Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Wed 4 - 10:53
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register

Archivio per il giorno 5 Aprile 2013


venerdì 5 Aprile 2013, 13:08

La città del cemento

Torino è una città dall’anima urbanistica particolare, meravigliosa. Ve lo dice persino il sito del Comune, ricordando come Le Corbusier abbia definito Torino come la città con la più bella posizione naturale del mondo; tra i fattori fondamentali di tale giudizio cita “i 300 chilometri di strade alberate”.

Tra le strade alberate ce n’è una piuttosto particolare, quella storicamente nota come corso del Valentino. Quando nel Seicento fu costruito l’attuale castello del Valentino, davanti al suo ingresso si concepì uno scenografico viale alberato che collegasse la reggia con il convento di San Salvatore (popolarmente San Salvario). Quel viale alberato è chiaramente riportato in tutte le carte storiche, come ad esempio quella del Grossi (1791). Gli alberi ovviamente sono cambiati col tempo, ma il viale esiste come tale da circa quattrocento anni, e l’unico cambiamento significativo degli ultimi cento, dopo la sua inurbazione, è stato intitolare il corso a Guglielmo Marconi dopo la sua morte.

Ma poiché questa è un’epoca senza storia e senza memoria, l’amministrazione di Fassino è pronta a cancellare quattrocento anni di storia per farci un parcheggio; l’immancabile, imperdibile vascone di cemento destinato a ospitare le auto dei pochi fortunati che possono ancora permettersi l’auto e anche il box, come se non sapessimo tutti che tra quarant’anni (nemmeno quattrocento) la mobilità sarà tutta diversa, causa esaurimento del petrolio, e chissà se serviranno ancora i box interrati.

Non dite che non l’avevamo detto: noi (non l’amministrazione, che dovrebbe farlo per mandato) lo scorso autunno abbiamo pubblicato l’elenco dei parcheggi proposti dall’amministrazione e abbiamo chiesto il parere dei cittadini. E poi in perfetta solitudine abbiamo votato contro la delibera, presentando anche una serie di emendamenti per chiedere l’eliminazione di tutti i progetti particolarmente devastanti, tra cui – esplicitamente citato nell’intervento in aula che vedete nel video – questo di corso Marconi. E dunque, tutta l’aula ha specificamente bocciato il nostro emendamento che proponeva di cancellare questo parcheggio e poi ha allegramente approvato la delibera, con noi soli contrari.

Quale sia il senso di un parcheggio privato interrato nella parte finale di corso Marconi sfugge ai più. Non si tratta nemmeno di un parcheggio pubblico, ma di box privati; 180 box privati da vendere a 50-60.000 euro l’uno. In compenso, sarebbe rasa al suolo l’alberata e creata una grande piazza pedonale (dall’uso tutto da capire), con quei pochi alberelli che possono crescere sopra una soletta di cemento, eliminando 220 posti dalle strisce blu in superficie, dunque peggiorando ancora la situazione dei parcheggi a San Salvario. L’unico che ci guadagna è il privato, che a fronte di quasi 10 milioni di euro di incasso potenziale ne spenderebbe quattro o cinque per lo scavo e la risistemazione superficiale, e una cifra indefinita (ma probabilmente sotto il milione di euro) per il diritto di concessione.

Ieri sera si è finalmente svolto il consiglio di circoscrizione aperto, su mozione del nostro consigliere di circoscrizione Claudio Di Stefano. Per l’amministrazione è stata una disfatta, con l’assessore Lubatti che è scappato a metà (aveva un altro improrogabile impegno) e i tecnici comunali presi a insulti dalla gente. Persino il bollettino ufficiale della Circoscrizione parla di contestazione

Bastava parlarne prima con i cittadini della zona, e chiedere a loro se volevano o no un parcheggio (tanto i box servirebbero eventualmente a loro, a chi se no?). Ma su piccole e grandi opere l’atteggiamento del centrosinistra è sempre questo: decidiamo noi per voi cittadini, e se qualcuno si oppone è un retrivo ignorante. Per fortuna la gente è sempre meno disposta a subire!

[tags]parcheggi, torino, fassino, san salvario, valentino, trasporti[/tags]

divider
 
Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike