Note sulla ricerca dei guasti e la riparazione di apparecchi audio ed altri apparecchi di vario genere

Indice dei contenuti:

14.12) Apparecchi buttati per terra o maltrattati meccanicamente

Ho sentito di qualcuno che tentava di combattere un ladro d'appartamento scaraventadogli in testa un registratore a nastro, ma in genere non si tratta di una pratica raccommandata. Ad ogni modo, una volta che il vostro registratore a cassette è caduto dal suo scaffale o il vostro costoso walkman è caduto dal vostro aliante (ok, forse è troppo anche per un miracolo), che fare?

Dopotutto, gli apparecchi elettronici, specialmente se portatili, sono abbastanza robusti. Ad ogni modo, una caduta in modo sbagliato può procurare danni sostanziali e forse non immediatamente visibili.

Se portate l'apparecchio in riparazione presso qualche centro di assistenza tecnica riceverete un preventivo di spesa che al confronto potrebbe far sembrare spiccioli l'ammontare dei debiti dello stato. Tentare di riparare un apparecchio caduto per terra è un'impresa molto incerta, e poichè il tempo è denaro per un tecnico professionista, spendere un tempo ignoto su una singola riparazione è molto rischioso. Non c'è nessun male a richiedere un preventivo di spesa, sebbene molti laboratori potrebbero farselo pagare solo per confermare che ciò che portate in mano era una volta, ammettiamo, un registratore!

Questo ovviamente non significa che non dovete tentarci voi stessi; potrebbe benissimo essere tutto a posto, o magari potrebbero esserci dei problemi minimi che possono essere facilmente riparati.

Per prima cosa, scollegate l'apparecchio dalla rete elettrica, anche se tutto sembra a posto; fino a che non viene compiuta una attenta ispezione interna, non c'è alcun modo di stabilire cosa potrebbe esserci eventualmente spostato o rotto. Le parti elettriche potrebbero andare in cortocircuito per colpa di un circuito stampato rotto o che si è sganciato dal suo supporto. Resistete alla tentazione di alimentare l'apparecchio fino a che siete certi che non ci siano segni di danneggiamento; il riaccenderlo potrebbe bruciare qualcosa per colpa di un circuito stampato in cortocircuito. Se si tratta di un apparecchio portatile, rimuovete le batterie.

Ispezionate quindi la parte esterna alla ricerca di incrinature, tagli o ammaccature; oltre a identificare i problemi estetici, questa operazione aiuterà a localizzare possibili aree interne (in corrispondenza di quelle esterne) da ispezionare alla ricerca di guasti dopo aver rimosso i coperchi.

Successivamente rimuovete i coperchi e controllate la eventuale presenza di problemi meccanici come sostegni deformati o ammaccati, parti in plastica spezzate, e qualunque cosa che potrebbe aver cambiato posizione o essersi sganciata dai propri sostegni.

Raddrizzate con cura qualunque parte in metallo ammaccata, rimettete a posto le parti che si sono staccate, incollate e possibilmente rinforzate le parti in plastica incrinate o spezzate; queste ultime in particolare sono causa di problemi in quanto la maggior parte delle colle, anche quelle adatte per la plastica, non sempre tengono a sufficienza. L'utilizzo di una stecca per rinforzare una parte in plastica che si è spezzata rappresenta spesso una buona idea. Utilizzate vari strati di Duco Cement o sigillante trasparente per parabrezza e delle viti da lamiera o da macchina dipendentemente dallo spessore e dal tipo di plastica. Colla per legno e Epoxy non vanno molto bene sulla plastica. Alcuni tipi di attaccatutto, cemento per tubi in PVC, o cementatutto per plastica potrebbero andar bene dipendentemente dal tipo di plastica.

Ciclate i meccanismi verificate il libero movimento delle varie parti meccaniche.

