Stamattina ad ICANN è il giorno della bagarre, il giorno del Public Forum. Quando ero più niubbi era il giorno principale, quello che aspettavo per potermi alzare e andare al microfono e lamentarmi di questo e di quello in mondovisione.

Adesso, invece, è un giorno di relativo relax, a parte il fatto che nella prima parte, a metà mattinata, sono chiamato a presentare il rapporto di quello che l'ALAC , il comitato che presiedo, ha fatto a partire dal meeting precedente.

Come ogni volta, la presentazione è stata finita all'ultimo, più o meno -5 minuti prima dell'inizio del forum.

Fino all'ultimo tutti vogliono sempre metterci le mani: Denise (la persona di ICANN che ci supporta, o, secondo i critici, ci imbocca) salta fuori con correzioni e cambiamenti; Thomas vuole accorciare questo e precisare quello; Izumi (che è organizzatissimo) mi allunga la sua penna USB su cui ha messo tre slide che vorrebbe aggiungere, che però suscitano qualche perplessità in altri, e vengono aggiustate sul momento.

Alla fine, corro giù dalla nostra sala riunioni per le strettissime scale con il portatile in mano e mi becco tre locali che tentano di portare su (inutilmente: non ci sono più meeting) tre enormi pile di sedie. E' veramente incredibile come gli inservienti di questo posto riescano sempre ad essere nel posto sbagliato al momento sbagliato!

Insomma, il public forum comincia con i bla bla di ministri e segretari, per i quali siamo stati tutti precettati. Sono circolate varie mail insistenti da parte dello staff con cui si pregava tutti di venire ad applaudire; a quanto pare qui hanno un concetto di autorità molto sviluppato, per cui tutti si devono alzare in piedi, applaudire ed esaltare il raìss (presidente) lungamente e calorosamente non appena passa. Noi ci siamo seduti in fondo e, scortesemente, non ci siamo nemmeno alzati in piedi quando là davanti è arrivato il ministro.

La presentazione è andata come al solito: secondo me ha fatto sinceramente pietà, solo che non me lo dicono per tatto e buon cuore. D'altra parte, le mie pulsazioni arrivano a 180 già mezz'ora prima; quando vengo chiamato e mi avvicino al palco, lo scranno diventa enorme e vuotissimo; lo devo riempire, attaccare il cavo al portatile, premere Fn-F5 (una volta non funzionava mai... adesso va liscio come l'olio), e poi cominciare con la frase preparata.

Difatti è buona norma, nelle presentazioni a-braccio-su-slide (e mi piacerebbe avere il testo pronto da leggere parola per parola, ma non c'è mai tempo), avere almeno la prima frase pronta; e di solito è meglio se è una battuta per rompere il ghiaccio. Il problema è che quando io faccio una battuta in inglese, nessuno la capisce.

Andando avanti è ancora peggio: di solito sistemano lo scranno per gli americani vitaminizzati, il che significa che io devo allungarmi per arrivare al microfono e nel contempo perdere ogni possibilità di guardare la presentazione se non con la coda dell'occhio... Così comincio ad accelerare, il mio eloquio diventa ancora più incomprensibile, e alla fine mi dimentico pure di fare il saluto finale in francese, tanto sono contento che sia finita.

Per il resto, in fase di microfono aperto abbiamo avuto le attese semi-critiche di Wolfgang, che hanno portato al microfono sia Izumi che Thomas; ma nel frattempo, informalmente, sono stato cooptato in un gruppo molto importante (sorry, è segreto). Pare che i nostri tentativi di conquistare un ruolo politico significativo sulla mappa abbiano avuto un buon successo, almeno per ora.

E poi, è arrivata un'altra richiesta di adesione alla At Large Europea, quella di ISOC Bulgaria, alias Veni Markovski, membro del Board e, come Thomas ha appena scoperto, candidato alle elezioni comunali di Sofia.

Per il resto, per ora un sacco di presentazioni inutili. Il clou dovrebbe essere nel pomeriggio, quando si discuterà dell'introduzione di nuovi domini, tema che comunque in parecchi hanno già tentato di introdurre. Tenterò magari, come esperimento, di aggiornare man mano questo post con altri dettagli sulla giornata. Se volete qualcosa di più completo, leggete il blog di Thomas, che è qui di fianco a me.

Update (16:20): Come al solito. Ci hanno ammannito un sacco di ulteriori report e presentazioni inutili, rimandando continuamente l'argomento caldo (i nuovi TLD).

Nel frattempo, i ccTLD neanche questa volta si sono messi d'accordo sulla struttura della loro associazione, nonostante le negoziazioni all'ora di pranzo che sono finite quasi alle 15 costringendo a posporre il punto nell'ordine del giorno. Alla fine hanno letto un comunicato formalissimo che sembrava quello che usavano una volta i rappresentanti dei governi; paradossalmente, ora sembrano meno formali e più produttivi i governativi che i registri nazionali...

Per il resto, ripeto la delusione. Vint ha praticamente tagliato le gambe al dibattito sui nuovi TLD, del tipo "qualcuno vuol parlare? no? bene allora passiamo al dibattito generale". Penso che adesso qualcuno solleverà il punto - specialmente quelli che aspettavano di far soldi coi nuovi domini - ma è lo stesso una delusione. Vediamo che succede.

Update (la mattina dopo): Sono state ore piuttosto convulse, almeno per i membri del Board... ma alla fine noi, e tutti gli altri che spingevano per nuovi domini, ce l'abbiamo fatta: si andrà avanti sia con un giro di nuovi domini "ristretti" (cioè mirati a comunità specifiche) a breve, sia con lo sviluppo di una policy che permetta la creazione di nuovi TLD "in continuo" a partire dal gennaio 2005. E' un passo estremamente importante!

Per il resto, tra mezz'ora prendo l'aereo e torno a casa - e ne ho veramente voglia. Ci sono ancora tante cose da raccontare, ma sarò via durante il weekend, per cui credo che dovrete aspettare un po' :-)