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Storia di un post mancato
Numero 50 - 14 Novembre 2003 (Venerdì), 9:49

Vecchio Commonwealth Oggi su fotoblòg

Vecchio Commonwealth

Molto inglese.

Ieri mattina, dopo l'attentato in Iraq, stavo per mandarvi un post vibrante e indignato, che - pur se molto più espanso - sarebbe suonato più o meno così.


ITALIANI BRAVA GENTE

E così, adesso abbiamo anche noi i nostri martiri del terrorismo internazionale, e la nostra brava indignazione antiaraba. "Il nostro undici settembre", già dicono in televisione; e - dando per scontato che si riferiscano all'undici settembre degli americani, e non all'undici settembre dei cileni - questo prelude certamente a un "rinnovato impegno contro il terrorismo" e a una posizione "ferma e coerente contro gli assassini e per la democrazia". D'altra parte, lo scopo dell'attentato è evidentemente quello di separare gli americani dagli alleati e gli alleati dalla popolazione...

Ma a questo si somma, nei commenti televisivi e in quelli del bar, ad uno stupore derivante dalla convinzione tutta italiana di essere, in fondo, "brava gente"; quelli che gli ebrei li discriminavano, sì, ma con moderazione; che l'Impero l'avevano, ma poi non erano capaci di fare i colonialisti e invece aiutavano la povera gente; che tanto non sono buoni a far la guerra, per cui nessuno ce la può avere con loro.

Può darsi che tutto questo sia vero; è probabile che i nostri carabinieri, pur avendo accettato di far parte di un esercito di occupazione in un paese straniero, a Nassiriya siano davvero amici di tutti, e facciano solo del bene; e pare proprio vero che le nostre forze armate, in passate occasioni (a parte qualche sgarruccio in Somalia), si siano sempre distinte per umanità e servizio verso i civili locali. Se lo dice persino un antimilitarista come PDZ su una radio come Radio Flash...

Ma se veramente siamo convinti che l'Italia sia uno dei paesi più buoni del mondo, forse dovremmo dare un'occhiata non a quello che fanno i nostri poveri ragazzi spediti là, ma a quello che fanno il nostro governo e le nostre aziende.

Dunque, siamo così brava gente, ma siamo anche tra i principali produttori ed esportatori di fucili e rivoltelle al mondo; intere zone d'Italia (vedi la val Trompia) vivono sulla produzione di armi. Non a caso, il governo Berlusconi ha da poco approvato il recepimento del cosiddetto accordo di Farnborough, che allenta i controlli sulle esportazioni di armi; naturalmente perchè, grazie all'undici settembre americano, il commercio di armi nel mondo è in una fase di boom.

Ma la cosa più schifosa è probabilmente il fatto che quest'estate, con decreto del ministro dela difesa, l'esercito italiano, in barba a tutte le convenzioni internazionali, quest'estate ha inserito nella propria lista della spesa tutta una serie di armi chimiche, tra cui il Sarin e l'Agent Orange; come si può tranquillamente leggere sulla Gazzetta Ufficiale numero 171/2003 alle pagine 17, 18 e 19. Insomma, se ci gira, una bella gasata agli iracheni potremmo anche dargliela. Ma, per fortuna, siamo brava gente.


E qui, con la solita frase ad effetto, finiva il post. Ma allora, perchè non l'ho postato?

Dunque, il problema sta nell'ultimo paragrafo. Ho ricevuto questa notizia da una mailing list - e non una lista di comunisti: la mailing list del musical parrocchiale. Nel messaggio si citano come fonti della notizia, oltre alla Gazzetta Ufficiale, anche l'Unità (articolo di Claudio Fava), Repubblica e persino una interrogazione parlamentare del noto deputato verde Paolo Cento, che ho regolarmente trovato sul sito della Camera.

Ma basta una ricerca con Google per trovare altre conferme: l'Italia sta acquistando armi chimiche. Lo dice Indymedia, lo dice lo stesso Vita, sta scritto pure qui e in proposito è uscita giusto ieri una vignetta (a sinistra) su GNUEconomy (Gianlucaneriiiii!!!). Lo dice persino, e qui sconfiniamo nel teatro dell'assurdo, un sito che si chiama disinformazione.it (Oltre la verità ufficiale).

Teatro dell'assurdo, perchè, ecco, io leggendo la Gazzetta Ufficiale non ho visto nulla di ciò che dicono quotidiani, siti e parlamentari. Certo, sulla Gazzetta Ufficiale c'è un elenco di armi; peccato che se uno si prende la pena di leggere qualcosa in più, ad esempio la prima (prima) pagina della sezione sulla Gazzetta, scopre che il titolo di quell'elenco è: Legge 185/90 - Elenco dei materiali d'armamento - Edizione 2003.

Se poi uno fa uno sforzetto in più, e recupera il testo della legge, scopre che all'articolo 2, comma 3, esso prevede che il Ministro della Difesa emani regolarmente per decreto un elenco di riferimento delle armi esistenti al mondo, diviso per categorie, proprio allo scopo di poter definire quali possono essere importate o esportate, quali richiedono autorizzazioni preventive al commercio, e quali sono vietate.

Insomma, quella lista di armi altro non è che... una lista di armi. Non ho trovato nulla da nessuna parte che dica che il nostro esercito stia comprando tutte o alcune delle armi elencate, o che abbia intenzione di farlo. Per carità, poi magari hanno ragione tutti questi illustri media, eh, ma perlomeno avrei bisogno di vedere qualche fattarello in più.

Potrei finire qui, ma diciamo anche che, se uno fa ancora un piccolo sforzettino, si accorge che uno dei link di cui sopra attribuisce la mail originale a Tactical Media Crew. Su, vi basta un click (ma anche solo leggere attentamente il nome del gruppo) per capire cosa pensi dei media e che cosa si diverta a fare questa gente :-)


Musica di supporto: Gimmi I. di Elio, che, oltre ad essere un capolavoro, mi sembra decisamente appropriata alla questione. Ascoltare per credere.


--vb.

<< Onan il bloggerLa guerra ai fantasmi >>

<Commenti>

Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero.
Fabrizio
14 Novembre
10:19
Sulla storia delle armi chimiche c'e' un articolo di attivissimo.net, qui
 
Simone Caldana
14 Novembre
10:30
Diventa sempre piu' necessario organizzarsi allo scopo di prendere a schiaffi tutti gli abitanti del pianeta.
 
Lobo
14 Novembre
18:03
contatemi
 
Gianluca
26 Novembre
1:36
Insomma, come al solito Berlusconi è il male, speriamo che vada via, è colpa sua anche l'11 settembre..quella dei gas tossici mi mancava..che altre storie racconterà l'Unità o la Repubblica adesso?..peccato, avevo divorato le pagine sul TCP/IP per il prossimo esame di Reti di Calcolatori... ma ho perso la stima sull'autore..
Luca
 


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