Ricercate eventuali componenti elettronici rotti, che ovviamente andranno sostituiti. Controllate se ci sono fusibili bruciati, l'impatto iniziale potrebbe aver cortocircuitato qualcosa che ha provocato la bruciatura di un fusibile.

Esiste sempre una minima possibilità che l'impatto iniziale abbia già bruciato dei componenti elettronici come risultato di un momentaneo cortocircuito o di piste interrotte sul circuito stampato, e che ci siano ancora dei problemi dopo aver riparato i danni visibili e/o sostituito i componenti rotti.

Esaminate i circuiti stampati alla ricerca di eventuali rotture o incirnature, che saranno molto probabili specialmente negli angoli, dove lo stress meccanico potrebbe essere stato maggiore. Se trovate una qualunque incrinatura, non importa se piccola o grande, dovrete effettuare una accurata ispezione per determinare se una qualche pista del circuito passa attraverso queste incrinature. In caso affermativo, ci sono certamente delle interruzioni nella circuitazione, che vanno riparate. I circuiti stampati degli apparecchi elettronici di consumo non sono quasi mai costituiti da oltre due facce e pertanto la riparazione è: certamente possibile, ma se le tracce interrotte sono parecchie, occorrerà un bel po' di lavoro diligente per ponticellare le interruzioni con del filo sottile; non è possibile ponticellare le tracce con una semplice goccia di stagno poichè in questo caso la riparazione non durerà a lungo. Utilizzate un saldatore di bassa potenza dotato di punta fine e operate con l'aiuto di una lente di ingrandimento e collegate i punti del circuito con dei fili isolati del diametro di 0,2-0,3 mm utilizzando i punti più convenienti - non è necessario congiungere direttamente le due parti dell'interruzione. Dopo ogni saldatura e prima di procedere alla successiva, controllate nuovamente ciascuna connessione per assicurarvi che il collegamento sia corretto e che non ci siano cortocircuiti.

Se il circuito stampato è senza speranza o non credete di essere in grado di ripararlo in un tempo ragionevole, è probabile che il circuito sia disponibile come ricambio, anche se il suo costo sarà forse maggiore di quello dell'intero apparecchio. Procurarsi un apparecchio guasto dello stesso modello per utilizzarne le parti componenti potrebbe essere una soluzione più realistica.

Una volta che tutti i danni visibili sono stati riparati e le parti rotte sono state sostituite, accendete l'apparecchio e vedete cosa accade. State pronti a scollegare la spina di alimentazione in caso di seri problemi, per esempio se dall'apparecchio esce del fumo. Stabilite se l'apparecchio sembra inizializzarsi correttamente, senza spegnersi. Riproducete una cassetta di prova per verificare la eventuale presenza di problemi che potrebbero danneggiare il nastro. Ascoltate il suono per scoprire eventuali sintomi di instabilità della velocità del nastro, audio debole o opaco che potrebbe indicare che l'allineamento del percorso del nastro richiede ulteriore attenzione. Ponete attenzione inoltre all'eventuale presenza di strani rumori meccanici che non si verificavano in precedenza.

Con molta probabilità l'apparecchio sarà a posto; potete quindi rimontare i coperchi, e trovare una collocazione più sicura per prevenire questo tipo di problemi in futuro. Forse il volo planato con l'aliante non fa per voi!


14.13) Un radioregistratore portatile o altro apparecchio è andato al mare (sabbia e/o sale)

Un parente (o quello che una volta era un parente) quest'estate ha portato il vostro radioregistratore portatile al mare ed ora c'è della sabbia o forse del sale all'interno. Or, forse non avete resistito alla tentazione di "cantare sotto la pioggia" e un grosso autobus è passato su una pozzanghera vicina senza rallentare. Ora nessuno delle due meccaniche dell'apparecchio riproduce una cassetta. E' possibile porvi rimedio? Ne varrà la pena ?

