Proprio l'altro giorno parlavamo di vecchie glorie musicali; ed è per questo che oggi, leggendo la notizia del giorno, mi è venuta in mente una canzone di quello che è per me il secondo miglior disco dei Deep Purple post-reunion (dopo Perfect Strangers, che è un capolavoro assoluto): The House of Blue Light.

In questo disco c'è una canzone a metà tra il progressive rock e il tango, intitolata Strangeways, in cui una parte della strofa, nello stile tutto sommato banale dei Deep Purple quando provavano ad essere seri nei testi dimostrando di non esser nati per quello, recita:

Have you seen the headlines?
"Princess engaged"
Two millions out of work but
That's on the second page

Bene, questo brano mi è venuto in mente oggi, perchè la notizia del giorno è indiscutibilmente questa, che occupa una vasta estensione sulla prima pagina della Stampa, più una intera pagina interna.

Ebbene sì, come dice La Stampa a commento della foto, "E' bruna, magra, simpatizza per gli anarco-comunisti e si chiama Clotilde. Di professione fa l'attrice e presto diventerà la nuova principessa di Casa Savoia. Sposerà difatti Emanuele Filiberto. E gli darà anche un figlio: Clotilde difatti è incinta di quattro mesi. <<Le nozze? Sicuramente in Italia>>, conferma Emanuele Filiberto.

Dunque, lasciamo perdere qualche dubbio sul fatto che una persona che sposa un principe di Savoia possa avere simpatie "anarco-comuniste". Omettiamo anche di commentare sulla professione di attrice; per i ricchi e belli è l'equivalente dello "studente" che mette sulla carta d'identità chi non vede un'aula da cinque anni ma non ha ancora trovato un lavoro nè ha alcuna voglia di farlo, ma in questo caso è una cosa seria, come rivela IMDB e ancor più Google. (Certo, Google presenta anche i soliti problemi imbarazzanti, come quello di linkare qualche foto in sottoveste, ma per le attrici è appena normale.)

Quello che invece io ci tengo a dire (oltre ai classici "auguri e figli maschi" al principe e alla sua bella, ça va sans dire) è che per me, dopo attenta lettura del giornale, la notizia del giorno sembra invece un'altra: questa. Leggetela pure con calma, non è lunga.

Ecco, a me che uno possa prendere un TIR, guidarlo in autostrada, arrivare al casello a velocità smodata, investire tre auto ferme in coda fino a distruggerle, ammazzare quattro persone inermi; e poi venire preso, subire un regolare processo, e venire condannato alla bellezza di un anno e sei mesi di carcere, perdipiù da non scontare mai grazie alla condizionale, al risarcimento, al patteggiamento e agli sconti, indultini e regalìe varie che in questo paese vengono generosamente elargite ai criminali come questo tizio... e perdipiù, avere la patente sospesa (non ritirata) per ben sei mesi, in modo da essere libero di uccidere ancora a partire dall'undici gennaio duemilaquattro, ecco, a me questa sembra una notizia.

Se non fosse che, appunto, ormai questa è l'usanza, questa è l'Italia, questa è, tristemente, la cultura del nostro Paese: per questo è già tanto che una tragedia umana di queste proporzioni abbia meritato due colonne in fondo a pagina 47. Ma, per una volta, permettetemi di starci male.