In questo documento utilizzeremo il termine 'sistema di altoparlanti' per denotare una unità composta da uno o più altoparlanti racchiusi in una cassa acustica, magari completa di un filtro crossover, controlli di tono e commutatori, fusibili o disgiuntori. Le connessioni all'amplificatore sono effettuate tramite dei terminali collocati sul retro della cassa acustica. La parte frontale della cassa è ricoperta con una griglia otticamente opaca o semitrasparente, che fornisce una certa protezione per gli altoparlanti e migliora l'apparenza (dipendentemente dal vostro punto di vista).
L'altoparlante è il componente che converte l'energia elettrica in energia sonora; la maggior parte degli altoparlanti utilizza la tecnologia a bobina: una bobina di massa estremamente ridotta, avvolta intorno ad un tubo rigido e leggero, viene sospesa all'interno di un potente campo magnetico ed attaccata ad un cono di carta, plastica, o materiale composito. Il segnale audio fa spostare la bobina in avanti e indietro, e questo movimento a sua volta fa muovere il cono, che genera le onde sonore che noi ascoltiamo.
Il tipico altoparlante è composto da svariate parti:
Gli apparecchi economici a 'bassa fedeltà' come radiosveglie, radioline portatili, molti televisori, citofoni, e così via utilizzano un solo ed economico altoparlante. Alcuni apparecchi montano un paio di coni coassiali, ma questo contribuisce ben poco a migliorare la risposta in frequenza.
I sistemi di altoparlanti ad alta fedeltà dividono lo spettro delle frequenze audio in più bande e le indirizzano a degli altoparlanti ottimizzati per ciascuna banda di frequenza, visto che non è possibile progettare un singolo altoparlante in grado di fornire una risposta in frequenza uniforme sull'intero spettro audio. Il 'woofer' è un altoparlante di grosso diametro e massa, e riproduce i toni bassi. Il 'tweeter' ha una struttura di massa molto ridotta e viene utilizzato per le alte frequenze. Il 'mid-range' riproduce le medie frequenze. Potrebbe anche esserci un 'sub-woofer' per riprodurre le frequenze molto basse, che sentiamo sul corpo piuttosto che ascoltare. Alcuni sistemi montano anche un 'super-tweeter' per le altissime frequenze (che poca gente è in grado di ascoltare, quindi il super-tweeter rende impressionanti le specifiche tecniche dell'altoparlante, ma forse contribuisce poco alla qualità sonora.).
Un filtro 'crossover', cioè un circuito composto da induttori e condensatori, implementa un insieme di filtri per dirigere i segnali elettrici ai giusti altoparlanti, in base alla frequenza di lavoro.
Possono essere presenti vari controlli o commutatori per consentire la regolazione della risposta in frequenza sui toni bassi, medi e alti, in modo da adattare il sistema di altoparlanti all'acustica della stanza in modo più fedele o secondo i propri gusti. Potrebbero essere presenti dei fusibili o disgiuntori per proteggere gli altoparlanti da abusi intenzionali (alti livelli di volume) o accidentali (bruciatura dello stadio finale di un amplificatore).
Se possedete un sistema di altoparlanti di altà qualità, allora il costo di una riparazione effettuata da professionisti potrebbe essere giustificato. Ad ogni modo, se il problema interessa un sistema di altoparlanti che avete danneggiato e non volete che a casa si sappia dell'accaduto, allora continuate a leggere.
L'ascolto di musica a volume molto alto, specialmente i CD che potrebbero presentare dei picchi tali da eccedere la portata del vostro sistema di altoparlanti, è come andarsi a mettere volutamente nei pasticci, ma questo lo sapevate già! I CD possono ingannare poichè il rumore di fondo è così ridotto (praticamente nullo) che si è tentati ad alzare il volume. Un picco di potenza e quello che rimane dei coni dei vostri altoparlanti ve lo ritrovate sparso per tutta la stanza (ricordate il film 'Ritorno al Futuro'?). I sistemi di altoparlanti sono generalmente abbastanza robusti, ma i continui abusi a lungo andare si fanno sentire.
Problemi degli altoparlanti:
Assicuratevi che il difetto non risieda nell'amplificatore, provando a scambiare i canali se possibile. Alternativamente, controllate il funzionamento dell'amplificatore utilizzando degli altri altoparlanti o anche una semplice cuffia (in quest'ultimo caso tenete il volume al minimo). Supponendo che questi controlli confermino che il guasto risiede proprio nel sistema di altoparlanti, dovrete mettere le mani all'interno.
Ci vuole una bella botta di potenza per far fuori un intero sistema di altoparlanti. Quindi, è probabile che ci sia semplicemente una cattiva connessione all'interno, forse proprio sui terminali di collegamento. Dovreste essere in grado di seguire agevolmente la circuitazione e localizzare la cattiva connessione, dopo tutto non si tratta di un sofisticato circuito per la guida dei missili! Se non riuscite ad identificare il guasto, procedete a controllare i singoli altoparlanti come in seguito descritto.
Per raggiungere le parti interne di un sistema di altoparlanti occorre in genere rimuovere la griglia decorativa frontale se è del tipo che si sgancia, oppure svitare il pannello posteriore e/o il gruppo dei terminali di collegamento. Con la griglia rimossa, sarete in grado di svitare i singoli altoparlanti uno per volta. Con il pannello posteriore rimosso, avrete accesso a tutti i componenti interni. Se viene utilizzato del mastice sigillante, non perdetelo o cercate di ottenere del mastice di ricambio (va bene un tipo di mastice idoneo per la presellatura delle finestre che non si indurisca, come il Mortite).
Controllate i vari componenti del filtro crossover utilizzando un tester; si tratta di componenti semplici come condensatori, induttori, e potenziometri o reostati. Assicuratevi che su eventuali disgiuntori o o portafusibili ci sia continuità elettrica.
Controllate gli altoparlanti sulla portata in Ohm più bassa del vostro tester. Disconnettete un cavo dell'altoparlante in modo che i componenti del crossover non influenzino la lettura. Gli altoparlanti woofer e midrange dovrebbero misurare pochi Ohm. Se sul componente è riportata l'impedenza, la lettura che ottenete dovrebbe essere in qualche modo più bassa, ma comunque non 0. Se possibile, paragonate la vostra lettura con quella di un altoparlante funzionante dello stesso tipo, per esempio con lo stesso altoparlante dell'altro canale, se si tratta di un impianto stereofonico. Alcuni tweeter (i piccoli altoparlanti per le alte frequenze) potrebbero montare un condensatore in serie entrocontenuto che vi farà leggere una resistenza infinita. Oltre a questo caso particolare, una lettura particolarmente elevata indica una bobina interrotta, che si traduce in altoparlante non funzionante. In un paragone diretto con un altoparlante dello stesso tipo, una resistenza troppo bassa indica una bobina parzialmente o del tutto in cortocircuito, e conseguentemente un altoparlante guasto. Eccetto per i sistemi di altoparlanti più costosi dotati di bobine rimovibili, un danno del genere di solito richiede la sostituzione dell'intero altoparlante. Alcune volte è possibile riparare la bobina se riuscite a trovare il punto di rottura.
Per avere conferma delle vostre misurazioni, utilizzate una sorgente audio per pilotare il solo altoparlante sospetto: il vostro stesso impianto stereofonico, un piccolo amplificatore collegato ad una sorgente audio, o finanche una radiolina tascabile, utilizzando l'uscita del suo altoparlante se l'uscita cuffia non dispone di sufficiente potenza. Il suono che otterrete non sarà di qualità elevata visto che la cassa acustica non è sigillata e state provando uno solo degli altoparlanti del sistema, ma comunque dovreste perlomeno avere una qualche idea delle sue condizioni. Di nuovo, un paragone con un altoparlante identico potrebbe servire come ulteriore conferma.
Come abbiamo già avuto modo di osservare in precedenza, se si tratta di un sistema di altoparlanti di elevata qualità, lasciate queste riparazioni ai professionisti oppure acquistate un altoparlante di ricambio, in quanto le manipolazioni che state per infliggere al povero altoparlante indifeso sicuramente provocheranno una riduzione nella qualità audio.
Ci occuperemo di due tipi di riparazione: danno fisico al cono di un altoparlante e bobina interrotta (più precisamente, il cablaggio esterno alla bobina). Ad ogni modo, seri danni al cono o il solo deterioramento dei componenti della sospensione potrebbero richiedere la sostituzione dell'intero altoparlante a meno che non si riesca a trovare un ricambio abbastanza simile.
Per maggori informazioni sulla riparazione degli altoparlanti, consultate il documento "Altoparlanti (grandi, piccoli, medi)" .
Presso la MAT Electronics, tel. 1-800-628-1118, sono disponibili varie dimensioni di coni in cartone e anelli di sospensione di ricambio. Ho appena ricevuto il loro catalogo Primavera 1996 e si tratta di nuovi prodotti. Il prezzo varia da meno di un dollaro a circa 5 dollari per gli altoparlanti più grandi (15 pollici). Il rovescio della medaglia è che l'ordine minimo è di 25 dollari. Ad ogni modo, vendono anche componenti elettronici come trasformatori di riga, testine video e cinghiette, circuiti integrati e transistor, ecc., e quindi non è difficile mettere insieme un ordine superiore al minimo. (Raymond Carlsen (rrcc@u.washington.edu))
Un altra possibile fonte di componenti di ricambio per altoparlanti è la Stepp Audio Technologies, P.O. Box 1088, Flat Rock, NC 28731, (704) 697-9001. (Jay Rouman (jsr@dexter.mi.org, jsr@umcc.umich.edu)).
O anche The Circuit Shop (Jim - main man), 3716 28th Street, Kentwood, MI 49512, 1-800-593-0869 o 1-616-285-1144. (johntrum@netonecom.net (JohnSon))
I piccoli danni al cono possono essere riparati utilizzando un adesivo flessibile come il cemento per guarnizione di serramenti ed un pezzo di carta spessa per rinforzare la giuntura o il foro se necessario. Visto che la riparazione non riporta esattamente il cono alle caratteristiche originarie, potreste riscontrare delle distorsioni udibili a determinate frequenze, in particolar modo ai volumi più elevati. Ad ogni modo, meglio un cono riparato che niente. Tagliate la carta in pezzetti di dimensioni idonee a sovrapporre entrambe le estremità dell'area strappata o coprire interamente un foro. Utilizzate la quantità di adesivo strettamente indispensabile ad attaccare la vostra 'pezza' al cono. Meno materiale aggiungete, e più probabile sarà che la degradazione del suono riprodotto sia minima.
La Simply Speakers, 11203 49th St. N., Clearwater, FL 34622, telefono: (813) 571-1245, Fax: (813) 571-4041, http://www.simply-speakers.com, effettua servizio riparazione di altoparlanti ed inoltre vende dei kit di risospensionamento fai-da-te per riparare la sospensione del cono sulla maggioranza degli altoparlanti rotondi dai 4" ai 15" e ovali 6" x 9".
Da: M. Przytarski (m.r.p.@ix.netcom.com).
Ho riparato molti altoparlanti con bobina di campo, ed esiste un sistema sicuro per ripararli illustratomi da mio padre (anche svariate riviste per il restaturo di radio a valvole lo suggeriscono).
Procuratevi della colla al latte (Elmers o similare), e spalmatela attorno alla rottura. Quindi procuratevi un pezzo di busta di carta marrone, spalmatela di colla, piazzatela sulla rottura e spalmatevi sopra dell'altra colla, premendola in posizione. La colla dovrebbe già aver inzuppato la carta del cono e della busta. Quando tutto si sarà asciugato non riuscirete a notare alcuna differenza nel suono, che risulterà vigoroso come sempre. Questo sistema funziona anche per quegli altoparlanti in cui un animale o un bambino hanno fatto un foro. Ho riparato un altoparlante in cui quasi la metà del cono era stata mangiata dai topi; ora suona meravigliosamente e la riparazione è stata economicissima.
