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lunedì 19 Dicembre 2011, 19:17

Il dibattito sui rom in Consiglio Comunale

L’articolo della scorsa settimana, come prevedibile, ha fatto molto discutere; e se mi ha fatto dispiacere ricevere qualche accusa di razzismo, mi ha fatto piacere notare come, su un tema così difficile, con molte persone si sia riusciti a impostare una discussione razionale sui fatti, indipendentemente dalle loro opinioni di partenza.

Mercoledì scorso ne ha parlato anche il consiglio comunale; il sindaco Fassino ha sorpreso tutti con una dichiarazione che un tempo sarebbe stata etichettata “di destra”, ovvero – pur parlando anche di pregiudizi e di accoglienza – dicendo che i rom che rifiutano l’integrazione devono essere allontanati dall’Italia. A me sembra esagerata; io mi sarei limitato a dire che i rom che commettono reati devono essere puniti e incarcerati secondo la legge, dato che sono quasi tutti cittadini italiani o comunitari.

Comunque, sono stato positivamente sorpreso che Fassino non abbia scelto la linea poi tenuta dal ministro Riccardi, che è andato giustamente a promettere aiuto e integrazione ai rom della Continassa, ma non ha trovato nemmeno cinque minuti per parlare con gli abitanti delle Vallette e preoccuparsi anche dei loro problemi.

Ad ogni modo, questo è il video del mio intervento nella discussione.

P.S. Stamattina ho fatto un piccolo esperimento, pubblicando su Facebook questa notizia: ignoti criminali, pur di rubare il rame e i sanitari, hanno devastato un asilo di Moncalieri, temporaneamente chiuso per ristrutturazione, causando danni ingenti che probabilmente ritarderanno di chissà quanto la riapertura e lasceranno molte famiglie senza un posto asilo. Né io né il giornalista abbiamo parlato di rom, eppure già al secondo commento si era finiti sul tema.

[tags]rom, integrazione, torino, vallette, fassino, consiglio comunale[/tags]

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14 commenti a “Il dibattito sui rom in Consiglio Comunale”

  1. nelpro:

    Ciao VB rimanendo in argomento furti di rame, so che la settimana scorsa alla Publirec di Collegno, la “costola” di Amiat che si occupa di selezione e recupero materie plastiche e il cui impianto era in ristrutturazione per un incendio doloso di circa 2 anni e mezzo fa, c’è stato un grosso furto di rame che addirittura ne causerà il posticipo della riapertura che era prevista per i primi mesi del 2012. Sembra che i ladri abbiamo “lavorato” indisturbati per ore e tra l’altro oltre al rame ammassato in attesa di essere utilizzato abbiano praticamente sdradicato da pilastri e capannoni l’impianto elettrico appena rifatto. Sembra inoltre che sia stato il secondo furto nel giro di poche settimane e che il danno sia molto rilevante anche dal punto di vista patrimoniale. Non so se eri già al corrente della notizia (io non l’ho vista riportata da nessun organo di stampa ma mi arriva da fonte interna attendibilissima), probabilmente sì, ma se così non fosse spero di esserti stato utile in qualche modo. Saluti.

  2. Claudio C:

    Giusto il tuo discorso sui dati e sui fatti relativi ai Rom lasciando da parte le fobie collettive e le leggende metropolitane. Ma io mi chiedo: se i Rom fossero solo brutti e sporchi e non anche cattivi e marioli, cosa cambierebbe nel nostro modo di approcciarci a loro?

    http://www.youtube.com/watch?v=7h7IJHnXYHk

  3. Vesna Vuletic:

    Gentile Bertola,
    restiamo a bocca aperta nel sentire il suo discorso in consiglio comunale. Lei non si è documentato a sufficienza oppure sta strumentalizzando i fatti. Ce ne dispiace.
    A Vallette nessuna famiglia Rom percepisce sussidi ed i camper messi nei cortili dai Rom sono solo 3 (su una popolazione di 150.000 abitanti). Parla di furti negli appartamenti e di bambini spaventati, quanti Rom sono stati denunciati o arrestati per questi fatti? E quanti italiani di Vallette hanno subito condanne per fatti di droga o di violenza? Si documenti e ne riparliamo, se pensa che le leggi siano uguali per tutti. Però, la preghiamo, nel suo ruolo pubblico non giustifichi o faccia da sponda ad atti di violenza e razzismo, da chiuque siano commessi e contro chiunque siano indirizzati.

