toblòg
toblòg <<>> fotoblòg
Blog sospeso!
Il mio blog attuale:
Near a tree
Su di me
Chi è vb?
Cos'è toblòg?
Cos'è fotoblòg?
La mia home page
Gravitazioni
Elena
Simone,
Rutto,
Gaglia,
Dumbo,
Lobo,
Sciasbat,
Fabbrone,
Susan,
Bruno
.mau.
Dariofox,
Matteo
Lenders
Fraser,
Mugly,
Laurence
Thomas,
Bret,
Esther,
Wendy,
Karl A.,
Ross
Aggregami! RSS 0.92 RSS 2 RDF
[powered by b2 + molte modifiche - login]
|
Lei non sa chi sono io (part 2) |
Numero 6 - 11 Maggio 2003 (Domenica), 14:27
Parecchie cose sono successe in questo paio di giorni, e magari di alcune di esse parleremo domani. Ma prima vi devo il resto del racconto su Berlusconi e Telekom Serbia.
Dunque, come dicevamo venerdì, Berlusconi è andato in tribunale a dire che, perdìo, anche tutti i maggiori capi dell'opposizione sono coinvolti in una presunta storia di tangenti.
La storia non è nuova e circola da un paio d'anni: nel 1997, come riporta ad esempio questo comunicato stampa dei radicali, Telecom Italia era una azienda non ancora privatizzata, anche se di lì a poco sarebbe entrata nell'orbita degli Agnelli, almeno finchè questi non furono cacciati da Colaninno che fu poi cacciato da Tronchetti Provera facendo un favore a Berlusconi (fonti: BusinessWeek ottobre '99 e ilgiorgio.it).
Al tempo la guerra del Kosovo era di là da venire, e qualcuno nel governo Prodi deve essersi detto: sì, Milosevic è un dittatore, ma in fondo in fondo anche in Serbia avranno bisogno di mandarsi SMS, luoghi e suonerie. Perchè non compriamo un pezzo di Telekom Serbia? I serbi hanno bisogno di soldi (per incrementare la coltivazione di margherite, mica per comprare armi: c'è bisogno di chiederlo?), sarà un buon affare. Dunque Telecom nel 1997 compra il 29% della Telekom serba per 878 miliardi di lire. Un affarone!! Tanto è vero che nel 2002 la quota viene rivenduta indietro alla Serbia per 378 miliardi: 500 miliardi di lire di perdita secca.
La questione certamente merita un'indagine, anzi un'indagine tempestiva, tanto è vero che Berlusconi costituisce subito una commissione di indagine parlamentare. A che punto sia questa commissione non si sa; i soliti maligni sostengono che vivacchi in attesa di essere ritirata fuori come una spina nel culo del centrosinistra ogni volta che a Berlusconi viene comodo. Questa volta però è finita, bisogna indagare e giungere subito a conclusioni: par di vedere il Cavaliere che chiama i suoi in commissione e gli dice "uè, non vi pago mica per cazzeggiare" - che poi non li paga lui, li paghiamo noi, ma apparentemente fa lo stesso.
Quindi, lunedì Berlusconi va in aula e solleva il caso, e la commissione viene presa da una fregola di iperattivismo: in soli due giorni individua e porta a testimoniare un certo Igor Marini, faccendiere italo-svizzero e testimone affidabile e sicuro, che mercoledì racconta (fonte: RaiNews) di aver pagato tangenti a Prodi, Dini e Fassino (anzi no: a Fassino poi non avrebbe pagato... passa per sfigato persino nel mondo del crimine) e di averne le prove in alcuni documenti custoditi da un notaio di Lugano, che però nel frattempo è morto in un incidente (incidente) (incidente) aereo, per cui ora i documenti sono in mano ad alcuni uffici pubblici del canton Ticino.
