificate che all'interno dei cavi non vi siano dei filini interrotti, in particolare vicino alle estremità, dove subiscono flessioni.
Le sonde di temperatura potrebbero utilizzare un termistore simile a quello che controlla la porzione a convezione di un forno a microonde combinato. Anche i sensori di vapore/umidità potrebbero comportarsi in modo simile.
Se prima d'ora non avete mai utilizzato la sonda, date uno sguardo al manuale di istruzioni. E' probabile che la sonda sia attiva solo in determinate modalità, ecc.
Il miglior controllo per la sonda consiste nel sostituirla con una sicuramente efficiente. Naturalmente, si tratta di una operazione in genere non conveniente.
Effettuando una misurazione tra i cavi di segnale della sonda dovreste riscontrare una certa resistenza, che potrebbe essere elevata (centinaia di KiloOhm), anche se non dovrebbe risultare infinita. Un valore molto basso (pochi Ohm o ancor meno) potrebbe indicare un cortocircuito nel cavo o nel sensore.
Consultate il paragrafo "Problemi dei forni a microonde/convezione" per una discussione sui termistori. Per stabilire se il controller risponde ai comando del sensore è possibile procedere in modo similare, fatta eccezione per il fatto che occorre accedere dall'interno dei circuiti elettronici mentre il forno è in funzione (la sonda normalmente si innesta all'interno della cavità di cottura). Sostituitela con un resistore fisso o variabile e vedete se riuscite a far spegnere (o far restare acceso) il forno in funzione della resistenza. Attenzione: non dimenticate di inserire una tazza piena d'acqua come carico se state controllando il funzionamento del generatore di microonde.
Se tramite il controllo del resistore stabilite che il controller risponde, allora è probabile che la sonda sia guasta.
Se le misurazioni sulla sonda sembrano corrette, o sostituendo una sonda funzionante il comportamento non cambia, verificate la eventuale presenza di corrosione o altre forme di deterioramento sullo zoccolo nella cavità di cottura, oltre che eventuali cattive connessioni. Anche della circuitazione guasta nel controller rappresenta una possibilità.
Il preciso aumento di temperatura in gradi di una quantità nota di acqua in un intervallo di tempo noto e ad un livello noto di potenza costituisce un test molto accurato per determinare la reale potenza in microonde effettivamente utilizzata. Un paio di minuti con una tazza d'acqua ed un termometro bastano a determinare in modo conclusivo se il vostro forno a microonde si è indebolito o se siete voi ad essere diventati meno pazienti (o se il produttore delle vostre cene congelate ha aumentato il loro peso, cosa non molto probabile!)
Se lo desiderate, potete evitare i pesanti calcoli matematici qui di seguito riportati e saltare direttamente ai risultati finali. Ad ogni modo, per gli interessati:
Quindi, in un minuto, un forno a microonde da 1 KiloWatt eleva la temperatura di una tazza piena d'acqua di:
Aumento di T = (60 s * 1000 J/s * .239C/J * (g * DegC)/C)/(226.8 g) = 63 DegC.
O, se preferite i gradi Fahrenheit: 114 gradi F.
Per non trascurare le perdite stimate dovute alla conduzione, alla convezione, ed alle imperfezioni nel trasferimento della potenza, suggerisco di utilizzare un aumento di temperatura di 60 gradi C e 109 gradi F.
Quindi, un controllo molto semplice consiste nel piazzare una tazza contenente una quantità nota d'acqua nel forno a microonde e misurare la sua temperatura prima e dopo un riscaldamento della durata di un minuto esatto ad ALTA potenza. Moltiplicate l'incremento previsto di temperatura per il rapporto della potenza in microonde (non l'assorbimento di potenza di rete) del vostro forno rispetto ad uno da 1 KW.
O, da un piccolo handbook Litton sulle microonde:
Riscaldate un litro d'acqua alla massima potenza per un minuto.
Potenza del forno = aumento di temperatura in gradi Centigradi moltiplicato per 70.
Utilizzate un contenitore in plastica piuttosto che in vetro onde minimizzare la perdita di energia per elevare la sua temperatura tramite conduzione dall'acqua bollente. Si verificheranno ugualmente delle perdite a causa della convezione, ma non dovrebbero risultare così significative per questi brevi controlli.
NOTA: se l'acqua sta bollendo nel momento in cui esce dal forno, a 100 gradi C o 212 gradi F, allora il controllo non è valido: utilizzate dell'acqua più fredda o un tempo di riscaldamento inferiore.
E' anche possibile controllare i livelli di potenza intermedi. L'effetto riscaldante di un forno a microonde è pressochè lineare. Quindi, una tazza d'acqua dovrebbe impiegare pressappoco il doppio del tempo perchè la sua temperatura aumenti di un certo numero di gradi al 50% della potenza, o 3,3 volte al 30% della potenza. Ad ogni modo, per i controlli in bassa potenza, aumentando il tempo a 2 minuti con 2 tazze di acqua servirà per ottenere delle misurazioni più accurate a causa del controllo di potenza a lenta modulazione della larghezza utilizzato dai forni a microonde, che potrebbe essere caratterizzato da un ciclo di durata fino a 30 secondi.
Una qualunque significativa discrepanza tra le misure da voi effettuate ed i livelli di potenza in microonde specificati, ammettiamo maggiore del 10% in ALTA potenza, potrebbe indicare un problema. A causa delle perdite per conduzione e convezione e del tempo richiesto per riscaldare il filamento del magnetrone per ciascun ciclo di attivazione, le accuratezze delle misurazioni a livelli di potenze intermedi potrebbero risultare leggermente inferiori.
Consultate il paragrafo "Il forno riscalda ma la potenza sembra bassa o incostante".
Quando il forno è morto come una pietra o giù di lì, il posto dove iniziare ad investigare è il fusibile principale di alimentazione.
Localizzate e smontate il fusibile. Di solito si tratta di un modello ceramico ABC da 1" x 1-1/4" collegato direttamente in serie con la fase (cavo nero) del cordone di rete.
Controllatene la resistenza con un ohmmetro: dovreste leggere zero Ohm.
Se il fusibile è bruciato, è il caso di sospettare dei problemi con gli interruttori di sicurezza, il condensatore ad alta tensione, o il cablaggio dell'alta tensione.
Se invece il fusibile è in buone condizioni ma il forno produce un forte ronzio quando si tenta di cucinare, è il caso di sospettare il magnetrone o il diodo ad alta tensione.
Staccate il forno dalla rete elettrica ed attendete un tempo sufficiente per la scarica del condensatore di alta tensione; un paio di minuti dovrebbero risultare in genere sufficienti, ma accertatevi dell'avvenuta scarica con un tester, o utilizzate uno strumento per la scarica. Collegate un ohmmetro sull'ingresso di rete, immediatamente prima degli interruttori di sicurezza ma oltre il relè o il triac di alimentazione se questi precedono gli interruttori. Aprite e chiudete la porta varie volte, non dovreste notare alcuna variazione significativa di resistenza, che dovrebbe sempre risultare superiore a qualche Ohm. Se la resistenza si avvicina a zero mentre si apre o si chiude lo sportello, allora sarebbe il caso di controllare gli interruttori di sicurezza e l'allineamento dello sportello. Potrebbe essere necessario scollegare un lato del primario del trasformatore, visto che la sua resistenza è di una frazione di Ohm. Fate riferimento allo schema incollato all'interno del coperchio.
Sostituite gli interruttori con dei ricambi meccanicamente identici e con specifiche elettriche uguali o superiori (configurazione dei terminali, portata in corrente). Quando smontate il vecchio interruttore, prendete nota della disposizione dei collegamenti. Controllate le indicazioni sui collegamenti stampigliate sul vecchio interruttore, non dipendete solo dalla posizione, visto che nel ricambio i terminali potrebbero essere disposti in modo diverso. Assicuratevi che il nuovo interruttore si allineai correttamente con il meccanismo di attuazione e quindi verificate la correttezza del funzionamento elettrico con un Ohmmetro prima di applicare l'alimentazione.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Supponendo che il forno superi il controllo precedente riguardo agli interruttori di sicurezza ed all'allineamento dello sportello, il triac (se utilizzato) potrebbe essere difettoso. Potrebbe anche esserci un filo in cortocircuito verso lo chassis. Ad ogni modo, è molto probabile che i problemi risiedano nel generatore di microonde.
E' possibile utilizzare con sicurezza un ohmmetro per stabilire immediatamente se il condensatore, il diodo ad alta tensione o il magnetrone sono in cortocircuito netto (così come se il filamento del magnetrone è interrotto).
Utilizzare un ohmmetro per controllare il diodo e il condensatore. Con i componenti collegati nel circuito, la resistenza in almeno una direzione dovrebbe risultare di svariati MegaOhm (effettuate la misura in entrambe le direzioni, e prendete per buona la lettura più elevata). Controllate la resistenza del magnetrone dal filamento allo chassis, che dovrebbe risultare elevata in almeno una direzione. Controllate la continuità del filamento, la resistenza di un filamento in buone condizioni è vicina allo zero (minore di 1 Ohm).
Nei casi in cui il condensatore e il diodo siano combinati in una sola unità, dovrebbe essere possibile controllare seoaratamente ciascun componente e sostituire solo quello difettoso se l'intero gruppo è eccessivamente costoso o non disponibile.
Questi controlli possono servire a identificare in modo ben determinato dei componenti guasti, ma non garantire che siano in buone condizioni. Dei componenti potrebbero risultare a posto senza alcuna tensione applicata, ma poi non funzionare quando sottoposti alla tensione del circuito. Delle connessioni potrebbero interrompersi quando si riscaldano. Il magnetrone potrebbe andarsene in cortocircuito quando viene applicata la tensione di lavoro.
Non sottovalutate il cablaggio, visto che la mancanza di calore o il funzionamento incostante possono dipendere da semplici cattive connessioni!
Un sistema alternativo per stabilire se il problema risiede nei circuiti di controllo (triac, relè, cablaggio) o nel generatore di microonde (trasformatore di alta tensione, condensatore di alta tensione, diodo di alta tensione, magnetrone, cablaggio, ecc.) consiste nel collegare il primario del trasformatore ad alta tensione direttamente ad un cordone di rete completo della spina. Isolate i capicorda che avete rimosso, in modo da prevenire eventuali cortocircuiti.
Collegate il cordone di alimentazione del trasformatore in una presa di corrente con interruttore completa di fusibile o disgiuntore.
Inserite una tazza d'acqua nel forno da utilizzare come carico.
Alimentate il forno tramite il proprio cordone di rete. Avviate un ciclo di cottura; il forno dovrebbe eseguire il normale ciclo di cottura (senza ovviamente produrre calore) senza bruciare il fusibile e senza produrre rumori insoliti. Se in questa fase riscontrate qualche problema, allora qualcosa nel controller o nel relativo cablaggo è in cortocircuito.
Ora, avviate un ciclo di cottura della durata di un minuto in alta potenza e, con il forno in funzione, alimentate il trasformatore ad alta tensione.
Se il trasformatore o altri componenti ad alta tensione sono guasti, si brucerà il fusibile della presa di corrente o scatterà il disgiuntore. O, se viene collegata contemporaneamente una lampada nella presa di corrente, probabilmente si affievolirà in modo significativo a causa del forte carico prima che il fusibile o il disgiuntore interrompano il circuito.
