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Beppe Grillo ha rotto i coglioni
Numero 112 - 31 Dicembre 2005 (Sabato), 11:54

Vecchio Commonwealth Oggi su fotoblòg

Vecchio Commonwealth

Molto inglese.

E' l'ultimo dell'anno, e dovremmo essere tutti più buoni (ah no, quello era Natale, ma insomma ci siamo capiti).

E invece, dopo l'iniziale puntata dedicata al maestro Gianni Vattimo, proprio oggi mi viene da scrivere la seconda puntata della serie “...ha rotto i coglioni”, dedicata appunto a Beppe Grillo.

Per carità, dire che ha rotto i coglioni è esagerato; anzi, per fortuna che c'è, visto che ha il grande merito di dire chiaramente cose che molti altri tacciono per convenienza. In parte la mia è probabilmente invidia, per la sua capacità di far ridere e far riflettere allo stesso tempo; una abilità satirica che anche a me piacerebbe avere.

Inoltre Grillo merita rispetto per il fatto di essere, ben prima di Biagi-Luttazzi-Santoro, uno dei primi epurati politici della televisione italiana; a fine anni '80 gli bastò una velenosa barzelletta su Craxi e i socialisti cinesi per ottenere una storica dissociazione in diretta da parte di Pippo Baudo, e l'espulsione praticamente perpetua dai teleschermi pubblici nazionali (che, di fatto, perdura tuttora).

Dunque, non è che le cose che dice Grillo siano sbagliate, anzi; ma a me quel che dà fastidio è la carenza di dubbi, lo stile da crociata, la critica a tutti i costi. Certamente nella nostra società esistono molte ingiustizie, molte storture, molte assurdità; eppure, se le cose funzionano in un certo modo di solito ci sono delle ragioni.

Ad esempio, per citare uno dei suoi cavalli di battaglia, è facile fare il saccente di successo raccontando dei camion che, portando i pomodori italiani in Olanda, incrociano i camion che portano i pomodori olandesi in Italia; ma forse bisognerebbe anche osservare come il sistema moderno di produzione e distribuzione dei prodotti agricoli, con tutti i suoi casi limite, gli sprechi e gli spazi di miglioramento sulla compatibilità ambientale, abbia eliminato la fame dall'Europa (chiedete ai nonni come si stava dopo la guerra).

E quindi, quando come in questo caso vedo una causa peraltro giusta – la preservazione di uno dei pochi spazi verdi rimasti a Milano – cominciare a rimbalzare sul blog di Grillo e di lì su altri blog politicamente allineati, dando il via alla solita manifestazione in cui “uno si indigna, l'altro si imbavaglia, e alla fine arriva Dario Fo, cominciano a venirmi i nervi: perchè a un blocco dirigente compatto nel farsi gli affari propri (lo ammetto, nonostante i meravigliosi distinguo e giri di parole delle news di Radio Popolare, che meriterebbero un post a parte, non vedo differenza tra il dalemiano Consorte e il berlusconiano Fiorani) corrisponde un blocco contestatore compatto nel criticare sempre e comunque, a proposito e a sproposito.

E se nella prima metà degli anni '90 i contestatori italiani votavano Lega, ora, se si candidasse, voterebbero senz'altro Beppe Grillo. Egli diventa così non il leader di una rivoluzione silenziosa, ma il leader di quella cultura disfattista e cazzara, e anche un po' infantile, a cui non va mai bene nulla, e per cui lo scopo della vita è contestare gli altri sempre e comunque, in modo da sentirsi per diritto naturale più intelligenti di loro.

L'apoteosi di questa cultura è stata secondo me la famosa manifestazione no-TAV alla Pellerina, un paio di settimane fa, che a guardare le immagini sembrava quello che sul mio hard disk sta nella cartella “misc”. Ai contestatori del TAV in val di Susa si assommavano i contestatori del Mose di Venezia, i contestatori del ponte sullo Stretto, i contestatori di qualsiasi discarica in qualsiasi punto del paese, i contestatori degli sgomberi dei centri sociali, i contestatori della legge Biagi e financo i contestatori del capitalismo, quelli che ogni tanto invadono il centro di Torino spaccando tutte le vetrine per ottenere l'istituzione del “reddito di cittadinanza”, ossia non fai un cazzo tutto il giorno e lo Stato ti paga uno stipendio (scusate se mi dilungo, ma non ho mai capito la differenza concettuale tra questa modalità di “lotta politica” e un tentativo di estorsione a mano armata).