A questo punto, normalmente le nostre autorità invierebbero la richiesta di una rogatoria internazionale in Svizzera, per poter avere accesso a questi documenti e vedere cosa c'è dentro. Ma si sa, le rogatorie portano via mesi se non anni, e poi di questi giudici non c'è mai da fidarsi, e qui bisogna lavorare, no? E allora il giorno dopo, giovedì, con piglio manageriale la commissione spedisce a Lugano due suoi membri (Nan di Forza Italia e Kessler dei DS, scelti presumo perchè dal cognome non sembrassero troppo nostrani) insieme a Marini, per perpetuare la causa della libertà e della giustizia andando a recuperare questi documenti e a riportarli in Italia, affinchè il mondo sappia! Cosa importa se ci sono alcuni vecchi e desueti principi del diritto internazionale, tipo che le forze dell'ordine di un paese non possono certo prendere e andare a fare indagini in un altro paese come se nulla fosse?
Purtroppo, gli svizzeri (notoriamente statalisti e comunisti) prendono maluccio la cosa, fino a fermare tutti; i due parlamentari vengono rispediti in Italia con l'accusa di spionaggio internazionale e violazione della sovranità elvetica, mentre l'affidabile teste Marini finisce dritto in galera per alcune pendenzuole tipo riciclaggio di denaro sporco e simili.
L'ennesima figura da peracottari internazionale rimediata dal governo Berlusconi ha però pronta una giustificazione: come dichiara Nan (vedi fine dell'articolo della Stampa), non si trattava di una indagine, perchè i deputati erano lì solo come "osservatori" per dare una mano al signor Marini, che li aveva chiamati per aiutarlo a spostare le casse e a portarsi a casa i suoi faldoni. Che colpa ne hanno i deputati se si scopre che, oltretutto, quei faldoni non erano suoi e Marini non aveva nessun diritto di entrare in un deposito degli uffici pubblici svizzeri, prenderseli e portarseli via? Pensa, chi mai poteva immaginarsi che non si potesse fare?
A questo punto, anch'io sono molto interessato al servizio di accompagnamento "Chiama anche tu il tuo parlamentare!". Anche io potrò dare un colpo di telefono alla Camera e chiedere che un paio di deputati mi aiutino ad entrare in questura per portar via i faldoni lì depositati con tutti i documenti che mi riguardano (d'altra parte mi riguardano, quindi posso entrare e portarmeli via quando voglio). Quasi quasi domani ci provo e vi dico come va a finire.
Musica di supporto: anche oggi nulla, sorry.
--vb.
<Commenti>
Attenzione: quanto segue potrebbe non essere vero. |
namecarmela lucarelli
13 Maggio 14:20
|
Ho appena letto la "storiella" del Signor Marini, che fra i mille problemi che stanno occupando la mia mente negli ultimi tempi era dimenticata, come la più parte delle "cose intelligenti" fatte da questo governo. Tornandomi alla mente, però, mi ha fatto venire una gran voglia di raccontare una storia, che non è certo paragonabile, per entità delle cifre e per accadimenti, a quella del suddetto signore, però ha sicuramente delle cose carine da dire per quanto riguarda il tribunale di questa così apparentemente pulita e ridente cittadina quale è Lugano. Purtroppo tra poco devo prendere il treno, per tornare in quel paese di peracottari che è il mio paese, quindi rimando il racconto alla settimana prossima. cl
|
<Lascia un commento>
|
Oggi
Cambio di blog
Recenti su fotoblòg
Archivi
Aprile 2006
Marzo 2006
Febbraio 2006
Gennaio 2006
Dicembre 2005
Novembre 2005
Ottobre 2005
Settembre 2005
Agosto 2005
Luglio 2005
Dicembre 2004
Ottobre 2004
Settembre 2004
Aprile 2004
Marzo 2004
Febbraio 2004
Gennaio 2004
Dicembre 2003
Novembre 2003
Ottobre 2003
Settembre 2003
Agosto 2003
Luglio 2003
Giugno 2003
Maggio 2003
|