Chiediamo per voi
L’attività consiliare non è fatta solo dei grandi temi, quelli che finiscono sul giornale, quelli a cui di solito dedichiamo i post e le discussioni più accese in rete. Ognuno di noi riceve ogni giorno parecchie segnalazioni di problemi e proposte, di solito accompagnate da una richiesta di incontro; alcune vicende riguardano situazioni personali, mentre altre hanno un valore collettivo. Noi cerchiamo per quanto possibile di dare ascolto e seguito a tutti, anche se questo spesso ci impedisce di approfondire tutto; spesso le segnalazioni potrebbero dare il via a indagini o studi interessanti, ma che richiederebbero ore o giorni da dedicare a quel singolo problema, cosa di cui non disponiamo; per questo chiediamo ai cittadini di attivarsi, ad esempio nei gruppi di lavoro.
Comunque, quando le segnalazioni riguardano problemi collettivi, spesso ci ritagliamo le ore necessarie per analizzarle e produrre una interpellanza, ovvero un atto che richiede alla giunta comunale di rispondere alle nostre domande ufficialmente, in aula, con ciò costringendo l’amministrazione a prendere atto del problema e “mettere la faccia” su promesse di risoluzione. Le interpellanze vengono trattate il lunedì mattina in un’aula solitamente deserta, dato che ognuno viene soltanto a sentire le risposte alle proprie, e che sono solo alcuni consiglieri, praticamente tutti di opposizione, a utilizzare regolarmente questo strumento. Noi, però, quando possibile estraiamo il video e lo mettiamo sul nostro canale Youtube; inoltre i video sono reperibili sul sito del Comune, nella sezione dei verbali del consiglio.
In questi due anni, io ho scritto e presentato 124 interpellanze, più un altro centinaio scritte da Chiara (ognuno di noi firma le interpellanze dell’altro) e qualcuna presentata insieme ad altri colleghi. Per darvi qualche piccolo esempio, qui sotto riporto i video di alcune delle interpellanze di cui mi sono recentemente occupato io, con una piccola spiegazione; così potrete capire che fine fanno le vostre segnalazioni, o le mie osservazioni di situazioni problematiche.
I) Qualche tempo fa, diversi cittadini si sono accorti che i nomi e i dati dei propri cari defunti erano stati riportati senza autorizzazione su un sito Web organizzato come “cimitero virtuale” da una società di origine americana, con tanto di offerte di servizi aggiuntivi a pagamento; i dati erano stati scaricati dal sito del Comune, che li pubblica in maniera aperta a tutti. Questa è la spiegazione data dall’amministrazione su come sia stato possibile: in pratica, attendono da un anno e mezzo un parere del garante della privacy sulla legittimità della pubblicazione, legittimità che secondo me, come sentite nella mia risposta, è molto dubbia.
II) Negli anni subito prima del 2006, corso Francia è stato oggetto dei lavori per realizzare la metropolitana; a fine lavori, solo il tratto fino a piazza Bernini fu risistemato, mentre il resto fu rappezzato alla meglio a titolo “provvisorio”. Tuttavia, da allora la risistemazione definitiva del tratto più periferico viene continuamente rinviata per mancanza di fondi, e allora noi abbiamo chiesto, per la seconda volta da quando siamo stati eletti, quand’è che pensano di farla, o se (come di fatto ci dicono) l’opera sia ormai passata in cavalleria, e in questo caso se non si possano almeno sistemare le buche e i punti pericolosi.
III) L’hitball è uno sport nato a Torino e che vanta in città un buon numero di praticanti, tanto che negli anni si era parlato di aggiungere una seconda sede all’unico impianto disponibile… fin quando non si è scoperto che la Città vuole sfrattare gli sportivi dall’unico impianto perché ha venduto l’area agli “operatori immobiliari”.
IV) Il fenomeno dei furti di rame e del commercio illegale di rame è in continua crescita, e viene spesso collegato nell’opinione popolare ai roghi nei campi nomadi: è vero? Cosa fa l’amministrazione per reprimere questi fenomeni, e quanto spesso interviene?
V) Con un blitz, alcune settimane fa i vigili urbani hanno fatto chiudere alcune copisterie in cui si fotocopiavano testi universitari; eppure le fotocopie sono l’unico modo con cui molti studenti possono avere accesso ai testi. Siamo sicuri che l’intervento sia stato fatto correttamente, e come possiamo aiutare il diritto allo studio?
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11 Maggio 2013, 12:27
Dai Vitto!,…non mollare. …Per favore. PS=Quando sarai il Ns.Sindaco tutto qsto sarà un lontano ricordo…
12 Maggio 2013, 14:37
Trovo estremamente valida ed interessante la proposta di gruppi di lavoro. In sostanza, sarebbe il passaggio dalla politica da bar alla politica concreta, con le sue problematiche, fra le quali al primo posto metterei il calcolo dell’onere di ogni operazione che si voglia compiere, cercando magari soluzioni alternative meno onerose.
Entrando nel merito, mi lascia un po’ perplesso l’istanza di riservatezza sui dati dei defunti.
Siamo tutti personaggi pubblici, se dopo la nostra dipartita lasciassimo una traccia, non ne vedo il male. Dalla notte dei tempi, l’uomo onora pubblicamente i defunti. Non esiste civiltà che abbia cercato di cancellare volutamente la memoria di chi era andato.
20 Maggio 2013, 23:46
Ho visto solo l’ultimo (diritto d’autore vs diritto allo studio): chi e’ quella matta!? Non ho capito. Parlo di quella che elenca le briciole sottoforma di articoli di legge e poi dice di aver intavolato un dibattito al fine di sensibilizzare docenti ed editori.
Si e’ resa conto di essere nel 2012 e qua fuori c’e’ gia’ stata la guerra civile sul diritto d’autore? Voglio dire… cosa pensa di dover discutere ulteriormente? Che centra NEXA!? Non serve parlare con NEXA per adottare CC; basta non fare blitz polizieschi se la CC e’ rispettata invece di prendere come riferimento la LdA e poi lasciare che il parlamento si adegui alla nuova diuturnitas.
Lobbisti del cazzo: si nascondono dietro ai tavoli di discussione, le authority, i comitati, luuuuunghe supercazzole da venditori subumani di automobili al solo fine di essere pagati senza fare nulla e possibilmente inibire i fisiologici processi evolutivi delle leggi…