  4. vb:

    Io vorrei soltanto, da cittadino prima che amministratore, avere dei dati credibili sulla rilevanza dei fenomeni che accadono in città, mentre qui ognuno modifica la realtà tirando acqua al proprio mulino (posso far notare che Vallette certamente non ha 150.000 abitanti, visto che l’intera Circoscrizione 5, dalla stazione Dora fino ai confini della città, ne ha 123.000?). E il fatto che lo Stato italiano non sia più capace di assicurare alla giustizia i colpevoli dei reati urbani, tanto che le persone spesso non fanno nemmeno più denuncia, crea certamente ulteriore spazio per lo sviluppo dell’odio, ma non vuol certo dire che i reati non esistano.

    D’altra parte non è accettabile che l’unico modo per non essere accusati di “dare sponda” al razzismo sia negare l’esistenza dei problemi…

  5. Vesna Vuletic:

    Gentile Bertola,
    noto con dispiacere che, quando fa il precisino con i numeri, non evidenzi la sproporzione tra i “fastidi” dati concretamente dai Rom rispetto alla loro percezione pubblica e ai problemi ben più gravi di quel quartiere.
    I reati urbani li commettono tutti, non solo i Rom..! Forse ci sono anche dei Rom che, sfiduciati, non denunciano reati di cui siano vittima, o non lo crede possibile?
    Poi ha mai visto dar fuoco ad un condominio o tentar l’allontanamento di tutti i cittadini originari di una qualsiasi regione italiana quando un loro compaesano o vicino di casa comemtte reati?
    Di fronte a fatti di razzismo come il corteo che ha incendiato la Continassa la condanna è senza “se” e senza “ma”. Le molotov erano state preparate prima ed il volantino diceva cose chiare a chiunque.
    Poi, se vuole discutere dei problemi, si documenti su quanti soldi spende la città per i Rom, verifichi i risultati e si chieda se la risposta è solo nella presunta resistenza dei Rom all’integrazione. Solo in Italia si buttano via i soldi in stupidaggini: con le risorse destinate (inutilmente) ai campi nomadi si potrebbero acquistare tanti appartamenti diffusi in tutto il territorio, affittarli a prezzi agevolati e chiudere lì il problema. Queste risorse non sottraggono niente a nessuno, sono in gran parte finanziamenti europei destinati appositamente alla più rilevante minoranza etnica del continente. E dovrebbero servire per i Rom, non per chi se ne occupa!

  6. Antonio Fucile:

    Il confronto, anche quando aspro, secondo me dev’essere ben accetto e quindi sono felice di poter leggere questi interventi firmati Vesna Vuletic.
    Senza voler cominciare ora a fare da avvocato di Bertola (dato che non gli ho lesinato critiche in passato), ho tuttavia una curiosità: siete rimasti “a bocca aperta” anche nel vedere la segretaria provinciale del Pd partecipare a quel corteo? Non ha tirato molotov nè impugnato bastoni, ma mi è sembrata agghiacciante la sua presenza e ancor peggiori le sue “giustificazioni” con la stampa (… peggio la toppa che il buco). Oltretutto, essendo pure presidente di circoscrizione, madama Bragantini ricopre un ruolo istituzionale simbolicamente più importante di quello di consigliere comunale (dipendente) di opposizione, quale è Bertola.

  7. Vesna Vuletic:

    Gli errori altrui non giustificano i propri e Bertola poteva evitare di “citare” la lettera di una ragazzina per dire quello che pensava.