A meno che non si tratti di un apparecchio realmente sofisticato (nel senso di costoso), dubito che valga la pena di portarlo presso un centro assistenza per farlo riparare. Anche se la riparazione avrà successo, l'affidabilità dell'apparecchio sarà di certo discutibile. Inoltre, come nel caso degli apparecchi che sono stati buttati per terra o di cui si sia abusato meccanicamente, pochi laboratori saranno intenzionati a intraprendere il lavoro; ai laboratori non piacciono affatto sfide di questo genere.

Così tocca a voi!

Se l'apparecchio è stato lasciato bagnato con acqua salata ed è rimasto fermo per lungo tempo in queste condizioni, con molta probabilità la cosa migliore è dimenticarlo. Senza un'attenzione immediata (e intendo immediata, non più tardi, non domani, ma ORA!), la corrosione provocata dall'acqua salata può attecchire molto presto e rovinare i componenti elettronici, le piste dei circuiti stampati, i cablaggi, e le parti meccaniche. L'unica cosa peggiore rispetto alla corrosione è rappresentata dal danno provocato da batterie scariche che perdono liquido, dimenticate nel vano portabatterie dell'apparecchio.

Sebbene probabilmente sia troppo tardi, la prima cosa da fare quando apparecchi elettronici si bagnano è staccare l'alimentazione, staccare la spina dalla presa di corrente e/o rimuovere le batterie, a seconda dei casi. Resistete alla tentazione di alimentare l'apparecchio fino a che non vi sarete accertati che tutto sia completamente asciutto sia all'interno che all'esterno. Se l'apparecchio era alimentato nel momento in cui ha subito l'incidente, allora potrebbero già essersi verificati dei danni elettronici che non verranno alla luce se non dopo aver pulito, asciugato, e lubrificato l'apparecchio.

Quanto segue è stato scritto supponendo il caso di un radioregistratore a doppia cassetta. Interpretate i concetti in base alla vostra specifica situazione.

Se le meccaniche dei registratori sono completamente inerti, potrebbe trattarsi di seri problemi elettronici o di corrosione, che renderanno il salvataggio dell'apparecchio poco probabile. Se invece accennano ad un seppur minimo movimento ma il suono è intermittente, debole, oscillante, ecc. allora potrebbe esserci qualche speranza. Naturalmente, se l'apparecchio era caduto in acqua, non avreste dovuto effettuare questa prova non prima aver ripulito e asciugato ogni cosa!

NON utilizzate forti solventi da nessuna parte! Potrebbero attacare varie parti in plastica o causare danni interni ai componenti elettronici.

Cura intensiva meccanica:

  1. Rimuovete le meccaniche dei registratori; sarà una operazione penosa, ma in caso contrario non sarete in grado di accedere ad un bel niente. Prendete nota della disposizione della parti man mano che le smontate, altrimenti non sarete poi in grado di rimetterle al loro posto.

  2. Fate uno schizzo della disposizione delle cinghiette, rimuovetele, lavatele, asciugatele, etichettatele e mettetele al sicuro da qualche parte.

  3. Utilizzate un pennello soffice (come un pennello da disegno) per rimuovere quanta più sabbia possibile; forse in questo modo potreste riuscire nel vostro intento. Un aspirapolvere dotato di beccuccio di aspirazione flessibile può ritornare utile per aspirare la sabbia; la sabbia tende ad accumularsi sulla lubrificazione, specialmente sul grasso, che deve quindi essere completamente pulito e sostituito. Non utilizzate aria compressa ad alta pressione, o lo spanderete dappertutto; qualunque grasso o olio su cui si è raccolta della sabbia deve essere totalmente rimosso e sostituito con lubrificazione fresca.

