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Numero 58 - 1 Gennaio 2004 (Giovedì), 0:00
(Nota: questo è il post di Capodanno. Il post della sera di San Silvestro, che probabilmente non avete nemmeno visto, è qui.)
Il gioco di parole del titolo è uno di quei giochi di parole talmente ovvi e insieme talmente geniali che, al sentirlo, qualsiasi bipede dotato di un minimo amore per la significazione del pensiero si sente cretino per non averci pensato da solo.
In questo caso, il gioco di parole è venuto in mente ai Perturbazione, uno dei gruppi dell'anno sulla scena torinese, che vi hanno costruito sopra un singolo, con tanto di video.
Ho sentito il pezzo per la prima volta settimane fa su Radio Flash, senza conoscerne l'autore. L'ho risentito varie volte e mi è piaciuto, fino a farmi usare Google + MLDonkey per scoprire di chi fosse e averne una copia. E' stato solo allora che ho scoperto il nome della band, e ho realizzato che non era un nome sconosciuto, tutt'altro.
Difatti, i Perturbazione non solo sono di Rivoli (che, come dice la mia autobiografia, è una ridente cittadina nella seconda cintura di Torino in cui ho abitato per una decina d'anni), ma il cantante, Tommaso, è il figlio di una delle migliori amiche di mia mamma; e sebbene ormai non ci si veda da quasi una decina d'anni, abbiamo tempo fa condiviso una serie di esperienze, compresa una vacanza-studio ad Edimburgo nel 1987 che rappresentò un momento fondamentale della mia adolescenza. Pensate: è in quella occasione che sentii per la prima volta un disco dei Litfiba! (Scherzo, non era questa la cosa fondamentale.)
Siccome le nostre madri continuano a vedersi un paio di volte a settimana, ricevo aggiornamenti relativamente frequenti - ricordo persino di aver visto il CD in mano a mia mamma.
Ora, si sa, la fine dell'anno è l'occasione statutoria non solo per i bilanci aziendali, ma anche per quelli personali; e se, come abbiamo recentemente appreso, per sanare i buchi dei bilanci aziendali bastano uno scanner e un po' di fantasia, i buchi dei bilanci personali sono spesso più complicati da occultare; e anch'essi, prima o poi, vengono al pettine.
(Qualche ora fa, per esempio, aprendo il giornale ho trovato il necrologio del notaio da cui, meno di un anno fa, sono andato a fare l'atto di acquisto della casa di mio fratello. E vi assicuro che non sembrava uno che stesse per morire.)
Nel mio caso, devo confessare che, come tutti i bambini italiani, da piccolo il mio sogno era di fare il cantante, o il calciatore, o persino il cantante e il calciatore insieme. Per questo, quando scopro casi di amici e conoscenti che hanno avuto la voglia e il coraggio di credere in una carriera "alternativa" arrivando a togliersi delle soddisfazioni, ammetto di provare insieme un po' di invidia e un po' di dubbio, come se una parte di me pensasse non solo o non tanto che avrei potuto farlo anch'io (provarci, ci avevo anche provato), ma soprattutto che, forse, avrei potuto davvero volerlo fare.
Di casi simili non ho solo questo; un altro è quello di Fabrizio Napoli dei Mambassa; senza parlare del prototipo di tutti i sogni realizzati, quello di Gabriele Ponte degli Eiffel 65, che ha fatto il mio stesso liceo nella porta accanto alla mia, ed era pure fidanzato con una mia compagna.
E tuttavia, il senso di questo post non era quello di annegare nel tragico o nel patetico di una crisi di mezza vita anticipata! Alla fin fine, non si tratta poi di un dubbio così grave, perchè, pensandoci bene, non posso che concludere di essere la persona più fortunata che conosco.
Non credo di riuscire bene a spiegarlo, ma penso che le nostre vite siano contemporaneamente molto al di dentro e molto al di fuori del nostro controllo; e che se da una parte è importante chiedersi senza paura che cosa si vorrebbe essere, e osare il necessario per provare ad esserlo, dall'altra non bisogna mai dimenticare che le cose importanti nascono per caso, e tutto sono, fuorchè prevedibili o pianificabili in anticipo; e che l'effetto delle nostre azioni sui nostri risultati è incerto e indiretto quanto l'effetto dei comandi di un fantino su di un cavallo imbizzarrito.
Capito questo, credo che, per quanto ognuno di noi porti con sè i propri sogni irrealizzati, i propri momenti difficili e i propri dubbi irrisolti, nessuno di noi possa alla fine realmente concludere che il proprio bilancio è in passivo.
Nel frattempo, forse è più divertente guardare fuori e godersi il viaggio.
E quindi, se ci pensate bene, anche il 2004 non potrà che essere un anno bellissimo.
Auguri!
--vb.
<Commenti>
Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero. |
.mau.
1 Gennaio 13:34
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l'ho sempre detto io che le feste ti fanno male.
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vb
1 Gennaio 14:14
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beh, le feste fanno male a tutti...
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Bertu
4 Gennaio 9:43
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Ciao! ho beccato il tuo indirizzo da un post sul forum del Gramella... Credo che tu ti sia guadagnato (volente o nolente) un lettore da Kiev. Gia'... i bogianen sono arrivati anche qui... Hai ragione sul cavallo imbizzarrito. Per fortuna i cavalli sono specializzati a trovare posti molto interessanti in cui farci passare. E alla fine perfino quelli piu' brutti diventano alla peggio cose di cui ci si puo' vantare, tipo io c'ero...
Stammi bbuono e magari pubblica una pagina che spieghi un po' meglio come ci si fa un blog, che mi hai fatto venerire voglia... tra parentesi, il tuo B2 e Mozilla a volte non e' che si amino troppo.
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vb
5 Gennaio 12:35
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Davvero? Io uso Mozilla come browser, sia sotto Win2K che sotto Red Hat 9, e a me funziona tutto... quindi indicazioni più precise su quali problemi hai e quando si verificano sono benvenute. (Grazie anche per tutto il resto...)
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pm10
5 Gennaio 18:34
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a saperlo prima all'hackit ti avrei chiesto il nome della tua droga anziche ascoltare sensatamente tutto il tuo talk - ;))
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Daniele
5 Gennaio 20:40
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Io da piccolo volevo fare prima il supereroe, pi sempre da piccolo, ma un po' meno ho optato per il chitarrista rock... poi un po' meno piccolo, decisi di fare l'ingegnere e allora venne fuori la verita': non avevo capito niente! Dovevo davvero fare il supereroe!! Se non altro non sarei finito a pensare a come si posano i tubi in mare e gli amici ambientalisti non mi insulterebbero così spesso...
:-)
Buon anno VB e' sempre un piacere leggere il tuo blog.
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Bertu
13 Gennaio 0:57
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Gli aggregami danno un: This XML file does not appear to have any style information associated with it. The document tree is shown below
Sono sotto win2k e moz 1.5a, la Redhat 7.3 sembra a posto.
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