A volte è possibile recuperare una bobina interrotta seguendo i cavi di ingresso del segnale dai connettori verso il cono e sotto la cupola protettiva centrale. Il posto più probabile dove questi cavi si spezzano è proprio nel punto in cui passano attraverso il cono e subito dopo che hanno superato la cupola. NOTA: alcuni altoparlanti dispongono di bobina sostituibile; se questo è il vostro caso, vi converrebbe sostituire l'intera bobina.
Per prima cosa raschiate la vernice isolante sulla parte frontale del cono, dove i fili di rame emergono e si dirigono verso il centro. Utilizzate il vostro Ohmmetro per controllare la continuità in questo punto; se riscontrare una resistenza ragionevole (pochi Ohm), allora dovrete risalire al contrario per determinare quali dei due fili è interrotto o presenta delle saldature fredde. Se la resistenza misura ancora infinita, dovrete proseguire il viaggio al di sotto della cupola.
Utilizzando un coltellino con lama molto sottile rimuovete con cura la cupola; agite con un angolo superficiale e tagliate il più vicino possibile al bordo. Fate attenzione a non sforacchiare il cono di cartone, che potrebbe continuare fin sotto la cupola visto che la bobina potrebbe avere un diamtro minore rispetto alla cupola. Il taglio superficiale servirà anche a creare una base per riattaccare la cupola se la riparazione dell'altoparlante ha successo. Grattate un po' dello smalto di isolamento il più vicino possibile alla bobina e controllate nuovamente la resistenza con il vostro Ohmmetro. Se la resistenza è ancora infinita, allora non c'è altro da fare, se non recuperare il magnete per divertenti esperimenti o per cancellare i floppy disk; non c'è fondamentalmente alcun modo per sostituire solo la bobina, a meno che il vostro altoparlante disponga di una bobina rimovibile, nel cui caso non dovreste nemmeno aver intrapreso la lettura di questo paragrafo.
Se ora il valore di resistenza rientra nella norma (pochi Ohm), seguite i fili per determinare quale dei due è interrotto, e saldate del filo sottile (per esempio del diametro di 0,2 - 0,3 mm) per ponticellare la rottura; dovrete grattare via lo smalto per consentire allo stagno di far presa. Assicuratevi che la saldatura sia solida, visto che il cono di un altoparlante mette a dura prova le connessioni saldate. Per finire, utilizzate dell'adesivo flessibile per proteggere e rinforzare la saldatura, per incollare il vostro nuovo filo per tutta la sua lunghezza, per proteggere e rinforzare il punto in cui il filo passa attraverso il cono, e infine per riattaccare la cupola centrale. Lasciate che l'adesivo si asciughi del tutto prima di suonare l'Overture 1812.
Supponendo che la cassa acustica sia in buone condizioni estetiche, la domanda sorge spontanea: conviene sostituire gli altoparlanti rotti, danneggiati o logorati, o un crossover non riparabile, piuttosto che buttare via tutto?
E' molto semplice sostituire gli altoparlanti a condizione di riuscire a reperirne dei nuovi con caratteristiche similari. Tutto dipende da cosa volete ottenere da un sistema di altoparlanti; se basilarmente siete soddisfatti delle sue prestazioni, sostituendo i singoli altoparlanti risparmierete moltissimo rispetto all'acquisto di un nuovo sistema. Ad ogni modo, tenete presente che la qualità dei sistemi di altoparlanti è migliorata enormemente negli ultimi 15 anni, e forse è la giusta occasione per mettervi al passo coi tempi.
Se il guasto risiede nel solo filtro crossover, si tratta di componenti elettronici basilari molto comuni e quindi la sostituzione è con molta probabilità conveniente.
