Ritorno
Oggi è una bella giornata: il sole splende, la temperatura è piacevole, e sto per andare a mangiare su per i bricchi parlando di politica. Sono arrivato a Caselle ieri pomeriggio tardi, sono stato riaccompagnato a casa, ho aperto la valigia, mi sono rilassato, ho cenato… poi c’è un buco di qualche ora, e non ricordo proprio cosa sia successo. Se qualcuno ricorda qualcosa di ieri sera, quindi, è pregato di non dire nulla.
Colgo invece l’occasione per dare un giudizio culinario su Cagliari: positivo ma con dei distinguo. Infatti la trattoria Lillicu in via Sardegna, zona delle trattorie tipiche, è stata davvero buona, anche se ci siamo riempiti dei soli antipasti; invece i ristoranti eleganti dove ci hanno portato per il convegno erano buoni ma troppo elaborati. Se vi piace la cucina sarda elaborata in modo elegante e costoso, sia il ristorante Flora (tradizionale) che il ristorante Pomata (nouvelle cuisine) sono molto interessanti; quest’ultimo in particolare si è riscattato con una eccezionale bistecca di tonno, cotta fuori e cruda dentro come fosse carne. Però non puoi prendere la commessa di dar da pranzo a centocinquanta persone nella pausa di un convegno e preparare un menu di cinque portate che richiede due ore e mezzo per essere servito; e nemmeno avere un cuoco giapponese e definirti “susci bar” o addirittura “scusci bar”!
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