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giovedì 1 Dicembre 2011, 13:06

I criceti del debito

Come ormai dovreste sapere, la scorsa settimana la giunta Fassino, ignorando il referendum di giugno e col voto favorevole di tutti i partiti (PD, SEL, IDV, Moderati), ha dato il via alla privatizzazione di Amiat, TRM e GTT, ovvero dei rifiuti e dei trasporti torinesi… dico “dovreste sapere” perché la cosa è stata fatta passare il più possibile sotto silenzio, e ancora oggi mi arrivano messaggi di persone che dicono “ma è vero che…?”. Noi abbiamo fatto il possibile: presentando 400 emendamenti ostruzionistici (alcuni anche un po’ goliardici) abbiamo perlomeno ottenuto che si rinviasse il voto di due giorni e che i giornali dovessero dire che c’era anche qualcuno che non era d’accordo. Anche i cittadini hanno fatto la loro parte, inviando centinaia di mail… ma Fassino & c. se ne sono fregati.

Io e Chiara ci siamo divisi le cose: lei ha fatto un grande lavoro per settimane, andando a discutere la delibera nel merito tecnico, nei meccanismi di gestione delle aziende e nei metodi di valutazione dei valori; a me è toccato, in aula, fare l’intervento più generale spiegando perché siamo contrari a questa privatizzazione.

Ho smontato una per una le ragioni portate a sostegno della proposta, e poi ho cercato di dire la cosa più importante: che i politici si sono ridotti a criceti in una ruota, costretti a correre all’infinito vendendo il patrimonio pubblico, tagliando posti di lavoro, riducendo i servizi, senza in realtà arrivare un centimetro più vicino a ripagare il debito che hanno contratto in decenni di sprechi, regali e cattiva gestione. La politica dovrebbe avere il coraggio di dire basta, di ridiscutere le basi della moneta e della finanza, di ripensare il meccanismo con cui la collettività finanzia le spese necessarie a vantaggio di tutti; continuare a svendere vuol dire soltanto distruggere i beni comuni per incassare soldi che evaporeranno in pochissimo tempo nei pagamenti alle banche, arrivando lo stesso al fallimento.

Mi spiace che nessun giornale voglia riportare mai questi argomenti; la rete resta l’unico ambito dove si riesce a farli circolare. Spero che questi pochi minuti possano convincere anche qualche scettico!

[tags]debito, privatizzazioni, torino, fassino, amiat, gtt, moneta, finanza, crisi[/tags]

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3 commenti a “I criceti del debito”

  1. Cloud:

    Continua così Vittorio falli venire un infarto a questa gente.Una cosa Vittorio vorrei sapere quanto prende di stipendio Piero Fassino come sindaco fammi sapere.

  2. vb:

    Prenderebbe circa 9000 euro lordi al mese ma se non sbaglio lo stipendio è dimezzato perché ha anche la pensione da parlamentare… poveretto :-/

  3. EMILIA TORASSO:

    Sei rimasto l’unico a rispettare ciò che circa 27 milioni di Italiani hanno deciso tramite i referendum, ma mi sa che sono stati soldi buttati, Dell’esito del referendum non importa niente a nessuno. Ma allora dimmi a cosa è servito, e perchè se è un diritto costituzionalmente garantito non viene rispettato, ma calpestato (PD compreso).

    Vai avanti così almeno tu, anche se ormai non so cosa ci può salvare:

 
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