Se il problema è dovuto al triac o al relativo pilotaggio, il forno non riscalderà normalmente. Quando il ciclo di cottura è vicino al termine, staccate l'alimentazione tramite l'interruttore montato sulla presa di corrente. Controllate la temperatura dell'acqua.
Nei prossimi paragrafi vengono fornite delle informazioni più complete sul controllo e sostituzione dei singoli componenti.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Il diodo ad alta tensione può guastarsi andandosene in cortocircuito (più probabilmente) o interrompendosi. E' poco probabile che si verifichi una condizione intermedia, visto che il diodo si riscalderebbe al punto tale da non rimanere in questa situazione per molto tempo.
Un diodo ad alta tensione in cortocircuito probabilmente provocherà un forte rumore dal trasformatore di alta tensione quando viene avviato un ciclo di cottura. Il fusibile principale probabilmente non si brucerà.
Un diodo interrotto farà fluire sul magnetrone una corrente alternata invece che continua, con un valore di picco negativo (l'unico che conta) di circa 1/2 rispetto al valore ottimale. Come risultato il calore generato sarà minimo o non rilevabile, senza che si verifichino altri sintomi.
La resistenza misurata sui terminali del diodo ad alta tensione dovrebbe risultare maggiore di 10 MegaOhm in almeno una direzione quando smontato dal circuito. Ad ogni modo, visto che questo diodo è composto di più diodi al silicio collegati in serie per raggiungere la tensione richiesta, il controllo effettuato con un tester digitale potrebbe non produrre una risposta definitiva circa il suo effettivo funzionamento come raddrizzatore.
Il diodo ad alta tensione può essere controllato con un alimentatore in corrente continua (va bene anche un alimentatorino con almeno 12 o 15 Volt in uscita), un resistore in serie (per limitare la corrente), ed il vostro multimetro. In questo modo è possibile stabilire il corretto comportamento del diodo, perlomeno alle basse tensioni.
Ecco di seguito lo schema di un semplice tester per diodi ad alta tensione:
240 Ohm, 1 Watt + o-----------/\/\---------+------------o + | __|__ Diodo ad Buono: da 6 a 10 Volt 15 Volt DC _\_/_ alta In corto: da 0 a 2 Volt | tensione Aperto o invertito: 15 Volt | - o------------------------+------------o -
La caduta di tensione diretta dovrebbe risultare di almeno 6 Volt con una corrente di alcuni mA, ma potrebbe risultare in qualche modo superiore (8 Volt o ancor oltre) con poche centinaia di mA.
Se nel vostro tester digitale o analogico la scala di resistenza funziona grazie ad una batteria di almeno 6 Volt, potreste ottenere una lettura in una direzione (ma solo una) senza la necessità di utilizzare un alimentatore esterno.
Oppure, per ora limitatevi a supporre che il diodo sia efficiente e non in cortocircuito, il che è probabile.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
La maggior parte dei diodi ad alta tensione sono dotati di capicorda a pressione (Fast-On) o ad anello, e quindi la sostituzione è immediata. Scaricate il condensatore ad alta tensione. Accertatevi di installare il diodo con la corretta polarità se il ricambio può essere montato anche al contrario. Inserendo il diodo al contrario otterrette una tensione positiva invece che negativa e, inutile dirlo, assenza di calore senza altri sintomi.
Nota: i capicorda del vostro nuovo diodo ad alta tensione potrebbero semplicemente essere crimpati sul terminali in filo e non saldati. Se così è, fate attenzione a non stressarli eccessivamente, perchè potreste finire con provocare cattive connessioni ora o in seguito. Potrebbe anche essere una buona idea saldare i capicorda ai cavi (sebbene potrebbe essere esagerato).
Nei casi in cui il diodo fa parte del gruppo del condensatore, dovrebbe essere possibile sostituire semplicemente il diodo, lasciando il vecchio scollegato (da un lato). Questa soluzione risulterà probabilmente più economica rispetto alla sostituzione dell'intero gruppo.
La maggior parte dei diodi di ricambio per forni a microonde reggono da 12 a 15 KiloVolt PRV a 0,5 Ampere.
Questi valori sono idonei per la maggioranza dei forni a microonde per uso domestico. Per esempio, i più potenti riportano un assorbimento di rete di circa 1.800 Watt e montano un trasformatore con secondario ad alta tensione di circa 2.500 Volt AC. Considerando le piccole perdite del trasformatore ad alta tensione, la potenza utilizzata dal filamento del magnetrone, dal controller, dai motori e dalla lampadina di illuminazione, restano forse 1.600 Watt per il generatore di alta tensione. Ad ogni modo, per il modo in cui è realizzato il duplicatore di tensione a mezz'onda, non tutta la potenza fluisce attraverso il diodo ad alta tensione (come avviene in un normale alimentatore). Quindi, anche se la legge di Ohm (I = P/V = 1.600/2.500 o 0,64 Ampere) suggerirebbe che 0,5 Ampere non siano sufficienti, in realtà attraverso il diodo ad alta tensione fluisce circa la metà della corrente totale.
Per essere doppiamente certi che il nuovo diodo ad alta tensione sia idoneo, fate funzionare il forno a piena potenza per 10 minuti con due litri d'acqua come carico (o un arrosto). Scollegate il forno (mentre la vostra consorte prepara le verdure), SCARICATE velocemente il condensatore ad alta tensione, e quindi controllate che il diodo ad alta tensione non sia surriscaldato. Il diodo potrebbe essere caldo ma non dovrebbe essere bollente al punto tale da non poterlo toccare. A meno che il vostro forno non sia il più grosso del pianeta terra, probabilmente questo controllo è inutile.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Un condensatore ad alta tensione in cortocircuito brucerà istantaneamente il fusibile.
Un condensatore ad alta tensione aperto provocherà l'assenza di calore senza ulteriori sintomi.