  4. Se vedete depositi salini (ricordate, avevo detto che in questo caso è meglio buttar via l'apparecchio... ma tentar non nuoce), allora è necessario lavare l'apparecchio. Avete capito bene, lavare. Mantenete l'acqua alla larga dai motori; asciugate immediatamente con aria compressa a bassa pressione (per esempio un asciugacapelli in posizione di calore minimo) in modo da evitare che si formi della ruggine. Stesso dicasi se l'apparecchio è ancora bagnato con il liquido contaminante (non menzioneremo la provenienza di questo liquido): lavatelo con acqua fresca per rimuoverne ogni traccia il più velocemente possibile, quindi ascuigate completamente. Un risciaquo finale con alcool al 91% o puro potrebbe essere di aiuto per ridurre il tempo di asciugamento e non dovrebbe danneggiare le parti meccaniche; è anche possibile utilizzare prodotti sgrassanti, se sono sicuri per plastica e parti in gomma.

    Lubrificate tutti i cuscinetti con una goccia di olio leggero per macchine, per esempio olio per motori elettrici, olio per macchine per cucire, etc. (mai mai mai mai il WD40). Lubrificate gli ingranaggi, le camme e le parti scorrevoli con un grasso leggero adatto per le plastiche, come il Molylube.

  5. Reinstallate le cinghiette e riassemblate le meccaniche dei registratori a cassette.

Cura intensiva sulle parti elettroniche:

  1. Rimuovete i circuiti stampati e contrassegnate i connettori se esiste una qualche possibilità di scambiarli l'uno con l'altro. Se i circuiti stampati sono saldati al resto dell'apparecchio allora dovrete improvvisare e lavorare direttamente sul posto.

  2. Lavate i circuiti stampati con acqua ed asciugateli accuratamente. Questa procedura funziona, la utilizzo come routine per ripulire i telecomandi e le membrane in gomma delle tastiere, per esempio. L'obiettivo finale dopotutto consiste nel rimuovere i liquidi corrosivi dai componenti e dalle tracce dei circuiti stampati il più velocemente e completamente possibile. Un risciaquo finale effettuato con alcool al 91% o puro aiuta a ridurre il tempo di asciugamento. Ad ogni modo, esiste un minimo rischio di danneggiare componenti elettronici sensibili nel caso alcuni should some be trapped inside. Lasciate asciugare l'apparecchio, quindi utilizzate l'aria calda di un asciugacapelli per rimuovere ogni traccia di umidità che potrebbe essere negli angolo più nascosti. Non fornite alimentazione all'apparecchio fino a che ogni cosa all'interno ed all'esterno è totalmente asciutta.

  3. Ispezionate l'apparecchio alla ricerca di eventuali danni causati da cortocircuiti, inclusi fusibili interrotti, componenti bruciati, e tracce vaporizzate. Sono tutte cose che andranno riparate o sostituite.

  4. Utilizzate spray puliscicontatti sui commutatori e puliscicontrolli sui controlli e potenziometri di regolazione. NON ruotate le regolazioni interne senza prima aver contrassegnato con precisione la loro posizione originaria; in caso contrario dovrete poi provvedere al riallineamento dell'apparecchio. Ad ogni modo, esercitate i controlli utente per aiutare il processo di pulizia.

Una volta che l'apparecchio è rimontato, fornite tensione e vedete cosa succede, ma state pronti a scollegare la spina di alimentazione o a staccare le batterie se si presentano dei problemi seri. Provate a riprodurre una cassetta di scarto per verificare la eventuale presenza di problemi meccanici che potrebbero danneggiare il nastro. Ricercate con la vista e l'udito eventuali anomalie che potrebbero richiedere un ulteriore intervento, e quindi indirizzate la vostra attenzione agli specifici problemi. Potrebbero ancora esserci dei danni di natura elettronica, non riparabili se non con l'aiuto di uno schema e di strumentazione di controllo.

Naturalmente, questa descrizione è molto semplicistica; l'importante è eliminare velocemente qualunque granello di sabbia, sale e altre sostanze contaminanti dai meccanismi e dal circuito stampato.