    La questione non è molto sofisticata: un intero gruppo di persone è stato vittima di violenze per vendicare un presunto reato commesso da uno dei suoi componenti.
    Questo è razzismo, punto e basta, anche se il reato fosse stato commesso veramente.

    Il razzismo si condanna sempre, non gli si gira intorno.

    E il nostro pensiero su altre persone, già espresso in altre sedi, non sposta di niente la questione, questo è il blog di Bertola.

  8. Antonio Fucile:

    Mi sembra di leggere dell’astio verso il mio commento precedente, ma non ne capisco il motivo.
    Ho già scritto che non voglio fare da “avvocato” a Bertola (è perfettamente in grado di difendersi da solo), nè ho intenzione di spostare alcun tipo di questione.
    Semplicemente ho manifestato una curiosità: anch’io penso che il razzismo vada condannato sempre, ma non ho letto da nessuna parte una qualsivoglia critica alla signora Bragantini per la sua presenza a quel corteo. Purtroppo non ho ancora capito come rimediare a questa mia mancanza: dove posso trovare il vostro pensiero in merito?
    Senza rancore,
    Antonio Fucile

  9. vesna:

    Scusa Antonio Fucile, non abbiamo nulla verso di te, il fatto è che delle persone sono state picchiate ed altre hanno rischiato la vita. La discussione è su questo, non su divagazioni partitiche.

    Quello che proviamo è un misto di rabbia e disperazione perchè la condizione dei Rom non la puoi capire se non la provi sulla tua pelle. Nei discorsi sentiti dopo la Continassa sembrava quasi che fosse ancora colpa nostra il semplice esistere.

    Non ci interessa la sorte di questo o quel politico, parlatene pure fra di voi, noi troviamo soltanto assurdo parlare di furti di rame, di camper sotto casa, di sussidi e di altre questioni ogni volta che ci sono di mezzo i Rom, anche quando sono vittime.

    Un po’ come fatto anche da Bertola nel suo intervento, o no? Chiedi a lui le altre spiegazioni che tanto ti interessano. Pressa lui per esprimere posizioni politiche, fa parte del suo ruolo non del mio.

  10. Antonio Fucile:

    Allora, Vesna, vediamo se riesco a essere più chiaro. Secondo me, parlandoci direttamente ci saremmo già capiti: mi scuso di non aver contribuito a sufficienza a raggiungere questo risultato.
    1) Trovo molto meritorio il lavoro di ricerca di un insegnante, pubblicato qui: http://www.youblisher.com/p/14979-Romanes-zingari/ Tutti dovrebbero leggerlo.
    Spero che ciò serva a dimostrare la mia disponibilità all’approfondimento. Se non basta, dimmelo e ci proverò ancora meglio.
    2) Detto ciò, mi sembra che tu abbia svicolato dalla mia domanda un’altra volta.
    Non ti sta a cuore nessun politico più di un altro, d’accordo. Ma allora, a maggior ragione: ti interessano solo gli interventi di Bertola o anche le vere e proprie porcherie di altri politici locali (per inciso: Bertola in quel corteo non c’era)? Sei tu che hai commentato l’intervento di Bertola e quindi vorrei conoscere meglio la TUA opinione. L’ho scritto maiuscolo per renderlo più leggibile.
    Se preferisci, puoi trovarmi all’indirizzo antonio[.]fucile[@]email[.]it senza parentesi quadre.
    Pace e bene.

  11. vesna:

    Mi dispiace, ma mi sono rivolta a Bertola come sto facendo con TUTTI gli altri.
    Non prenderla come un attacco al vostro movimento, noi stiamo procedendo nelle sedi opportune su tutta la vicenda ma non siamo disponibili ad alcuna strumentalizzazione politica.
    E onestamente trovo stucchevole questo modo di rigirare la questione.
    Ho fatto una domanda su quanto affermato da Bertola e la risposta è un’altra domanda su quel che penso del comportamento di altri politici.
    Ma noi Rom, oltre la colpa di esistere, dobbiamo sentirci in colpa anche se facciamo domande?
    Io dovrei chiedermi se sto svicolando alle tue domande? Se non mi presto al tuo giochino non avrei diritto di parola?

