Domande frequenti su me e il M5S (2)
Pensavo di avere esaurito le domande sul rapporto tra me e il M5S con la nota della settimana scorsa, e invece ne sono spuntate ancora molte, addirittura fatte pubblicamente da esponenti del M5S stesso; e io, pur anonimizzando i commenti perché non voglio fare polemica personale, ci tengo a dare una risposta pubblica.
Non sto aspettando le elezioni parlamentari per candidarmi. In una discussione (tristissima) su un post altrui, sono stato illuminato sul fatto che nel Movimento torinese gira questa voce:
Ebbene, posso smentirla subito: la politica mi piace, se ci saranno ancora occasioni interessanti per farla le considererò volentieri, ma al momento è più facile che io possa fare il portiere della Juve piuttosto che il parlamentare del M5S. Innanzi tutto, perché il M5S non mi candiderebbe mai, anche prima di questi ultimi mesi: non mi hanno fatto fare neanche l’usciere in Municipio, secondo voi mi fanno fare il parlamentare?
Ma anche perché, per candidarsi in un partito, bisogna essere totalmente convinti della sua proposta politica e soprattutto di come esso la porterebbe avanti, e in questo momento, pur riconoscendo molte battaglie condivisibili, io ho troppi dubbi e il M5S ne ha combinate troppe per i miei gusti.
Comunque, non ho avuto risposta alla domanda “dove avrei detto questa cosa?”, perché non le ho mai dette, e il fatto che nel M5S torinese vengano ancora messe in giro voci malevole alle mie spalle mi dà veramente fastidio, oltre a farmi chiedere se queste energie non sarebbero meglio spese, tipo, ad amministrare la città e la provincia.
Non sto fondando un partito con Pizzarotti. Già , perché gira anche questa paranoia, che nel M5S viene immediatamente usata contro chiunque manifesti idee indipendenti: uno dei momenti più imbarazzanti della mia esperienza a cinque stelle fu quando Rodotà fu scaricato pubblicamente come “ottuagenario miracolato dal web”, perché secondo i leader del M5S stava per fondare un nuovo partito con Civati (certo, come no). Comunque, la smentisco subito; peraltro, a quanto ne so nemmeno Pizzarotti sta fondando il partito di Pizzarotti, anche se, dopo essere stato emarginato e trattato come una pezza da piedi per quattro anni, ne avrebbe ogni diritto.
Non parlo della riduzione degli stipendi perché non mi risulta alcuna riduzione degli stipendi. Una consigliera M5S della cintura mi accusa: perché non parli della riduzione degli stipendi?
Ora, il taglio degli stipendi è una cosa assolutamente meritoria, anche se i parlamentari europei si tagliano mille euro su ventimila o giù di lì, e sui tagli di quelli nazionali sono noti i dubbi (accettabili però quando vengono dai cittadini a cui i tagli sono stati promessi, non quando vengono da esponenti di partiti che non si tagliano niente). A livello comunale, però, mi risulta che nessuno degli eletti del M5S si sia tagliato alcunché.
Questi, infatti, sono gli stipendi percepiti nel mese di settembre come risultano dal sito del Comune, qui e qui (ringrazio la persona che ha raccolto i dati e pubblicato gli screenshot):
Sempre considerando il limite imposto dalle sacre regole del Movimento pari a 5000 euro lordi al mese (ammesso che sia quello, perché nel famoso video dello “SVG4 zip war airganon” Grillo parlava di 1200 euro, ma vabbe’), per i consiglieri comunali non c’è alcun taglio da fare, a meno che non siano lavoratori dipendenti che cumulano i 2280 euro con il proprio stipendio, messo a carico del Comune per tutte le ore trascorse in seduta; in questo caso dovrebbero fare come correttamente fece Chiara Appendino, cioè rinunciare ai gettoni, o farlo almeno per la parte che, nel cumulo, eccede la soglia dei 5000 euro.
Tuttavia, almeno per i due eletti (sindaca e presidente del consiglio comunale) che hanno uno stipendio superiore a 5000 euro il taglio sarebbe doveroso, e sarebbe bello che lo facessero anche gli assessori… a meno che non l’abbiano già fatto senza ancora comunicarlo, anzi conto che sia così e mi aspetto un comunicato in tal senso per chiudere ogni dubbio (sì, vi voglio bene e vi sto dando una elegante via di uscita).
Del resto, facendo due conti, solo i 25 eletti e la giunta ci costano una milionata e mezzo di euro l’anno, senza considerare i rimborsi ai datori di lavoro; in più bisognerebbe considerare gli attivisti che sono stati assunti in Comune come staffisti e i 40 consiglieri circoscrizionali, arrivando a un paio di milioni di euro l’anno. Non sono pochi soldi e ci vorrebbe più trasparenza, considerando che la relativa pagina sul sito del M5S Torino è ferma ai miei stipendi dello scorso mandato (e solo ai miei).
Non sto rosicando perché io non ho più uno stipendio e gli altri sì. Non sono affatto arrabbiato per motivi economici; al massimo, mi chiedo come un movimento che reclamava la trasparenza e che criticava su Facebook i curriculum semivuoti della giunta Fassino possa poi pubblicare, a fronte di 5900 euro al mese, un curriculum come questo. Nel frattempo, però, vi comunico che uno stipendio me lo sono già trovato e sto scrivendo questi post proprio perché vorrei chiudere tutte queste discussioni una volta per tutte e pensare al mio nuovo lavoro (i cui dettagli racconterò a brevissimo, non me li chiedete qui).
Non mi dimetto perché non ho niente da cui dimettermi. Ci sono sostenitori del M5S che vengono sulla mia bacheca a gridare “dimettiti”. Sono un privato cittadino, non ricopro alcun ruolo pubblico, da cosa dovrei dimettermi?
Non mi cancello dal M5S perché resto un cittadino attivo. Sono tuttora iscritto al portale nazionale del M5S e all’elenco degli attivisti torinesi. Non è che ci tenga particolarmente, ma non vedo perché cancellarmi: il M5S continua a fare anche cose buone, e se nel mio tempo libero potrò dare un contributo costruttivo lo farò volentieri. Per esempio, trovo interessante, anche se ancora molto limitata, la possibilità di votare online le proposte di legge; e se faranno una assemblea cittadina in cui si discuta di politica, anziché di gazebo da montare, cercherò di andarci. E rassicuro ancora tutti: nonostante ciò che dicono alle mie spalle, non presenterò alcuna fattura per la consulenza, come non l’ho mai fatto per tutto il tempo, le competenze e le energie che ho dedicato al Movimento 5 Stelle per otto anni.