Il guasto del transistor di uscita orizzontale o del transistor switching dell'alimentatore brucerà un fusibile o un resistore fusibile.
Cercate eventuali fusibili bruciati e verificate che non vi siano dei resistori fusibili interrotti nei circuiti di alimentazione. Se ne trovate anche uno solo, allora verificate la presenza di eventuali cortocircuiti nel transistor di uscita orizzontale e/o switching.
Altre possibilità: diodi raddrizzatori o condensatore principale di filtro in cortocircuito.
Giacchè ci siete, controllate la eventuale presenza di cattive connessioni; sollecitate il circuito stampato con un bastoncino isolato quando il problema si presenta, visto che le cattive connessioni possono provocare guasti ai componenti.
I televisori e i monitor di solito incorporano un qualche tipo di circuito di startup per fornire il pilotaggio al transistor di uscita orizzontale fino a che l'alimentatore del trasformatore di riga inizia a funzionare. Già, i televisori e i monitor effettuano il boot proprio come i computer.
I sintomi si dividono tipicamente in due tipologie: si ascolta solo un click all'accensione senza che accada altro, oppure un rumore tipo tick-tick-tick ad indicare che il regolatore di linea dell'alimentatore a bassa tensione cicla ma manca il pilotaggio di startup orizzontale.
Controllate la tensione sul transistor di uscita orizzontale; se non è presente alcuna tensione, potrebbe esserci un fusibile bruciato o un resistore fusibile aperto, e probabilmente un transistor di uscita orizzontale in cortocircuito.
Ad ogni modo, se la tensione è normale (o alta), di solito compresa tra 60 e 150 Volt dipendentemente dalla frequenza di scansione (nel caso di un monitor multiscan), allora è molto probabile un guasto nel circuito di startup che non fornisce il pilotaggio iniziale di base al transistor di uscita orizzontale.
I circuiti di startup possono assumere svariate forme:
Multivibratore realizzato con componenti discreti o altro semplice circuito a transistor per fornire il pilotaggio di base al transistor di uscita orizzontale.
Circuito integrato facente parte della catena di deflessione, alimentato tramite un divisore di tensione o un trasformatore.
Altro tipo di circuito che opera dalla rete elettrica, che fornisce un qualche tipo di pilotaggio al transistor di uscita orizzontale.
Il circuito di startup potrebbe funzionare tramite l'alimentatore di standby o da una tensione ricavata da un ingresso non isolato dalla rete. Prendete le dovute precauzioni; naturalmente, utilizzate un trasformatore di isolamento ogniqualvolta lavorate sui monitor, e specialmente nel caso di problemi sull'alimentazione.
Si noti che un sistema comune per verificare che si tratta di un problema di startup consiste nell'iniettare un segnale alla frequenza di 15 KHz direttamente sulla base del transistor di uscita orizzontale o del circuito di pilotaggio (solo per un secondo o due). Se in questo modo il monitor si avvia e continua a funzionare, avrete avuto la conferma che si tratta di un problema di startup.
Attensione: siate cauti prima di procedere all'operazione; il transistor di uscita orizzontale potrebbe essere connesso alla rete elettrica ed è possibile distruggere il transistor e relativi componenti se l'operazione non viene effettuata in modo adeguato. Una volta sono riuscito a bruciare non solo il transistor di uscita orizzontale ma anche il transistor chopper mentre lavoravo in quest'area: una lezione costosa.Mi è anche capitato di vedere dei circuiti di startup che sembravano progettati per guastarsi: è sufficiente accendere e spegnere più volte il televisore per eccedere i valori di potenza dei componenti nel circuito di startup. Alcuni modelli Zenith hanno questa 'caratteristica'.
In presenza di una tale situazione, è probabile che il circuito non fornisca un pilotaggio adeguato o che a causa di una qualche altra condizione circuitale, il pilotaggio non risulti sempre sufficiente per avviare le alimentazioni secondarie fino al momento in cui i normali circuiti iniziano a funzionare.
Sarebbe comunque consigliabile controllare la eventuale presenza di cattive connessioni; sollecitate il circuito stampato con un utensile isolato quando il problema si presenta.
Ammesso che sia possibile riaccendere l'apparecchio premendo il pulsante di spegnimento momentaneo o il pulsante di accensione, osservate se:
Quando si spegne, per riaccenderlo è necessario premere il pulsante di accensione una o due volte? Inoltre, notate qualche variazione nell'immagine o nel suono mentre il monitor si riscalda?
Se occorre premere il pulsante solo una volta, allora è segno che il controller spegne il monitor o come conseguena di un guasto (indotto dalla temperatura) nel controller o perchè rivela un qualche altro problema. Monitorare la tensione sulla bobina del relè (supponendo che ne sia uno) potrebbe risultare di aiuto per stabilire cosa sta succedendo, visto che la bobina è pilotata più o meno direttamente dal controller.
Se occorre premere il pulsante due volte, allora è segno che l'alimentatore si spegne mentre il controller pensa ancora che sia acceso, e quindi occorre premere due volte il pulsante di accensione per resettarlo. Un paio di possibilità da prendere in considerazione potrebbero essere un problema di regolazione della bassa o alta tensione (viene rilevata una alta tensione eccessiva che provoca lo spegnimento per prevenire delle pericolose emissioni di raggi X). Anche un condensatore principale di filtro parzialmente essiccato potrebbe essere la causa dello spegnimento, ma in questo caso si dovrebbero notare degli altri sintomi come barre di rumore nell'immagine proprio prima che il televisore si spegna. Montare un buon condensatore in serie a quello sospetto (con l'apparecchio spento!) potrebbe servire a confermare o eliminare questa possibilità.
Se il monitor utilizza un interruttore di accensione meccanico, allora il suo azionamento potrebbe essere equivalente a staccare la spina dalla presa di corrente, e quindi resettare ogni condizione anormale.
Il monitor potrebbe non fare un bel niente, potrebbe accendersi e spegnersi a ripetizione per un po', accendersi e spegnersi in un ciclo senza fine, o almeno per un certo periodo iniziale. Quindi potrebbe accendersi stabilmente e funzionare normalmente fino a che non viene spento.
Ecco un paio di possibilità:
Il condensatore principale di filtro, o altri condensatori di filtro nell'alimentatore a bassa tensione si sono essicati, provocando i più svariati problemi di regolazione.
Il regolatore di alimentazione è difettoso (o marginale) e genera in uscita una tensione eccessiva, tale da far intervenire i circuiti di protezione contro i raggi X che spengono il monitor.
Se avete a disposizione un Variac, potreste provare ad aumentare lentamente la tensione di alimentazione per vedere se si riesce a trovare un punto in cui il monitor rimane acceso stabilmente.
In caso affermativo, se l'immagine presenta delle serie barre di rumore, allora il condensatore principale di filtro potrebbe essere guasto. Se invece si ottiene un'immagine decente con leggere barre di rumore, allora il guasto potrebbe risiedere nel regolatore.
Che c'è di tanto strano? Ai vecchi tempi, era normale che un monitor o un televisore impiegasse perlomeno alcuni minuti per riscaldarsi. Oggi siamo tutti viziati. Naturalmente, in passato era normale assumere un tecnico o un ingegnere a tempo pieno che ritoccasse di continuo le regolazioni per la convergenza!
Se occorre semplicemente un po' di tempo prima che l'immagine divenga luminosa come dovrebbe, allora si tratta probabilmente del risultato di un vecchio cinescopio esaurito (consultate i paragrafi "Durata del monitor, conservazione dell'energia, e pigrizia" e "Come rigenerare un vecchio cinescopio"). Se invece per alcuni minuti non accade niente, allora è segno che alcuni componenti hanno bisogno di essere alimentati per un bel po' prima che inizino a cooperare. Si tratta probabilmente di un condensatore essicato nell'alimentatore, il cui valore slitta con la temperatura, e quindi va localizzato con dello spray refrigerante o pistola ad aria calda.
Nel presente paragrafo descriveremo problemi tipo l'aumento della luminosità che provoca una perdita di sincronismo o la regolazione dell'altezza dell'immagine che influenza anche la larghezza.
Questi problemi potrebbero essere causati da una cattiva regolazione in uno o più alimentatori a bassa tensione e/o interazioni tra gli alimentatori ad alta tensione e quelli a bassa tensione, forse provocate da un condensatore troppo vecchio che si è essicato, da cattive connessioni, o da un altro componente guasto. Misurate la tensione B+ che arriva alla deflessione orizzontale (al trasformatore di riga, non al transistor di uscita orizzontale). Se la tensione varia in concomitanza al manifestarsi del problema, allora è confermato un problema di regolazione. Se invece la tensione è stabile, dovrete controllare le altre tensioni per individuare quella che varia.
Qual'è l'esatta funzione di un tale relè... nel senso.. perchè l'interruttore di accensione del monitor non applica l'alimentazione direttamente invece che tramite un relè?
Su un televisore, la presenza di un relè al posto di un interruttore meccanico di accensione serve a consentire l'accensione e lo spegnimento dell'apparecchio tramite un telecomando. Se il vostro televisore non è dotato di telecomando, allora si tratta semplicemente dello stesso chassis con le 1.000 Lire della circuitazione del telecomando mancanti. Non sono meravigliose le leggi di mercato?
In un monitor senza telecomando, possono esserci due valide ragioni:
Ridurre la necessità di un grosso interruttore di accensione. I monitor ad alta risoluzione assorbono una potenza abbastanza elevata. Un pulsante a sfioramento potrebbe risultare più elegante o più economico.
Consentire l'attivazione automatica delle funzioni di risparmio energetico.
Nella sostituzione di un relè, l'unico paramentro ignoto è la tensione della bobina, che probabilmente si aggira tra 6 e 12 Volt. Dovreste essere in grado di misurarla sui terminali della bobina con l'apparecchio in funzione; si tratterà di una bobina in corrente continua.
Ad ogni modo, il relè controlla la tensione di rete di 125 Volt AC (o 220), che dovreste trattare con rispetto, visto che è molto più pericolosa rispetto ai 25KV+ sul cinescopio!
Quasi certamente, il relè avrà 4 connessioni, 2 per l'alimentazione e 2 per la bobina. Anche se le connessioni non sono marchiate, dovrebbe essere abbastanza semplice localizzare le connessioni di alimentazione; una di esse andrà nelle vicinanze dei componenti collegati alla rete elettrica e l'altra al raddrizzatore o forse ad un resistore fusibile o qualcosa del genere. Queste connessioni risulteranno molto probabilmente di aspetto più robusto rispetto alle connessioni della bobina, che andranno tra un transistor e la massa o qualche bassa tensione, o forse direttamente verso un grosso chip microcontrollore.
Naturalmente, la cosa migliore sarebbe di procurarsi gli schemi elettrici, ma nel caso dei monitor la cosa spesso non è semplice.
Una volta identificate le connessioni alla corrente alternata, misurate attraverso di esse sia quando il relè è attivo che quando è inattivo. Quando il relè è inattivo, dovreste misurare all'incirca 220 Volt AC, e 0 Volt quando è attivo. Se l'apparecchio è acceso ma non funziona, misurerete 220 Volt AC se il relè non si attiva o 0 Volt se il relè si attiva; in quest'ultimo caso è segno che il problema è da ricercare altrove, e ce ne occuperemo più in avanti. Si noti che anche se i contatti del relè non funzionano, il problema potrebbe comunque risiedere nella circuitazione di controllo che non fornisce la corretta tensione e/o corrente alla bobina, sebbene si tratti di un'evenienza poco probabile.
Potrebbe essere difficile e/o costoso ottenere un ricambio esatto, ma qualunque distributore di materiale elettronico che si rispetti dovrebbe essere in grado di fornire un ricambio elettricamente compatibile, sebbene occorrerà essere creativi nel montaggio.
Un posistore è una combinazione di un resistore PTC (Positive Temperature Coefficient = a coefficiente di temperatura positivo) e di un altro elemento resistore progettato in modo da riscaldare il PTC e mantenerlo bollente. Alcune volte il componente viene denominato posistore o termistore. L'elemento riscaldante è un resistore a forma di disco collegato sulla rete elettrica, e il termistore è un disco collegato in serie alla bobina di degauss. I due elementi sono montati insieme per essere in stretto contatto termico. Potete raschiare la copertura e vederlo da voi.
Il guasto più comune per il componente è di andare in cortocircuito sulla rete elettrica.
La sua funzione è di controllare il degauss, e quindi l'unica funzione che perdete quando rimuovete un componente del genere è il degauss all'accensione. Quando il televisore o il monitor vengono accesi, il resistore PTC è freddo e presenta una bassa resistenza. Quando viene riscaldato, la sua resistenza aumenta riducendo in modo graduale la corrente verso la bobina di degauss; la corrente scende gradualmente verso lo zero piuttosto che essere interrotta di scatto.
La Computer Component Source ne ha in magazzino un vasto assortimento, ma credo che potrebbe risultare più conveniente procurarsi il ricambio direttamente dal produttore, se sono disposti a vendervelo.
I resistori a prova di fiamma o i resistori fusibili sono spesso contrassegnati con il simbolo 'FR'. Si tratta dello stesso componente.
Questo tipo di resistori viene montato negli alimentatori switching utilizzati nei televisori e nei monitor. L'aspetto è identico a quello dei resistori di potenza, ma il colore dell'involucro è blu o grigio; potrebbero anche essere dei blocchi rettangolari di materiale ceramico. Vanno sostituiti solo e soltanto con resistori a prova di fiamma di identiche caratteristiche. Svolgono una funzione di sicurezza molto importante.
Questi resistori di solito servono come fusibili in aggiunta ad altri fusibili che potrebbero essere presenti (e in aggiunta alla loro funzione di resistori, sebbene quest'ultima non sempre sia necessaria). Visto che il resistore fusibile si è bruciato, probabilmente si saranno anche bruciati dei semiconduttori che ovviamente andranno sostituiti. Sarebbe consigliabile controllare tutti i transistor e diodi nella sezione di alimentazione utilizzando un Ohmmetro. Potreste scoprire che il transistor switching principale si è trasformato in una massa sciolta informe, segno di cortocircuito netto. Controllate tutti gli altri componenti anche se avete già trovato un componente guasto: molti componenti possono guastarsi o farne guastare degli altri se non individuate tutti i componenti guasti. Controllate anche i resistori, anche se ad occhio sembrano intatti.
Quindi, con un carico sull'uscita dell'alimentatore, utilizzate un Variac per incrementare lentamente la tensione ed osservare cosa accade. A 50 Volt AC o meno, l'alimentatore switching dovrebbe entrare in funzione e produrre una qualche tensione in uscita, sebbene la corretta regolazione potrebbe non aver luogo se non raggiungendo o superando gli 80 Volt AC. Le tensioni in uscita potrebbero finanche essere maggiori di quelle specificate in presenza di un piccolo carico, prima che la regolazione sia corretta.
Per produrre un raster, e quindi un'immagine, i raggi elettronici nel tubo a raggi catodici devono effettuare la scansione orizzontale e verticale in modo molto preciso.
Nel caso degli standard NTSC e PAL, le frequenze di scansione orizzontale sono rispettivamente di 15,734 e 15,625 KHz, mentre le frequenze di scansione verticale sono rispettivamente di 60 e 50 Hz (approssimativamente).
Nei monitor per PC e workstation viene utilizzato un vasto intervallo di frequenze di scansione.
Per esempio:
Standard Orizzontale, in KHz Verticale, in Hz ----------------------------------------------------- MDA 18,43 50 CGA 15,75 60 EGA 15,75-21,85 60 VGA 31,4 60-70 SVGA (800x600) 35-40 50-75+ SVGA (1024x768) 43-52+ 43-75+ SVGA (1280x1024) 64-72+ 60-75+ Workstation 64-102+ 60-76+
Finanche nei monitor ad alta risoluzione a frequenza fissa, queste frequenze di scansione orizzontali (in particolare) necessitano di qualche circuito abbastanza elaborato. Tutti i componenti funzionano in condizioni di stress ed è sorprendente che i guasti non siano così comuni.
Nel caso dei monitor multiscan, la complessità dei circuiti aumenta in modo drammatico per accommodare la vasta gamma di frequenze di scansione orizzontale. Dei relè o commutatori elettronici vengono utilizzati per selezionare le varie tensioni di alimentazione, per selezionare i componenti, e per effettuare altre variazioni sui circuiti di deflessione, in modo da gestire la modalità DOS VGA un attimo prima e l'Autocad in risoluzione 1280x1024 un attimo dopo. Non deve quindi essere considerata una sorpresa il fatto che l'operazione più stressante per un monitor sia costituita proprio dalla commutazione fra le varie frequenze di scansione.
Sfortunatamente, scoprire i problemi relativi ai circuiti logici di commutazione delle frequenze di scansione è virtualmente impossibile senza uno schema.
Il giogo di deflessione include degli insiemi di avvolgimenti per la scansione orizzontale e verticale orientati di 90 gradi uno rispetto all'altro. Ulteriori avvolgimenti sono necessari per correggere l'effetto cuscino ed altri difetti geometrici.
I circuiti di deflessione devono essere sincronizzati e agganciati in fase al segnale video in ingresso.
Quindi, ci occorre implementare le seguenti funzioni:
Un separatore di sincronismi per ricavare gli impulsi di sincronismo orizzontale e verticale, nel caso di monitor dotati di ingresso video composito o sincronismo composito. Nel caso di ingressi per gli impulsi di sincronismo orizzontale e verticale sono necessari dei circuiti per la rivelazione del tipo sincronismo in ingresso e per la commutazione automatica di polarità.
Un oscillatore orizzontale che si aggancia agli impulsi di sincronismo orizzontale.
Pilotaggio orizzontale seguito da uscita orizzontale che alimenta il giogo di deflessione (e il trasformatore di riga per l'alta tensione e le altre tensioni); il giogo richiede una forma d'onda a dente di sega per ottenere una deflessione orizzontale lineare. L'uscita orizzontale in tutti i televisori, tranne i più piccoli, è realizzata tramite un grosso transistor discreto di potenza, di solito un tipo bipolare NPN.
Un oscillatore verticale che si aggancia agli impulsi di sincronismo verticale. Il giogo richiede una forma d'onda a dente di sega per una deflessione verticale lineare.
Un pilotaggio/uscita verticale che alimenta il giogo di deflessione verticale. I televisori e i monitor più recenti utilizzano dei circuiti integrati per il pilotaggio e l'uscita verticale.
Vari segnali aggiuntivi di deflessione per correggere le imperfezioni nella geometria di cinescopi a grande angolo di deflessione. Questi segnali potrebbero pilotare le normali bobine di deflessione e/o potrebbero esserci delle bobine separate montate sul collo del cinescopio.
Circuitazione per il controllo e la selezione della deflessione multiscan (presente nei soli monitor multiscan), probabilmente controllata da un microprocessore che memorizza i parametri di scansione per ciascuna frequenza di scansione, e rivela automaticamente i settaggi appropriati da utilizzare analizzando il segnale video in ingresso. Per la deflessione orizzontale, il sistema usuale per mantenere costante l'ampiezza dell'immagine indipendentemente dalla frequenza di scansione consiste nello scalare la tensione B+ al transistor di uscita orizzontale al variare della frequenza orizzontale. Quindi, la risoluzione VGA potrebbe utilizzare una tensione B+ di 60 Volt mentre la risoluzione 1280x1024 a 75 Hz potrebbe richiedere 150 Volt. Potrebbe essere necessario selezionare vari altri componenti in base alle frequenze di scansione; a tale scopo vengono spesso utilizzati dei relè visto che sono semplici da controllare e possono gestire con affidabilità le tensioni e le correnti nei vari circuiti di deflessione.
Per prima cosa, accertatevi di aver specificato una frequenza di scansione idonea al vostro monitor. Controllate il settaggio della scheda video e/o la selezione del monitor su Win95.
Supponendo di essere nel pieno rispetto delle specifiche di frequenza di scansione, ma di avere un'immagine di altezza doppia rispetto a quella dello schermo e di larghezza metà dello schermo per esempio, ciò potrebbe indicare un guasto nella commutazione dei circuiti per le frequenze di scansione in un monitor multiscan. Le possibilità sono due: o la parte logica è guasta e seleziona tensioni e componenti errati, oppure i componenti interessati sono guasti. Il problema potrebbe anche dipendere da cattive connessioni, cosa molto probabile. Provate inoltre a resettare i parametri interessati utilizzando i controlli digitali (se presenti nel vostro monitor) ed assicuratevi che la vostra scheda video generi le corrette frequenze di scansione; provate ad utilizzare un altro monitor o esaminate i segnali video con un oscilloscopio.
Provate a sollecitare i circuiti stampati servendovi di un bastoncino isolante, allo scopo di identificare cattive connessioni o sbloccare un relè bloccato.
Per procedere oltre nella diagnosi di questo tipo di problemi, con molta probabilità sarà necessario uno schema elettrico.
La risposta in breve è: abbastanza probabile. Pertanto, non sfidate la fortuna.
Nella maggioranza dei casi si presentano dei problemi a frequenze di scansione che eccedono le specifiche del monitor. Ad ogni modo, alcuni monitor mal progettati o semplicemente una particolare combinazione di eventi possono bruciare un monitor con frequenze di scansione troppo basse o un segnale in ingresso assente o corrotto. E' capitato un caso in cui in un monitor molto costoso di alte prestazioni si bruciavano ripetutamente i circuiti di deflessione orizzontale quando il monitor veniva pilotato da una certa scheda video ATI, fino a che non ci si accorse che durante il power-on self test del BIOS ATI, veniva generato un segnale video con temporizzazioni errate per una frazione di secondo, ma era sufficiente a bruciare il monitor.
Per quanto riguarda i limiti di frequenze di scansione, non c'è modo per conoscerli se non avendo a disposizione le specifiche tecniche; tutto dipende dalla qualità di progettazione e costruzione del monitor. Alcuni monitor funzioneranno continuamente senza problemi anche a frequenze di scansione maggiori del 25% rispetto a quelle specificate, altri si bruceranno completamente alla prima scusa.
La specifica probabilmente più critica è la frequenza di scansione orizzontale, visto che probabilmente sottopone i componenti ad uno stress maggiore rispetto alla frequenza di scansione verticale. Ho notato che avvicinandosi ai limiti superiori, ci sono buone probabilità che anche l'accuratezza geometrica del raster vicino alla sommità dello schermo inizi a deteriorarsi a causa di problemi di aggancio. Ad ogni modo, sarebbe da temerari basarsi su questo comportamento come indicazione del superamento delle specifiche.
Potrebbe essere troppo tardi quando vi accorgerete di aver superato i limiti di frequenze di scansione; se il manuale riporta 75 Hz Verticale e 64 KHz Orizzontale, rimanete al di sotto di **entrambe** queste frequenze. Se superate i valori di sicurezza e il progetto non è dei migliori, c'è la possibilità di bruciare dei componenti nel circuito di deflessione orizzontale e nelle sezioni di alta tensione, che faranno lievitare enormemente il costo della successiva riparazione. Probabilmente non noterete alcun segno dell'imminente guasto. Inoltre, anche se il monitor non si trasforma immediatamente in un mucchio di silicio e plastica fumanti, i componenti potrebbero comunque essere soggetti ad uno stress maggiore e funzionare a livelli maggiori di dissipazione di potenza. Il guasto totale potrebbe essere proprio dietro l'angolo, oppure con il tempo potrebbe verificarsi un certo degrado nelle prestazioni.
Oltre i 75 Hz non noterete alcuna differenza, e i vostri programmi potrebbero funzionare un po' più velocemente a frequenze di refresh più basse visto che il video non utilizza così tanta larghezza di banda (ad ogni modo, la differenza potrebbe essere lieve o addirittura nulla dipendentemente dalla scheda video, dal computer, dalla particolare applicazione, ecc.).