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Isteria mobile
Numero 34 - 11 Settembre 2003 (Giovedì), 20:58

Vecchio Commonwealth Oggi su fotoblòg

Vecchio Commonwealth

Molto inglese.

Ormai non ci faccio neanche più caso, essendo isterico e affrettato come tutti. Stamattina, invece, mi è successo di farci caso e allora ho pensato di contare quante volte mi capitava di vedere persone alla guida di un'auto che non solo avessero fretta, ma avessero una fretta di tipo isterico, come se dai dieci secondi in più o in meno dipendesse la vita di qualcuno.

Sono partito da casa di Elena, e lungo la discesa dalla collina dopo tre minuti avevo già un gigantesco fuoristrada di quelli che vanno di moda incollato a cinque centimetri dal paraurti posteriore. Chi mi conosce sa che in macchina non vado certo piano... e nonostante questo, percorrendo la strada antica di Cavoretto - una stradina in pendenza secca con dossi, due tornanti ciechi e un sacco di curve - il fuoristrada mi ha passato ad almeno settanta all'ora su un rettilineo di cento metri, rientrando poi di colpo per non mancare il tornante.

Tempo di arrivare giù, e dopo largo Orbassano ho commesso l'errore di fermarmi ad un semaforo pedonale rosso, persino con un paio di persone che tentavano di attraversare. Prima che tornasse il verde, un cinquantenne con una vecchia Regata grigia mi ha fatto i fari.

Stasera, tornando a casa, mi sono beccato nell'ordine:


  • un pedone che attraversava corso Peschiera con il rosso, a passo neanche troppo veloce, del tutto incurante delle auto che erano forzate a schivarlo ad alta velocità;

  • una tizia trentenne in Cinquecento (già viste di simili un paio di volte) che avvicinandosi al semaforo con la freccia a sinistra sulla corsia di sinistra del viale, si spostava di colpo e senza preavviso sulla corsia centrale, costringendo a una mezza inchiodata chi arriva, per sorpassare a destra le auto ferme in attesa di svoltare, e infilarsi poi in fondo tagliando loro la strada;

  • un altro fuoristrada che girava a sinistra in via Sacra S. Michele dal viale di corso Peschiera, manovra vietatissima perchè ostruisce la svolta al semaforo successivo, fregandosene altamente della fila di auto bloccate dietro;

  • una berlina beige che si è immessa su via Vandalino senza darmi la precedenza, costringendomi a frenare abbastanza seccamente, e che poi ha accostato a destra senza freccia fermandosi in mezzo alla strada.



Insomma, c'è fretta di correre, senza rispetto per nessun altro. Ma correre dove? E perchè? Cosa avranno di così importante da fare tutte queste persone nella vita?

Me lo chiedo anche perchè spesso, quando mi sorprendo a prendere i gialli e infilarmi dove non dovrei, comincio a chiedermelo anch'io.

Me lo chiedo anche perchè non capisco se sia una prerogativa di Torino; anni fa si diceva che "da noi si vive bene, il traffico mica è come a Milano" ma oggi se mai è vero il contrario; almeno a Milano o Roma è tutto fermo, da noi invece si compie ogni genere di infrazione impunita ad alta velocità, spesso in mezzo a vigili con gli occhi chiusi e cantieri abbandonati nella disorganizzazione.

L'ipotesi più affascinante che ho fatto, comunque, è che nell'italiano medio tra i venti e i cinquant'anni ci sia un senso crescente ed inconscio di inutilità della vita, tale da fargli pensare che, in fondo, anche spiaccicarsi su un palo o farsi prendere sotto da qualcuno non sia poi uno spauracchio così significativo; ma è una visione da protorivoluzionario depresso.

Rinunciando a spiegare, quindi, preferisco invece soffermarmi sul contrasto attonito che con questa isteria fanno le immagini del Papa morente (ops, l'ho detto).

Da una parte sono emblematiche della nostra visione distorta della vita, della vecchiaia negata a tutti i costi, quando forse ogni persona, tanto più se così significativa, dovrebbe avere il diritto di soffrire e morire in pace.

Dall'altra, però, sono anche un messaggio pubblico ed evidente di abnegazione ad una causa, di senso di responsabilità, persino di provocazione di fronte ad un'altra visione distorta, quella per cui bisogna essere belli, ricchi, efficienti e vincenti; di sofferenza esposta apposta per dimostrare che la sofferenza è in ogni uomo, che non la si può rimuovere con il potere o con i soldi, e che anzi la si può esaltare e portare con fierezza.

E sono convinto che se solo noi tutti potessimo assimilare appieno questo messaggio, forse ci sarebbe in giro meno vuota fretta, e più consapevole gioia di vivere.


--vb.

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<Commenti>

Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero.
Simone Caldana
12 Settembre
10:12
E' ovvio, abbiamo tutti fretta di diventare Papi (Enrico).
 
Strict
12 Settembre
11:03
...guarda che a milano non fanno certe manovre solo perche non hanno spazio. Hanno strade strettissime, appena si possono muovere fanno numeri che non ho nemmeno visto fare da Holer Togni. Una volta ho visto tagliare un semaforo da una yaris passando sul marciapiede...
 
.mau.
12 Settembre
12:02
a milano fanno cose assurde, anche se è vero che se uno ha fretta va con la metropolitana :-)

ps: buon compleanno
 
max
12 Settembre
12:16
tutto mondo e' paese anche qui a milano
la "burocrazia" che controlla le strade e' come un dinosauro
 
Enrico Fontana
12 Settembre
13:44
Se si incavolano perche' blocchi le loro velleita' "schumacheristiche" fai come me: ignorali, segui il codice alla lettera, e se hai tempo da perdere rallenta un po'...
magari a qualcuno gli scoppia una arteria!
 
alessio
13 Settembre
18:29
A Cipro ci sono gli automobilisti peggiori d'Europa. Non è un modo di dire, è uscita una ricerca ufficiale poco tempo fa, e d'altronde Nicosia è il posto dove ho visto un escavatore a benna alzata andare a 80 Km/h in una stradina trafficata col conducente che parlava al telefonino.

Al tempo stesso, questo è il posto dove la gente passa maggior tempo seduta al tavolino del caffé: come si possano conciliare le cose è per me un mistero.

Qualche tempo fa, una sonnolenta domenica mattina, una macchina mi fece "il pelo" sulle strisce pedonali, e la mandai platealmente a quel paese; il guidatore si fece tutto il giro dell'isolato per tornare ad insultarmi! Non mi venga a dire che aveva fretta...
 
Captain Nemo
14 Settembre
7:14
A Roma i motorini cercano continuamente di tirarti sotto, fregandosene se sei sulle strisce, se passi con il verde, o se sei sul marciapiede (a Roma è corsia preferenziale per veicoli a due ruote, dalla bici all'Harley Electra Glide).
A Bologna il semaforo e la precedenza sono validi solo per le auto...
 
Raffaele
14 Settembre
9:14
mi scusi se uso questo ma per email non funziona: Copy to D64 - Permette la copia di file sui dischetti virtuali D64
Dir D64 - Mostra da DOS la directory dei dischi virtuali del C=64
Star Commander 0.7 - Utility per il trasferimento di file e dischi da C=64 (floppy drive) a PC (D64) via cavo seriale
X1541 - Copia dischietti via cavo seriale da drive 1541 a PC
 


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