Con ciò intendiamo che gli oggetti su sfondo bianco lasciano un'ombra alla loro destra; non si tratta di una vera immagine duplicata ma piuttosto di qualcosa di simile a strisce scure orizzontali sullo sfondo bianco. Sembra inoltre che i colori ad alta intensità risultino eccessivamente luminosi, ed i colori a bassa intensità eccessivamente scuri (quasi neri). Le regolazioni del contrasto e della luminosità sembrano non produrre alcun effetto.
Le cause potrebbero essere molteplici, ma comunque tutte da ricercare nell'amplificatore video e probabilmente non nella schedina di pilotaggio del cinescopio.
Poichè vengono influenzati tutti e tre i colori fondamentali, ricercate una causa ad essi comune, come ad esempio una cattiva alimentazione. Con un oscilloscopio, il compito potrebbe risultare abbastanza semplice anche senza uno schema. Il fatto che le regolazioni di luminosità e contrasto sembrino non produrre alcun effetto potrebbe far pensare ad un guasto nella rispettiva area generale o nei circuiti integrati o transistor da essi controllati negli amplificatori video, e come vedete non si tratta di un problema al cinescopio. Localizzate il circuito integrato di amplificazione video se ne viene utilizzato uno e, dopo esservi procurati la relativa piedinatura, dovrebbe essere abbastanza semplice determinare quali siano i segnali scorretti.
Per prima cosa, verificate accuratamente la presenza di eventuali cattive connessioni ed altri guasti ovvi.
Questi sintomi potrebbero ovviamente anche indicare un cattivo cinescopio, ma si tratta di un'evenienza poco probabile se il monitor non è vecchio.
Se regolando i controlli di luminosità e screen riuscite ad ottenere un raster a piena intensità, allora il vostro problema è quasi certamente localizzato negli amplificatori video o nelle alimentazioni per gli amplificatori video.
Se invece il controllo screen varia la luminosità ma non riuscite ad ottenere un raster luminoso, allora probabilmente il guasto è da ricercare o nell'alimentatore o ad alta tensione o nell'alimentazione del filamento per il cinescopio; verificate se alla base del cinescopio si vede il filamento acceso di color arancio. Se il filamento appare molto scuro o di color rosso, potrebbe esserci una connessione marginale o un cattivo componente nel circuito del filamento.
Potrebbe trattarsi di un cortocircuito tra filamento riscaldatore e catodo (H-K) nel cinescopio, o di un guasto ai componenti nei circuiti di crominanza o di uscita video (schedina di pilotaggio del cinescopio).
Non lasciatevi prendere dal panico, i cortocircuiti tra filamento e catodo nei cinescopi spesso si possono risolvere.
Alcuni semplici controlli possono servire a confermare o scartare le altre possibilità.
Paragonate le tensioni dei segnali di pilotaggio video del cinescopio sul piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio, sia con il cinescopio collegato che scollegato. Uno schema elettrico risulterà di grande aiuto nella localizzazione di questi segnali.
Se notate una differenza significativa specialmente sul colore incriminato, allora il cinescopio è un candidato probabile. Provate a dare dei LIEVI colpetti sul collo del cinescopio, con il monitor acceso che visualizza un'immagine, per vedere se si tratta di un problema intermittente.
Se non riscontrate alcuna differenza significativa, potrebbe esserci un cattivo driver o un problema nei circuiti di crominanza.
Ricercare eventuali cattive connessioni e/o saldature fredde, probabilmente sulla piccola scheda montata sul collo del cinescopio. Utilizzate un bastoncino isolato per dare dei leggeri colpetti al circuito stampato e relativi componenti nel tentativo di indurre o risolvere il problema. Cercate attentamente eventuali incrinature nelle saldature e nelle piste del circuito stampato nelle vicinanze dei piedini dei componenti.
Potete scambiare tra due colori i componenti presenti sulla schedina di pilotaggio e/o controllarli con un Ohmmetro per determinare quale è guasto. L'aspetto simpatico dei monitor e dei televisori a colori è che sono presenti tre copie di ciascuno di questi componenti. L'interscambio e/o il paragone tra di essi rappresenta una eccellente tecnica di diagnosi.
Alternativamente, provate ad interscambiare l'uscita del colore incriminato con l'uscita di un colore funzionante realizzando dei collegamenti volanti sulla schedina driver video (quella montata sul collo del cinescopio). Se varia il comportamento del colore incriminato, allora il problema risiede nella circuitazione e non nel cinescopio.