Per quanto segue si assume il caso di un componente sprovvisto di raddrizzatore interno o altra circuitazione, fatta eccezione un resistore bleeder. Adattate le procedure se il vostro forno è differente.
La resistenza misurata tra i terminali del condensatore ad alta tensione dovrebbe risultare molto elevata, svariati MegaOhm per la presenza del resistore bleeder; se la resistenza è inferiore ad 1 MegaOhm, il condensatore è certamente in cortocircuito. Si, se misurate 0,00 Ohm tra i terminali (e questi non sono a contatto fra loro sull'involucro), allora il condensatore è sicuramente, senza ombra di dubbio, guasto!
Una elevata resistenza non è sufficiente a garantire che il condensatore sia in realtà funzionante, ma semplicemente che non è in cortocircuito in assenza di tensione. Se disponete di un capacimetro, verificate che il valore di capacità corrisponda a quello stampigliato sul contenitore. Anche questo controllo non garantisce che il condensatore non vada in cortocircuito quando è sotto tensione. La sostituzione rappresenza l'unico controllo sicuro.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Disegnatevi uno schema del preciso cablaggio, visto che spesso sui terminali del condensatore sono realizzate varie connessioni. Il condensatore è di solito montato tramite una fascetta facile da allentare. Alcune volte, il condensatore è incastrato in un posto dove è necessario smuovere qualche altro componente prima di estrarlo.
Riassemblate in ordine inverso. Stringete con sicurezza la fascetta ma non così tanto da distorcere l'involucro.
Nei casi in cui il gruppo del condensatore comprende anche un diodo ad alta tensione, è possibile sostituire semplicemente il condensatore se lo spazio consente di lasciare il vecchio scollegato (su un terminale). Ad ogni modo, il costo di un generico diodo di ricambio è modesto, (circa 3 dollari) e quindi di solito è meglio sostituire entrambi i componenti allo stesso tempo. Ad ogni modo, non è necessario utilizzare l'esatta parte combinata, che potrebbe essere molto costosa o difficile da ottenere. Accertatevi semplicemente che i valori di targa del condensatore e del diodo siano quelli corretti (utilizzate un diodo di ricambio ad alta tensione generico per forni a microonde ed un condensatore ad alta tensione di capacità che non differisca di oltre il 10% circa rispetto all'originale, e con almeno uguale tensione di lavoro).
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Un magnetrone con un filamento interrotto non produrrà calore ma non si manifesteranno altri sintomi. La cattiva connessione potrebbe essere interna (nel cui caso occorerà sostituire il magnetrone) o esterna (in questo caso la riparazione potrebbe essere possibile).
Un cortocircuito tra filamento/catodo e anodo tenderà probabilmente a far generare un forte ronzio dal trasformatore di alimentazione e/o dal magnetrone quando viene avviato il ciclo di cottura , ma forse il fusibile principale non si brucerà.
Un magnetrone affetto da altri guasti potrebbe provocare una varietà di sintomi, inclusa una potenza di uscita incostante o ridotta, o un funzionamento intermittente. Consultate il paragrafo "Elenco completo dei vari possibili guasti ad un magnetrone".
Non esiste alcun sistema per stabilire con certezza se un magnetrone è efficiente senza alimentarlo nelle normali condizioni operative, ma i seguenti consigli sono sufficienti a scoprire la maggioranza dei problemi:
Filamento del magnetrone: la resistenza tra le connessioni del filamento e lo chassis dovrebbe risultare infinita, e la resistenza tra i terminali del filamento, dopo averlo scollegati dal magnetrone, dovrebbe risultare di una frazione di Ohm.
Mentre misurate la resistenza dal filamento allo chassis, date dei leggeri colpetti al magnetrone per stabilire se c'è un cortocircuito intermittente. Ad ogni modo, problemi del genere potrebbero manifestarsi solo quando il filamento si riscalda e le parti si espandono.
Dovrebbe essere possibile stabilire se il filamento del magnetrone funziona realmente, collegando il solo filamento ad una sorgente a bassa tensione ed alta corrente con un Variac (per esempio, le sole connessioni al filamento di un trasformatore per forni a microonde). Gli isolatori ceramici sono translucenti e dovreste vedere una incandescenza in presenza di un filamento funzionante. Quello sull'antenna potrebbe essere visibile se il magnetrone viene rimosso dal forno oppure utilizzando uno specchietto per dentisti per guardare dentro la guida d'onda. ATTENZIONE: assicuratevi che sia connesso SOLO il filamento!
Qualunque segno di archi elettrici (annerimenti visibili nei dintorni dei fori di ventilazione sulla base oppure puzza di bruciato) di solito sono sintomi di un cattivo magnetrone.
Una copertura dell'antenna ('bull-nose' o 'bullet') sciolta o affetta da altro tipo di danni potrebbe essere il risultato di archi elettrici dovuti a problemi nella cavità di cottura o nella guida d'onda (forse il forno è stato fatto funzionare senza niente all'interno) o a un magnetrone difettoso.
Questa parte è visibile solo con il magnetrone rimosso dal forno. If a problem elsewhere has been corrected, è possibile smontare e sostituire la copertura danneggiata dell'antenna recuperata da un magnetrone morto per altre cause - provate a cercare nei rottami del vostro centro di assistenza tecnica per elettrodomestici del luogo (la forma non ha alcuna importanza a condizione che si adatti alla perfezione, visto che ne esistono di svariati diametri). Il vostro magnetrone potrebbe risultare ancora efficiente.
Mentre misurate la resistenza dal filamento allo chassis, date dei piccoli colpetti al magnetrone per stabilire se si tratta di un cortocircuito intermittente. Ad ogni modo, tali problemi potrebbero anche manifestarsi solo quando il filamento si riscalda e le parti si espandono.