Commenti del genere si applicano agli apparecchi che hanno fatto un vero bagno, per esempio se vi siete fatti cadere il vostro lettore di CD portatile nel WC. Il principale obiettivo è quello di pulire ed asciugare l'apparecchio il più velocemente possibile e quindi lubrificare nuovamente il motore e altri cuscinetti. Utilizzate il vostro giudizio riguardo al trattamento da adottare, in base alla profondità a cui ritenete sia penetrato il liquido all'interno dell'apparecchio. L'umidità presente sulla supericie dei pannelli non può causare alcun danno, a condizione che venga asciugata velocemente; ben diverso è se lasciate che raggiunga le parti interne.

Come abbiamo già notato in precedenza, l'umidità può raccogliersi all'interno di determinati componenti elettronici ed è quindi indispensabile che questi si asciughino completamente prima di alimentare l'apparecchio. In caso contrario, nella migliore delle ipotesi l'apparecchio non funzionerà correttamente, e potreste causare ulteriori danni a causa di eventuali cortocircuiti.

Lo stesso dicasi per le parti meccaniche, sebbene il compito sia più delicato visto che determinate parti vanno lubrificate e non sono facilmente accessibili. Non abbondate con la lubrificazione, troppa è peggio che troppo poca.

Nel caso di apparecchi di alta tecnologia come i lettori CD, potrebbe essere impossibile accedere e ripulire alcune parti dell'ottica o i convertitori DC-DC.


14.14) Le note di Fil sul salvataggio di apparecchi bagnati

Da: Filip "I'll buy a vowel" Gieszczykiewicz (filipg@paranoia.com).

Salve. Recentemente ho avuto l'opportunità di rimettere in vita svariati apparecchi elettronici abbastanza costosi, dopo che il proprietario ha fatto rovesciare la canoa con tutto il suo contenuto.

Gli apparecchi defunti erano una calcolatrice Casio a celle solari, un trasmettitore per attivare/disattivare l'antifurto dell'automobile, un ricevitore GPS per 10 satelliti (wow!), ed altre cosucce di minore importanza.

NOTA: il ricevitore GPS era a tenuta stagna e quindi non ha sofferto molto.

Soluzione: dopo aver acquistato 5 litri di acqua distillata, ho smontato gli apparecchi, ho immerso i circuiti stampati, le tastiere e i display nei contenitori riempiti con acqua distillata, e li ho lasciatl immersi per oltre 20 minuti. Quindi, li ho raccolti ed asciugati con un asciugacapelli (ed una ventola per quelli meno costosi).

Risultati: eccellenti. Tutti gli apparecchi sono stati riportati in vita. Per alcuni è stato necessario acquistare delle nuove ed abbastanza costose batterie al Litio, ma tutto sommato si è trattato di un piccolo prezzo da pagare.

Suggerimento: è molto utile avere a disposizione un pennellino per pulire l'area tra i piedini dei circuiti integrati dopo aver lasciato i circuiti stampati a bagno nell'acqua distillata per oltre 10 minuti. Il pennello aiuta a rimuovere eventuali minerali non solubili in acqua come altri; quest'ultima operazione è di primaria importanza se gli apparecchi sono venuti a contatto con l'acqua di un riscello piuttosto che un lavandino pieno d'acqua di rubinetto. :-)

Osservazione: gli apparecchi che erano accesi nel momento del bagno sono stati quelli maggiormente danneggiati ed hanno richiesto un'immersione di maggior durata nell'acqua distillata per raggiungere lo scopo. E' stato necessario sostituire le batterie poichè tutte hanno iniziato a perdere liquido.


14.15) Rimettere in funzione apparecchi vecchi (antichi)

Se possedete un qualche apparecchio vecchio, veramente antico e prezioso, dovreste far riferimento alla vasta letteratura disponibile su tale argomento. Quanto segue si applica principalmente a quel giradischi o amplificatore vecchio di 30 anni che avete trovato nello sgabuzzino del vostro garage durante le pulizie di primavera.