    Non stiamo dando fuoco a Bertola, gli abbiamo solo chiesto perchè ha fatto quel tipo di intervento in una sede pubblica.
    E tu, siccome Bertola non era al corteo, approvi quel che ha detto e scritto sui fatti della Continassa e sui Rom?

    Una curiosità: vi siete messi d’accordo tu e il silente VB?
    Così stiamo solo perdendo tempo senza essere d’utilità a nessuno.

  12. Antonio Fucile:

    Nella prima riga del tuo ultimo intervento mi hai risposto con chiarezza e te ne sono molto grato.
    Lo sono un po’ meno riguardo a tutto il resto del messaggio. Continuo a credere di non meritare tutta quest’aggressività verbale.
    1) Mi pare di essermi espresso in maniera civile.
    2) Forse il tuo malinteso nasce dal luogo usato per porti la domanda (il blog di Bertola), ma posso rassicurarti: non ne faccio una questione di “MoVimento”. Non mi conosci e ne hai tutto il diritto, ma posso garantirti che in ogni riunione del m5s a cui posso partecipare dico sempre la mia e rompo ampiamente le scatole. Se io avessi trovato un tuo recapito, non ti avrei posto la domanda qui ma attraverso quel recapito e forse tutti questi retropensieri non li avresti avuti.
    3) Dove ho scritto che il tuo è un “attacco” o che devi “sentirti in colpa”? Ti assicuro che a chi mi “attacca” non presto l’attenzione che sto dedicando a te. Rileggimi: “il confronto, anche quando aspro, secondo me dev’essere ben accetto e quindi sono felice di poter leggere questi interventi”.
    4) Per l’ennesima volta: la mia domanda NON era una “risposta” alla tua domanda rivolta a Bertola. Ti sei rivolta a Bertola e lui, essenso adulto e vaccinato, è in grado di rispondere da solo, MA se ho una curiosità non puoi impedirmi di esprimerla nè di insistere a chiederti una risposta.
    Non hai il monopolio sulle domande: tu le poni a Bertola, io le pongo a te, senza bisogno di “accordi” che non esistono.
    5) Ho espresso prima il forte desiderio che TUTTI – Bertola incluso: è più chiaro così? – si documentino superando i pregiudizi, ad esempio traendo informazioni utili da quel testo che ho linkato. Ho la presunzione di aggiungere che quel link è “d’utilità”, eccome.
    6) Appoggio attivamente, raccogliendo firme con tutti i crismi di legge, la campagna “L’Italia sono anch’io”. Come saprai, essa ambisce a far ottenere più rapidamente i diritti elettorali e di cittadinanza agli “stranieri”, inclusi coloro tra i Rom che lo sono (ti prevengo: so bene che molti sono già italiani). Continuerò a farlo, stanne certa, anche senza conoscere la posizione di Bertola in merito e senza aspettare di riceevere il suo permesso.

  13. vesna:

    Grazie Antonio, sei stato chiarissimo e apprezzo la tua freschezza.
    Scusa per l’aggressività, tu non c’entri, ma cerca di capire cosa ci passa per la mente in questi giorni.
    Qui di seguito il link al nostro sito, dove puoi trovare la descrizione di quel che facciamo: www[.]idearom[.]it.
    Buon anno, sinceramente.

  14. Antonio Fucile:

    Grazie Vesna.
    In effetti non posso capire fino in fondo ciò che vi sta passando per la mente, proprio perchè non lo sto vivendo sulla mia pelle, ma giuro che continuerò a provarci, ad approfondire e a non voltarmi dall’altra parte quando riterrete di aver subìto un’ingiustizia. A questo proposito, in quanto studente di Giurisprudenza sono molto grato per aver trovato sul vostro sito la recente sentenza del Consiglio di Stato: la leggerò con attenzione.
    Buon anno anche a te!

 
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