I più comuni tipi di guasti del magnetrone:
Il filamento potrebbe essere in cortocircuito con l'involucro del magnetrone, controllate questa eventualità con un ohmmetro. Qualunque lettura di resistenza minore di infinito è segno che il magnetrone è guasto, sebbene potrebbero essersi formati dei residui di carbone causati dagli archi elettrici all'esterno del vuoto, nella scatola con le connessioni al filamento. Mentre misurate la resistenza, date dei leggeri colpetti al magnetrone per stabilire se si tratta di un cortocircuito intermittente.
Il filamento potrebbe essere in cortocircuito con se stesso, difficile da scoprire visto che la sua resistenza è comunque molto bassa. Paragonate la lettura con quella di un magnetrone in buone condizioni (ma guarda che scoperta, se ne aveste uno di ricambio a portata di mano, non ci sarebbe da porsi il problema). Mentre effettuate la misurazione, date dei colpetti al magnetrone per scoprire eventuali connessioni intermittenti. Si tratta di un guasto poco probabile.
Il filamento potrebbe essersi interrotto, verificatene la continuità con un ohmmetro. Ad ogni modo, dei connettori del filamento allentati (Fast-On) sono più probabili rispetto ad un filamento interrotto. Quindi, effettuate la misurazione direttamente sui terminali del magnetrone dopo aver staccato entrambi i capicorda.
Il magnetrone potrebbe aver perso in parte o del tutto il vuoto e potrebbero formarsi archi elettrici all'interno una volta fornita l'alimentazione. Il filamento potrebbe espandersi, cambiare posizione, e andarsene in cortocircuito una volta caldo. Non c'è alcun semplice sistema per controllare tali evenienze, oltre quella di sostituire un buon magnetrone.
Archi elettrici interni o esterni che hanno provocato danni fisici. Gli archi elettrici esterni potrebbero verificarsi sull'antenna o all'interno della scatola del filamento. Gli archi elettrici interni non lasciano alcuna evidenza visibile, ma il danno provocherà il mancato funzionamento del magnetrone o la riduzione della potenza in uscita.
Il surriscaldamento potrebbe essere il risultato di un magnete spezzato o incrinato (campo magentico ridotto) o altri problemi interni. Sebbene potrebbe essere comunque presente una certa potenza in uscita, il protettore termico farà spegnere prematuramente il forno.
Porzioni da: John Gallawa (mtek@pen.net)
Ecco una lista dei tipici guasti di un magnetrone. La percentuale di ciascun tipo di guasto varia. Attualmente, i cortocircuiti interni e le connessioni del filamento allentate sono probabilmente ai primi posti della lista. Un cortocircuito interno tra placca-catodo potrebbe manifestarsi solo se il magnetrone è sottoposto allo stress dell'alta tensione durante il funzionamento.
Cortocircuiti: (a) cortocircuito interno tra placca-catodo/filamento o (b) archi elettrici interni.
Sintomi: mancanza di calore, forte ronzio quando il magnetrone viene attivato, possibile bruciatura del fusibile di alta tensione (anche se probabilmente il fusibile principale non si brucerà).
Nei forni equipaggiati con fusibili per tenere sotto controllo il sistema ad alta tensione, come ad esempio alcuni modelli commerciali della Sharp e la maggioranza dei modelli commerciali e domestici Amana, probabilmente si brucerà il fusibile di alta tensione. Ma di rado un magnetrone in cortocircuito provocherà la bruciatura del fusibile principale di rete (suppongo che in questo caso il trasformatore assorba la maggior parte dell'impulso di corrente). In realtà, in riferimento agli altri sintomi in seguito elencati, non esiste praticamente alcun guasto del magnetrone che provochi la bruciatura del fusibile di rete.
Connettori del filamento allentati (potrebbe essere possibile ripararli). Spesso noterete sul magnetrone degli altri sintomi evidenti: segni di surriscadamento (come scolorimenti), tracce di carbone sui terminali del magnetrone quando staccate i connettori. E' anche possibile un filamento intermittente (interno), ma purtroppo non è riparabile.
Sintomi: riscaldamento incostante o del tutto assente.
I connettori slip-on possono allentarsi, surriscaldarsi, aumentare di resistenza ed eventualmente perdere contatto. Se i terminali del magnetrone non si sono bruciati eccessivamente, le connessioni possono di solito essere riparate. Preferiamo ripulire i terminali, e quindi saldare nuovamente i cavi del filamento direttamente ai terminali.
Nota: quando scaricate il condesatore ad alta tensione, visto che non c'è alcun carico, il condensatore potrebbe essere carico ad una tensione molto più elevata rispetto al normale. State pronti ad una scintilla di dimensioni molto maggiori se per la scarica utilizzate un cacciavite!
Filamento interrotto.
Sintomi: riscaldamento del tutto assente.
Leggete la nota sul condensatore ad alta tensione riportata al punto (2).
Nei modelli più vecchi con cupola in vetro, l'involucro sottovuoto può rompersi.
Sintomi: mancanza di riscaldamento, forte ronzio dovuto ad archi elettrici quando viene attivato il magnetrone, possibile bruciatura del fusibile di alta tensione.
Leggete le osservazioni sui fusibili riportate al punto (1).
Avaria del filamento. Di solito avviene dopo pochi minutei di normale funzionamento, possibile fusibile di alta tensione bruciato.
Sintomi: assenza di riscaldamento, forte rumore quando ciò avviene.
Leggete le osservazioni sui fusibili riportate al punto (1).
Bassa potenza in uscita. Si verifica quando l'emissione del catodo decreasce in seguito ad un lungo utilizzo.
Sintomi: potenza di cottura ridotta.
Moding. Si verifica quando il magnetrone oscilla ad una o più frequenze indesiderate.