La seguente procedura serve a sostituire un avvolgimento da voi realizzato al posto di quello entrocontenuto nel trasformatore di riga, in modo da isolare il filamento in cortocircuito dalla massa o dal riferimento di tensione. Se siete in possesso di uno schema e quindi potete stabilire il punto in cui disconnettere la massa o la connessione alla tensione di riferimento all'avvolgimento del filamento, seguite quest'ultima strada.
Il trasformatore di riga è l'oggetto da cui fuoriesce il grosso cavo di color rosso (e forse anche un paio di altri cavi che vanno alla schedina montata sul collo del cinescopio, o provengono dalle vicinanze del trasformatore di riga se il monitor monta un triplicatore di tensione separato) e potrebbe avere un paio di controlli per focus e screen. Dovrebbe avere alcune parti esposte con un nucleo in ferrite del diametro di circa 1,5-2 cm.
Il filamento del cinescopio costituisce il riscaldatore interno per ciascun cannone; è ciò che si illumina di color arancio quando il monitor è acceso. E' accaduto che una parte del filo sottile che costituisce il filamento del colore incriminato (supponendo che il vostro problema sia effettivamente questo) è andato in cortocircuito con il catodo (la parte che effettivamente emette gli elettroni). Normalmente, il circuito di riscaldamento è collegato a massa oppure ad una tensione di riferimento e quindi, nel momento in cui si cortocircuita con il catodo, il livello di tensione del catodo scende a massa oppure al livello della tensione di riferimento.
Vi occorrerà del filo ben isolato, abbastanza doppio (diametro 0,6 - 1 millimetro). Localizzate un posticino sul trasformatore di riga dove poter attaccare questo avvolgimento attorno al nucleo. Avvolgete due spire attorno al nucleo e saldate le estremità dell'avvolgimento ai piedini del filamento del cinescopio dopo aver tagliato le connessioni alla sorgente originaria di tensione al filamento (incidete le tracce sul circuito stampato per interromperle). Questo avvolgimento consentirà ai filamenti di accendersi pressochè alla stessa precedente luminosità, ma ora sarà isolato dalla massa. Se i filamenti sono troppo scuri, aggiungete un'altra spira sul trasformatore di riga in modo da aumentare la tensione; non andate oltre in quanto potreste bruciare completamente il filamento se aggiungete troppe spire sul nucleo, e quindi vi rimarrebbe solo da gettare via il monitor. Sistemate i cavi in modo tale che non ci sia possibilità che vengano a trovarsi vicino all'alta tensione o a spigoli metallici, ecc. La qualità dell'immagine risulterà un tantino inferiore rispetto a prima a causa della capacità aggiunta del filamento attaccato al precedentemente cattivo) segnale video, ma dopotutto è meglio che niente.
Se il cortocircuito è tra filamento-catodo (H-K), non è possibile utilizzare il seguente approccio visto che potreste bruciare il filamento durante l'operazione. In questo caso, potreste essere in grado di isolare il filamento e convivere con il cortocircuito (consultate il paragrafo: "Rosso, verde o blu completamente accesi - nebbia sull'immagine".
I cortocircuiti nel cinescopio che si verificano tra degli elettrodi accessibili direttamente possono essere trattati un modo più diretto rispetto ai cortocircuiti tra filamento riscaldatore e catodo. A questo punto non avete niente da perdere; un cinescopio in cortocircuito non è utile a granchè.
Se il cortocircuito è tra due elettrodi direttamente accessibili come catodo-griglia, allora come ultima risorsa potreste provare lo zapping utilizzando un condensatore carico.
Scollegate lo zoccolo del cinescopio!
Iniziate con un condensatore di capacità relativamente ridotta, diciamo qualche uF ad un paio di centinaia di Volt. Dopo ciascuno zap controllate se il cortocircuito si è bruciato; potrebbe essere necessario ripetere l'operazione più di una volta. Aumentate la capacità se vi ritenete fortunati e non avete avuto successo con un piccolo condensatore.
Se il guasto è intermittente, dovrete naturalmente riuscire a "beccare" il cinescopio nel momento in cui va cortocircuito, con il circuito stampato scollegato dallo zoccolo. Provate con dei leggeri colpetti se necessario; se effettuate questa operazione con il condensatore carico sull'elettrodo sospetto, SAPRETE quando avviene il cortocircuito!