Il tutto condito da un regolamentare palco su cui far esibire tutti i nani e le ballerine del carrozzone, dallo stesso Grillo a Dario Fo, passando per Marco Travaglio e Marco Paolini; gli stessi di cui poi potete ritrovare gli spot a rullo su Radio Popolare e associate, e le interviste su Repubblica. Insomma, un altro blocco di amici che aiutano amici e tutti insieme fanno un sacco di soldi, in pieno stile italiano; con la differenza che Mastella, almeno, non si atteggia a salvatore dell'umanità.

Poi, se uno va a vedere la sostanza, emergono dettagli imbarazzanti. Potete ad esempio leggere il post di Grillo sul suddetto abbattimento del bosco milanese di via Gioia.

Potete chiedervi dov'è che lui (con la forza del pensiero, visto che abita a Genova) vede che “in ogni portone ci sono cartelli con uffici in vendita o in affitto, dove interi palazzi sono vuoti”, in una città dove appena si libera un monolocale c'è qualcuno pronto a pagarlo un miliardo; o quali dati porti a suffragio di tale affermazione.

Potete chiedervi come fa uno che, come lui asserisce, gira a piedi per il centro di Milano e scopre che “da Piazza del Duomo a Piazza Castello non c’è un cespuglio, un albero” (strano, pensavo che Milano fosse nella giungla), a non accorgersi che piazza Castello si affaccia su un parco urbano grande come il nostro Valentino se non di più.

Oppure potete leggere il finale melodrammatico: “Io non ci sono. Sono bloccato a Genova dalla neve, ma è come se fossi lì. Coraggio.” E invece di lasciarvi stordire da tanta retorica e buoni sentimenti, potreste riprendervi un attimo e chiedervi esattamente quale mostruosa nevicata sia venuta giù negli ultimi tre giorni tanto da far chiudere l'autostrada e anche la ferrovia; qui a Torino c'è un gelo polare ma un sole splendido; diciamo che se c'è stata, non se ne è accorto nessuno tranne Grillo. Insomma, qualsiasi occasione è buona per farsi vedere, pur che non ci si debba muovere da casa.

Intendiamoci, quasi sempre è meglio Grillo di quelli che lui contesta; però questi eccessi, accoppiati alla necessità di montare ogni giorno qualcosa di nuovo, scandaloso, indignante per tenere alta l'audience del suo blog, senza peraltro tirare fuori mai altro che invettive, insulti o provocazioni, fanno davvero venire dei dubbi su cosa cerchi davvero: se risolvere problemi, o farsi pubblicità.

E se capisco che in quest'epoca buia e piena di uomini di bassa statura morale ci si aggrappi a qualsiasi speranza, il fatto che un comico sessantenne possa passare per un leader rivoluzionario fa soltanto capire quanto vecchia e cinica sia la classe dirigente italiana in generale; sia quelli che passano per i conservatori, sia quelli che passano per i progressisti.


P.S. Comunque ci tengo a sottoscrivere l'augurio di Grillo relativo alla pronta dipartita (politica, s'intende), di Massimo d'Alema. Anzi, dovrei davvero raccontarvi un po' di cosette sugli affarucci di Massimino (e anche, di Massimino e Silviuccio insieme), di quelle che peraltro potete scoprire anche voi, con Google e un po' di olio di gomito. Magari in un prossimo post.


--vb.

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<Commenti>

Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero.
.mau.
1 Gennaio
19:54
sì, è invidia :-)
Io Grillo non lo leggo, tanto se c'è qualcosa di importante lo si vede lo stesso in giro. Che macchianera sia così schierato, però, ho dei dubbi.
La manifestazione per il bosco di Gioia era mercoledì, giusto? A Torino c'era il sole, ma a Milano nevicava della madonna, e avevano chiuso l'autostrada per Genova (e i treni avevano un ritardo boia). Quindi non è poi così fuori dal mondo quello che ha scritto (almeno stavolta) Grillo.
Per il resto: più che Radiopop, andrei a vedere i contorsionismi di Repubblica su Consorte; se Minimo se ne andasse via sarei troppo felice.
 