Sintomi: (a) potenza di cottura ridotta o del tutto assente, (b) interferenza a radiofrequenza. Ad ogni modo, alcuni cibi (quelli con alto contenuto di acqua) potrebbero cuocere normalmente, mentre il risultato con altri cibi potrebbe risultare del tutto insoddisfacente. Le interferenze a radiofrequenza sono possibili, ma di solito si verificano solo quando è presente un reale danno strutturale al magnetrone, al sigillo RF o alla flangia della guida d'onda, o ai suoi condensatori RF (feed-through).
Fuori frequenza. Le caratteristiche fisiche possono variare e far oscillare il magnetrone a frequenze leggermente superiori o inferiori rispetto ai 2,45 GHz.
Come nel caso (7a) sopra riportato.
Perdite di radiofrequenza. Un guasto strutturale potrebbe provocare la fuga di microonde dal contenitore del magnetrone
Sintomi: fuga di microonde nei circuiti elettronici, comportamento incostante del pannello di controllo. Può essere un caso molto frustrante perchè i sintomi scompaiono quando viene rimosso il coperchio esterno del forno. Con il coperchio al proprio posto, l'energia RF che sfugge è confinata, e potrebbe raccogliersi nelle vicinanze del pannello di controllo provocando sintomi insoliti.
Rottura dell'isolamento dei conduttori interni, o agli isolatori del magnetrone, o al terminale d'antenna.
Sintomi: Archi elettrici, puzza di bruciato dal magnetrone, forte ronzio, assenza di riscaldamento.
Magneti spezzati.
Sintomi: potenza di cottura ridotta o completamente assente, surriscaldamento del magnetrone, rumore 'schioccante' occasionale.
Dipendentemente dall'anzianità del forno in vostro possesso, il magnetrone potrebbe essere ancora in garanzia. Date uno sguardo alla documentazione allegata al forno, o al manuale di istruzioni o al documento di garanzia separato. Contattate il produttore se non trovate specifiche istruzioni su come comunicare le vostre lamentele. E' cosa comune che il magnetrone sia garantito per svariati anni. Se non avete spedito la scheda di garanzia (giusto, nella realtà chi provvede a farlo?!), potrebbe essere necessaria una copia dello scontrino di acquisto o altra prova della data di acquisto.
Sono disponibili sia i magnetroni originali che ricambi generici. Acquistando direttamente dal produttore del forno avrete la garanzia di un magnetrone compatibile, ma si tratta dell'alternativa più costosa. Per un tipico forno, uno senza finiture dorate :-), un tale ricambio potrebbe costare oltre la metà rispetto ad un nuovo forno con caratteristiche similari. In alcuni casi (come la Sears), potreste essere costretti a convincere il loro reparto assistenza che siete dei tecnici qualificati per mettere le mani all'interno di uno dei *loro* elettrodomestici prima che prendano in considerazione l'ipotesi di vendervene uno (troppi avvocati).
In alcuni casi, i magnetroni originali potrebbero anche essere disponibili presso fornitori di ricambi come la MCM Electronics, a prezzi in qualche modo meno ridicoli. Questi ricambi saranno identificati come 'originali' e corredati dal marchio del produttore e relativo codice del componente.
Magnetroni generici di ricambio sono disponibili per la maggioranza dei forni a microonde; quasi certamente saranno molto meno costosi rispetto ai ricambi originali. Essenzialmente, esiste un solo tipo di 'valvola' (almeno per intervalli di potenza simili). Le differenze sono principalmente meccaniche, anche se può variare la qualità. Nella maggior parte dei casi, la varietà generica potrebbe in realtà essere migliore dell'originale. Consultate il paragrafo "Osservazioni sulla qualità dei magnetroni di ricambio" per alcune raccomandazioni.
Da: John Gallawa (mtek@pen.net)
Secondo la mia esperienza, i magnetroni acquistati da fornitori diversi da quello originale potrebbero essere o meno ricambi OEM (nel mondo dopotutto non ci sono così tanti produttori di magnetroni). Ma ecco il particolare interessante: in molti casi, questi magnetroni risultano in effetti di qualità migliore rispetto all'originale, come nel caso dei magnetroni OEM Sanyo, che tendono a guastarsi in modo prematuro. Naturalmente può essere vero anche l'opposto, dipendentemente dal fornitore after-market. Alcuni produttori, come Toshiba e Hitachi, producono sia magnetroni di prima scelta che di seconda scelta, che sono venduti sia da un certo numero di sottomarche, sia sotto marchi del produttore. Ho visto montati i magnetroni di fascia bassa in molti forni a microonde nuovi fiammanti.
Quando si acquistano magnetroni da altri fornitori piuttosto che dal produttore, ho riscontrato che conviene recarsi presso dei rivenditori specializzati in parti di ricambio per forni a microonde (per esempio AMI, Global Micro-parts, QB products). I commessi hanno di solito una maggior competenza sui magnetroni che vendono, e possono aiutarvi nella giusta scelta ed applicazione.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Quando ricevete il ricambio, confrontatelo con l'originale. E' di importanza critica che il magnetrone di ricambio sia meccanicamente identico: con ciò intendiamo che la configurazione di montaggio (perni o fori e relative posizioni), superficie di contatto della guida d'onda, e l'orientamento delle connessioni del filamento e della alette di raffreddamento siano identiche. I perni potrebbero essere smontabili, in modo da consentire il riutilizzo dello stesso gruppo con o senza di essi. Le alette di raffreddamento risultano di particolare importanza, visto che dalla ventola deve verificarsi una sufficiente circolazione d'aria per rimuovere il sostanziale spreco di calore (fino a metà della potenza assorbita dal magnetrone si trasforma in calore). La forma del terminale di antenna, conica, bull nose, o quadrata che sia, non conta.