Ad ogni modo, se uno degli altopralanti presenta una sospensione deteriorata, è probabile che anche il suo gemello dell'altra cassa acustica sia nelle stesse condizioni, e che anche gli altri altoparlanti non siano molto distanti dalla stessa sorte. La sostituzione di TUTTI gli altoparlanti potrebbe non essere conveniente.
Distributori come Radio Shack, MCM Electronics e Dalbani hanno in magazzino un certo assortimento di altoparlanti e crossover ed altre parti.
La maggior parte delle segreterie telefoniche utilizzano ancora uno o due registratori a nastro; la maggior parte dei problemi sono di natura meccanica. Fate riferimento ai paragrafi relativi ai problemi dei riproduttori/registratori a nastro o a cassette. Le più nuove segreterie telefoniche sono completamente digitali; toglietevi dalla testa la possibilità di ripararle, a meno che non si tratti di qualche cattiva connessione, danni di natura fisica, problemi di alimentazione, o guasti nella sezione di interfaccia con la linea telefonica.
Molti problemi non meccanici che affliggono le segreterie telefoniche sono correlati alla circuitazione connessa alla linea telefonica, che è soggetta agli impulsi della tensione di suoneria e possibili sovratensioni dovute a fulmini, ecc.
Il controllo dei componenti sull'avvolgimento del trasformatore di accoppiamento relativo alla linea telefonica è un esercizio utile, che potrebbe rivelare un semiconduttore o condensatore in corto.
Nel caso in cui per il messaggio in uscita vengano utilizzate delle cassette con nastro ad avvolgimento continuo, la striscetta di metallo utilizzata per rivelare l'inizio del nastro potrebbe essersi sporcata o consumata. Pulite la striscetta o provate ad utilizzare una nuova cassetta.
Non è nemmeno da sottovalutare la possibilità di problemi meccanici caratteristici dei soli meccanismi di trasporto del nastro delle segreterie telefoniche; spesso vengono utilizzati degli ingegnosi congegni per condividere dei componenti tra i due sistemi di trasporto del nastro. Delle parti potrebbero essersi sganciate o rotte; delle molle potrebbero essere saltate, delle parti scorrevoli potrebbero essersi bloccate. Smontate l'apparecchio e ricercate eventuali parti che si sono sganciate o rotte; una attenta osservazione dell'apparecchio mentre è in funzione potrebbe rivelare il punto in cui le operazioni si bloccano a causa di problemi meccanici.
Se l'apparecchio dispone di connettori telefonici 'line' e 'phone', verificate di aver collegato la linea telefonica nel connettore 'line'; in caso contrario l'apparecchio potrebbe riattaccare da solo. Chissà, se qualcun altro ha tentato una riparazione, questi connettori potrebbero essere stati invertiti.
Misurate la tensione sulla bobina del relè. Se la tensione effettivamente scende a zero quando il relè va in posizione di riposo, allora è segno che il comando di disattivazione arriva da qualche altra parte del circuito. Se invece la tensione semplicemente si abbassa, potrebbe trattarsi di un problema di alimentazione. Se infine la tensione è relativamente stabile, allora il relè potrebbe essere guasto.
Controllate i componenti nei pressi della connessione telefonica alla ricerca di cortocircuiti o interruzioni. Le parti connesse alla linea telefonica vengono stressate dalla tensione della suoneria e da altri transienti. Forse sarete fortunati e troverete qualche componente bruciato.
Se riuscite ad identificare le uscite dell'alimentatore, controllate se possibile le tensioni in uscita. Controllate che la tensione in uscita dall'alimentatorino esterno sia quella corretta, se ne viene utilizzato uno.
Assicuratevi che i meccanismi di trasporto delle cassette abbiano completato i loro cicli. Sebbene improbabile, è possibile che la logica di gestione venga confusa se una delle meccaniche non si è resettata a causa di un guasto meccanico come una cattiva cinghietta.
Come sempre nel caso di apparecchi elettronici di consumo costruiti in economia, (così come nel caso di economici apparecchi industriali resi costosi), controllate la eventuale presenza di cattive connessioni.
Per andare oltre, degli schemi elettrici risulteranno di grande aiuto.