Yadirs
2 Gennaio
17:44
AMEN
 
D7
8 Gennaio
3:19
Per carità.... neanch'io amo i toni "io so tutto, la mia parola è legge", ma quando TUTTI usano questi toni (dai politici agli opinionisti ai giornalisti eccetera) una persona come può cercare un consenso di massa aggiungendo un "secondo me" o un "a mio parere" all'inizio di ogni frase?
Capisco inoltre che chi cerchi di "costruire" qualcosa non abbia particolare simpatia per chi non costruisce niente e critica tutto, ma ci vuole qualche voce che si levi al di sopra dell'indifferenza dei mezzi di informazione che difendono lo "status quo" nel quale ci sguazzano anche loro (ma non vorrei come Presidente del Consiglio un contesta-e-basta. Oops, ma non sono così anche i candidati politici ufficiali alla guida del governo?).
Ultima osservazione: quanto hai detto su Beppe Grillo è quasi totalmente ripetibile per Stricia la Notizia, Iene, eccetera (la differenza principale è che il comico genovese considera Silvio B. un suo dipendente, la compagnia delle risate registrate lo considera il proprio datore di lavoro)
 
lorello
10 Gennaio
15:37
Ciao,
non mi pare che obiettivamente post come questo:
http://www.beppegrillo.it/2006/01/primarie_de i_ci.html
si possano chiamare "critica a tutti i costi".
Lo stesso vale per la pagina comprata sul corriere della sera o per le iniziative di divulgazione in lingua inglese di come vanno le cose in Italia.

Io ho fatto l'attivista nella ReteLilliput* per qualche anno e in quel periodo mi e' capitato di ascoltare persone che per mestiere o per passione avevano studiato a fondo i problemi dell'energia, della poverta', del commercio, della finanza... quando ora sento parlare Grillo spesso gli sento dire cose che ho gia' sentito in bocca a ricercatori universitari o missionari comboniani... mi pare che Grillo faccia soprattuto da amplificatore per questioni che sono affrontate con grande rigore da altri, o addirittura vissute da altri in prima persona. Se fosse tutta farina del suo sacco ci sarebbe davvero da essere invidiosi di tanta capacita' di studio e sintesi :-)

Spesso Grillo cita le fonti di quel che dice, altre volte no. A volte rimane un po' sulle scatole anche a me, e nel mio caso e' proprio invidia: da attivista ho fatto spesso una fatica boia a fare cose che Grillo riesce a fare in pochi giorni grazie al grande seguito che ha.

Ma non credo che il grande traffico sul suo blog sia frutto solo di un abile marketing (che pure c'e', casaleggio e associati), mi pare che Grillo si sia conquistato negli anni la fiducia dei suoi lettori/ascoltatori. Forse perche' e' stato anche capace di fare i suoi bei passi indietro e ad ammettere che si sbagliava, basti pensare a quello che diceva di Internet nel '94...
oppure della pubblicita' dello Yomo.
Infine non mi pare nemmeno che dica "la mia parola e' legge", tanto e' vero che pochi giorni addietro ho letto sul suo blog la lettera di Travaglio che dissentiva con lui su Fassino... e tra l'altro io pure ero piu' daccordo con Travaglio che con Grillo :-)

Perdonate la lunghezza, torno a lavorare...

* (http://retelilliput.it)
 
Cavallo GolOso
31 Gennaio
0:36
Che Grillo non abbia smepre ragione lo sanno in molti. Non lo sanno tutti, non ci pensano nemmeno, molti altri. Per capire però tutti gli altri che invece ultimamente sono "infastiditi" dal blog o dai suoi modi (che poi sono sempre gli stessi da quando esiste) ho dovuto leggere sul mio bravo dizionario (si, proprio vero, non lo sapevo) che diavolo significhi esattamnte "populismo". Di "ismi" si stanno sempre riempiendo la bocca tutti ... ultimamente... e quindi dovevo capire cosa - di negativo - doveva esserci in qualcosa che tratta la popolazione.

Così ho capito che sono abbastanza d'accordo... quando ci va giù pesante ci pensa la battuta a coprire la mancanza di approfondimento, o addirittura la falsità utile alla battuta. E questo non mi va. E con nome e cognome glie l'ho detto, quando è stato il caso.

Naturalmente non è esistita ritrattazione, aggiustare il tiro... niente.

Però ci sono tante volte in cui i dati sono a sua disposizione, in cui fa proposte abbastanza concrete, in cui porta esempi che ALTRI potrebbero cogliere, approfondire, mettere assieme.
non è vero, dunque, secondo me, che sta solo a fare la versione "che tiene banco, divertendo" della ciancia da Bar.
Naturalmente, al contrario di molta sinistra che se la tira troppo (e forse a volte li guardo con eccessiva reverenza) lui fa il popolano, fa il grezzo, fa il burìno. non si dimentica di come parla la gente.

Ma le proposte non mancano. Forse anche tu, come me, sbocconcelli una bloggata qui ed una là ... Forse anche tu vedi uno spettacolo di Grillo qui e un altro là.

Non è certo un santo, un esempio di integrità, coerenza, perfezione.
Ma non ha rotto i coglioni, non a sufficienza: ce ne fossero altri come lui, invece di quelli che quando non riescono a gestire la critica e il chiasso, chiudono il blog.

Non sono assolutamente pro-grillo-a-tutti-i-costi ... di imprecisioni (cazzate) buttate li a manate ce ne sono ... e la copertura "io sono un comico" spesso è troppo leggera.... però ci sono anche tante basi solide, tanti dati importanti. E soprattutto lui muove il culo dove noi ci lamentiamo mugugnando nel cantuccio di un ripostiglio.

Magari tu no :-)
 
jovi
17 Febbraio
13:10
grillo come stallman, ma forse un po' meno?
 
RENZO
28 Febbraio
0:44
Beppe Grillo fa informazione, spesso ci stupisce con dati che non sono pubblicati sui giornali italiani, ci propone scenari, ci stimola a ragionare su gravissimi problemi italiani ed internazionali. Su questa pagina di blog,intitolata a Grillo, ho letto soprattutto critiche su Beppe Grillo ed il suo modo di comunicare.Ahime avete sbagliato prospettiva. Non di Grillo si dovrebbe discutere ma piuttosto di NOI, cioè dei cittadini, che, anche informati, perdono tempo a discettare su Beppe Grillo. NOI, i cittadini, dovremmo, piuttosto attivarci con i mezzi che già possediamo per diventare ATTIVI, ossia AGIRE sui problemi. La rete è in questo senso uno strumento di partecipazione e di influenza straordinario. Usiamola.
A Grillo, da parte mia, un grazie per l'energia, la motivazione, la competenza con cui ci offre squarci di informazione e spesso NOTIZIE, di cui si è presa traccia in televisione e spesso nei giornali.
 