La sostituzione del magnetrone è generalmente immediata, anche se per guadagnare l'accesso ad esso potrebbe essere necessario rimuovere altra roba, come ad esempio la ventola di raffreddamento. Prendete attentamente nota sia del cablaggio che delle relazioni meccaniche. Di solito, il magnetrone è assicurato alla guida d'onda con quattro dadi su perni. Quando lo smontate, non perdete la guarnizione RF, un anello in maglia metallica che sigilla la connessione per impedire una fuga di microonde. Riutilizzatelo a meno che il magnetrone di ricambio venga fornito con un nuovo anello. Fate attenzione: il magnetrone è una valvola ed è facilmente danneggiabile se maneggiato in modo improprio. Trasferite qualunque protettore termico sul ricambio. Sostituite altri componenti in ordine inverso e quindi ricollegate il filamento ed i cavi di alta tensione.
Sebbene il magnetrone sia una valvola, probabilmente non contiene alcuna parte in vetro (a meno che non sia un modello davvero vecchio) e quindi non è davvero fragile. Ad ogni modo, un forte urto o caduta (anche durante il trasporto se il componente non è stato imballato a dovere) potrebbe frantumare il filamento. Conservate i magneti alla larga dai vostri dischetti, a meno che non vogliate far piazza pulita del contenuto!
Per sapere cosa fare del vecchio magnetrone, consultate il paragrafo "I magneti dei magnetroni defunti" :-).
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Un avvolgimento in cortocircuito o un cortocircuito tra un avvolgimento ed il nucleo/chassis nel trasformatore ad alta tensione potrebbe provocare la bruciatura di un fusibile, puzza di bruciato, o semplicemente l'assenza di calore.
Un avvolgimento interrotto provocherà l'assenza di calore senza altri sintomi.
Scollegate i terminali in base a come richiesto per i seguenti controlli.
La resistenza del primario dovrebbe essere compresa tra 0,1 a 0,5 Ohm (tipicamente 0,2 Ohm).
La resistenza degli avvolgimenti del filamento risulterà probabilmente così bassa da poter essere osservabile con il vostro multimetro. L'unica misurazione effettuabile con semplicità consiste nell'accertarsi dell'assenza di cortocircuiti con lo chassis.
Le tipiche letture di resistenza per il secondario del trasformatore rientrano nell'intervallo compreso tra 25 e 150 Ohm (dipendentemente dalla potenza del forno) dalla connessione ad alta tensione allo chassis. Un tipico valore medio si aggira intorno ai 65 Ohm. Un avvolgimento interrotto rappresenterebbe un guasto fin troppo evidente; ad ogni modo, in base al modo in cui questi trasformatori sono avvolti, un cortocircuito tra spira e spira non provoca una variazione di resistenza sufficiente ad essere rivelata con un Ohmmetro, a meno che non abbiate la possibilità di paragonare la misurazioni con quelle di un altro trasformatore dello stesso modello e dello stesso lotto.
Un controllo più approfondito del trasformatore ad alta tensione risulta più difficoltoso, a meno che non si disponga di sofisticate attrezzature. Con un ohmmetro è solo possibile identificare i grossi cortocircuiti, visto che la resistenza nominale degli avvolgimenti è ignota. Ad ogni modo, è possibile eliminare la possibilità di avvolgimenti interrotti (evenienza non molto probabile) ed altri guasti, procedendo per eliminazione:
Nota: nella discussione che segue, si assume che il fusibile si bruci a causa di un possibile cortocircuito nel transformatore ad alta tensione. Alternativamente, potreste notare un forte ronzio provocato dal trasformatore ad alta tensione a causa di un guasto nel trasformatore stesso, del cortocircuito del diodo ad alta tensione, del magnetrone, o nel cablaggio ad alta tensione. Osservate inoltre che, dipendentemente dall'entità del guasto, il fusibile potrebbe in effetti non bruciarsi (perlomeno non immediatamente), ma ascolterete probabilmente un forte ronzio quando il trasformatore ad alta tensione viene alimentato.
Scollegate il primario del trasformatore di alta tensione ed avviate un ciclo di cottura. Se il fusibile continua a bruciarsi, è segno della presenza di un problema da qualche altra parte, come un interruttore di sicurezza difettoso o un cavo in cortocircuito.
Supponendo che il fusibile non si bruci, scollegate il forno e ricollegate il primario del trasformatore di alta tensione.
Se gli altri componenti (diodo e condensatore ad alta tensione e magnetrone) risultano efficienti, rimuovete le connessioni ad alta tensione al trasformatore, alimentate il forno, ed avviate un ciclo di cottura. Se il fusibile non si brucia, è segno che il trasformatore è probabilmente in buone condizioni ed i problemi risiedono nei componenti ad alta tensione, forse qualcosa smette di funzionare quando sottoposto alla piena tensione di lavoro.
Se il fusibile continua a bruciarsi, allora il problema quasi certamente risiede nel triac (se utilizzato), in un cavo o nel trasformatore in cortocircuito.
Se il fusibile non si brucia con il secondario isolato, ricollegate al trasformatore solo il filamento del magnetrone (non l'alta tensione) e fornite nuovamente tensione. Se ora il fusibile non si brucia, è probabile che il filamento del magnetrone sia in cortocircuito.
Se il vostro forno utilizza un triac, smontatelo e ponticellatelo. Ora, se il fusibile si brucia quando il forno viene alimentato (con lo sportello chiuso per abilitare gli interruttori di sicurezza), il problema risiede quasi certamente nel trasformatore.
Scollegate il forno dalla rete elettrica, e scaricate il condensatore ad alta tensione.
Verificate la eventuale presenza di cavi danneggiati che potrebbero essere in cortocircuito con lo chassis. Riparateli o sostituiteli come richiesto.