I problemi più comuni sono dovuti a due tipologie di componenti: valvole e condensatori (a carta o elettrolitici). Sarà inoltre necessaria una accurata pulizia di tutti gli zoccoli, dei contatti dei commutatori e dei controlli.

ATTENZIONE: le tensioni presenti all'interno di apparecchi a valvole possono eccedere i 400 V - ed un contatto accidentale con i punti sotto tensione può essere doloroso, per non dire pericoloso. Gli apparecchi AC-DC non sono isolati dalla tensione di rete. In alcuni dei più vecchi, anche lo chassis potrebbe essere direttamente collegato ad un ramo della rete elettrica; quest'ultima evenienza potrebbe anche presentarsi come risultato di un componente in cortocircuito. I condensatori elettrolitici possono mantenere la carica per un bel po' di tempo. Leggete, comprendete, e seguite le raccomandazioni contenute nel documento: "Note sulla sicurezza". Ponete estrema attenzione prima di effettuare misurazioni o toccare un qualunque componente; non stiamo parlando di circuiti logici alimentati a 5 Volt!

Valvole:

Non è possibile testare completamente le valvole senza disporre di adeguata strumentazione, ma l'ispezione visiva e i test seguenti vi aiuteranno a scoprire la maggioranza delle valvole guaste, anche se non riuscirete a scoprire quelle esaurite. Come nota a margine, sappiate che quando un centro di assistenza tecnica sostituiva le valvole, forse solo il 20% delle valvole sostituite erano davvero guaste; vi posso assicurare tutto questo perchè il cestino dei rifiuti del centro di assistenza tecnica locale era la mia meta preferita nel giorno in che il laboratorio destinava alle pulizie, e quasi tutte le valvole che scroccavo si rivelavano perfettamente funzionanti su un tester per valvole, dopo che le avevo ripulite dai depositi di caffè e dalla cenere delle sigarette! Non so se il comportamento del laboratorio si potesse definire legittima manutenzione preventiva s semplicemente MMP - Maggiori Margini di Profitto!

  1. Cercate una macchia color argento in qualche posto all'interno della valvola; si tratta dell'assorbitore, che serve a rimuovere le ultime tracce di gas. Se vedete questa macchia, il vuoto è intatto. Se invece la macchia è color bianco latte o rosso, la valvola ha perso il vuoto e quindi è da buttare.
  2. Utilizzate un ohmmetro per controllare la continuità del filamento. La cosa simpatica delle valvole (oltre al loro bel filamento acceso) è che ci si può guardare all'interno, perlomeno nel caso delle valvole dotate di involucro in vetro, e localizzare le connessioni del filamento seguendo il collegamento ai contatti del connettore. Il filamento è il più bianco filo sottile situato al centro di ciascuna delle sezioni della valvola, e di solito è connesso ai piedini 3 e 4 su una valvola a 7 piedini, 4 e 5 su una valvola a 9 piedini, e 2 e 7 su una valvola a 8 piedini.
  3. Potete controllare la eventuale presenza di cortocircuiti fra i vari elementi, (ma non nelle normali condizioni operative, a valvola in funzione) utilizzando un tester analogico o digitale. Nel caso delle valvole con bulbo in vetro, anche senza disporre delle caratteristiche è possibile dedurre gli elementi tra essi isolati tramite la semplice ispezione visiva.

Ora, salite nella vostra macchina del tempo, e tornate indietro di 20-30 anni (ricordate?) quando ogni negozio ed ogni centro di riparazioni elettroniche aveva un tester per valvole. Ci sono ovviamente delle buone probabilità che il vostro più vicino centro di assistenza tecnica ne abbia ancora uno, se i tecnici riescono a trovarlo sotto un dito di polvere, e chissà, forse funziona ancora.