Nereo Villa
5 Aprile
12:30
Trovo discutibile l'iniziativa "Onorevoli Wanted" di Beppe di Grillo (Libertà del 18/01/06). "Mettere in fila" parlamentari, condannati da sentenze emesse da giudici politicizzati, non ha per me senso. È il sistema che è marcio, a partire dalle sue istituzioni, create per l'iniquità costituita. Proprio per questo motivo, tutti - politici e non - cerchiamo quando possiamo di "arraffare", per es., omettendo qualche numeretto nel modello 740: perché è il sistema che ti costringe ad agire così se vuoi sopravvivere. Come fa una piccola azienda a non scaricare sui prezzi le imposte se vuole campare? A seconda della posizione sociale che si ha, si "arraffa" più, o meno. Da questo punto di vista, dovremmo essere tutti condannati? L'idraulico per un rubinetto ti "arraffa" mezzo milione, il dentista te ne "arraffa" uno intero per un'otturazione, il fruttivendolo ti "arraffa" 10 mila lire per un chilo di arance! Ed il poliziotto? In una lotta tra poveri si accanisce contro di te, "colpevole" di avere superato anche di poco i 50 all'ora (magari con un'utilitaria scassata con cui ti rechi al lavoro, e ti becchi una multa che ti costa quasi un mese di lavoro)! Le truffe di chi è a sua volta truffato e costretto a scaricare l'"arraffamento" in definitiva sui poveri (che non possono scaricare alcunché) costituisce una "scala mobile" costruita SCIENTIFICAMENTE secondo "convergenze parallele" per far impoverire il povero e far arricchire il ricco. Chi sta al vertice della società, ed ha quindi occasioni truffaldine auree, è ovvio che truffi di più. Ma il principio è sempre lo stesso. Quindi non è questo il punto. Il punto è che l'essenziale cosa gravissima che si può imputare ai politici, è quella di essere DA SEMPRE (almeno dal 1694, anno di fondazione della banca d'Inghilterra) camerieri dei banchieri. Per questo motivo, dovrebbero essere condannati tutti i politici, non solo quelli del volantino di Grillo. Quindi non solo costoro non sono assolutamente degni di rappresentarmi, ma tutti non lo sono, e nemmeno i giudici. Non se ne può più di questi moralismi, per cui "noi siamo bravi e voi non siete bravi", oltretutto decretati da giudici, che hanno una concezione del diritto alquanto strana: il prof. Auriti, docente di diritto, denunciò, nel '94, Bankitalia, Fazio e Ciampi (Tribunale civile di Roma, Atto di citazione del 24/06/1994) in merito alla modalità di emissione monetaria BCI, e fu condannato (20 settembre 1994) dai giudici a pagare una penale di 10 milioni di lire, in nome del fatto che tale truffa non è da considerarsi truffa in quanto l'emissione "si è sempre fatta così". Se dunque una moglie va dal giudice a denunciare che il marito la picchia, il giudice non lo condanna perché l'ha sempre picchiata? Inoltre sappiamo benissimo che i giudici non sono immuni dall'essere faziosi. Perciò, ogni "nuova politica" "super partes", o "trasversale" che dir si voglia, limitandosi a "mettere in fila" la gente per un'altra tangentopoli fine a se stessa, anche se col nuovo nome di "Onorevoli Wanted", mi sembra improduttivo. Grillo dice che alcuni di questi parlamentari del volantino sono evasori fiscali, ma perché devo credere che lui non lo sia? E perché devo credere che l'evasione fiscale sia un reato? Le tasse sarebbero eque se fossero veramente uguali per tutti, e l'unico modo per attuare ciò, è "pescare" il prelievo fiscale dalla liquidità di TUTTO il capitale, non dal reddito del lavoro. Diversamente, ognuno si sentirà sempre necessariamente autorizzato, dall'iniquità del sistema, a non sottostarvi. Come mai oggi Grillo illude ancora il cittadino con le solite proteste? Occorrono proposte, non proteste. Perché da 50 anni con le proteste siamo sempre di più caduti dalla padella nella brace. Non occorrono nuovi "partiti". Il futuro non può più essere nelle mani dei partiti. Dovrà essere nelle mani dell'individualità. Qui sta la base della soluzione dei problemi sociali, perché non può esservi sovranità senza individualità, vivente nella corporeità, e non possono esservi "persone giuridiche" disincarnate (banche) che spadroneggiano, mediante signoraggio bancario sui cittadini. Grillo non mi pare proponga soluzioni. Da questo punto di vista, sembra un politico come gli altri. In base ai miei studi trentennali sulla questione sociale, l'unica soluzione possibile consiste nel reddito di cittadinanza per tutti, dalla nascita alla morte, come garanzia del diritto alla vita. Tale reddito è possibile a partire da una non monopolizzata, ma libera, emissione di moneta. Fino a quando il diritto alla vita continuerà ad essere occultato dalla subumana "etica" del diritto al lavoro, che fra l'altro si estingue sempre più nella misura in cui il lavoro è svolto sempre di più dalle macchine, nessuno può affermare "siamo la nuova politica".
 
sandropascucci
26 Aprile
16:22
Le censure del beppe
http://lecensuredelbeppe.blogspot.com

....
...
..
.
. Problema
.
. • Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.
.
. • Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.
.
. • Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.
.
. Domande:
.
. 1. Perché lo Stato non si stampa da solo i soldi ?
. 2. Perché conia le monete metalliche ma non stampa le banconote ?
. 3. Perché emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse ?
. 4. Perché, dal 10 AGO 1893, l'elenco dei soci di Bankitalia S.p.A. è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005 ?
. 5. Perché il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti ?
.
.
. da studiare:
.
. 1. "Bankenstein: Voglio tutto il mondo, più il 5%"
. link: 1go.it/bank
.
. 2. "L'isola dei naufraghi"
. link: 1go.it/isola
.
. 3. "Il Paese dell'utopia" di Giacinto Auriti
. link: 1go.it/utopia
.
. Questi sono 2 fumetti e un importante testo che spiegano cos'è il signoraggio.
.
. Da ora non potrai più dire:
.
. "MA IO NON LO SAPEVO!"
.
. Da ora sono ANCHE CAZZI TUOI!
.
..
...
....
 