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
La sostituzione non presenta difficoltà, ma altre parti potrebbero utilizzare i bulloni del trasformatore come sostegno e/o potrebbero sbarrarvi la strada.
Etichettate i cavi prima di staccare i connettori Fast-On se esiste il pur minimo dubbio sulla loro disposizione.
Se il trasformatore di ricambio non risulta meccanicamente identico, potreste dover far uso di una certa creatività nel fissare il trasformatore e qualunque altra struttura attaccata al suo frame. Ad ogni modo, il trasformatore deve essere fissato in modo stabile, non limitatevi ad appoggiarlo al suo posto.
Cercate di non farvi cadere il vecchio o nuovo trasformatore sui piedi!
ATTENZIONE: per prima cosa, dopo aver staccato l'alimentazione, scaricate il condensatore ad alta tensione (consultate il paragrafo "Scaricare con sicurezza il condensatore di alta tensione in un forno a microonde").
Ispezionate il cablaggio - specialmente tra il magnetrone, trasformatore ad alta tensione, ed altri componenti dei circuiti ad alta tensione, alla ricerca di segni di archi elettrici ed eccessivo riscaldamento e bruciature. Gli archi elettrici potrebbero essere il risultato di un cavo che striscia contro un bordo affilato di una lamiera metallica a causa di un cattivo posizionamento o una vibrazione. Un pezzettino di nastro isolante potrebbe essere tutto quanto necessario.
Poichè il filamento del magnetrone in particolare utilizza una elevata corrente, una qualunque resistenza sulle connessioni a pressione (Fast-On) sarà causa di surriscaldamenti, indebolimento dei capicorda, maggior riscaldamento, ed eventuale guasto o funzionamento incostante. Provate a strappare ciascuno dei capicorda (ma senza esagerare troppo); i capicorda non dovrebbero essere allentati, dovreste fare davvero forza per rimuoverli. Ad ogni modo, osservate che alcuni capicorda sono del tipo a bloccaggio ed è necessario premere una piccola linguetta per sbloccarli.
Verificate la eventuale presenza di capicorda allentati, bruciacchiati o deteriorati nel circuito del filamento (non solo nel magnetrone). In caso affermativo:
Scollegate i capicorda e pulite i terminali con della carta smeriglio o una lima. Se sono eccessivamente deteriorati, funzioneranno ugualmente anche se risulteranno un tantino brutti a vedersi.
Se i capicorda e le connessioni al cavo appaiono in buone condizioni, ma si sfilano facilmente dai loro terminali, provate a stringerli di poco con un paio di pinze e reinstallarli. Altrimenti, tagliate via i vecchi e sostituiteli con dei nuovi.
Se una qualunque connessione tra il capocorda ed il cavo o il diodo ad alta tensione è completamente allentata, saldatela utilizzando un saldatore di alta potenza o un saldatore a pistola.
Alternativamente, utilizzate un trapano per praticare un foro in ciascun terminale, e quindi assicurate il cavo (stagnato) direttamente (o ancor meglio) un nuovo capocorda ad anello al terminale con una vite machine, dado, e rondella. Potete anche effettuare una saldatura.
Questi approcci funzioneranno a condizione che rimanga una parte metallica di dimensioni sufficienti per realizzare una connessione solida, in modo da consentirvi di salvare un magnetrone o un trasformatore ad alta tensione che altrimenti occorrerebbe sostituire.
Verificate inoltre la presenza di eventuali cattive saldature tra i terminali del trasformatore di alta tensione ed il filo smaltato utilizzato per i suoi avvolgimenti. Nel dubbio, grattate via lo smalto e la corrosione superficiale ed effettuate nuovamente le saldature utilizzando un saldatore di alta potenza o un saldatore a pistola.
Nel vostro forno potrebbero essere montati due diversi tipi di dispositivi:
I protettori termici sono dei termostati che aprono un insieme di contatti ad alta corrente ad una temperatura predeterminata. Dovrebbero resettarsi quando si raffreddano. Ad ogni modo, analogamente ad un relè o selettore, i contatti alcune volte si deteriorano.
I fusibili termici si aprono ad una determinata temperatura ma non si resettano. Se sono aperti occorre sostituirli.
A temperatura ambiente, entrambi i tipi dovrebbero misurare un cortocircuito netto con un Ohmmetro (scollegate un terminale visto che dei componenti a bassa resistenza o cablaggi potrebbero confondere le vostre letture). Se la resistenza è maggiore di una piccola frazione di Ohm, allora il dispositivo è guasto. I ricambi sono disponibili abbastanza facilmente. E' necessario che corrispondano sia i valori di temperatura che di corrente.
Se sospettate un cattivo protettore termico nel primario del trasformatore ad alta tensione, collegate una lampadina ad incandescenza o voltmetro per corrente alternata in parallelo ad esso e fate funzionare il forno. Se il protettore termico funziona correttamente, non dovrebbe mai esserci nessuna tensione sui relativi terminali a meno che non si stia effettivamente surriscaldando. Se la lampadina si accende o se sul voltmetro leggete approssimativamente la tensione di rete - e non riscontrate alcun segno di surriscaldamento, allora il protettore termico è difettoso e va sostituito.
Una condizione di surriscaldamento risulterebbe generalmente ovvia, visto che la superficie su cui è montato il protettore termico sarebbe davvero ardente dopo che è scattato - così bollente da non poterla toccare (ma non toccatela se non dopo aver scaricato il condensatore ad alta tensione - una bruciatura provocata dal calore è niente rispetto al potenziale shock provocato da una scossa elettrica!).
La sostituzione di un protettore termico è un'operazione davvero immediata visto che è quasi sempre avvitato al proprio posto tramite terminali capicorda push-on. Il nuovo fusibile termico verrà probabilmente fornito con i capicorda già collegati.