Se, nonostante le regolazioni dei controlli interni di luminosità di background e/o screen, si riesce ad ottenere solo un'immagine scura anche dopo un lungo periodo di riscaldamento, il cinescopio potrebbe semplicemente essere prossimo alla fine della sua vita utile. Ai vecchi tempo dei televisori con cinescopi di breve durata, il rigeneratore di cinescopi era uno strumento comune (sembra che fosse venduto anche nella drogheria dell'isolato accanto!).
Per prima cosa accertatevi che i filamenti stiano funzionando alla giusta tensione; potrebbe benissimo esserci una connessione marginale o un cattivo resistore nel circuito di un filamento. E' probabile che non si riesca a misurare la tensione con un tester digitale, ma sul manuale di servizio dovrebbe essere riportata la forma d'onda osservabile con un oscilloscopio o magari qualche altra tensione. Una ispezione visiva non è un cattivo sistema per stabilire se i filamenti sono riscaldati a sufficienza. I filamenti dovrebbero essere di un colore abbastanza brillante compreso tra arancio e giallo. Un filamento di colore rosso scuro o quasi spento probabilmente non riceve la sua giusta quota di elettroni. Il guasto non andrebbe ricercato nel cinescopio visto che tutti e tre i filamenti sono collegati in parallelo ed è molto improbabile che siano tutti e tre difettosi.
Potete provare a realizzare un ravvivatore. Attenzione: questo approccio potrebbe accorciare la durata del cinescopio, forse in modo abbastanza drammatico (potrebbe ad esempio bruciarsi in un paio di secondi o minuti). Ad ogni modo, se il monitor o il televisore è altrimenti destinato ad essere gettato nei rifiuti, vale la pena di tentare.
L'approccio è semplice: state provando ad aumentare la tensione sui filamenti dei cannoni elettronici rendendoli più bollenti, si spera abbastanza bollenti da aumentare la luminosità senza bruciarli.
La tensione per i filamenti del cinescopio è di solito ottenuta da un paio di spire avvolte sul trasformatore di riga. L'aggiunta di una ulteriore spira servirà ad aumentare la tensione e quindi la corrente, causando un maggior riscaldamento dei filamenti. Questa modifica accorcerà inoltre la durata del cinescopio, forse in modo abbastanza drastico. Ad ogni modo, se il monitor era comunque già destinato al cestino dei rifiuti, non avete niente da perdere. Potete semplicemente aggiungere una spira all'avvolgimento preesistente o realizzare un altro avvolgimento separato come illustrato nel paragrafo "Come isolare un cortocircuito tra filamento e catodo nel cinescopio".
In alcuni monitor, sulla scheda madre è presente un alimentatore separato per il filamento; dovreste accorgervene senza problemi se seguite i collegamenti del filamento dalla schedina driver video. In questo caso, potrebbe ancora essere possible aumentare la tensione su questa uscita o sostituire un altro alimentatore, ma vi occorrerà uno schema.
Esistono in commercio dei rigeneratori per cinescopi che dovrebbero effettuare lo zapping sui catodi dei cannoni elettronici. Un centro assistenza per televisori o monitor dovrebbe essere in grado di fornire un tale servizio, sebbene si tratti, nella migliore delle ipotesi, di una riparazione di breve durata.
Su aree molto luminose dell'immagine, uno o più colori potrebbero strascicare verso destra. La differenza tra questo problema e quello descritto nel paragrafo "Linee strascicanti su uno o più colori" sta nel fatto che in questo caso, sono influenzate solo le aree molto luminose.
Una possibile causa di questo problema è che i controlli di guadagno, contrasto, o intensità (comunque siano denominati sul vostro monitor) sono regolati ad un valore eccessivo. Consultate il paragrafo "Regolazione del bilanciamento della luminosità e del colore". Controllate inoltre le regolazioni di eventuali limitatori di luminosità.
Quanto segue da: (Ian White (100743.1026@COMPUSERVE.COM)).
Controllate le tensioni di alimentazione ai circuiti video ed al filamento del cinescopio (una bassa tensione al filamento è in grado di provocare il fenomeno). Provate anche a scambiare i pilotaggi tra i cannoni rosso e verde (o qualunque sia il colore influenzato nel vostro caso) o i transistor di uscita del colore. Se il colore che strascia è sempre lo stesso, allora quasi certamente il colpevole è il cinescopio, che andrà riparato o gettato nella spazzatura.
