Note per la ricerca dei guasti e la riparazione di televisori

Indice dei contenuti:

Capitolo 15) Argomenti interessanti


15.1) Una storia informale sulla protezione contro i raggi X

Quanto segue da: Marty.

La maggior parte dei vecchi televisori a colori utilizzava una valvola shunt come regolatore di alta tensione, di solito una 6BK4. In caso di un suo guasto, o del guasto di alcuni componenti nel circuito di alta tensione, l'alta tensione (normalmente di 25 KiloVolt), poteva salire fino a 35 KiloVolt o ancora oltre, provocando una qualche emissione di raggi X dal cinescopio. Nei primi anni 70 quando furono diffuse le prime notizie a riguardo di queste allarmanti radiazioni, l'opinione pubblica reclamava una immediata soluzione del problema. Le autorità federali imposero frettolosamente ai produttori di apparecchi televisivi di realizzare i propri apparecchi in modo da renderli in qualche modo "non guardabili" se l'alta tensione avesse superato i normali limiti.

La prima risposta dei produttori fu quella di seguire alla lettera la legge, ed il primo circuito per "soddisfare" le richieste della Health Education and Welfare oscurava semplicemente lo schermo quando l'alta tensione eccedeva una certa soglia, in modo da rendere l'apparecchio "non guardabile".

Presto ci si accorse che questo circuito non disattivava l'alta tensione, e che quindi il cinescopio poteva ancora emettere una qualche radiazione. Molti televisori con questa caratteristica venivano lasciati accesi in modo da poter ascoltare il suono, e quindi le autorità federali resero le richieste ancora più restrittive.

Nel frattempo i nuovi televisori erano ormai tutti a stato solido ed alcuni produttori stavano sperimentando dei circuiti di shutdown per l'alta tensione, ma la maggioranza di essi erano mal progettati e non affidabili.

La Zenith pensò di risolvere il problema regolando l'alta tensione con un banco di 5 condensatori attraverso il transistor di uscita orizzontale in modo da "mantenere bassa" l'alta tensione a 25 KiloVolt. Se uno dei condensatori di apriva, l'alta tensione saliva di soli 2 KiloVolt, una situazione quindi non pericolosa. Tutto ciò non venne ritenuto sufficiente dalle autorità federali.

La "soluzione" con cui la Zenith finalmente ritornò all'attacco consisteva in una sorta di condensatore a 4 piedini; due piedini erano il ritorno di emettitore per il transistor di uscita orizzontale, e gli altri due erano il condensatore per tenere a bada l'alta tensione (del valore equivalente ad un banco di 5 condensatori). Questa "soluzione" fu accettata dalla Health Education and Welfare e milioni di televisori furono prodotti. Funzionava così bene, che molti produttori subito seguirono a ruota la stessa soluzione (Magnavox, GE, ecc.).

Quindi accadde il peggio! I mostriciattoli a 4 zampe iniziarono a guastarsi in quantità enormi, non interrompendosi del tutto ma nemmeno andandosene in cortocircuito. Alcune volte consentivano all'alta tensione di salire a razzo oltre i 50 KiloVolt; alcuni di essi forse arrivavano a spaccare il collo del cinescopio!

La Zenith richiamò i modelli affetti dal problema (i televisori prodotti in oltre un anno). Dopo svariate versioni "migliorate" del condensatore il problema fu risolto, ma quel richiamo fece quasi fallire la ditta. Anche altre ditte subirono delle perdite, ma solitamente non così drammatiche come nel caso della Zenith.

Anche la Magnavox utilizzava il condensatore di controllo dell'alta tensione, sia nelle versioni a singolo che 4 piedini, in svariati televisori degli anni 70, che quindi sono dei buoni candidati per fuochi d'artificio.


15.2) Chip di memoria nei televisori

Da: Mark Zenier (mzenier@eskimo.com o mzenier@netcom.com)

In realtà, si tratta di EEPROM. In un moderno televisore la circuitazione è così integrata che il microprocessore che la controlla setta anche le varie regolazioni come l'altezza verticale e altre caratteristiche dell'immagine. La stessa memoria che mantiene i canali, le regolazioni di luminosità ed altre regolazioni destinate all'utente, è anche utilizzata per le regolazioni di fabbrica che vengono impostate alla prima accensione del televisore. E' molto più economico utilizzare i segnali del telecomando visto che sono già lì, piuttosto che aggiungere un mucchio di trimmer.

Per l'assistenza tecnica spesso è prevista una sequenza magica di tasti da premere sul telecomando per accedere ad una pagina di servizio sullo schermo dalla quale è possibile variare le preimpostazioni. Poichè è fin troppo facile settare in modo errato qualcosa che potrebbe bruciare i vari circuiti di deflessione ad alta potenza, essere troppo curiosi può invalidare la garanzia, ed abbrustolire il televisore.


15.3) Le note di Tony sulla regolazione della convergenza nei cinescopi delta gun

Questo paragrafo da: ard12@eng.cam.ac.uk (A.R. Duell)

I vecchi cinescopi delta-gun (3 cannoni in un triangolo, non in una linea) possono fornire immagini ECCELLENTI, con una convergenza davvero ottima, a condizione che :

  1. Quei 20-o-giù-di-lì controlli siano stati regolati correttamente - una vera pena visto che interagiscono in qualche modo.

  2. Il cinescopio sia regolato nella posizione di lavoro, visto che questo tipo di cinescopi è molto più sensibile ai campi magnetici esterni rispetto al tipo PIL.

Entrambi i miei monitor con cinescopio delta-gun (uno chassis B&O 3200 ed un Barco CDCT2/51) hanno dei pannelli di convergenza molto ben realizzati e contrassegnati, e non è necessario un manuale di servizio per regolarli. Le istruzioni presenti nel manuale Barco affermano pressappoco:

"Applicate in ingresso un'immagine a reticolo, e regolate i controlli sulla scheda di convergenza seguendo la numerazione fino a che la convergenza dell'immagine è corretta. Gli schemini accanto a ciascun controllo ne mostrano l'effetto"

Ecco una brevissima guida alla regolazione della convergenza nei cinescopi delta gun, dove le regolazioni sono effettuate tramite dei controlli sul collo del cinescopio. Seguite le istruzioni seguenti nel caso non siate in possesso di un manuale di servizio ma siate a conoscenza della esatta funzione e posizione di ciascun controllo; in caso contrario, seguite le istruzioni riportate nel manuale di servizio --- sam):

  1. Applicate in ingresso al monitor un reticolo bianco o reticolo di punti. Non tentate di effettuare la convergenza su altre immagini, finireste per impazzire. E' utile essere in grado di commutare tra queste due 2 immagini.

  2. Prima di iniziare, regolate l'altezza, larghezza, linearità, correzione est-ovest, ecc., visto che interagiscono con la convergenza. Controllate inoltre le tensioni di alimentazione, e la tensione EHT se è regolabile. E' qui che secondo me vi occorrerebbe un manuale di servizio.

  3. Disattivate il cannone blue utilizzando il selettore A1, ed utilizzate i controlli radiali statici red e green per ottenere un reticolo giallo centrato sullo schermo. Questi controlli potrebbero essere costituiti da preset elettrici o da magneti spostabili sul giogo di convergenza radiale (l'oggetto a forma di Y dietro il giogo di deflessione).

  4. Riattivate il cannone blu ed utilizzate i due controlli statici del blu (radiale e laterale) per allineare i reticoli blu e gialli al centro dello schermo. Alcuni produttori raccomandano di disattivare il cannone verde durante questa operazione, e di allineare il rosso con il blu (utilizzando SOLO i controlli del blu, naturalmente), ma io preferisco allineare il blu con il giallo, visto che fornisce un controllo sulla convergenza generale del cinescopio.

  5. Disattivate nuovamente il cannone blu. Ora viene il bello, la convergenza dinamica. Le prime regolazioni allineano i reticoli rosso e verde vicino ai bordi, io normalmente inizio con i bordi superiore ed inferiore. Ci sono due controlli adibiti allo scopo, o uno per il bordo superiore ed uno per quello inferiore, oppure uno per lo shift ed una per la linearità. Nel secondo caso la regolazione è una vera PENA, visto che è tutt'altro che raro che venga influenzata la convergenza statica.

  6. La procedura per allineare verticalmente il red e green vicino ai bordi è similare.

  7. Ora dovreste avere (si spera) un reticolo giallo sull'intero schermo.

  8. E' ora il momento di allineare il blu. Il compito è molto più difficile, sebbene il principio sia identico. Riattivate nuovamente il cannone blu, e controllate la convergenza statica (center).

  9. Per allineare le linee blu con le gialle, troverete non solo dei controlli di shift, ma anche di slope. Utilizzate i controlli di shift per allineare i centri delle linee ed i controlli slope per far coincidere le parti finali. Queste due regolazioni interagiscono in qualche modo. Sarà necessario armeggiare con i controlli per un bel po' prima di comprenderne la funzione, anche se siete in possesso del manuale di servizio.

La convergenza sull'intero schermo dovrebbe ora essere a posto....

Una piccola nota a questo punto... la purezza è regolata tramite dei magneti ad anello su quasi tutti i cinescopi a colori, ma su quelli PIL ci sono anche altri magneti ad anello, come quelli per la convergenza statica. Assicuratevi pertanto di sapere quali state regolando.


15.4) Saga e informazioni generiche sulla regolazione di televisori con cinescopio di grandi dimensioni

Risposte da: Tony (ard12@eng.cam.ac.uk), domande da V.K.)

"Sto avendo problemi con un televisore da 40" Mitsubishi a cinescopio (direct view) nuovo di zecca. Scrivo queste righe nella speranza di ottenere qualche informazione basilare in modo che il rivenditore non mi prenda in giro.

Dalla prima volta che ho utilizzato il televisore (5 minuti dopo che l'operaio addetto alla consegna se ne andò via), ho notato una macchia di scolorimento nell'angolo in alto a destra (di color viola quando lo sfondo è blu, di color verdognolo quando lo sfondo è bianco)."

Come probabilmente saprai, un televisore a colori produce contemporaneamente sullo schermo un'immagine rossa, una verde e una blu. I tuoi occhi interpretano tutto questo come una sola immagine a colori. Se osservi lo schermo di un normale televisore (non a proiezione) utilizzando una lente di ingrandimento, dovresti essere in grado di vedere soltanto dei punti rosso, verde e blu, e non altri colori.

Ora, per ottenere una buona immagine a colori occorre effettuare basilarmente tre regolazioni:

  1. Purezza. Questa regolazione assicura che un'immagine rossa sia solo rossa, un'immagine verde solo verde, ecc. E' ciò che occorre regolare sul tuo apparecchio; in effetti, il tuo è un problema di purezza.

  2. Convergenza. Questa regolazione assicura che le tre immagini corrispondenti ai tre colori fondamentali risultino allineate alla perfezione (o il più possibile) sull'intero schermo. Se questa regolazione non è corretta, noterai dei bordi colorati attorno agli oggetti che compongono l'immagine.

  3. Scala di grigio. Questa regolazione setta il colore globale dell'immagine, ad assicurare che il bianco sia davvero bianco, ecc. La regolazione varia le intensità relative delle immagini rosso, verde e blue.

"Ho chiamato il negozio in preda al panico e rassicurandomi mi hanno detto di premere il pulsante "degauss" per eliminare il problema (che subito ho appreso era dovuto a megnetizzazione spuria, causata forse dall'immagazzinamento dell'apparecchio nelle vicinanze di un grosso altoparlante?). Risultato? Un miglioramento, ma il problema era ancora presente."

Si, la magnetizzazione spuria (o più esattamente un differente campo magnetico attorno al cinescopio rispetto a quello presente quando è stato regolato) causa problemi di purezza.

"Il giorno successivo mi recai personalmente al magazzino, e il gestore mi ribadì che si trattava di un problema facilmente risolvibile, che richiedeva alcune passate di una bobina di smagnetizzazione. Per tranquillizzarmi, mi fa accompagnare a casa dal commesso, che porta con se una piccola bobina del diametro di 30 centimetri. Il commesso (in realtà si trattava di un ragazzo) passa la bobina sulla parte frontale ed attorno al televisore ma sembra che non riesca a rimuovere lo scolorimento"

Argh... Ecco cosa avrebbe dovuto fare secondo la mia modesta opinione:

  1. Avrebbe dovuto effettuare il degauss (smagnetizzazione) del cinescopio.

  2. Avrebbe dovuto collegare al televisore un generatore di schermate di controllo; si tratta di un apparecchio che genera varie immagini da utilizzare per il controllo del cinescopio. Avrebbe dovuto selezionare 'immagine rossa' (che sarebbe apparsa sullo schermo come una imamgine di color rosso puro), ed effettuare le regolazioni di purezza su quell'immagine. Dovreste chiedere di vedere un raster rosso puro (ed anche verde puro e blu puro se il generatore lo consente), ed accertarvi che non vi siano macchie colorate in modo strano. Se desiderate, potete esaminare lo schermo attraverso una lente di ingrandimento per assicurarvi che non appaiano punti di altro colore; è mia pratica abituale quando regolo un nuovo televisore o monitor.

  3. Avrebbe quindi dovuto visualizzare sullo schermo un 'reticolo'; si tratta di una griglia di linee verticali e orizzontali. Gli errori di convergenza di manifestano sotto forma di linee che si dividono in due o più colori (normalmente uno dei colori primari - rosso, verde, blu, ed i loro colori complementari celeste, magenta, e giallo). Si noti che comunque è DAVVERO difficile se non impossibile ottenere una perfetta convergenza sull'intero schermo su un moderno cinescopio, e che noterete dei piccoli errori vicino agli angoli di uno schermo televisivo. Si noti che alcuni ingegneri preferiscono regolare la convergenza basandosi su qualche altro tipo di immagine (punti, per esempio), ma vi converrebbe comunque osservare un immagine a reticolo, che tutti i generatori di schermate di test sono in grado di fornire.

  4. Avrebbe infine dovuto visualizzare una 'scala di grigi': si tratta di una serie di barre grigie verticali di differente luminosità, da nero a bianco. Tutte le barre devono apparire di color grigio neutro, senza colorazione.

Si noti che la convergenza e la purezza interagiscono entro certi limiti, e quindi se viene regolata una delle due, entrambe devono essere controllate (e ricontrollate). Le regolazioni della scala di grigi non interagiscono con null'altro.

Vorrei poter vedere il televisore in funzione mentre visualizza le immagini di un generatore di schermate di controllo (perlomeno quelle citate in precedenza) e identificare i problemi.

"Per smagnetizzare il televisore, il commesso affermò che occorreva una grossa bobina, di dimensioni sufficienti per avvolgerla attorno all'intero televisore; avrebbe contattato il reparto assistenza per maggiori informazioni."

Non ho mai sentito nulla di simile; la corretta procedura è di passare la bobina attorno alla parte frontale, superiore ed inferiore, ma NON sul retro, e quindi allontanarsi di 2-3 metri dal televisore prima di spegnere la bobina di smagnetizzazione. A proposito, non è importante che il televisore sia acceso o spento durante l'operazione. Non ho mai sentito del sistema di avvolgere una grossa bobina attorno all'intero televisore. Consultate il paragrafo "Degauss (smagnetizzazione) di un cinescopio".

"Dopo che il commesso andò via, avrei potuto GIURARE che la qualità dell'immagine in genere era scesa, e le persone (specialmente le estremità come labbra e orecchie) apparivano più rosa di prima, e si notava inoltre una più generica interferenza (iridescenze/rumore)."

La convergenza e la purezza sono regolate tramite magneti ad anello montati sul collo del cinescopio. E' possibile che la procedura di smagnetizzazione li abbia leggermente smagnetizzati e, in questo caso, occorrerà regolare nuovamente l'intero televisore. Similarmente, se una qualunque parte dell'apparecchio risultava magnetizzata durante la produzione, allora le regolazioni potrebbero essere state effettuate in modo da compensare questa magnetizzazione, e quindi dopo la smagnetizzazione occorre effettuarle nuovamente.

"La mia domanda pertanto è la seguente: era davvero possibile RISOLVERE il problema originario con una bobina di adeguate dimensioni, utilizzata in modo appropriato?"

Non penso che la dimensione della bobina possa fare alcuna differenza. Vorrei poter osservare il televisore che visualizza le immagini di un generatore di schermate di test, in modo da essere CERTO della esatta natura dei problemi. Se il rivenditore non possiede un tale strumento, allora secondo il mio modesto parare non è gente in grado di riparare i televisori.

"Posso ipotizzare che l'aver passato la piccola bobina di smagnetizzazione sul cinescopio abbia degradato la qualità dell'immagine?"

E' possibile, ma abbastanza improbabile. Vedi sopra.

"Posso richiedere la sostituzione dell'apparecchio con uno nuovo? Posso avanzare legalmente una richiesta del genere, o un televisore è considerato alla stregua di una nuova automobile... una volta che la si possiede e si riscontra un difetto, si è destinati ad avere a che fare per sempre con i tizi dell'officina meccanica."

Non conosco la legislazione Statunitense, ma nel Regno Unito è possibile richiedere il rimborso di quanto pagato (non una sostituzione o riparazione, ma proprio un rimborso). A mio modesto parare, un televisore con colori scorretti è difettoso...


15.5) A proposito dei televisori ad accensione istantanea

La maggior parte dei televisori costruiti a partire dal 1980 o giù di lì solo il microprocessore è alimentato da un piccolo trasformatore quando l'apparecchio è spento. Questo accorgimento consente di accendere il televisore tramite il telecomando o un pulsante a sfioramento sul pannello frontale. Questa circuitazione non dovrebbe essere incline a danni catastrofici più di quella contenuta in un videoregistratore o radiosveglia.

Storicamente, esistevano televisori 'ad accensione istantanea', che mantenevano continuamente alimentata una sostanziale porzione della propria circuitazione, specialmente quelli che utilizzavano delle valvole in almeno una parte della circuitazione (oltre al cinescopio). In questi apparecchi, c'era molta più roba soggetta a guasti. Quella valvole continuavano a modificare le proprie caratteristiche per molti minuti nel corso del riscaldamento. Anche i circuiti erano molto più suscettibili, ricordate tutte quelle continue regolazioni! Quindi, dal punto di vista dell'utente aveva senso eliminare il periodo di riscaldamento e mantenere queste valvole continuamente ad abrrustolirsi.

Nei moderni televisori a stato solido, l'unico componente che realmente necessita di un periodo di riscaldamento è il cinescopio. Con ciò intendiamo che occorre attendere al massimo 20 secondi prima che appaia l'immagine.


15.6) E' possibile aggiungere un ingresso S-Video al mio televisore o videoregistratore?

Forse si, ma a quale scopo? Molto probabilmente la qualità dell'immagine sarà comunque limitata dalla circuiteria del televisore o del videoregistratore.

Le uniche differenze del S-Video sono:

  1. uno speciale connettore
  2. segnale di luminanza (Y) separato
  3. segnale di crominanza (C) separato

al posto del segnale video composito.

In un videoregistratore, occorrerebbe bypassare la circuitazione di ingresso ed arrivare al posto dove i segnali Y e C sono separati; ciò potrebbe essere più o meno possibile dipendentemente dalla progettazione dell'apparecchio.

In un televisore, è probabile che non esista un punto in cui i segnali sono separati, e quindi sarebbe necessario sostituire al demodulatore di crominanza un circuito studiato ad hoc.

Probabilmente non ne vale la pena in quanto la qualità dell'immagine non ne guadagnerà molto; ad ogni modo, se siete davvero determinati, sarà necessario procurarsi uno schema dell'apparecchio.

Se la vostra intenzione è semplicemente quella di aggiungere un ingresso S-video, esistono circuiti integrati in grado di combinare i segnali Y e C in un normale segnale videocomposito.

Consultate inoltre il paragrafo "Come aggiungere degli ingressi A/V ad un televisore che ne è sprovvisto" visto che potrebbero esserci delle implicazioni riguardanti la sicurezza nel caso si tenti di aggiungere un ingresso S-Video ad un televisore non dotato di ingressi A/V.


15.7) Come aggiungere degli ingressi A/V ad un televisore che ne è sprovvisto

La zona dove effettuare l'operazione è a valle degli stadi IF video e audio, dove sono normalmente disponibili i segnali in banda base. Dipendentemente dal modello del televisore, la difficoltà dell'impresa potrebbe variare da banale a impossibile, o forse costituire un serio rischio per la sicurezza.

Banale: molti modelli di fascia bassa utilizzano lo stesso chassis (leggi: circuito stampato) dei modelli più costosi dotati di ingressi A/V. Potrebbero mancare dei componenti sul circuito stampato, un cavo di connessione al pannello A/V anch'esso mancante, o potrebbe mancare una schedina ausiliaria dove sono montati l'interfaccia A/V con i relativi connettori. Se questo è il caso del vostro modello, allora dovrebbe essere immediato e sicuro inserirsi nei circuiti in quel determinato punto.

Se invece tutto è stipato su un singolo circuito stampato senza nessuna evidenza di segnali audio/video, l'impresa potrebbe risultare molto difficoltosa visto che degli idonei punti dove inserirsi potrebbero semplicemente non essere disponibili.

Rischio: la circuitazione di molti televisori non è isolata dalla rete elettrica. Se questo è il caso del vostro apparecchio, allora l'impresa di fornire l'essenziale barriera di isolamento tra il televisore e gli apparecchi A/V esterni potrebbe risultare così difficoltosa da farvi desistere.

A meno che non vostra intenzione utilizzare esclusivamente gli ingressi A/V diretti e dimenticare il sintonizzatore, vi occorrerà un qualche mezzo per selezionare tra i due ingressi, un selettore o un relè. Potrebbe trattarsi di un sistema manuale (un pulsante da premere o un selettore da spostare) o automatico. Ci sono un sacco di modi per effettuare la rivelazione automatica: meccanicamente, controllando la presenza di una connessione a bassa impedenza, verificando la presenza di un segnale, utilizzando un selettore, ecc.

Avrete bisogno di uno schema; non tentate questa modifica senza di esso (per sicurezza, non per altro).


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