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Numero 82 - 3 Ottobre 2004 (Domenica), 20:45
Forse non lo sapevate, ma io da cinque anni abitavo in una via che non esisteva. Ma fortunatamente, grazie al provvido intervento delle autorità sabaude, questa stortura è stata prontamente corretta; e così, ieri mattina si è svolta la cerimonia di inaugurazione di ben tre dicansi tre toponimi torinesi: via Fenoglio, via Mila e giardino Venchi Unica.
(Premetto che, venendo meno al mio dovere di cronista estemporaneo, non ho partecipato direttamente alla manifestazione; le informazioni sotto riportate derivano quindi dal puntuale racconto di mia madre.)
La cerimonia si è svolta all'incrocio delle due suddette vie, e alla presenza degli eredi del famoso scrittore e dell'insigne musicologo. Sergio Chiamparino, il sindaco allegro come una rata del mutuo scaduta, ha esposto le proprie grazie con uno stringato discorso, ed è poi fuggito a metà cerimonia, lasciando ai presenti l'immagine di una distratta autorità troppo ansiosa di sedersi al desco sabatoprandiale per gustarsi i soliti doi agnolòt. E poi, infiorate le vedove, sono state scoperte le targhe.
Peccato che, dietro a questa occasione formale, ci siano alcuni retroscena che il sindaco, immagino, non ha visto. E non parlo necessariamente delle targhe con scritto "via Fenoglio" che noi condomini abbiamo acquistato e installato negli ultimi cinque anni, rimuovendole poi ieri notte affinchè potessero essere sostituite da regolamentari targhe, pagate dalla collettività, con scritto "via Fenoglio".
Non parlo nemmeno della buffa querelle su cosa scrivere sulla targa: "via G. Fenoglio" o "via B. Fenoglio"? Già mi ero trovato io alle prese con il dilemma, quando con la mia stampantina dovetti stampare la prima targa da apporre sull'armadietto provvisorio dell'Enel che fungeva da marcatore dell'angolo della via, quando io (primo su tutti gli abitanti di sei palazzi) mi ci sono trasferito, e la strada era solo un tratturo sterrato poco distinguibile dal resto del cantiere.
Io avevo alla fine optato per la B.; ma pare che esista una legge, immagino di eredità sabaudo-fascista, che impone che il nome utilizzato per le vie sia obbligatoriamente quello registrato all'anagrafe. E però, i creativi comunali hanno brillantemente risolto il problema apponendo sulle targhe la seguente dicitura, corsivo compreso: "via G. Fenoglio (Beppe)".
Più inquietante, invece, è stato il fatto che ieri alle sei del mattino l'intero quartiere sia stato svegliato da un preoccupante frastuono accompagnato da forti vibrazioni. Che cosa sarà, ci siamo chiesti? Mia mamma era già in armi temendo l'improvvisa riattivazione della temuta Valentina, la talpa della metro, che per mesi ha provocato misteriosi brontolii vicino alle nostre case.
Ma no, la risposta era molto più semplice: dopo cinque anni di completo abbandono, di punto in bianco il Comune aveva deciso di spedire, proprio alle sei del mattino, decine di squadre di spazzini con mezzi meccanizzati, per fare in tre ore la manutenzione che non avevano fatto in cinque anni. E' stata tagliata l'erba, sono state pulite le cartacce, ed è addirittura stata recintata l'area della vecchia palazzina pericolante, ultimo residuo della vecchia fabbrica della Venchi.
E così, quando è passato il sindaco, sembrava di stare in Svizzera. Ma già so che, da domani, tornerà tutto abbandonato come prima, almeno fino a quando, cambiata la giunta, via Fenoglio e via Mila diventeranno via Tolkien e via Leo Valeriano; e ci sarà così una nuova inaugurazione.
L'episodio più triste del weekend, comunque, è avvenuto oggi a Maiasco, che sarebbe un ridente quartiere di Rivoli a nord di Corso Francia e al confine con Collegno, chiuso tra Cascine Vica, Terracorta e Leumann, e noto al mondo essenzialmente per il capolinea del 66 (la linea di autobus con il dono dell'ubiquità: in qualsiasi parte di Torino e cintura vi troviate, dalle Gru alle Molinette, da Collegno al Monte dei Cappuccini, il 66 passa di lì).