Regolando la luminosità a valori eccessivamente alti si potrebbe causare un tale riscaldamento della shadowmask al punto da distorcerla. Se il danno è abbastanza grave, le posizioni dei fori risulteranno spostate a sufficienza da causare dei problemi visibili di purezza. Si tratta di un problema i cui effetti saranno meno percettibili nei cinescopi che utilizzano una maschera InVar shadow/slot. Dovrebbe anche essere un problema poco percettibile nei cinescopi Trinitron aperture grille.
L'unica soluzione consiste nel ridurre la luminosità.
In realtà la variazione di intensità è probabilmente ancora maggiore di quanto appare, forse supera il rapporto di 2:1 dal centro ai bordi. Nella maggioranza dei casi non noterete alcuna variazione. Con cinescopi a grande angolo di deflessione, è minore il numero di elettroni che raggiungono i punti di fosforo vicino ai bordi dello schermo. E' semplicemente geometria.
Di solito ciò indica un guasto nei circuiti di alimentazione dell'amplificatore video e/o nei circuiti di uscita video. Più probabilmente, un condensatore elettrolitico si è essiccato e non riesce pertanto a filtrare adeguatamente la tensione derivata dal trasformatore di riga; pertanto la tensione presenta del ripple alla frequenza di scansione orizzontale e quindi il difetto si manifesta sull'immagine. La tensione decresce da sinistra a destra tra gli impulsi orizzontali del trasformatore di riga.
Se l'immagine svanisce in un intervallo di tempo di 10-20 secondi (e se ritorna, ritorna anche alla piena luminosità nello stesso intervallo di tempo, possibilmente con l'aiuto di qualche attento colpetto al monitor) E NON si notano altre variazioni significative nell'ampiezza, fuoco, ecc., allora date uno sguardo alla parte posteriore del cinescopio per controllare che il filamento si accenda (il filamento di color arancio vicino allo zoccolo del cinescopio). Se non notate i filamenti accesi, allora probabilmente c'è una cattiva saldatura sul circuito stampato montato sul collo del cinescopio; ricercate eventuali piccole incrinature sui piedini dei componenti montati sulla scheda. Provate a stuzzicare la scheda con un bastoncino isolante per vedere se l'immagine ritorna. Dissaldate e saldate nuovamente i componenti se necessario. Probabilmente non si tratta di un guasto al cinescopio visto che i filamenti solitamente sono collegati in parallelo difficilmente possono guastarsi tutti contemporaneamente.
Ad ogni modo, se solo uno dei colori svanisce e riappare, allora una cattiva connessione all'interno del cinescopio rappresenta una distinta possibilità - ossservate se per caso varia la luminosità di uno solo dei filamenti. Probabilmente la riparazione non è conveniente visto che sarebbe necessario sostituire il cinescopio.
Se l'immagine è svanita senza altri sintomi, allora c'è probabilmente un guasto nell'amplificatore video o di uscita oppure nei relativi circuiti di alimentazione, forse ancora una connessione allentata se riuscite a risolvere il problema con dei colpetti.
Questi lampi potrebbero durare solo una frazione di una linea di scansione o essere molto più lunghi.
Assicuratevi che il problema non dipenda dalla sorgente video, provatene un'altra.
Potrebbe trattarsi di un guasto intermittente in una varietà di posti, inclusi la circuitazione video e l'alimentatore SCREEN:
Circuitazione di controllo della luminosità - SCREEN, master background o relativo alimentatore. Il problema potrebbe essere localizzato nei dintorni del trasformatore di riga o nel divisore focus/screen, o forse anche nel cinescopio, ma quest'ultima evenienza è meno probabile.
Amplificatore video a monte o nel demodulatore di crominanza (nel caso di monitor con ingresso composito) visto che dopo questo punto otterrete molto probabilmente dei lampi colorati visto che solo uno dei segnali RGB sarebbe probabilmente influenzato. Ad ogni modo, anche una cattiva connessione di alimentazione alla circuitazione video potrebbe fare in modo che tutti i colori siano influenzati.
Se ottenete ancora dei lampi, dovrebbe essere abbastanza semplice tenere sotto controllo o le uscite video o l'alimentatore SCREEN (utilizzando un oscilloscopio e un divisore di alta tensione) per scoprire l'eventuale presenza di rumore. Quindi seguite il circuito all'indietro verso la sorgente di alimentazione o del rumore.