Condensatori e resistori:

Se avete appena recuperato il vostro apparecchio dall'attico, è molto probabile che i condensatori elettrolitici si siano essicati e che i condensatori a carta siano in perdita, tanto che i riparatori professionisti spesso installano condensatori di ricambio nuovi senza nemmeno controllare l'efficienza dei vecchi.

I vecchi resistori a carbone possono assorbire umidità e cambiare valore. Se il valore misurato non corrisponde con quello marchiato sul componente, pur tenendo presente la tolleranza, allora il componente va sostituito. Ad ogni modo, se il valore rientra in un 20 % in più o in meno, per il momento lasciate il componente al suo posto.

Zoccoli, selettori e controlli:

Utilizzate un piccolo aspirapolvere e/o un pennellino per rimuovere la polvere, ragnatele, insetti e altri corpi estranei.

Utilizzate spray puliscicontatti su tutti gli zoccoli delle valvole ed i selettori. Utilizzate spray puliscicontrolli su tutti i potenziometri e reostati. Applicate una goccia d'olio sui cuscinetti di tutti i condensatori variabili e mechanical dial pointers.

Controllo dell'apparecchio (utilizzate un trasformatore di isolamento nel caso di apparecchi alimentati a tensione di rete):

Molti di questi vecchi apparecchi avevano lo schema elettrico incollato al coperchio - davvero utile semprechè la carta non si sia totalmente disintegrata.

Applicate l'alimentazione ma state pronti a scollegare velocemente la spina nel caso in cui, per esempio, un condensatore avesse deciso di saltare in aria (questa evenienza è alquanto improbabile se avete sostituito tutti i condensatori, rispettando la polarità degli elettrolitici).

Controllate se i filamenti delle valvole si accendono. Se il vostro apparecchio è dotato di trasformatore di alimentazione, i filamenti sono probabilmente collegati in parallelo, cosicchè se uno solo di essi non si accende, allora il difetto risiede o nella valvola o nel suo zoccolo. Se tutti i filamenti sono spenti, allora è il caso di sospettare il trasformatore di alimentazione o il collegamento alla rete elettrica.

Se si tratta di un apparecchio AC-DC come una radio da tavolo, allora i filamenti delle valvole sono collegati in serie; in questo caso, se anche uno solo dei filamenti è interrotto, nessuno degli altri potrà accendersi. Prendete il vostro Ohmmetro, smontate le valvole ad una ad una, e controllate la continuità del filamento.

Supponendo che dopo aver applicato l'alimentazione tutti i filamenti siano funzionanti e si accendano regolarmente (per le valvole con copertura metallica, controllate se il contenitore si riscalda dopo qualche minuto di funzionamento, sebbene ciò non possa garantire che tutte le sezioni siano funzionanti):

Controllate la presenza delle tensioni continue alle uscite dell'alimentatore; potete effettuare le misurazioni sui grossi condensatori di filtro, ma attenzione, stiamo parlando di svariate centinaia di Volt e grossi condensatori, ouch!

In assenza di segnale, controllate le tensioni di placca sui vari stadi, dovreste misurare qualcosa. Se non è presente alcuna tensione, allora un resistore di placca o una bobina potrebbe essersi interrotta o la valvola potrebbe essere in cortocircuito.

Per il resto si tratta di normale ricerca dei guasti. Pensate alle valvole come se fossero dei giganti FET ad alta tensione depletion mode (potremmo chiamarle valvole ad effetto di campo, perchè no?). Non c'è molta differenza rispetto ai moderno apparecchi, fatta eccezione per i dolori che le tensioni relativamente elevate possono provocarvi.


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Scritto da Samuel M. Goldwasser. [Feedback Form] [mailto].
La più recente versione in inglese è disponibile sul server WWW http://www.repairfaq.org [Copyright] [Disclaimer]
Traduzione italiana a cura di Antonio Cristiani email: ik7nxq@geocities.com.
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