Maiasco è formato da due enormi isolati costruiti a fine anni '80, uno a est e uno a ovest di via Tevere, riconoscibili dai distintivi tetti blu (moda poi esportata in varie altre zone di Torino). Le case sono relativamente signorili, ma si tratta comunque di un quartiere di massa, in cui i palazzoni di mattoni sono circondati da giardinetti e da qualche servizio sociale; ovviamente la percezione è quella di un quartiere dormitorio.
Succede così che un gruppo di residenti, desiderando migliorare l'immagine del quartiere, decida di utilizzare la pista di pattinaggio dei locali giardinetti per organizzare addirittura una gara nazionale di pattinaggio a rotelle, con tanto di patrocinio e finanziamento regionale.
Però, si badi bene, il messaggio deve essere preciso, e tanto sforzo deve essere ripagato; e deve andare sì a vantaggio delle quotazioni commerciali degli alloggi, ma, sia ben chiaro, solo di chi si è sbattuto veramente.
E quindi, accade che la manifestazione venga denominata "Coppa Quartiere Maiasco Est". Che non sia mai che quei bastardi di Maiasco Ovest, asserragliati negli stessi identici palazzi ma dall'altra parte della via, possano provare a prendersi anche solo un po' di gloria riflessa.
--vb.
<Commenti>
Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero. |
mk
4 Ottobre 2:46
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Se avessi saputo (e se avessi un cane), avrei rinunciato al pranzo luculliano del Castagno d'oro a Cocconato d'Asti per scendere la bestiola e pisciarla sul curatissimo e chiampastyle prato all'inglese.
Ha vinto la robiola, è grave?
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vb
4 Ottobre 12:18
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Beh, insomma, anche dopo il passaggio delle diligenti squadre comunali, non credo che il giardinetto sotto casa mia sia definibile "prato all'inglese". Se mai è più tipo "campo di patate spelacchiato".
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Simone Caldana
4 Ottobre 18:40
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> tre toponimi torinesi: via Fenoglio, via Mila e giardino Venchi Unica.
[snip]
> La cerimonia si è svolta all'incrocio delle due suddette vie
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silvia
6 Ottobre 10:30
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Partendo da PuntoInformatico, arrivo al tuo blog e sto girando da mezz'ora tutti i tuoi link. Una domanda. Come fai a tenere aggiornato tutto?? La tua giornata dura 36 ore? :-) Comunque ho viaggiato bene, è stato bello e tornerò.Ciao!!
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.mau.
6 Ottobre 16:26
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ci sono tre toponimi ma solo due di essi sono delle vie. Non vedo alcun problema.
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vb
7 Ottobre 12:12
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Visto che i matematici capiscono al volo?
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mk
10 Ottobre 16:45
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non credo serva un matematico per capirlo... è simone che è un po' fuso :-P
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Piero
10 Ottobre 23:27
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"il sindaco allegro come una rata del mutuo scaduta"
Bella questa !!
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laucardo
22 Ottobre 15:25
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grazie per la difesa della vera torino
guarda se ti piace il mio post
"una citta diversa"
su
http://blogday.clarence.com/
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Pincopalla
4 Novembre 10:20
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E percè non parlare della megamulta inflitta dall'authority a buongiono - vitaminic?
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Marouen
8 Dicembre 14:01
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Aiguri
Ma non ci hai detto il tuo nuovo indirizzio :)
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Gino
11 Dicembre 11:55
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23.11.2004 "at home i could finally have dinner with my girlfriend, watch E.R. together (well, she's a student in medicine and her father is a doctor..."
ok, allora siete di nuovo insieme, si' o no? wi-fi il misterioso e ci tieni sulle spine?
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Jared Clark
22 Settembre 1:40
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You have some really cool stuff at your site. I'm sure gonna come back here. 1 small clove garlic: http://www.pardonmyenglish.com/archives/2005/ 09/the_state_of_bi.html , amazing 3D effect
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