Per prima cosa, accertatevi che il problema non sia correlato alla sorgente video; provate a collegare il monitor ad un altro computer. Potrebbe trattarsi du un problema con l'hardware o il driver (software) per la scheda video, con il sistema operativo, con la memoria o la velocità del bus.
Se il problema non è correlato al computer, allora potrebbe trattarsi di archi elettrici, effetto corona, cattive connessioni, o qualche componente elettronico che smette per un attimo di funzionare. Consultate i paragrafi appropriati per questi tipi di problemi.
Si noti che i problemi localizzati in posizioni assolutamente fisse o in qualche modo correlati alle dimensioni dei pixel nella scheda video sono quasi sempre dovuti al computer/scheda video e non ad un monitor guasto.
Per prima cosa, accertatevi che la frequenza di scansione sia regolata ad un valore sufficientemente elevato (senza ovviamente superare i limiti del monitor). Una frequenza di scansione minore di 60 Hz produrrà molto probabilmente un noioso sfarfallamento, specialmente ad alti livelli di luminosità.
Osservate se lo sfarfallamento è correlato con una qualche attività del processore o del disco, ad indicare un problema nei driver software driver o nella scheda video.
Supponendo che nessuno di questi casi si applichi nella vostra situazione e non stiate lavorando a lume di candela, un'immagine sfarfallante potrebbe essere probabilmente dovuta ad un arco elettrico o cortocircuito intermittente, probabilmente nella sezione di alta tensione vicino o proprio nel trasformatore di riga. Ad ogni modo, è anche possibile che si tratti semplicemente di una cattiva connessione da qualche altra parte.
Quindi la prima cosa da fare consiste nel rimuovere il coperchio del monitor e senza toccare niente, esaminare attentamente degli ovvi segni di cattive connessioni, archi elettrici, o aree bruciacchiate. In particolare cercate:
incrinature superficiali attorno ai piedini di grossi componenti come transistor di potenza, resistori di potenza, trasformatori, e connettori.
Qualunque scolorimento, incrinatura, o altri segni insoliti sul trasformatore di riga; il trasformatore di riga fornisce anche, tramite una rete resistiva ad alta resistenza, gli svariati KiloVolt per il fuoco e svariate centinaia di Volt per l'elettrodo G2 (screen) del cinescopio. Si tratta delle alte tensioni che potrebbero variare ad intermittenza e provocare sfarfallamenti.
Ora, con il monitor acceso che visualizza una normale immagine in una stanza oscura (utilizzate la più alta risoluzione a cui il monitor può funzionare visto che dovrebbe provocare il maggior stress sui componenti):
Verificate la eventuale presenza di archi elettrici o effetto corona per prima cosa nella zona del trasformatore di riga o del collo del cinescopio, e quindi altrove.
Utilizzate un bastoncino ben isolato (di legno o plastica) per stuzzicare i circuiti stampati, i componenti, i cavi, ecc. e vedere se riuscite ad indurre il problema.
Ci saranno probabilmente un paio di regolazioni sullo stesso trasformatore di riga; una di queste è il FOCUS e l'altra è lo SCREEN - essenzialmente un controllo principale di luminosità.
Ora, con una mano nella tasca posteriore dei pantaloni, provate a ruotare ciascuna di queste regolazioni di una frazione di giro in ciascuna direzione; non preoccupatevi, in quanto non è possibile causare alcun danno tramite questa operazione. Il controllo del fuoco dovrebbe solo variare la nitidezza dell'immagine, mentre il controllo SCREEN dovrebbe solo variarne la luminosità. In entrambi i casi, l'effetto dovrebbe essere molto lineare. Alcune volte, questi controlli potrebbero essersi semplicemente sporcati e quindi provocare il problema che vi affligge; in questo caso, potrebbe essere sufficiente ruotarli in un senso o nell'altro per pulirli. Se uno dei controlli influenza l'altro, cioè per esempio se ruotando il controllo del fuoco viene influenzata la luminosità o viceversa, allora c'è un cortocircuito tra le tensioni di fuoco e screen, probabilmente all'interno del trasformatore di riga, o forse anche altrove.
E' probabile che tutti i test sopra menzionati abbiano esito negativo nel caso in cui sia presente un cortocircuito intermittente all'interno del trasformatore di riga, che può essere risolto solo con la sostituzione del componente. Ad ogni modo, eliminate per prime le possibilità più semplici da riparare.
Una luminosità eccessiva/immagine poco contrastata sono spesso indicazioni di un problema con l'alimentazione SCREEN al cinescopio. Potrebbe trattarsi di un condensatore o un divisore resistivo guasto spesso nel gruppo del trasformatore di riga o sulla schedina montata sul collo del cinescopio.
Se la eccessiva luminosità si è semplicemente sviluppata col tempo, allora una semplice regolazione dei controlli SCREEN o della luminosità di base potrebbero essere sufficienti a far felice il monitor (e voi) per lungo tempo.
Se la tensione è corretta, un valore tipico si aggira tra i 200 e 600 Volt DC al cinescopio. Il controllo SCREEN (che potrebbe anche essere denominato master brightness o background) dovrebbe variare questa tensione.
Potrebbe anche trattarsi di un problema dovuto alla polarizzazione dei transistor di uscita video o della loro sorgente di alimentazione.
Sul piccolo circuito stampato montato sul collo del cinescopio potrebbero essere presenti dei controlli individuali per regolare la luminosità di base.
Ad ogni modo, stiamo ricercando un problema comune visto che tutti i colori sono errati allo stesso modo.
Per prima cosa, verificate la eventuale presenza di cattive connessioni e cattive saldature, stuzzicando con gentilezza i circuiti stampato con un bastoncino isolato. Controllate le tensioni ed i livelli di polarizzazione.
Un leggero deterioramento nel fuoco può essere corretto ritoccando il controllo di fuoco, di solito situato sul trasformatore di riga. Alcune volte si tratta di un controllo accessibile dall'esterno ma di solito no. Nei monitor monocromatici il controllo di fuoco, se presente, potrebbe essere localizzato sulla scheda principale.
Non vi aspettate di ottenere un fuoco perfetto in tutti i punti dello schermo; di solito negli angoli l'immagine è leggermente sfuocata. Generalmente è possibile raggiungere un compromesso tra un fuoco perfetto al centro ed un fuoco accettabile negli angoli.
Se le regolazioni non hanno alcun effetto, allora probabilmente c'è un guasto nella sezione di alimentazione del fuoco.
Nella maggioranza dei televisori a colori e monitor, la tensione di fuoco corretta rientra nell'intervallo compreso tra 4 e 8 KiloVolt in corrente continua; per la misurazione vi occorrerà un tester in grado di raggiungere una tensione così elevata, o in alternativa dei resistori per estendere la portata oppure una sonda per alta tensione. Dovrete inoltre utilizzare un tester con alta impedenza di ingresso, visto che la corrente disponibile dall'alimentatore del fuoco è molto bassa.
I potenziometri nel trasformatore di riga alcune volte sono accessibili rimuovendo il coperchio, che potrebbe essere montato ad incastro. Ad ogni modo, un tipico circuito di fuoco monta un resistore di grosso valore (come 200 MegaOhm) contenuto all'interno del trasformatore di riga.
Provate a misurare la tensione di fuoco con i circuiti collegati. Se il valore che leggete è molto basso (supponendo che il vostro tester presenti una impedenza sufficientemente elevata da non sovraccaricare il circuito in modo apprezzabile), allora provate a scollegare il cavo (che parte dal circuito stampato sul collo del cinescopio o da qualche altra parte), misurate nuovamente la tensione ed osservate eventuali variazioni nell'immagine.
Se la tensione è ancora bassa, allora quasi certamente c'è un problema nel potenziometro o nel trasformatore di riga. Vedete se è possibile aprirlo a sufficienza per misurare e/o disconnettere il potenziometro. Se il problema è localizzato all'interno della parte sigillata del trasformatore di riga, l'unica alternativa è rappresentata da un nuovo trasformatore di riga o da un divisore esterno, se siete così determinati. Ad ogni modo, una volta che la rete del fuoco presente all'interno del trasformatore di riga si guasta, aumenta la probabilità che altri componenti si guastino allo stesso punto in futuro.
Se le tensioni risultano corrette con il cinescopio scollegato, allora è probabile che il cinescopio sia guasto o che vi sia un componente in cortocircuito sul circuito stampato montato sul collo del cinescopio. Ricercate eventuali condensatori in cortocircuito o tracce bruciate o danneggiate.