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Archivio per la categoria 'Tech&Howto'


mercoledì 21 Giugno 2006, 19:30

Le directory di Firefox

Forse non tutti sanno che le preferenze di Firefox vengono memorizzate in una directory per ciascuno dei profili utente che avete definito (tipicamente uno solo); in questa directory si trovano file come cookies.txt, contenente l’archivio dei cookie non temporanei, e bookmarks.html, contenente i segnalibri. Tutto ciò è molto comodo per farne dei backup al volo, o per pacioccarli direttamente in casi estremi, come ho fatto io per portarmi dall’ufficio al portatile i dati che un sito teneva salvati in un cookie permanente.

Questa directory si trova in un posto diverso a seconda del sistema operativo. Sotto Mac OS X, sta, partendo dalla vostra home (/Users/nomeutente/), in Library/Application Support/Firefox/Profiles/codiceprofilo/ . Sotto Linux, sta nella vostra home (/home/nomeutente/), in .mozilla/firefox/codiceprofilo/; sotto Windows, sta dentro C:\Documents and Settings\nomeutente\Application Data\Mozilla\Firefox\Profiles\codiceprofilo\ . Occhio che con i sistemi operativi da utonto alcuni di questi nomi di directory potrebbero essere tradotti… ad esempio Dati Applicazioni invece di Application Data per Windows.

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mercoledì 17 Maggio 2006, 11:56

Ubuntu, gnome-panel, crash

Stamattina ero lì bello bello che lavoravo sul mio PC d’ufficio – su cui da un paio d’annetti gira tranquillamente un ottimo Ubuntu Linux, che finora mi ha sempre dato grandi soddisfazioni – e improvvisamente lo gnome-panel (ossia l’applicazione che gestisce il pannello e i menu, quello che in Windows sarebbero la barra in basso e il menu Avvio) è andato in crash.

Ma non soltanto in crash, in un crash orribile: quando compariva la finestrella che avvisava del crash, sia che scegliessi “Chiudi”, sia che scegliessi “Riavvia l’applicazione”, il risultato era un nuovo crash; l’unica differenza era che nel secondo caso mi compariva anche una ulteriore finestrella che mi avvisava dell’impossibilità di lanciare un secondo panel (evidentemente c’è qualcosa che prova a rilanciare il panel a getto continuo).

Il problema è che non se ne veniva fuori: persino riavviando il computer, appena partiva il sistema operativo grafico veniva lanciato il pannello che cominciava ad andare in crash all’infinito.

Cercando un po’ con un terminale d’emergenza, ho scoperto il seguente errore nel file di log .xsession-errors nella mia home:

** (gnome-panel:7350): WARNING **: Error in parse: Errore alla riga 4: Il carattere '%' non è
valido all'inizio di un nome di entità: il carattere '&' dà inizio ad un'entità; se questo simbolo
"e commerciale" non vuole essere l'inizio di una entità, ricorrere a &

** (gnome-panel:7350): WARNING **: Errore alla riga 4: Il carattere 'on è valido all'inizio
di un nome di entità: il carattere '&' dà inizio ad un'entità; se questo simbolo  "e commerciale"
non vuole essere l'inizio di una entità, ricorrere a &

E qui, altre bestemmie contro gli sviluppatori di Gnome: scrivere qual è il file alla cui riga 4 si genera l’errore pareva brutto??

Dopo un quarto d’ora, ho pensato di chiedere aiuto alla rete: sono riuscito con il pulsante destro a creare al volo sul desktop – mentre il pannello continuava a crashare e tentare di riaprirsi e crashare di nuovo – un’icona associata a Firefox, che poi ho lanciato; di lì, ho messo su Google “gnome-panel crash ubuntu” e ho cercato.

Nella prima pagina, ho trovato questo post di un’altra persona che ha avuto il mio stesso problema, che mi ha salvato ore e ore di ricerca, e una probabile reinstallazione. In pratica, qualche documento che ho aperto ha scritto dei caratteri inconsulti dentro il file XML .recently-used, sempre nella mia home, che contiene i “dati recenti”; al momento di creare il relativo menu, questi caratteri non riuscivano ad essere trattati correttamente dal pannello, che andava in crash.

Ora, come è possibile che una persona che sviluppa il pannello di Gnome possa non essersi posta il problema di come evitare che un semplice carattere strano possa rendere completamente inutilizzabile il PC, sfugge alla mia comprensione: un’altra di quelle ingenuità che ogni tanto (ma solo ogni tanto, eh) ti fanno rimpiangere Windows.

E ora, vado a incazzarmi sui sistemi di bug tracking di Ubuntu e di Gnome.

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domenica 7 Maggio 2006, 15:01

Open Document è standard ISO

Coloro di voi che si occupano di software libero saranno lieti di sapere che il formato Open Document per la memorizzazione di documenti d’ufficio (testi, fogli di calcolo eccetera), supportato da OpenOffice 2 ma anche da varie industrie del settore come Sun e IBM, è stato approvato dall’ISO come nuovo standard globale, col codice ISO 26300.

Microsoft probabilmente proverà a far diventare standard ISO anche l’evoluzione dei formati Word e Excel, il cosiddetto Open XML, ma per il momento, se dovete essere a norma con gli standard internazionali, ODF è l’unico formato che potete utilizzare.

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sabato 29 Aprile 2006, 14:56

Quei geni di Aruba

Questo è un post di servizio, e pure tecnico: se non siete ingegneri d’Internette, probabilmente non vi è molto utile e nemmeno comprensibile.

Dunque, quando voi registrate un dominio con Aruba, loro lo fanno indicando al registro i propri name server come autoritativi per il dominio. Se però voi volete usare i vostri, cosa fate? Li configurate, e poi andate su Aruba, entrate nel vostro account, selezionate “gestione dominio”, “cambio DNS”, e scegliete di usare “Tuoi NS”; indicate il nome di uno dei vostri server, e Aruba ricava da esso l’elenco completo.

Bene, ora che cosa hanno fatto i geni di Aruba? Semplice: da qualche tempo, quando cliccate su “gestione dominio”, invece di continuare su hosting.aruba.it venite rimandati su una loro pagina specifica, che risponde all’URL http://admin.vostrodominio.it/, un indirizzo Web che loro definiscono automaticamente sui loro name server. Peccato che se voi avete già configurato il dominio sui vostri name server per poter fare il cambio, a casa vostra admin.vostrodominio.it è un nome inesistente, e quindi non riuscirete mai ad arrivare sulla pagina in questione, nè a gestire mai più il vostro dominio!

La soluzione è che voi inseriate nella vostra zona, sui vostri server, un record per il nome “admin”, facendolo puntare all’indirizzo 62.149.128.26. Almeno, spero che non cambino indirizzo a seconda del dominio… per sicurezza, potete controllare a quale indirizzo IP corrisponda admin.vostrodominio.it prima di cominciare tutta la procedura. In questo modo, potrete continuare a gestire il vostro dominio su Aruba anche dopo aver girato il dominio sui vostri name server. Ma che fatica!

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