norek80
28 Agosto
12:07
ciao Vittorio
sul blog del Beppe Grullo c'è un post contro la vivisezione e gli scienziati che la praticano...chissà se lo sa che il gruppo della dr Gatti(quella per cui ha raccolto i fondi)ha ottenuto i suoi risultati grazie alla sperimentazione animale e ha sviluppato un protocollo per la sperimentazione sulle "povere tenere innocenti pecorelle"...come si può pensare seriamente che non sia necessaria la sperimentazione animale?Eppure il Beppe Grullo dovrebbe cominciare a farsi venire qualche dubbio su tutte le cantonate che ha preso e spacciato per verità:le teorie assurde di Auriti,la fusione fredda,la canapa...
 
prop
10 Novembre
21:23
Non vi sembra di esagerare un po?
anche che fosse, non credete che tutto il lavoro che una persona fa per far sapere delle cose ad altri che ignorano sia comunque un bel dafarsi? io non sono obbligatoriamento pro-grillo.. ma so bene che se governasse qualkuno con la moralità di quella persona lì, l italia sarebbe un posto migliore! come criticare Grillo, quando quello che spesso dice sono delle vere e propie cose da far drizzare i capelli.
mi viene in mente che, l italiano tende a lamentarsi sempre.. ma scusami tu di preciso oltre a scrivere questi bei commenti, cosa fai nel sociale?
..ora .. non è che Grillo sia un santo a cui votarsi, ma mi pare che sia piu scandaloso cadere nella normalità dell'animalia,(e cioè convincersi che l'anomalia sia una caratteristica nomrale da assorbire e assimilare) e permettersi di criticare anche chi si sgola per DENUNCIARE, certamente con modi fermi, decisi, e da saccente.. ma mi va anche di ricordarevi che spesso se non alzi la voce e non rompi i coglioni (pardon i testicoli) avendo e dandoti un certo tono, rischi solo di gridare in silenzio. e già, mi pare evidente, di silenzio ne siamo invasi. .. o letto nel commento riguardo alla TAV - " tutto condito da un regolamentare palco su cui far esibire tutti i nani e le ballerine del carrozzone, dallo stesso Grillo a Dario Fo, passando per Marco Travaglio e Marco Paolini" .. ora ti chiedo.. come vuoi combattere certi fatti, con un rosario?
non credi sia piu intelligente utilizzare la struttura con cui politici-mafiosi- o economia-banche si "aiutano" per arrivare ad un obbiettivo?
... mi dispiace potermi esprimere così male ma ho fretta e non posso fare tutti i riferimenti cia nel commento sia altri esempi riscontrabili e anomalie del sistema che si basano fondamentalmente sulla cognizione del pensiero collettivo, e per collettivo in questo caso, bisogna interpretare quello nazionale.. mi disapice di leggere altri saccenti che provocano una distorsione che allontana la fiducia di alcune persone (sopratutto quelle che no hanno tempo,lavorano piu di dieci ore al giorno e cercarsi un informazione, approfondirla non è cosa semplice, chi compie ricerche sà che è così) a contenuti interessanti o a persone che, malgrado i loro difetti piu che trascurabili, raccontano verità, e fatti di cui ci si dovrebbe scandalizzare. ricordiamoci che viviamo in un paese dove esiste moltissima sottocultura, e anche spesso taluni saccenti parlano avendo fatto ricerche superficili sulla questione o non approfondendo le fonti della ricerca ma ci sono anche persone che semplicemente non dispongono di tempo per ricercare informazioni.
indipendentemente da questo mi va di ripetere che non farei "grillo" santo domani, piu tosto mi domanderei quanto è parzilae la percezione della realtà della gente, e quanto si potrebbe fare se invece di stare qui a scrivere si prendesse il meglio di cio che si conosce, e lo si condivida con qualcuno.. indipendetemente se grillo fa bene o male.. la realtà ci pone comunque difronte una cosa ineludibbile. siamo tutti responsabili del kaos nel quale viviamo
 


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