Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 21 - 16:51
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 4 Febbraio 2014


martedì 4 Febbraio 2014, 17:44

Lo Stato siamo tutti

Da tempo racconto con preoccupazione il clima di tensione e di rabbia che cresce nel Paese. La scorsa settimana, tuttavia, è avvenuto un salto di qualità in questo clima; lo percepisco ogni giorno per strada e su Internet.

In molti, a quanto pare, hanno perso la calma e si sono avviati a una specie di guerra civile a parole. Persone che conosco da anni, ex colleghi, amici, improvvisamente mi tolgono il saluto e cominciano a postare a ripetizione su Facebook link che denunciano il pericolo posto dal M5S alla democrazia, come se il M5S fosse la radice di tutti i loro problemi. Una signora con cui discutevo di tutt’altro argomento a un certo punto mi fa “e allora pensi che solo perché sono una donna sono una pom… come dite voi?”; un amico di vecchia data che non sentivo da un po’, invece di salutarmi e chiedermi come stavo, mi ha approcciato con “Vergognati, voi grillini fascisti siete la rovina dell’Italia!”. Tale è l’effetto della propaganda di massa, al punto da trasformare la tua persona anche agli occhi di chi ti dovrebbe conoscere bene.

Tutto questo, naturalmente, accade anche in senso opposto; Facebook è pieno di miei contatti che promettono battaglia senza quartiere a chiunque sostenga i partiti, e non abbiamo mai avuto tante richieste di partecipazione al Movimento 5 Stelle come in questi ultimi giorni. Molti hanno apprezzato la nostra lotta senza compromessi, senza farci annacquare dal sistema e allettare dalle poltrone, e questo è ottimo. Tuttavia, è come se fosse in corso una specie di arruolamento, una divisione profonda dell’Italia in eserciti contrapposti, una scelta obbligata, o da una parte o dall’altra; e questo mette paura.

Per questo ci sono alcune cose che vorrei dire. La prima è che si può, anzi si deve, fare opposizione dura e inflessibile, anche manifestando in modo clamoroso come nei giorni scorsi, senza per questo insultare gli altri. La maleducazione, il sessismo, la violenza verbale squalificano chi li usa; se gli altri lo fanno, lasciamoglielo fare; saranno loro a doversene vergognare. Capisco benissimo che assistere in prima persona allo schifo e alla farraginosità della politica nazionale faccia perdere la pazienza, e umanamente succede (è successo anche a me) di sbottare o perdere la calma o rispondere pubblicamente in modo inopportuno, ma questo va evitato il più possibile perché permette agli altri di attaccarci strumentalmente, sfruttando i media al loro servizio.

La seconda è che io voglio cacciare i politici incapaci e corrotti che ci hanno governato; li voglio processare per i reati che possono avere commesso e, se giudicati colpevoli, punire come previsto dalla legge; gli voglio chiedere indietro i soldi che hanno sprecato o rubato. Non voglio mescolarmi a loro, ma non li voglio insultare, non li voglio picchiare, non li voglio uccidere; non mi piacciono gli eserciti e non voglio nessuna guerra né reale né metaforica.

La terza è che lo Stato non è un campo di battaglia che il proprio esercito deve conquistare annientando quello degli altri. Quello succedeva nell’epoca tribale o in quella feudale, non in democrazia. Lo Stato democratico siamo tutti, siamo i nove milioni che sostengono il M5S come i nove milioni che sostengono il PD, come quelli che hanno votato altri partiti e come la fetta maggiore, i tredici milioni di elettori che non hanno votato per nessuno. Lo Stato ideale abbraccia tutti i cittadini e considera con uguale attenzione le esigenze di ciascuno di loro, cercando di mediarle.

La stessa parola “Parlamento” nasce da un verbo preciso: parlare. Sorial e Boldrini, Dambruoso e Lupo, Moretti e De Rosa non sono pagati da tutti noi per andare lì a litigare, e nemmeno per portare avanti una battaglia tra di loro per chi ha più ragione; sono scelti e pagati per discutere e per prendere tutti insieme la scelta migliore nell’interesse complessivo degli italiani. Se chi governa attualmente agisce in maniera scorretta e per interessi privati, se non è disponibile ad accogliere le proposte che facciamo nell’interesse comune, noi dobbiamo continuare a denunciarlo e smascherarlo; ma dobbiamo sempre tenere presente che siamo lì per risolvere i problemi facendo il bene di tutti, rispettando anche i cittadini che la pensano diversamente da noi, e se mai cercando di convincerli con le idee e con i fatti.

Questo, in una democrazia, è il principio della politica; perché per affrontare i problemi solo con la rabbia, pur comprensibile e giustificata, non servirebbe un Parlamento.

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike