Per una volta, vi concedo una pausa dai pipponi e dedico il post di toblòg a festeggiare la nascita della sua appendice visuale: fotoblòg.

Tutto è nato dall'idea di cominciare a pubblicare ogni tanto qualcuna delle foto che faccio in giro, come si fa spesso sul proprio sito personale o sul proprio blog.

Non ho praticamente mai fatto foto fino a un paio d'anni fa, quando Elena mi ha regalato la mia prima macchina digitale; e però da allora ho realizzato che fotografare mi piace, e sono arrivato proprio ieri alla foto numero 6999. Però l'idea mi ispirava, sia perchè mi piace fare foto, sia perchè in effetti ogni tanto mi succede di fare foto che mi piacerebbe far vedere, condividere, commentare o usare come punto di partenza per una delle mie riflessioni.

Il primo progetto è stato di installare un Gallery come fanno tutti, per sbatterci dentro le mie foto ad ammucchiate; in effetti l'ho fatto, anche se per ora l'ha usato solo Elena, e probabilmente me ne servirò per condividere le foto delle vacanze con gli amici. Tuttavia, non era quello che volevo fare con le mie foto; perchè quello che a me succede di solito, quando mi trovo davanti a una galleria con dieci album da cinquanta foto ognuno, è di venire subito sovraccaricato dalla quantità di informazioni.

Io, invece, vorrei prendere una foto per volta, e mostrarvela perchè secondo me può essere interessante per voi, anche solo per dieci secondi; vorrei da una parte dare una chance alla foto, in modo che non sia soltanto una apparizione fugace in una furiosa sequenza di "avanti-avanti-avanti", e dall'altra dare una chance a voi, spiegandovi in due righe perchè la foto dovrebbe interessarvi.

Il secondo progetto, quindi, è stato quello di inserire una foto ogni tanto in mezzo ai post di toblòg; eppure, secondo me non sarebbe stata la cosa giusta neanche quella, perchè toblòg è un blog fatto di rari post lunghi e meditati; al contrario, la fotografia - che è una forma di espressione altrettanto completa della scrittura - ha un approccio del tutto opposto, e dovrebbe essere la rappresentazione di una immagine magari simbolica e "pensata", ma comunque immediata e non artificiosa. Ci saranno sicuramente dei casi in cui la fotografia e la riflessione scritta andranno insieme, ma più di frequente ci saranno casi in cui non avrò da parlare per cento righe sull'argomento della foto, perchè le foto parlano da sole.

Alla fine, quindi, ho optato per la via più faticosa: quella di aprire un vero e proprio secondo blog fatto solo di foto, accompagnate da un titolo e al massimo da poche righe esplicative. Non so se durerà; magari tra due mesi, esaurita la manciata di foto interessanti di cui dispongo, morirà lì, o finirà per essere aggiornato molto raramente; vedremo.

Ieri, con gran scorno di Elena, ho passato tutta la domenica a pacioccare b2 per permettergli di gestire un secondo blog fotografico insieme al primo testuale, per modificare tutta l'impaginazione, e per scrivere un sistemino di upload che prenda la foto, la annoti, ne ricavi le versioni in varie misure eccetera.

Il risultato non è ancora perfetto, e ci sono molte cose che vorrei ancora sistemare: ad esempio trovare un modo migliore per farvi vedere le foto a tutto schermo, o pubblicare in modo sistematico luogo e data dello scatto (tenete presente che le foto che vedrete nelle prossime settimane sono in gran parte vecchie di mesi se non di anni). Naturalmente, commenti e suggerimenti sono benvenuti.

Nel frattempo, per i più tecnici, ecco le mie scoperte di ieri.

Ho (ri)scoperto come il tizio che ha scritto b2 andrebbe frustato, impalato e poi coperto di pece per il suo ""stile"" (tra due virgolette) di scrittura del codice. Voglio dire, grazie per il codice, ma hai mai provato a metterci le mani dentro? Con una ventina di file che si includono l'un l'altro a capocchia e senza preavviso, nessuna indentazione del codice, e variabili globali dappertutto?

Ho (ri)scoperto come ImageMagick sia un sistema di processazione automatica di immagini assolutamente splendido, ma assolutamente mal documentato... l'unico modo per riuscire ad usare certi metodi di PerlMagick è cercare con Google qualcuno che l'abbia già fatto e guardare che parametri ha usato e con quale formato.

Infine, ho scoperto che esiste un fantastico programmino per Linux chiamato jhead, che permette di leggere e modificare in automatico i tag EXIF contenuti nelle foto scattate dalle macchine fotografiche digitali, che permettono di ricostruire non solo il momento esatto dello scatto, ma anche parametri tecnici come apertura, esposizione, distanza focale... Il mio sistemino automatico di pubblicazione è già predisposto per leggerli, perchè avevo pensato che sarebbe stato interessante aggiungerli alle foto - poi, pensandoci meglio, ho pensato che si sarebbe visto quanto sono incapace ad usare correttamente una macchina fotografica, e ho preferito soprassedere.

Bene, è tutto: per ora vi rimando alla prima foto di fotoblòg - e poi, al prossimo pippone...